Musica di sottofondo

genere musicale
Disambiguazione – Se stai cercando riferimenti al genere musicale easy listening o alla musica d'atmosfera, vedi easy listening.

Con il termine musica di sottofondo ci si riferisce a vari stili musicali e paesaggi sonori destinati principalmente ad essere ascoltati in modo passivo, senza rappresentare il punto d'attenzione principale dell'ascoltatore, ma piuttosto è volta a completare una attività su cui viene posta l'attenzione[1]. La musica di sottofondo viene spesso suonata a basso volume e non rappresenta il punto centrale dell'ascoltatore. Alcuni esempi di musica di sottofondo possono includere la musica suonata durante incontri sociali e cocktail party, oppure quella di certi centri commerciali. È poi comune l'utilizzo di musica di sottofondo come parte di diversi media elettronici come film, programmi TV, videogame, video di internet o video blog.

Il termine musica di sottofondo viene anche utilizzato spesso come sinonimo di easy listening o musica d'atmosfera.

Caratteristiche

Solitamente riprodotta a basso volume, è spesso usata per accompagnare i film, i programmi radiofonici e televisivi. Funge anche da accompagnamento musicale durante le feste o nei negozi di vendita al dettaglio, identificandosi così con la cosiddetta musica per ambienti.[2]

Nacque con il cinema muto e si è diffusa grazie a diverse etichette discografiche quali la Decca e la His Master's Voice lungo la prima metà del Novecento. Successivamente, il numero di artisti specializzati nella musica d'atmosfera è aumentato in modo significativo a partire dagli anni cinquanta con etichette quali la Capitol, la RCA e la Columbia.

Studi psicologici

Lo studio della musica di sottofondo si concentra sull'impatto della musica con funzioni non specificatamente musicali, includendo i cambiamenti del comportamento in presenza di differenti tipologie, configurazioni e stili musicali[3]. In laboratori ed ambienti appositamente preparati, la musica può influenzare le prestazioni sulle attività cognitive (memoria, attenzione e comprensione) in modo negativo o positivo. Tali studi vengono ampiamente utilizzati poi nelle strategie di mercato e nella pubblicità per favorire la comprensione ed indirizzare meglio le scelte del consumatore.

Effetti sulle prestazioni cognitive

La musica di sottofondo può favorire l'apprendimento[4][5][6][7], la memoria di lavoro ed il recall[8][9], le prestazioni di lavoro durante i test[10][11] e le attività in cui influisce l'attenzione cognitiva[12][13]

Esperimenti in cui la musica è migliorativa

I partecipanti a test che hanno memorizzato parole in lingua straniera mentre ascoltavano musica barocca hanno richiamato una media di 8,7% di parole in più di quelli che non ascoltavano musica durante l'apprendimento. L'effetto della musica era più forte per parole meno comuni, e l'effetto non aveva alcuna incidenza se il richiamo alla memoria delle parole avveniva una settimana dopo[4].

L'effetto Mozart si verifica quando le prestazioni su esercizi cognitivi che richiedono manipolazioni spaziali (come gli esercizi di rotazione mentale) migliorano dopo aver ascoltato 15 minuti della musica di Mozart[7][14]. In un tipico esercizio di rotazione mentale, i partecipanti vedono due oggetti tridimensionali disegnati su carta, per poi stabilire se hanno visto diversi punti di vista della stessa forma o forme differenti. Queste comparazioni spesso richiedono una rotazione mentale dell'oggetto stesso. L'effetto Mozart è incoerente quando viene testato con musicisti e non musicisti. Solo i non musicisti infatti sembrano migliorare le prestazioni di rotazione mentale dopo l'ascolto di Mozart[7]. Tale particolarità è stata spiegata con la teoria che i musicisti tendono ad analizzare la musica utilizzando entrambi gli emisferi celebrali, mentre il non musicista utilizza perlopiù l'emisfero destro. L'ascolto di Mozart aumenta l'eccitazione nell'emisfero destro (attivo durante la rotazione mentale) ed i non musicisti potrebbero avere esiti migliori a causa di una maggiore attivazione di questa parte del cervello[7].

Esperimenti in cui la musica è peggiorativa

La musica nel marketing

Generi musicali e tipologie della musica di sottofondo

Musiche di scena

  Lo stesso argomento in dettaglio: Musiche di scena.

La musica di scena è l'insieme di brani musicali che contribuiscono alla costruzione di uno spettacolo teatrale integrandosi con la recitazione degli attori, la scenografia, i costumi e l'illuminotecnica. La musica di scena, a differenza di altre forme musicali concepite per il teatro come l'opera lirica, l'operetta o il musical, non influisce con lo sviluppo della vicenda, andandosi a sovrapporre alla recitazione come sottofondo.

Colonna sonora

  Lo stesso argomento in dettaglio: Colonna sonora.

Musique d'ameublement

  Lo stesso argomento in dettaglio: Musique d'ameublement.

Musica da ascensore

  Lo stesso argomento in dettaglio: Musica da ascensore.

Video game e blog music

Musica di sottofondo per internet

Note

  1. ^ (EN) Autori vari, Exercise for Mood and Anxiety: Proven Strategies for Overcoming Depression and Enhancing Well-Being, Oxford University, 2011, p. 66.
  2. ^ (EN) Bertil Hultén, Sensory Marketing: Theoretical and Empirical Grounds, Routledge, 2015, p. 254.
  3. ^ J. Kampfe, The impact of background music on adult listeners: A meta-analysis, in Psychology of Music, vol. 39, n. 4, 8 November 2010, pp. 424–448, DOI:10.1177/0305735610376261.
  4. ^ a b Annette M. B. de Groot, Effects of Stimulus Characteristics and Background Music on Foreign Language Vocabulary Learning and Forgetting, in Language Learning, vol. 56, n. 3, 1º September 2006, pp. 463–506, DOI:10.1111/j.1467-9922.2006.00374.x.
  5. ^ Lutz Jäncke, Music listening while you learn: No influence of background music on verbal learning, in Behavioral and Brain Functions, vol. 6, n. 1, 1º January 2010, DOI:10.1186/1744-9081-6-3.
  6. ^ Nick Perham, Can preference for background music mediate the irrelevant sound effect?, in Applied Cognitive Psychology, vol. 25, n. 4, 1º July 2011, pp. 625–631, DOI:10.1002/acp.1731.
  7. ^ a b c d A. Aheadi, A limiting feature of the Mozart effect: listening enhances mental rotation abilities in non-musicians but not musicians, in Psychology of Music, vol. 38, n. 1, 21 July 2009, pp. 107–117, DOI:10.1177/0305735609336057.
  8. ^ Thomas R. Alley, The Relative and Perceived Impact of Irrelevant Speech, Vocal Music and Non-vocal Music on Working Memory, in Current Psychology, vol. 27, n. 4, 16 October 2008, pp. 277–289, DOI:10.1007/s12144-008-9040-z.
  9. ^ G. Cassidy, The effect of background music and background noise on the task performance of introverts and extraverts, in Psychology of Music, vol. 35, n. 3, 1º July 2007, pp. 517–537, DOI:10.1177/0305735607076444.
  10. ^ Lucy L. M. Patston, The Effect of Background Music on Cognitive Performance in Musicians and Nonmusicians, in Music Perception: An Interdisciplinary Journal, vol. 29, n. 2, 1º December 2011, pp. 173–183, DOI:10.1525/mp.2011.29.2.173.
  11. ^ C. Avila, The influence of distracting familiar vocal music on cognitive performance of introverts and extraverts, in Psychology of Music, vol. 40, n. 1, 9 November 2011, pp. 84–93, DOI:10.1177/0305735611422672.
  12. ^ Christian N.L. Olivers, The Beneficial Effect of Concurrent Task-Irrelevant Mental Activity on Temporal Attention, in Psychological Science, vol. 16, n. 4, 1º April 2005, pp. 265–269, DOI:10.1111/j.0956-7976.2005.01526.x.
  13. ^ Vanessa Beanland, Attending to music decreases inattentional blindness, in Consciousness and Cognition, vol. 20, n. 4, 1º December 2011, pp. 1282–1292, DOI:10.1016/j.concog.2011.04.009.
  14. ^ Frances H. Rauscher, Music and spatial task performance, in Nature, vol. 365, n. 6447, 14 October 1993, pp. 611–611, DOI:10.1038/365611a0.

Bibliografia

  • (EN) Autori vari, Conductors and Composers of Popular Orchestral Music: A Biographical and Discographical Sourcebook, Routledge, 2014, XVI.
  • (EN) Esta de Fossard, Writing and Producing Radio Dramas, SAGE, 2005, p. 239.
  • (EN) Joseph Lanza, Elevator Music: A Surreal History of Muzak, Easy-Listening, and Other Moodsong; Revised and Expanded Edition, University of Michigan, 2004.
  • (DE) Paul Randolph Farnsworth, Sozialpsychologie der Musik, Stuttgart, 1976.
  • (DE) Klaus-Ernst Behne, Zu einer Theorie der Wirkungslosigkeit von (Hintergrund-)Musik, in Jahrbuch der deutschen Gesellschaft für Musikpsychologie, 1999.
  • (EN) Park, C. Whan; Young, S. Mark, Consumer Response to Television Commercials: The Impact of Involvement and Background Music on Brand Attitude Formation, in Journal of Marketing Research, 1º febbraio 1986.

Collegamenti esterni