Metodo Delphi

metodo d'indagine iterativo

Il metodo "Delphi"

Il miglior metodo per la formazione di tali processi decisionali, in caso di incertezza, è il metodo Delphi (nome derivante dall’omonima città greca), nato a metà anni cinquanta ad opera della Rand Corporation, che permette di raggiungere un accordo comune nella risoluzione di problemi tramite ripetuti questionari posti a diverse persone.

In cosa consiste?

Esso consiste nel sottoporre, ad un gruppo di esperti, un primo questionario formato da domande di tipo generale sulla specifica problematica da risolvere. In una seconda fase, vengono fatte esaminare le singole risposte fornite a tutti i membri del gruppo, sotto forma di ulteriore questionario (feedback controllato). Ciò fa sì che ogni componente possa analizzare, valutare e discutere le idee degli altri proponendo lui stesso nuove iniziative. Questa fase è utile, quindi, per entrare dentro al problema scrutandone via via tutti i dettagli ed i punti di disaccordo e sarà ripetuta fin quando non verrà raggiunto un adeguato quorum per ogni argomento.

Aspetti positivi

Fattore importante nel metodo Delphi è l’anonimato di ciascun membro che può, perciò, esprimere giudizi senza inibizione o timore e senza farsi influenzare da altri con personalità più spiccate. Il sistema garantisce infatti che non si creino group leader che dettino decisioni sottomettendo il volere degli altri componenti. Inoltre, mettendo a confronto esperti di categorie diverse, fa emergere il sapere che sta dietro ogni professione e, disegnando il quadro della ricerca, delinea un sicuro sviluppo dell’oggetto di studio.

Elaborazioni del metodo Delphi

Nel corso degli anni il metodo Delphi ha subito alcune significative elaborazioni a seconda del campo e delle metodologie di ricerca utilizzate, tra cui il metodo look out ed uno nuovo nato dalla combinazione dello stesso con le appreciative inquiry.