Arcidiocesi di Ancona-Osimo
L'arcidiocesi di Ancona-Osimo (in latino: Archidioecesis Anconitana-Auximana) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Marche. Nel 2015 contava 209.730 battezzati su 223.923 abitanti. È retta dall'arcivescovo Angelo Spina.
Arcidiocesi di Ancona-Osimo Archidioecesis Anconitana-Auximana Chiesa latina | |||
---|---|---|---|
![]() | |||
Regione ecclesiastica | Marche | ||
| |||
| |||
Diocesi suffraganee | |||
Fabriano-Matelica, Jesi, Loreto, Senigallia | |||
Arcivescovo metropolita | Angelo Spina | ||
Arcivescovi emeriti | Franco Festorazzi, cardinale Edoardo Menichelli | ||
Presbiteri | 134, di cui 91 secolari e 43 regolari 1.565 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 57 uomini, 94 donne | ||
Diaconi | 17 permanenti | ||
Abitanti | 223.923 | ||
Battezzati | 209.730 (93,7% del totale) | ||
Stato | Italia | ||
Superficie | 500 km² | ||
Parrocchie | 72 | ||
Erezione | III secolo (Ancona) VII secolo (Osimo) in plena unione dal 30 settembre 1986 | ||
Cattedrale | Metropolitana di San Ciriaco | ||
Concattedrali | San Leopardo | ||
Indirizzo | piazza del Senato 7, C.P. 419, 60121 Ancona, Italia | ||
Sito web | www.diocesi.ancona.it | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2016 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Italia | |||
Territorio
L'arcidiocesi ha una superficie di 505 km² e si estende per intero nella provincia di Ancona. Comprende le località di Ancona, Osimo, Falconara Marittima, Numana, Camerano, Camerata Picena, Castelfidardo, Polverigi, Staffolo, Filottrano, Grancetta di Chiaravalle, Agugliano, Sirolo, Offagna.
A nord confina con la diocesi di Senigallia, ad ovest con la diocesi di Jesi, sia a sud che ad ovest con la diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, a sud con la prelatura di Loreto, ad est con il mare Adriatico.
I monumenti più significativi dell'arcidiocesi sono: ad Ancona la cattedrale di San Ciriaco, la chiesa di Santa Maria della Piazza, le abbazie di Portonovo e di San Pietro al Conero, San Francesco alle Scale e San Domenico; ad Osimo la concattedrale di San Leopardo, il battistero, la basilica di San Giuseppe da Copertino, il santuario di Campocavallo.
Il territorio è suddiviso in 72 parrocchie.
La provincia ecclesiastica comprende anche le diocesi suffraganee di Fabriano-Matelica, Jesi, Senigallia e la prelatura territoriale di Loreto.
Storia
L'attuale arcidiocesi è frutto dell'unione di due antiche sedi, ognuna con una propria millenaria storia.
Ancona
Le prime notizie sulla vita cristiana di Ancona si riferiscono alla memoria di santo Stefano della quale parla sant'Agostino in uno dei suoi scritti, mentre da papa Gregorio Magno si ha la notizia che anche la prima cattedrale di Ancona era dedicata a questo santo.
Un'antica tradizione vuole che le spoglie di san Ciriaco furono trasferite da Gerusalemme, dove il santo aveva subito il martirio, e sepolte nel corso del IV secolo nella cattedrale di Santo Stefano e da qui trasferite nella cattedrale attuale nel corso del X secolo. Scavi effettuati nella cattedrale nel 1979 per ordine del vescovo Carlo Maccari hanno dato credito a questa tradizione.
Le reliquie dei martiri Pellegrino e Flaviano sono conservate nella chiesa di San Pellegrino e San Filippo Neri, mentre quelle delle martiri Palazia e Laurenzia sono conservate nella cattedrale.
Tra i vescovi che si sono distinti bisogna ricordare: per il periodo delle origini san Primiano e san Marcellino; la figura del beato Antonio Fatati, vescovo nel XV secolo, per la santità della sua vita; Vincenzo Lucchi e il cardinale Carlo Conti per loro opera di riorganizzazione nel periodo successivo al concilio di Trento; i cardinali D'Aste e Marcinforte nel XVIII secolo per la loro vita evangelica e per la loro saggezza pastorale; e il cardinale Achille Manara all'inizio del XX secolo, ultimo vescovo cardinale prima dell'attuale.
Nel 1419 papa Martino V decise di unire alla diocesi di Ancona quella di Numana (detta anche Umana). L'unione fu sancita dalla bolla Ex supernae majestatis del 19 ottobre 1422 e la diocesi prese il nome di diocesi di Ancona e Umana (Anconitana et Numanensis). Contrariamente al solito l'unione delle due diocesi non fu aeque principaliter e Numana non conservò nessuna prerogativa vescovile, anzi la sua cattedrale fu ridotta a semplice parrocchia. Nei secoli successivi i vescovi di Ancona tralasciarono il titolo di vescovi di Umana, fino a quando il 22 aprile 1770 papa Benedetto XIV impose loro con una bolla di adottare il doppio titolo.
Nel 1796 un'immagine della Vergine esposta nella cattedrale fu vista aprire e chiudere gli occhi per quattro mesi da una grande folla, stimata in circa sessantamila persone. Nel febbraio dell'anno successivo Napoleone Bonaparte venne in città e volle personalmente istituire un processo intorno a questo fatto, con l'intento di por fine ad una presunta superstizione. Esaminò scrupolosamente l'immagine, interrogò i canonici, volle destinare a opere di carità la collana di perle che ornava l'immagine e traslarla in un monastero, ma per rispetto del popolo che l'aveva venerata cambiò decisione sulla collana e acconsentì che l'immagine tornasse in cattedrale.
Il 14 settembre 1904 la sede fu elevata al rango di arcidiocesi honoris causa immediatamente soggetta alla Santa Sede con il decreto Honoribus et privilegiis della Congregazione Concistoriale. Il 15 agosto 1972 fu ulteriormente elevata ad arcidiocesi metropolitana da papa Paolo VI con la bolla Qui apostolico; le furono assegnate come suffraganee le diocesi di Osimo e di Jesi.
Alcuni momenti bui della diocesi sono stati il periodo dell'occupazione francese della fine del XVIII secolo, i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il terremoto del 1972 e la frana del 1982.
Risale al periodo dell'occupazione francese, nel 1796, il prodigio della Madonna del Duomo, la cui immagine è ancora oggi venerata dagli anconetani.
Ad Ancona sono nati san Costanzo e il beato Gabriele Ferretti.
Osimo
Secondo la tradizione fu il martire san Feliciano a diffondere la fede cristiana nel territorio di Osimo alla metà del III secolo. Nel 303, nel corso delle persecuzioni ordinate da Diocleziano, ad Osimo subirono il martirio i santi Fiorenzo, Sisinio e Dioclezio, nel luogo del martirio fu eretta una chiesa a loro dedicata ancora oggi esistente.
Il primo vescovo di Osimo di cui si hanno notizie fu san Leopardo vissuto in epoca incerta, probabilmente nel IV o V secolo. Nel 599, papa Gregorio Magno affidò la chiesa osimana, «diu pastorali sollecitudine destitutam» (ossia, da tempo vacante), alle cure pastorali del vescovo Sereno di Ancona.
Il 22 maggio 1240 papa Gregorio IX con la bolla Recte considerationis examine a motivo di una ribellione soppresse la diocesi di Osimo e ne incorporò il territorio nell'erigenda diocesi di Recanati. Il 15 novembre dello stesso anno Osimo passò sotto la giurisdizione del vescovo di Numana, come compensazione per la perdita della potestà vescovile su Recanati. Il 13 marzo 1264 papa Urbano IV con la bolla Recti statera judicii ripristinò la sede vescovile di Osimo.
Nel 1320 Osimo si ribellò nuovamente e incarcerò il vescovo Berardo II. Allora papa Giovanni XXII privò nuovamente Osimo della dignità episcopale, ma poiché gli altri centri della diocesi avevano osteggiato la ribellione, concesse per questi un proprio vescovo con il titolo di episcopus dioecesis ecclesiae Auximanae, olim cathedralis. Come cattedrale fu in uso la chiesa di Santa Maria di Cingoli. Il 12 luglio 1368 papa Urbano VI concesse la restituzione della cattedra vescovile a Osimo con la bolla Sancta Mater Ecclesia.[1]
Nel 1586 papa Sisto V trasferì a Recanati i territori di Castelfidardo e di Montecassiano appartenenti in precedenza ad Osimo.
Il 20 agosto 1725 con la bolla Romana Ecclesia di papa Benedetto XIII la sede vescovile di Cingoli fu ristabilita ricavandone il territorio dalla diocesi di Osimo ed unita aeque principaliter alla stessa sede di Osimo.
Il 15 agosto 1972 le diocesi di Osimo e Cingoli entrarono a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Ancona.
L'ultimo cambiamento territoriale prima della piena unione ad Ancona risale al 1984 quando papa Giovanni Paolo II decise l'unione di Castelfidardo ad Osimo e l'unione di Montefano e di Appignano rispettivamente a Recanati e a Macerata.
Fra i vescovi di Osimo si ricordano: i santi vescovi Vitaliano nell'VIII secolo e Benvenuto nel XII secolo; il cardinale Antonio Maria Galli per la sua opera successiva al concilio di Trento; Pompeo Compagnoni nel XVIII secolo per la sua grande erudizione; il cardinale Guido Calcagnini durante il cui episcopato nel 1796 avvenne il prodigio del crocifisso ligneo nel duomo; il cardinale Giovanni Soglia Ceroni segretario di stato di papa Pio IX. L'ultimo vescovo a risiedere ad Osimo fu Domenico Brizi, morto nel 1964.
Ad Osimo sono nati papa Pio VIII, san Silvestro Guzzolini, fondatore dell'ordine dei Silvestrini, e san Bonfiglio e vi è morto san Giuseppe da Copertino.
Ancona-Osimo
Il 28 settembre 1972, Carlo Maccari, già arcivescovo di Ancona e Numana, fu nominato anche vescovo di Osimo, unendo così in persona episcopi le tre sedi.
Il 5 luglio 1975, in forza del decreto Ex historicis documentis della Congregazione per i Vescovi, su richiesta dell'arcivescovo Carlo Maccari fu soppresso il vetusto titolo di Numana[2]; l'arcidiocesi assunse così la denominazione di arcidiocesi di Ancona, mentre Numana contestualmente divenne una sede titolare vescovile.
L'11 febbraio 1976 Francesco Tarcisio Carboni fu nominato vescovo di Cingoli, che in questo modo venne formalmente separata da Osimo ed unita in persona episcopi a Macerata e Tolentino, Recanati, Treia. Da questo momento rimasero le sole sedi di Ancona ed Osimo.
Il 30 settembre 1986, con il decreto Instantibus votis della Congregazione per i Vescovi, è stata stabilita la plena unione delle due diocesi e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale, mantenendo la dignità metropolitica.
L'11 marzo 2000 la provincia ecclesiastica di Ancona-Osimo fu ingrandita con l'aggiunta delle sedi di Loreto, di Senigallia e di Fabriano-Matelica.
Cronotassi dei vescovi
Sede di Ancona
- San Primiano † (III secolo)
- San Ciriaco † (? - 363 deceduto)
- Marco † (menzionato nel 462 o 465)[3]
- Anonimo † (menzionato nel 496)[4]
- San Trasone I † (menzionato nel 500)[5]
- San Marcellino I † (VI secolo)
- Tommaso † (VI secolo)
- Sereno † (prima del 598 - 603 deceduto)
- Fiorentino † (603 - ?)[6]
- Giovanni I † (629 o 633 - ?)
- Mauroso † (menzionato nel 649)
- Giovanni II † (menzionato nel 680)
- Senatore † (menzionato nel 743)
- Natale † (VIII secolo ?)[7]
- Tigrino † (menzionato nell'826)
- Leopardo † (menzionato nell'861)
- Paolo † (menzionato nell'878)
- Bolongerio o Benolergio † (menzionato nell'887)
- Erfermario † (menzionato nel 967)
- Trasone II † (menzionato nel 996)
- Stefano † (menzionato nel 1030)
- Grimaldo o Grimoaldo † (menzionato nel 1051)
- Gerardo I † (menzionato nel 1069)
- Transberto † (menzionato nel 1090 circa)
- Marcellino II † (menzionato nel 1101 circa)
- Anonimo † (menzionato nel 1118)
- Bernardo † (menzionato nel 1127)
- Anonimo † (menzionato nel 1146)
- Lamberto † (menzionato nel 1150 o 1158)
- Tommaso ? † (menzionato nel 1172)
- Gentile † (menzionato nel 1179)
- Rodolfo, O.S.B.Cam. † (1180 - dopo il 1185)
- Berolado † (prima del 1186 - dopo il 1192)
- Gerardo II, O.S.B.Cam. † (prima del 1204 - dopo il 1228)
- Persevallo † (prima del 1239 - circa 1242 deceduto)
- Giovanni Boni † (8 gennaio 1244 - ?)
- Pietro di Romanuccio Capocci † (10 maggio 1284 - 24 agosto 1286 nominato vescovo di Viterbo e Toscanella)
- Berardo dal Poggio † (27 agosto 1286 - 4 febbraio 1296 nominato vescovo di Rieti)
- Pandolfo † (26 febbraio 1296 - 1299) (amministratore apostolico)
- Nicolò degli Ungari, O.F.M. † (28 settembre 1299 - 1326 deceduto)
- Tommaso dal Muro † (16 giugno 1326 - ? deceduto)
- Francesco ? † (menzionato nel 1330)[8]
- Nicolò Frangipane † (18 luglio 1342 - ? deceduto)
- Agostino dal Poggio † (6 febbraio 1344 - ? deceduto)
- Ugone, O.S.B. † (1348 - 1348 dimesso) (vescovo eletto)
- Lanfranco de Saliverti, O.F.M. † (3 ottobre 1348 - 23 ottobre 1349 nominato vescovo di Bergamo)
- Giovanni Tedeschi, O.E.S.A. † (23 ottobre 1349 - 1380 deceduto)
- Bartolomeo Uliari, O.S.B. † (1381 - 9 dicembre 1385 nominato vescovo di Firenze)
- Guglielmo Dallavigna, O.S.B. † (6 febbraio 1386 - 12 giugno 1405 nominato vescovo di Todi)
- Carlo degli Atti, O.S.B. † (12 giugno 1405 - 1405 o 1406 deceduto)
- Lorenzo Ricci † (26 maggio 1406 - 1410 deposto)[9]
- Simone Vigilanti, O.E.S.A. † (5 aprile 1410 - 6 marzo 1419 nominato vescovo di Senigallia)[10]
- Pietro Ferretti[11] † (19 dicembre 1412 - 11 settembre 1419 o 31 gennaio 1420 nominato vescovo di Ascoli Piceno) (antivescovo)
- Astorgio Agnesi † (6 marzo 1419 - 19 ottobre 1422 nominato vescovo di Ancona e Numana)
Sede di Ancona e Numana
- Astorgio Agnesi † (19 ottobre 1422 - 8 febbraio 1436 nominato arcivescovo di Benevento)
- Giovanni Caffarelli † (18 febbraio 1437 - 1460 deceduto)
- Agapito Rustici-Cenci † (16 aprile 1460 - 22 agosto 1463 nominato vescovo di Camerino)
- Beato Antonio Fatati † (3 novembre 1463 - 9 gennaio 1484 deceduto)
- Benincasa de' Benincasa † (5 ottobre 1484 - 1502 deceduto)
- Pietro Accolti d'Arezzo † (4 aprile 1505 - 5 aprile 1514 dimesso)
- Francesco Accolti † (5 aprile 1514 - ? dimesso)
- Rufino Luparo, O.F.M. † (1520 - 1522 deceduto)[13]
- Baldovinetto de' Baldovinetti † (16 marzo 1523 - 1538 deceduto)
- Gian Matteo Lucchi † (23 maggio 1550 - 6 febbraio 1556 nominato vescovo di Tropea)
- Vincenzo Lucchi † (6 febbraio 1556 - 31 gennaio[14] 1585 deceduto)
- Carlo Conti † (1º luglio 1585 - 3 dicembre 1615 deceduto)
- Giulio Savelli † (11 gennaio 1616 - 2 maggio 1622 dimesso)
- Giovanni Luigi Galli † (2 maggio 1622 - 22 agosto 1657 deceduto)
- Sede vacante (1657-1666)
- Giannicolò Conti † (29 marzo 1666 - 20 gennaio 1698 deceduto)
- Sede vacante (1698-1700)
- Marcello d'Aste † (3 febbraio 1700 - 11 giugno 1709 deceduto)
- Giovanni Battista Bussi † (19 febbraio 1710 - 23 dicembre 1726 deceduto)
- Prospero Lorenzo Lambertini † (20 gennaio 1727 - 30 aprile 1731 nominato arcivescovo di Bologna, poi eletto papa con il nome di Benedetto XIV)
- Bartolomeo Massei † (21 maggio 1731 - 20 novembre 1745 deceduto)
- Niccolò Mancinforte † (17 gennaio 1746 - 19 dicembre 1762 deceduto)
- Filippo Acciaiuoli † (24 gennaio 1763 - 24 luglio 1766 deceduto)
- Giovanni Ottavio Bufalini † (1º dicembre 1766 - 3 agosto 1782 deceduto)
- Vincenzo Ranuzzi † (14 febbraio 1785 - 27 ottobre 1800 deceduto)
- Sede vacante (1800-1816)[15]
- Nicola Riganti † (8 marzo 1816 - 31 agosto 1822 deceduto)
- Giovanni Francesco Falzacappa † (10 marzo 1823 - 23 maggio 1824 dimesso)
- Cesare Nembrini Pironi Gonzaga † (24 maggio 1824 - 5 dicembre 1837 deceduto)
- Antonio Maria Cadolini, B. † (12 febbraio 1838 - 1º agosto 1851 deceduto)
- Antonio Benedetto Antonucci † (5 settembre 1851 - 28 gennaio 1879 deceduto)
- Achille Manara † (12 maggio 1879 - 15 febbraio 1906 deceduto)
- Giovanni Battista Ricci † (15 luglio 1906 - 10 novembre 1929 deceduto)
- Mario Giardini, B. † (16 maggio 1931 - 5 febbraio 1940 dimesso)
- Marco Giovanni Della Pietra, O.F.M. † (25 marzo 1940 - 13 gennaio 1945 deceduto)
- Egidio Bignamini † (18 novembre 1945 - 21 dicembre 1966 deceduto)
- Felicissimo Stefano Tinivella, O.F.M. † (22 febbraio 1967 - 6 luglio 1968 dimesso)
- Carlo Maccari † (5 agosto 1968 - 30 settembre 1986 nominato arcivescovo di Ancona-Osimo)[16]
Sede di Osimo
- San Leopardo †
- Sede vacante (599)
- Fortunato † (menzionato nel 649)
- Giovanni † (menzionato nel 680)
- San Vitaliano † (menzionato nel 745)
- Germano † (menzionato nell'826)
- Leone † (menzionato in un anno fra l'835 e l'847)
- Andrea † (menzionato nell'853)
- Pietro † (menzionato nell'887)
- Attingo o Astingo † (menzionato nel 967 circa)
- Cloroardo † (menzionato nel 996)
- Ghislerio † (prima del 1022 - dopo il 1037)
- Azzo o Atto † (menzionato nel 1062)
- Lotario † (prima del 1066 - dopo il 1096)
- Guarnerio † (prima metà del XII secolo)
- Grimoaldo † (prima del 1151 - dopo il 1157)
- Gentile † (prima del 1177 - dopo il 1205)
- Anonimo † (menzionato nel 1208)
- Anonimo † (menzionato nel 1211)
- Sinibaldo I † (prima del 1218 - circa 1239 deceduto)
- Rinaldo † (prima dell'8 settembre 1240 - 22 dicembre 1240 nominato vescovo di Recanati)
- Sede soppressa (1240-1264)
- San Benvenuto Scotivoli † (13 marzo 1264 - 22 marzo 1282 deceduto)
- Berardo Berardi † (18 gennaio 1283 - 16 maggio 1288 nominato vescovo di Palestrina)
- Monaldo † (31 gennaio 1289 - febbraio 1292 deceduto)
- Giovanni d'Uguccione † (24 marzo 1295 - 1319 deceduto)
- Berardo II † (29 febbraio 1320 - prima del 24 novembre 1320 deceduto)
- Sede soppressa
- Sinibaldo II, O.F.M. † (25 luglio 1326 - 1341 o 1342 deceduto)
- Corrado teutonico † (menzionato nel 1328) (antivescovo)
- Alberto Boson, O.P. † (25 agosto 1342 - 1347 deceduto)
- Luca Mannelli, O.P. † (5 novembre 1347 - 22 gennaio 1358 nominato vescovo di Fano)
- Pietro Massei, O.P. † (24 gennaio 1358 - 1381 deceduto)
- Pietro III † (19 luglio 1381 - aprile o luglio 1400 deceduto)
- Jean Rousseau † (2 maggio 1382 - ?) (antivescovo)
- Giovanni Grimaldeschi † (3 settembre 1400 - 1419 dimesso)
- Pietro Ercolani, O.F.M. † (30 gennaio 1419 - 1422 deceduto)
- Nicolò Bianchi, O.S.B. † (21 luglio 1422 - 1434 deceduto)
- Andrea da Montecchio † (29 ottobre 1434 - 1454 deceduto)
- Giovanni de' Prefetti † (30 agosto 1454 - 27 luglio 1460 deceduto)
- Gaspare Zacchi † (1º settembre 1460 - 23 novembre 1474 deceduto)
- Luca Carducci, O.S.B.Cam. † (2 dicembre 1474 - agosto o settembre 1484 deceduto)
- Paride Ghirardelli † (15 settembre 1484 - 1º settembre 1498 deceduto)
- Antonio Sinibaldi † (19 ottobre 1498 - 13 giugno 1515 dimesso)
- Giambattista Sinibaldi † (13 giugno 1515 - 9 aprile 1547 deceduto)
- Cipriano Senili † (15 maggio 1547 - 19 luglio 1551 deceduto)
- Bernardino de Cupis † (24 agosto 1551 - 1574 dimesso)
- Cornelio Firmano † (15 gennaio 1574 - 5 luglio 1588 deceduto)
- Teodosio Fiorenzi † (27 luglio 1588 - 19 maggio 1591 deceduto)
- Antonio Maria Galli † (19 luglio 1591 - 30 marzo 1620 deceduto)
- Agostino Galamini, O.P. † (29 aprile 1620 - 6 settembre 1639 deceduto)
- Girolamo Verospi † (10 febbraio 1642 - 5 gennaio 1652 deceduto)
- Lodovico Betti † (1º luglio 1652 - 26 ottobre 1655 deceduto)
- Antonio Bichi † (6 marzo 1656 - 21 febbraio 1691 deceduto)
- Opizio Pallavicini † (8 agosto 1691 - 11 febbraio 1700 deceduto)
- Sede vacante (1700-1709)
- Michelangelo dei Conti † (24 gennaio 1709 - 1º agosto 1712 nominato vescovo di Viterbo e Tuscania)
- Orazio Filippo Spada † (17 gennaio 1714 - 28 giugno 1724 deceduto)
- Agostino Pipia, O.P. † (20 dicembre 1724 - 20 agosto 1725 nominato vescovo di Osimo e Cingoli)
Sede di Osimo e Cingoli
- Agostino Pipia, O.P. † (20 agosto 1725 - 17 gennaio 1727 dimesso)
- Pier Secondo Radicati † (12 aprile 1728 - 1º dicembre 1729 deceduto)
- Ferdinando Agostino Bernabei, O.P. † (23 dicembre 1729 - 10 marzo 1734 deceduto)
- Giacomo Lanfredini † (27 marzo 1734 - 15 settembre 1740 dimesso)
- Pompeo Compagnoni † (16 settembre 1740 - 25 luglio 1774 deceduto)
- Guido Calcagnini † (20 maggio 1776 - 27 agosto 1807 deceduto)
- Giovanni Castiglione † (11 gennaio 1808 - 9 gennaio 1815 deceduto)
- Carlo Andrea Pelagallo † (18 dicembre 1815 - 6 settembre 1822 deceduto)
- Ercole Dandini † (10 marzo 1823 - 23 maggio 1824 dimesso)
- Sede vacante (1824-1827)
- Timoteo Maria Ascensi, O.C.D. † (21 maggio 1827 - 6 dicembre 1828 deceduto)
- Giovanni Antonio Benvenuti † (15 dicembre 1828 - 14 novembre 1838 deceduto)
- Giovanni Soglia Ceroni † (18 febbraio 1839 - 4 giugno 1848 nominato segretario di Stato)
- Sede vacante (1848-1856)
- Giovanni Brunelli † (18 settembre 1856 - 21 febbraio 1861 deceduto)
- Sede vacante (1861-1863)
- Salvatore Nobili Vitelleschi † (21 dicembre 1863 - 20 novembre 1871 dimesso)
- Michele Seri-Molini † (24 novembre 1871 - 13 aprile 1888 deceduto)
- Egidio Mauri, O.P. † (1º giugno 1888 - 12 giugno 1893 nominato arcivescovo di Ferrara)
- Giovanni Battista Scotti † (18 maggio 1894 - 5 dicembre 1916 deceduto)
- Pacifico Fiorani † (12 maggio 1917 - 22 giugno 1924 deceduto)
- Monalduzio Leopardi † (20 dicembre 1926 - 17 maggio 1944 deceduto)
- Domenico Brizi † (22 gennaio 1945 - 11 febbraio 1964 deceduto)
- Sede vacante (1964-1972)
- Carlo Maccari † (28 settembre 1972 - 30 settembre 1986 nominato arcivescovo di Ancona-Osimo)[17]
Sede di Ancona-Osimo
- Carlo Maccari † (30 settembre 1986 - 1º luglio 1989 ritirato)
- Dionigi Tettamanzi † (1º luglio 1989 - 6 aprile 1991 nominato segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana)
- Franco Festorazzi (6 aprile 1991 - 8 gennaio 2004 ritirato)
- Edoardo Menichelli (8 gennaio 2004 - 14 luglio 2017 ritirato)
- Angelo Spina, dal 14 luglio 2017
Istituti religiosi presenti in diocesi
Nel 2013 contavano case in diocesi i seguenti istituti religiosi:
- Comunità femminili[18]
- Clarisse Urbaniste
- Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli
- Maestre Pie Venerini
- Missionarie Francescane della Carità
- Suore Ancelle dell'Incarnazione
- Suore di Gesù Buon Pastore
- Suore di Nostra Signora del Carmelo
- Suore di Sant'Anna
- Suore Domenicane Missionarie di San Sisto
- Suore Francescane di Cristo Re
- Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino
- Suore Oblate dello Spirito Santo
Statistiche
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2015 su una popolazione di 223.923 persone contava 209.730 battezzati, corrispondenti al 93,7% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
arcidiocesi di Ancona (e Numana) | |||||||||||
1959 | 129.500 | 130.000 | 99,6 | 161 | 71 | 90 | 804 | 105 | 238 | 46 | |
1969 | 153.000 | 153.428 | 99,7 | 177 | 89 | 88 | 864 | 100 | 280 | 52 | |
1980 | 152.500 | 153.500 | 99,3 | 157 | 82 | 75 | 971 | 1 | 98 | 209 | 58 |
diocesi di Osimo e Cingoli | |||||||||||
1949 | 37.445 | 37.445 | 100,0 | 124 | 86 | 38 | 301 | 40 | 165 | 39 | |
1969 | 55.247 | 55.272 | 100,0 | 114 | 73 | 41 | 484 | 49 | 157 | 39 | |
1980 | 55.413 | 55.541 | 99,8 | 96 | 61 | 35 | 577 | 43 | 119 | 39 | |
arcidiocesi di Ancona-Osimo | |||||||||||
1990 | 204.310 | 208.218 | 98,1 | 203 | 111 | 92 | 1.006 | 4 | 140 | 244 | 71 |
1999 | 205.214 | 206.831 | 99,2 | 190 | 108 | 82 | 1.080 | 8 | 101 | 206 | 72 |
2000 | 205.682 | 207.220 | 99,3 | 197 | 115 | 82 | 1.044 | 8 | 99 | 203 | 72 |
2001 | 206.598 | 208.747 | 99,0 | 189 | 110 | 79 | 1.093 | 15 | 94 | 196 | 72 |
2002 | 205.682 | 207.220 | 99,3 | 190 | 108 | 82 | 1.082 | 15 | 96 | 192 | 72 |
2003 | 210.062 | 212.875 | 98,7 | 184 | 108 | 76 | 1.141 | 15 | 89 | 173 | 72 |
2004 | 205.204 | 212.340 | 96,6 | 181 | 109 | 72 | 1.133 | 16 | 82 | 165 | 72 |
2006 | 206.541 | 216.858 | 95,2 | 175 | 100 | 75 | 1.180 | 17 | 88 | 124 | 72 |
2012 | 197.851 | 225.441 | 87,8 | 128 | 89 | 39 | 1.545 | 18 | 45 | 86 | 72 |
2015 | 209.730 | 223.923 | 93,7 | 134 | 91 | 43 | 1.565 | 17 | 57 | 94 | 72 |
Note
- ^ Testo della bolla in Cappelletti, op. cit., pp. 532-535.
- ^ Così scrive il decreto: Archiepiscopus Anconitanus et Numanensis expostulavit, ut, dimisso titulo Episcopi Numanae, in posterum archiepiscopus tantum Anconitanus appellaretur.
- ^ Secondo Lanzoni (op. cit., p. 385), che riprende la seconda edizione dell'Italia Sacra di Ferdinando Ughelli, questo Marco non compare, come invece si pretenderebbe, negli atti del sinodo romano del 462 o 465.
- ^ Un "pontifex anconitanus" è menzionato in una lettera di papa Gelasio I del 496; cfr. Lanzoni, op. cit., p. 385.
- ^ Per Lanzoni, Trasone I è da identificare con Trasone II del X secolo, a cui si deve il ritrovamento delle reliquie di San Liberio.
- ^ Presunto successore di Sereno, non ammesso da Lanzoni, in quanto le lettere di papa Gregorio I non parlano esplicitamente di lui come vescovo successore di Sereno.
- ^ Il nome di «Natalis peccator ep[episcopu]s Anc[onae]» appare su un sarcofago conservato nella cattedrale di Rimini, databile prima del X secolo. Cfr. Lanzoni, op. cit., pp. 453-454.
- ^ Assente in Eubel, per il quale alla morte di Tommaso succede Nicolò, è menzionato, con un punto interrogativo, da Gams.
- ^ Il 19 dicembre 1412 fu nominato antivescovo di Senigallia.
- ^ Rafael Lazcano, Episcopologio agustiniano. Agustiniana. Guadarrama (Madrid) 2014, vol. I, p. 478.
- ^ Ferretti secondo Gams, Liberotti secondo Eubel.
- ^ Vescovo di Segna, non acconsentì al trasferimento ad Ancona.
- ^ Secondo Eubel, questo vescovo, menzionato da Gams, è assente negli atti della Santa Sede.
- ^ Gams dice 24 febbraio, mentre Eubel scrive solo "febbraio 1585".
- ^ Dal 21 novembre 1800 al 4 giugno 1808 è segnalato come amministratore apostolico Francesco Saverio Passari, arcivescovo titolare di Larissa.
- ^ Dal 5 luglio 1975 Carlo Maccari fu arcivescovo di Ancona, essendo stato soppresso il vetusto titolo di Numana.
- ^ Dall'11 febbraio 1976 Carlo Maccari fu vescovo solo di Osimo, essendo Cingoli stata unita in persona episcopi con Macerata e Tolentino.
- ^ Comunità religiose femminili, su diocesi.ancona.it. URL consultato il 22 ottobre 2013.
- ^ Comunità religiose maschili, su diocesi.ancona.it. URL consultato il 22 ottobre 2013.
Fonti
- Annuario pontificio del 2016 e precedenti, in (EN) David Cheney, Arcidiocesi di Ancona-Osimo, su Catholic-Hierarchy.org.
- Sito ufficiale dell'arcidiocesi
- (EN) Ancona and Umana e Osimo, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- (EN) Scheda dell'arcidiocesi su Giga Catholic
- (LA) Decreto Instantibus votis, AAS 79 (1987), pp. 642–645
Per la sede di Ancona
- Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza 1927, pp. 381–386
- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, Venezia 1848, vol. VII, pp. 9–193
- (LA) Decreto Honoribus et privilegiis, ASS 37 (1904-5), pp. 195–200
- (LA) Bolla Qui apostolico, AAS 64 (1972), pp. 664–665
- (LA) Decreto Ex historicis documentis, AAS 67 (1975), p. 557
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 664–666
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, pp. 87–88; vol. 2, p. 87; vol. 3, pp. 107–108; vol. 4, p. 82; vol. 5, p. 83; vol. 6, p. 82
Per la sede di Osimo
- (EN) La sede di Osimo e Cingoli su Catholic Hierarchy
- Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza 1927, pp. 387–389
- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, Venezia 1848, vol. VII, pp. 482–607
- (LA) Bolla Recti statera iudicii, in Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio, Vol. III, pp. 702–704
- (LA) Bolla Romana Ecclesia, in Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio, Vol. XXII, pp. 243–248
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 712–173
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, pp. 120–121; vol. 2, p. 100; vol. 3, p. 125; vol. 4, p. 104; vol. 5, pp. 107–108; vol. 6, p. 109
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su arcidiocesi di Ancona-Osimo
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147470147 · SBN CFIV137829 · LCCN (EN) no2016037226 · GND (DE) 5312628-2 |
---|