Castello di Castelnuovo Fogliani
Il Castello di Castelnuovo Fogliani è una imponente rocca medievale, che si erge sopra l’omonimo borgo, interamente ristrutturato nel secolo XVII secondo un progetto attribuito all’architetto Luigi Vanvitelli, che, inglobando il fortilizio, lo ha trasformato in una sontuosa residenza nobiliare. Dell’antica struttura conserva soltanto la svettante torre medievale, alzata nel 1377 da Niccolò Terzi il Vecchio. Così ne scrive lo Zuccagni-Orlandini: “si eleva quasi isolato in riva all'Ongina, portava nel secolo XII il nome di M. Bello o di Belmonte, per l'amenissime prospettive che si godono in quell'alture. I Pela vicino vi costruirono alcuni fabbricati, e li munirono di bastioni e fortilizj. Restarono questi danneggiati dal furore delle fazioni, ma Niccolò Terzi, succeduto nel possesso del feudo, fece ricostruire nel 1377 l'elevata torre, e cosi venne a cambiarsi il nome di Belmonte in Castelnuovo: questo fortilizio resta tuttora in piedi, nel lato di una vasta piazza”.[1]
Castello di Castelnuovo Fogliani. Castelnuovo dei Terzi | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | ![]() |
Regione | ![]() |
Città | Castelnuovo Fogliani |
Indirizzo | via Centro 112 ‒ Castelnuovo Fogliani ‒ Alseno (PC) |
Coordinate | 44°52′34.52″N 9°58′30.39″E |
Informazioni generali | |
Tipo | castello medievale |
Inizio costruzione | XI secolo |
Materiale | pietra |
Demolizione | la ristrutturazione settecentesca ha cancellato tutte le opere militari, conservando solo la torre. |
Condizione attuale | ristrutturato nel Settecento come dimora signorile (opera attribuita a Luigi Vanvitelli. |
Proprietario attuale | Istituto Toniolo dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano |
Visitabile | sì |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | controllo della val Parma |
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Storia
L’antico maniero medievale, eretto nel XII secolo, fu dimora e base strategica di potenti casati parmigiani e padani, quali i da Correggio, iPallavicino e quindi i Terzi di Parma. Nel 1364 Niccolò il Vecchio acquistò dal piacentino Gherardo Visconti la giurisdizioni di Castelnuovo e di Casale Albino che poi gli furono assegnate in feudo nel 1386 dal signore di Milano Gian Galeazzo Visconti. [2] L'anno successivo, nel 1387, l'imperatore Venceslao di Lussemburgo con proprio diploma siglato a Norimberga, confermava l’infeudazione di quelle terre, e di numerose altre minori nel Parmense, a Niccolò Terzi il Vecchio, e ai suoi discendenti: i figli Ottobuono, con il fratello Giacomo, e quindi il nipote Niccolò de' Terzi, il Guerriero che, nel confliggere di alterne vicende, riuscirono a conservarne il possesso sino al 1449. Il castello, divenuto la principale base strategica del casato, ebbe allora il nome di Castelnuovo dei Terzi.[3]
Sconfitto e costretto all’esilio presso la corte dei Gonzaga di Mantova Niccolò il Guerriero, nel 1449, da Francesco Sforza, nuovo signore di Milano, il castello, passò brevemente in proprietà dei Terzi di Sissa.
In seguito fu assegnato ai Dalla Porta, poi ai Visconti di Piacenza. Nel 1466 il duca [[Galeazzo Maria Sforza, figlio di Francesco, investì il fratellastro Tristano Sforza del feudo onorifico "terra Castrinovi".
Defunto Tristano, nel 1472, il feudo fu assegnato a Lodovico Fogliani da Reggio, che aveva sposato in seconde nozze la madre del duca Francesco Sforza.
Nel 1479 il figlio di Lodovico, Corrado Sforza Fogliani, capostipite dell’illustre casato piacentino dei marchesi Sforza Fogliani d’Aragona, ebbe l’investitura del feudo di Castelnuovo che da allora si mantenne per tre secoli ‘ambito della casata, danno il nuovo nome al castello e al borgo di Castelnuovo Fogliani che tutt’ora lo distingue.
Intorno al XVII secolo il castello ha vissuto un periodo di particolare splendore grazie soprattutto all'opera di integrale ristrutturazione dell'architetto Luigi Vanvitelli decisa dal duca Giovanni Fogliani.
Nel 1769 questì lasciò eredi di tutti i propri beni il nipote Federico Meli Lupi di Soragna con l’obbligo di assumere il Casato dei Fogliani. L’ultimo discendente della famiglia rinata fu Federico, che, alla sua morte nominò erede universale la figlia Clelia Sforza Fogliani d’Aragona, consorte e presto vedova del marchese Pallavicino di Parma. La duchessa, senza discendenza, nel 1925 poco prima della sua morte, donò il palazzo-castello di Castelnuovo alla Chiesa di Roma, che attualmente è sede prestigiosa dell'Istituto Toniolo dell'Università Cattolica di Milano. [4].
Papa Pio XI decise di farne sede universitaria dedicata alle religiose intenzionate a perfezionare gli studi. Padre Agostino Gemelli, responsabile dell’Istituto , fondatore e rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si assunse l’incarico di organizzarla e già nel 1926 venne inaugurato il primo anno accademico.
Note
- ^ Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell' Italia e delle sue isole, Firenze 1839, p. 395.
- ^ Cfr. G. Chittolini, Infeudazioni e politica feudale nel ducato visconteo-sforzesco (1972), nella raccolta di studi dello stesso autore La formazione dello Stato regionale e le istituzioni del contado: secoli XIV e XV (1979), Milano 2005, p. 63. .
- ^ La complessa storia di questa casata che prima acquistò e poi ebbe in premio Castelnuovo quale riconoscimento per i pregi e la lealtà dei suoi condottieri al servizio dei Visconti, è stata ricostruita nella ricerca, edita a cura della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, di P. Cont, I Terzi di Parma, Sissa e Fermo, Prefazione di Marco Gentile ("Fonti e Studi", serie I, XXI), Parma 2017.
- ^ Istituto Toniolo
Bibliografia
- Ireneo Affò, Storia della città di Parma, II, Parma, Stamperia Carmignani, 1793.
- Bonaventura Angeli, La historia della citta di Parma, et la descrittione del fiume Parma, Parma, appresso Erasmo Viotto, 1591.
- Francesco Cherbi, Le grandi epoche sacre diplomatiche, II, Parma, Stamperia Carmignani, 1837.
- Giorgio Chittolini, Infeudazioni e politica feudale nel ducato visconteo-sforzesco (1972), in nella raccolta La formazione dello Stato regionale e le istituzioni del contado: secoli XIV e XV(1979), Milano, 2005.
- Paolo Cont, I Terzi di Parma, Sissa e Fermo, in Fonti e Studi, serie I, XXI, Parma, presso la Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, 2017, ISBN 978-88-941135-5-6.
- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, I, Parma, Ducale Tipografia, 1837.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, II, Parma, Ducale Tipografia, 1842.
- Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell' Italia e delle sue isole, Firenze, 1839.