Todi
Todi è un comune italiano di 16 851 abitanti della provincia di Perugia. Sorge su un colle alto 411 m s.l.m.[4] (la sede del Comune è però situata a 400 m s.l.m.) che si affaccia sulla media valle del Tevere.
Todi comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonino Ruggiano (Forza Italia) dal 25-06-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 42°47′N 12°25′E |
Altitudine | 400 m s.l.m. |
Superficie | 222,86 km² |
Abitanti | 16 851[2] (31-12-2015) |
Densità | 75,61 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Acquasparta (TR), Avigliano Umbro (TR), Baschi (TR), Collazzone, Fratta Todina, Gualdo Cattaneo, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montecchio (TR), Orvieto (TR), San Venanzo (TR) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06059 |
Prefisso | 075 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 054052 |
Cod. catastale | L188 |
Targa | PG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Nome abitanti | tuderti[1] |
Patrono | san Fortunato
Santa Degna, Santa Romana, San Callisto, San Cassiano, San Filippo Benizi |
Giorno festivo | 14 ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Il territorio comunale, fra i più vasti della regione Umbria, è per lo più collinare ed è composto da una miriade di piccoli insediamenti. Nella valle Tiberina si colloca al 2º posto per numero di abitanti dopo Marsciano. I centri principali, oltre alla città di Todi, sono Pantalla e la zona di Ponterio - Pian di Porto, che comprende anche l'area industriale della città.
Todi fa parte di:
Geografia fisica
Clima
- Classificazione climatica: zona E, 2193 GR/G
Storia
Fu fondata tra l'VIII ed il VII secolo a.C. dagli Umbri su un colle situato sulla riva sinistra del Tevere, a circa 400 metri di altitudine e a breve distanza dal territorio abitato dagli Etruschi, col nome di Tutere, che significa "Città di confine"[5].
Secondo la leggenda, inizialmente la città doveva essere costruita ai piedi del colle, sulla riva sinistra del Tevere, ma la tovaglia con cui i fondatori stavano facendo colazione fu presa da un'aquila che, volando, la lasciò cadere sulla cima del colle. Questo accadimento venne interpretato come un segno degli dei, così i fondatori decisero di spostarsi e costruire la città in cima al colle.
Si sviluppò soprattutto fra il V e il IV secolo a.C., ricevendo forti influenze etrusche o venendo probabilmente essa stessa annessa dagli etruschi, secondo quanto tramandatoci dallo storico Stefano di Bisanzio[6]. Nel III secolo a.C. iniziò il processo di romanizzazione pur nel rispetto delle autonomie locali fra cui il diritto di coniare moneta propria. Ottenne la cittadinanza romana (dopo l'89 a.C.) con l'ascrizione alla tribù Clustumina, venendo successivamente ribattezzata con il nome di Colonia Julia Fida Tuder (60 a.C. circa). A partire dall'età augustea ricevette un vigoroso impulso edilizio con l'erezione di un anfiteatro, di edifici civici e ville.
Dopo le invasioni barbariche e la guerra gotica (535-553), Todi venne annessa, con il resto d'Italia, all'Impero bizantino. Resterà romano-orientale anche a seguito dell'invasione longobarda, entrando a far parte, con Perugia ed altri centri umbri, del cosiddetto corridoio bizantino.
Durante il Medioevo fu libero comune e poi signoria (sotto gli Atti), prima di entrare a far parte dello Stato della Chiesa.
Nel XII secolo la città conobbe una nuova espansione urbanistica, estendendosi da terni ad est a orte a sud, dalle gole del forello(per un breve periodo sottomise anche Orvieto) a ovest a Deruta a nord.
Nel 1244, visto l aumento della popolazione oltre i trentamila abitanti (maggiore della popolazione della Roma dell'epoca) i tre borghi creati dalle classi artigianali vennero cinti da mura lunghe all'incirca 4 km, con tanto di porte e bastioni a tutt'oggi integre.
Nel 1067 divenne comune autonomo, per entrare a far parte dello Stato della Chiesa, e cominciò la sua decadenza passando da una signoria all'altra (tra cui quella dei Malatesta e di Francesco Sforza).
Angelo Cesi trasformò varie zone di Todi, allargando vie ed abbellendo alcuni palazzi.
Oggi Todi è pressoché identica alla Todi medievale, come risulta da una stampa di Giacomo Lauro del 1633. I confini della città originaria sono tracciati dalle mura.
In seguito alla restaurazione, molti tuderti entrarono a far parte della carboneria e della Giovine Italia.
Garibaldi, riparandosi a Todi dopo la disfatta della Repubblica Romana, infiammò di nuovo il patriottismo tuderte e molti abitanti di Todi lo seguirono, vestendo le caratteristiche camicie rosse fino alla III guerra d'indipendenza, durante la quale molti furono arrestati e morirono in battaglia. Qui a Todi passò anche Anita Garibaldi, incinta e già in preda alle doglie: di lì a poco morì nei pressi delle Valli di Comacchio. Braccato dalle milizie austriache, Garibaldi fu costretto alla fuga.
Todi è inoltre nota per aver dato i natali a Jacopone De Benedetti (conosciuto meglio come Jacopone da Todi), poeta duecentesco che compose storiche laudi come "O Signor, per cortesia".
Monumenti e luoghi d'interesse
Il centro storico, medievale, vanta edifici sacri e civili di notevole prestigio:
Piazza del Popolo
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Duomo dell'Annunziata
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Palazzo dei Priori
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Palazzo del Capitano
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Palazzo del Popolo
La Piazza del Popolo è la centrale e storica piazza cittadina, una delle più importanti e interessanti del Medioevo in regione e in Italia, vera testimonianza dell'epoca dei Liberi Comuni. Attorno vi sorgono i monumenti più insigni di Todi:
- Duomo dell'Annunziata. Eretta fra il XII e il XIV secolo in stile Romanico-gotico, è una delle chiese più importanti dell'Umbria. All'interno, in controfacciata, è un affresco di Ferraù da Faenza, d'ispirazione michelangiolesca, de Il Giudizio universale. Nella cripta vi è un museo.
- il Palazzo Vescovile, annesso al Duomo, venne finito di costruire nel 1593 su ordine del vescovo Angelo Cesi, che fece apporre il proprio stemma sopra al portone, stemma attribuito al Vignola. Oltrepassato l'ingresso si accede ad una corte interna, mentre al primo piano vi sono un salone affrescato da Ferraù da Faenza, detto il Faenzone, nel 1594, ed una galleria affrescata da Andrea Polinori, terminata nel 1629).
- Palazzo dei Priori, Solido edificio gotico che con la sua torre trapezoidale domina il lato della piazza opposto al Duomo.
- Palazzo del Capitano, detto anche Nuovo, venne costruito nel 1293, all'ultimo piano ospita il Museo civico di Todi.
- Palazzo del Popolo. Contiguo e collegato al precedente, ospita anch'esso il Museo civico di Todi. Eretto in stile Romanico lombardo è il più antico palazzo pubblico della piazza, storica sede del Comune.
Altri edifici religiosi
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La bramantesca Chiesa della Consolazione
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Chiesa di San Fortunato
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Chiesa San Carlo
- Chiesa di San Fortunato. Grande edificio gotico duecentesco. Nella cripta della chiesa di San Fortunato vi è una tomba di quattro santi (tra cui San Cassiano) e, su di una parete del muro, un ovale con l'immagine ad affresco del beato Jacopone da Todi.
- Tempio di Santa Maria della Consolazione. Sorge fuori dalle mura cittadine, è una grandiosa chiesa rinascimentale eretta forse su progetto del Bramante.
- Chiesa di San Nicolò de Criptis, venne costruita nel 1093 sulla cavea e la platea dell'anfiteatro romano. Il nome "criptis" pare derivare da "grotte (cripte)" abbondanti nel terreno della zona che sosteneva l'anfiteatro. Della costruzione originaria rimangono il rosone, la fonte battesimale e tre porte relative ad una navata. Ora la chiesa è spoglia degli affreschi, in parte portati ad alcune raccolte comunali ed in parte distrutti nel dopoguerra);
- Chiesa di San Filippo (costruita dal 1490 al 1507 per ordine dei Cavalieri di San Giovanni in Gerusalemme), nel 1590 venne ceduta dall'ordine dei Servi di Maria, poi divenuti in pieno possesso proprietari. All'interno vi è una vergine con bambino, del XIV secolo, la più antica immagine della Madonna delle Grazie, sotto l'altare vi sono le ossa di san Filippo Benizi);
- Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo: le prime notizie risalgono al 1276, mentre la cripta all'XI secolo (adibita a luogo di sepoltura). Nel 1600 fu annessa all'adiacente monastero benedettino. Una volta chiusa la cripta vi fu adibito un ossario. Anche l'abside fu chiusa per consentire l'apertura di tre finestre e la copertura di due volte a crociera e la costruzione del campanile a vela. Nel periodo della sconsacrazione la chiesa venne adibita a falegnameria. Recentemente, in un restauro, si è riportato l'aspetto più o meno originario con gli affreschi e gli ex voto quattrocenteschi.
- Chiesa di Santo Stefano, situata presso la Porta Fratta, ospitava, secondo la tradizione tudertina, le spoglie dei santi Felicissimo, Eraclio e Paolino[quale San Paolino?]. Solo nel 1584, con un'ordinanza comunale, si iniziò la ricerca dei resti sacri, impresa che pare riuscire secoli più tardi, nel 1766, quando vennero trovati addirittura 23 corpi. La chiesa è ordinata in modo da raccogliere attraverso la porta d'ingresso le prime luci del mattino, simbolo ecclesiastico della luce divina;
- Chiesa di Sant'Ilario: le prime notizie della chiesa risalgono al 1112, in un elenco che il conte tudertino Guazza diede all'Abbazia di Farfa. Nel 1623 appartenne alla compagnia di San Carlo. La facciata è in stile romanico umbro, così come la facciata della cattedrale di Piazza del Popolo, con 5 dentellature orizzontali simil-coronamento. Il rosone, ad otto colonne a raggiera che si uniscono in un anello perfettamente sito nel centro del rosone stesso, creando 8 coni con la punta mozzata, è centrale, posto nel XII secolo sulla facciata; nella lunetta sopra l'ingresso si possono ammirare i resti di un affresco raffigurante san Carlo, mediante un gradino si accede all'interno suddiviso tra spazio per fedeli e spazio sacerdotale. Altri 4 gradini fanno accedere al presbiterio, con altare centrale con lastra principale di travertino; a sinistra dell'altare vi è un affresco di probabile fattura dello Spagna;
- Chiesa di Santa Prassede (XIV secolo), con facciata in pietra bianca e rossa;
- Chiesa di San Giorgio: secondo gli storici venne costruita nel 1107, nell'interno si conservano vari affreschi, tra cui uno sulla Madonna che chiede ad un angelo di salvare le Anime del Purgatorio dalle fiamme ed un brandello di affresco recentemente restaurato);
- Convento di Montesanto,
- Monastero delle Lucrezie, nel rione Nidola, chiamato così in onore della nobile anconetana che lo abitò agli inizi del XV secolo, Lucrezia della Genga, insieme ad altre 12 consorelle. Nel testamento, Lucrezia lasciò lo stabile all'Ordine Terziario femminile (nel 1425); in seguito, causa depauperamento dello stabile dovuto a crolli del terreno sottostante, le suore furono costrette ad abbandonare il palazzo nel 1897. Durante la prima guerra mondiale alcuni locali furono usati come magazzino mentre altri furono affittati al famoso laboratorio di artigianato dell'Istituto Crispolti. Negli anni novanta del Novecento, il complesso è stato sottoposto ad opere di consolidamento e restauro che hanno portato alla luce un antico torcularium e un ciclo seicentesco di affreschi nell'abside della Chiesa di San Giovanni, oggi Museo Lapidario. Attualmente, oltre al Museo Lapidario della città di Todi, il complesso delle Lucrezie ospita il teatro Nido dell'Aquila così chiamato in ricordo della leggendaria fondazione della città.
- Santa Maria in Cammuccia;
- Chiesa del Santissimo Crocifisso;
Musei
- Il Museo Civico, sito all'ultimo piano dei Palazzi del Popolo e del Capitano, restaurato nel 1997. Possiede una collezione di numismatica, archeologia, tessuti, ceramiche, nonché una pinacoteca.
- Il Museo Lapidario della città di Todi, inaugurato nel 2009, presso il Polo Museale delle Lucrezie, dove è conservata una raccolta, tra le più antiche dell'Umbria, di materiali lapidei di età romana, medievale e moderna.
Altri monumenti
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Castello di Fiore
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Mura della città
La rocca è stata edificata per volontà di papa Gregorio XI nel 1373. Per la sua edificazione è stato necessario abbattere alcuni edifici nei dintorni (il monastero di San Leucio e alcune case private del "Borgo di San Giorgio"). Dopo svariati anni, nel 1503, fu demolita per volontà di Ludovico degli Atti. Ora restano della rocca:
- un torrione rotondo
- "il Mastio"
- resti di fortificazione
- il carcere di San Cassiano
- i Nicchioni romani (siti nel piazzale del mercato vecchio, chiamato così per via del mercato che si tenne in questa piazza dal 1819), una costruzione romana con base di 48 m x 11 m; secondo alcune ipotesi, si tratterebbe di un tempio dedicato a Marte)
- cisterne e cunicoli
- Triplice cerchia di mura difensive:
- La terza cerchia di mura, come attesta la cronistoria locale, è stata ultimata nel 1244; è arrivata ai giorni nostri pressoché intatta grazie a svariati interventi di restauro e per esigenze difensive. La terza cerchia di mura è lunga circa 4 km ed è provvista di porte munite di contrafforti e bastioni. Le porte prendono il nome dalle città di destinazione:
- Porta Perugina;
- Porta Romana;
- Porta Amerina;
- Porta Fratta;
- Porta Santa Margherita o della Consolazione, presso il relativo Tempio, demolita;
- Porta Orvietana, franata, ne rimangono tuttavia degli avanzi;
- Porta Cupa, franata.
- Altre porte:
- Porta Libera;
- Porta Aurea;
- Porta Catena o di Sant'Antonio, chiamata così per le catene di protezione a sbarramento dell'accesso.
- La prima cerchia di mura è di epoca umbro-romana; ne rimangono resti prevalentemente nei pressi della Porta Marzia, ebbe delle modifiche nel XVII secolo.
- Un'altra serie di mura si può ammirare nei pressi della Valle Inferiore (detta anche delle Lucrezie), localmente chiamata muro etrusco (impropriamente, perché realmente costruito in epoca romana - quest'opera è una delle più imponenti opere romane di Todi). Presentano due cunicoli (inferiore e superiore), costruiti per scopi idraulici ed ancora funzionanti.
- La terza cerchia di mura, come attesta la cronistoria locale, è stata ultimata nel 1244; è arrivata ai giorni nostri pressoché intatta grazie a svariati interventi di restauro e per esigenze difensive. La terza cerchia di mura è lunga circa 4 km ed è provvista di porte munite di contrafforti e bastioni. Le porte prendono il nome dalle città di destinazione:
- Teatro. Istituito con delibera comunale nel 1868, partecipò alla costruzione l'architetto aretino Carlo Gatteschi. Il teatro fu costruito demolendo le case circostanti e completato nel 1872. Annibale Brugnoli dipinse il sipario del teatro con una scena raffigurante l'arrivo di Ludovico Ariosto, a Todi nel 1531);
- il Palazzo Landi Corradi (sulla facciata si apre il portale in travertino attribuito al Vignola, fu sede di un seminario e fu restaurato nel 1954 per iniziativa del vescovo Alfonso Maria De Santis). Il 25 aprile del 1982 fu teatro di un tragico incendio costato la vita a 35 visitatori.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010[senza fonte] la popolazione straniera residente era di 1 805 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Cultura
Scuole
Eventi
- Todi Festival: Rassegna annuale di teatro di prosa e lirico, di danza, di musica colta e etnica, di arti visive e di incontri letterari che si svolge solitamente a cavallo tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. Dalla fondazione fino al 1997 è stato diretto da Silvano Spada, mentre dal 1997 al 2007 la direzione artistica è stata affidata all'attrice Simona Marchini, cambiando denominazione in TodiArteFestival, per poi passare nel 2008 a Maurizio Costanzo, nel 2010 a Stefano Porri e dal 2011 a Emiliano Leonardi e Giulio Castrica. Dall'edizione del 2013 (23 agosto - 1º settembre) la direzione del Festival è tornata in mano a Silvano Spada ed ha ripreso la denominazione di Todi Festival
- Rassegna Antiquaria d'Italia: una delle più antiche e prestigiose mostre mercato dell'antiquariato del mondo, si svolge tradizionalmente a partire dal giovedì Santo per chiudersi alla domenica successiva alla Pasqua
- Mercatino dell'antiquariato: si svolge nella piazza principale della città ogni seconda domenica del mese.
- Festa di Santa Maria della Consolazione: è la festa tradizionale di Todi. Si svolge l'8 di settembre in onore della Madonna della Consolazione, davanti al tempio cinquecentesco di ispirazione bramantesca. La chiusura, per tradizione secolare, è affidata a fantastici giochi di artificio.
- Gran Premio Mongolfieristico: Raduno internazionale di mongolfiere, provenienti da tutto il mondo, che allietano i cieli tuderti nella seconda settimana di luglio.
- Fiera di San Martino, 11 novembre: le vie del centro storico si riempiono di bancarelle trasformando l'intera città in un grande mercato.
- Nel 2007 si sono svolte le celebrazioni per il VII centenario della morte di Jacopone da Todi (1306-2006).
Persone legate a Todi
- Degna di Todi, (... – Todi, 303), santa.
- Martino I (Todi, .. – Cherson, 655) fu il 74º Papa della Chiesa cattolica dal 649 al 655.
- Jacopone da Todi (Todi, 1233 circa – Collazzone, 1306), religioso e poeta, venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
- Matteo d'Acquasparta (Todi, 1240 – Roma, 1302), cardinale, teologo e filosofo.
- Bonifacio VIII (Anagni, 1230 circa – Roma, 1303), fu il 193º papa della Chiesa cattolica dal 1294 alla morte. Studiò qui, dove era vescovo suo zio Pietro Caetani
- Francesco Atti (Todi,... – Vaucluse, 1361), vescovo cattolico e cardinale.
- Ludovico Racaniello (Todi, 1352 – Montecchio, 1441), capitano di ventura.
- Nicola Cusano (Kues, 1401 – Todi, 1464), cardinale, teologo, filosofo, umanista, giurista, matematico e astronomo tedesco.
- Luzio Luzi (Todi, inizio XVI secolo – fine XVI secolo), pittore.
- Tommaso Maria Ghilini (Alessandria, 1718 – Torino, 1787), cardinale, governatore delle città di Todi dall'8 luglio 1748 al 1751
- Enrico Caporali (Como, 1838 - Todi, 1918), filosofo e poligrafo.
- Pupella Maggio (Napoli, 1910 – Roma, 1999), attrice teatrale e cinematografica che per un breve tempo soggiornò qui.
- Carlo Urru (Todi, 1915 – Perugia, 2002), vescovo cattolico.
- Alberto Galassi (Todi, 1922 – Firenze, 2002), calciatore.
- Mario Castellacci (Reggio Calabria, 16 luglio 1924 – Todi, 4 dicembre 2002) è stato un giornalista, scrittore, commediografo e paroliere italiano. Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita a Todi.
- Beverly Pepper (Brooklyn, 1922), scultrice.
- Piero Dorazio (Roma, 1927 - Perugia, 2005), pittore, vive e lavora in Canonica (frazione di Todi) dal 1974 fino alla sua morte.
- Ennio Antonelli (Todi, 1936), cardinale e arcivescovo cattolico.
- Patrizia Cavalli (Todi, 1947), poetessa.
- Catiuscia Marini (Todi, 1967), politica, presidente della Regione Umbria, già sindaco e parlamentare europeo.
- Giovanna Granieri (Todi, 1974), cestista.
- Luigi Carbonari (Todi, 1890 - 1957), imprenditore
Geografia antropica
Suddivisioni storiche
La città si può considerare divisa in due zone distinte: la parte interna alle mura medievali, suddivisa in rioni, e la parte nuova, posta esternamente alle mura, suddivisa in quartieri.
I quartieri della città sono quelli di Santo Stefano, Sant'Arcangelo, Crocefisso, Cappuccini, Quartiere Europa, Broglino e Torre Squadrata.
Internamente alle mura, invece, si possono trovare i rioni di Santa Prassede, Santa Maria, Valle Bassa, San Fortunato, Porta Fratta e San Silvestro.
Frazioni
Asproli, Cacciano, Camerata , Canonica, Casemasce, Cecanibbi, Chioano, Collevalenza, Cordigliano, Duesanti, Ficareto, Fiore, Frontignano, Ilci, Izzalini, Loreto, Lorgnano, Montemolino, Montenero, Monticello, Pantalla, Pesciano, Petroro, Pian di Porto, Pian di San Martino, Pontecuti, Pontenaia, Ponterio, Ponterio Stazione, Porchiano, Quadro, Ripaioli, Romazzano, Rosceto, San Damiano, Spagliagrano, Torrececcona, Torregentile, Vasciano
- Pantalla 1.020
- Pian di Porto 702
- Collevalenza 697
- Ponterio 561
- Pesciano 220
- Vasciano 193
- Ilci 161
- Asproli 154
- Cacciano 131
- San Damiano 128
- Pian di San Martino 123
- Frontignano 119
- Fiore 106
Totale= 5.572 abitanti spartiti su 198,86 km² , con una densità di 28,02 abitanti per km².
La cittadina
Todi senza frazioni conta 10.571 abitanti, distribuiti in 24 km² , con una densità di 440,46 abitanti per km².
Economia
Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come la lavorazione della ceramica; inoltre sono rinomati i laboratori di oreficeria, di intarsio, di intaglio, di scultura, di ebanisteria e di restauro.[8]
Amministrazione
Il Comune è governato da un'amministrazione di centrodestra (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega Nord, CasaPound e Todi per la Famiglia). Il Sindaco è Antonino Ruggiano (FI), eletto il 25 giugno 2017 al ballottaggio con il 50,1% superando il Sindaco uscente Carlo Rossini del PD.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2017 | in carica | Antonino Ruggiano | FI | Sindaco | |
2012 | 2017 | Carlo Rossini | PD | Sindaco | |
2007 | 2012 | Antonino Ruggiano | AN poi PdL | Sindaco | |
1998 | 2007 | Catiuscia Marini | PDS poi DS | Sindaco | |
1994 | 1998 | Ottavio Nulli Pero | PPI | Sindaco | |
1985 | 1994 | Massimo Buconi | PSI | Sindaco | |
1975 | 1985 | Valfiero Budassi | PSI | Sindaco | |
1968 | 1975 | Luigi Ferretti | Sindaco | ||
1965 | 1968 | Carmelo Mantilacci | Sindaco | ||
1952 | 1965 | Vittorio Antonini | Sindaco | ||
1946 | 1952 | Giovanni Quadri | Sindaco | ||
1946 | 1946 | Luigi Prosperi | Sindaco | ||
1944 | 1946 | Mazzini Mezzoprete | Sindaco | ||
1944 | 1944 | Fortunato Casei | Sindaco |
Sport
Basket
La squadra di pallacanestro della città è la Todi Basket, che milita nel campionato regionale umbro. È presente nello stesso campo anche una società giovanile,La Minibasket Todi.
Calcio
La principale squadra di calcio della città è l'ASD Todi Calcio, che milita nel campionato di Eccellenza Umbria. Nata nel 1951, ha raggiunto il suo maggior traguardo sportivo vincendo la Coppa Italia Serie D 2000-2001.
Torneo di calcio a 5 annuale
Ogni anno, nel periodo del mese di Giugno, ha luogo in centro il torneo di calcio a 5 delle frazioni e delle varie zone di Todi. Il torneo si gioca con la formula di 3 gironi, componenti ognuno 4 squadre. Dopo la fase a gironi, vi è la fase finale, a cui passano le prime e seconde di ogni girone e le 2 migliori terze di ogni gruppo. L'attuale detentore del torneo è il Pian Di Porto. Nell'edizione 2016 vinse il Pantalla.
Galleria d'immagini
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Facciata della chiesa di San Fortunato.
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Interno della chiesa di San Fortunato.
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Il Palazzo dei Priori.
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Interno del Duomo.
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Giudizio universale dipinto nella controfacciata del Duomo.
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Chiesa di Santa Maria della Consolazione.
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Interno della chiesa di Santa Maria della Consolazione.
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L'ascensore che porta al centro storico.
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L'ascensore che porta al centro storico - 2.
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I nicchioni.
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Chiesa di San Fortunato.
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Santuario di Collevalenza.
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Panorama.
Note
- ^ Nomi d'Italia, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2009.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA.VV., Umbria. Piccoli centri della provincia di Perugia, Perugia e Santa Maria degli Angeli (PG), Provincia di Perugia e Edizioni Porziuncola, 1994, p. 148
- ^ Etrusco Tular letteralmente "insieme di ceppi di confine", in lingua osco-umbra Tuter-e ovvero "In Todi", "Nella città di confine" (Ribezzo, 1928 e Giacomo Devoto,Gli antichi Italici, Firenze, Vallardi, 1931, p.93)
- ^ Klaus Zimmermanns, Umbria, Milano, Idealibri, 1990, p. 338. ISBN 88-7082-185-4 (tit. orig.: Klaus Zimmermanns, Eine Landschaft im Herzen Italiens, Gubbio-Perugia-Assisi Spoleto-Todi-Orvieto, Colonia (Germania), DuMont Buchverlag, Kommandithgesellschaft, 1987)
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 13,14.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Todi
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Todi
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale del Comune di Todi, su comune.todi.pg.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 312794497 · SBN BVEV027111 · SBN UM1L003333 · LCCN (EN) n79070136 · GND (DE) 4119637-5 · J9U (EN, HE) 987007564348505171 |
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