Diritti LGBT in Croazia
L'omosessualità nel paese è legale dal 1977 e dal 2003 le coppie formate da individui dello stesso sesso possono contrarre l'unione civile.

Le persone LGBT in Croazia possono trovarsi di fronte ad ostacoli non comuni per le gli eterosessuali. Anche se al giorno d'oggi in Croazia si è ancora discriminati per via dell'orientamento sessuale, le leggi che trattano i diritti dei cittadini e le cittadine della comunità LGBT sono in fase di sviluppo ed è migliorata anche l'opinione pubblica sui loro diritti.
Storia del diritto penale
Prima del XX secolo
Non esiste alcuna testimonianza di come l'omosessualità sia stata considerata nel Regno di Croazia esistente tra il 925 e il 1102; tale mancanza d'informazioni storiche permane anche dopo l'annessione della Croazia al Regno d'Ungheria.
Il codice penale stabilito il 27 maggio 1852 nel Regno di Croazia (sotto gli Asburgo) non criminalizzava l'omosessualità[1]. Successivamente, una bozza del nuovo codice penale del 1879 per il Regno di Croazia e Slavonia considerava l'omosessualità maschile punibile con un massimo di cinque anni di carcere; tuttavia, il progetto non venne formalmente adottato.[2]
Seconda guerra mondiale (nello Stato Indipendente di Croazia 1941-1945)
Durante la seconda guerra mondiale, mentre gli omosessuali erano tra le vittime dell'olocausto, non esisteva alcuna legislazione specifica adottata dal regime fascista che governava lo Stato Indipendente di Croazia.
La Repubblica Popolare di Croazia (1945-1991)
Durante il periodo in cui la Croazia divenne parte della Repubblica socialista federale di Jugoslavia, l'omosessualità maschile divenne illegale e punibile con un massimo di due anni di carcere ai sensi del codice penale addottato nel marzo 1951; tuttavia, la repressione per le persone omosessuali in Jugoslavia iniziò subito dopo la fine della guerra. Agli omosessuali, definiti dai comunisti come "nemici del sistema", fù proibito entrare nel Partito comunista di Jugoslavia.
Questa situazione cambiò quando la Croazia e le altre repubbliche che componevano la Jugoslavia ebbero acquisito una maggiore autonomia sul diritto penale con la riforma costituzionale Jugoslava del 1974, la quale portò all'abolizione del codice penale federale, consentendo così a tutte le repubbliche di crearne uno proprio. La Repubblica socialista di Croazia addottò un proprio codice penale nel 1977 decriminalizzando l'omosessualità. La camera medica croata rimosse l'omosessualità dalla sua lista di disturbi mentali nel 1973 (quattro anni prima dell'introduzione del nuovo codice penale e diciassette anni prima che la stessa scelta fosse presa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità).
Tabella riassuntiva
Attività e relazioni sessuali legali | (dal 1977) |
Parità dell'età di consenso | (dal 1998) |
Leggi anti-discriminazione sul lavoro | (dal 2003) |
Leggi anti-discriminazione nella fornitura di beni e servizi | (dal 2003) |
Leggi anti-discriminazione in tutti gli altri settori (inclusa discriminazione diretta ed espressioni d'odio) | |
Matrimonio egualitario | (incostituzionale dal 2013) |
Coabitazione | (dal 2003) |
Unione civile | (dal 2014) |
Adozione del figlio del partner per coppie omosessuali | (dal 2014) |
Adozione congiunta da parte delle coppie omosessuali | |
Autorizzazione a prestare servizio nelle forze armate | |
Diritto di cambiare legalmente sesso | |
Maternità surrogata per le coppie omosessuali maschili | (illegale per tutti a prescindere dall'orientamento sessuale) |
Permessa la donazione di sangue da parte di uomini omosessuali |