James Young (Glasgow, 13 luglio 1811Wemyss Bay, 13 maggio 1883) è stato un chimico scozzese, noto soprattutto per il suo metodo per distillare la paraffina dal carbone e dagli scisti bituminosi.

James Young

Biografia

James Young nacque nell'area di Drygate a Glasgow, figlio di John Young, un falegname e stipettaio. Divenne apprendista di suo padre in giovane età, e si educò alla scuola notturna, frequentando lezioni serali presso il vicino Anderson's College (ora Università di Strathclyde) dall'età di 19 anni. All'Anderson's College incontrò Thomas Graham, che era appena stato nominato docente a contratto di chimica e nel 1831 fu nominato suo assistente e occasionalmente svolse alcune delle sue lezioni. Mentre era all'Anderson's College incontrò e strinse amicizia anche con il famoso esploratore David Livingstone; questa relazione doveva continuare fino alla morte di Livingstone in Africa molti anni più tardi.

Il 21 agosto 1838 sposò Mary Young della parrocchia centrale di Paisley, poi nel 1839 si trasferirono nel Lancashire.[1]

Carriera

Nel suo primo studio scientifico, datato 4 giugno 1837, Young descrisse una modificazione di una cella galvanica inventata da Michael Faraday. In seguito quello stesso anno si trasferì con Graham allo University College (Londra) dove lo aiutò con il lavoro sperimentale.

 
Busto ritratto di James Young, sulla sua lapide nel cimitero di Inverkip.

Sostanze chimiche

Nel 1839 Young fu nominato direttore degli impianti chimici di James Muspratt a Newton-le-Willows, vicino a St Helens (Merseyside), e nel 1844 della Tennants, Clow & Co. presso Manchester, per la quale mise a punto un metodo per fabbricare lo stannato di sodio direttamente dalla cassiterite.

Ruggine della patate

Nel 1845 fece parte di un comitato della Società letteraria e filosofica di Manchester per l'indagine sulla ruggine delle patate, e suggerì di immergere le patate in acido solforico diluito come mezzo per combattere la malattia; non fu eletto membro della Società fino al 19 ottobre 1847. Trovando il giornale Manchester Guardian insufficientemente liberoa, cominciò anche un movimento per la fondazione del giornale Manchester Examiner, che fu pubblicato per la prima volta nel 1846.

Oli

Nel 1847 l'attenzione di Young fu richiamata da un trasudamento naturale di petrolio presso le miniere di carbone di Riddings presso Alfreton, nel Derbyshire, dal quale egli distillò un olio leggero e sottile adatto all'uso come olio per lampade, ottenendo allo stesso tempo un olio più denso adatto a lubrificare i macchinari.

Nel 1848 Young lasciò la Tennants', e in società con il suo amico e assistente Edward Meldrum, fondò una piccola impresa per la raffinazione del petrolio greggio. I nuovi oli ebbero successo, ma la fornitura di olio dalla miniera di carbone cominciò presto a mancare (alla fine esaurendosi nel 1851). Young, notando che l'olio stava gocciolando dal tetto di arenaria della miniera di carbone, teorizzò che esso in qualche modo originasse dall'azione del calore sul giacimento di carbone e da questo pensò che esso potesse essere prodotto artificialmente.

Dando seguito a questa idea, tentò molti esperimenti e alla fine riuscì a produrre, distillando carbon fossile bituminoso a basso calore, un fluido che assomigliava al petrolio, che quando fu trattato nello stesso modo dell'olio del trasudo diede prodotti simili. Young trovò che mediante distillazione lenta poteva ottenere da esso numerosi,liquidi utili, uno dei quali chiamò "olio di paraffina" perché alle basse temperature congelava in una sostanza che assomigliava alla paraffina.[2]

Brevetti

La produzione di questi oli e di paraffina solida dal carbone formò l'oggettò del suo brevetto datato 17 ottobre 1850. Nel 1850 la Young & Meldrum ed Edward William Binney entrarono in società sotto il titolo di E.W. Binney & Co. a Bathgate nel Lothian Occidentale e di E. Meldrum & Co. a Glasgow; i loro impianti a Bathgate furono completati nel completed in 1851 e divennero il primo impianto di oli veramente commerciale al mondo, usando l'olio estratto dalla torbanite, dalla lamosite e dal carbone bituminoso delle miniere locali per fabbricare nafta e oli lubrificanti; la paraffina per uso combustibile e la paraffina solida non furono venduti fino al 1856.

Nel 1852 Young lasciò Manchester per vivere in Scozia e quello stesso anno prese un brevetto statunitense per la produzione di olio di paraffina mediante distillazione del carbone. Sia il brevetto statunitense che britannico furono successivamente dichiarati legittimi in entrambi i paesi in una serie di azioni legali, e gli altri produttori furono obbligati a pagargli i diritti di licenza.[2]

Young's Paraffin Light and Mineral Oil Company

 
Discariche di scisto vicino a Broxburn, 3 su un totale di 19 nel Lothian Occidentale.

Nel 1865 Young rilevò le quote dei suoi soci in affari e costruì un secondo e più grande impianto ad Addiewell, vicino a West Calder, e nel 1866 vendette l'impresa alla Young's Paraffin Light and Mineral Oil Company. Sebbene Young rimanesse nella società, non prese alcuna parte attiva in essa, ritirandosi invece dagli affari per dedicarsi ad amministrare le proprietà immobiliari che aveva acquistato, alla navigazione da diporto, ai viaggi e a passatempi scientifici. La società continuò a crescere e ad espandere le sue attività, vendendo olio di paraffina e lampade a paraffina in tutto il mondo e facendo guadagnare al suo fondatore l'affettuoso nomignolo "Paraffina" Young. Altre società lavoravano sotto licenza della ditta di Young, e la produzione di paraffina si diffuse nel sud della Scozia.

Quando le riserve di torbanite alla fine si esaurirono, la società passò a sperimentare per prima lo sfruttamento dei depositi di scisti bituminosi (lamosite) del Lothian Occidentale, anche se non così ricche di olio come il carbon fossile bituminoso e la torbanite. Nel 1862 gli impianti di distillazione cominciarono la produzione e verso il 1900 quasi 2 milioni di tonnellate di scisto venivano estratte annualmente, occupando 4.000 uomini.

Note

  1. ^ James Young (1811-1883), su National Records of Scotland, 31 maggio 2013. URL consultato il 14 luglio 2017.
  2. ^ a b Loris S. Russell, A Heritage of Light: Lamps and Lighting in the Early Canadian Home, University of Toronto Press, 2003, ISBN 0-8020-3765-8.

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