Forced Entry

film del 1973 diretto da Shaun Costello
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Una scena del film
Titolo originaleForced Entry
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno
Durata83 min.
Rapporto1,37:1
Generepornografico, orrore
RegiaShaun Costello (con lo pseudonimo Helmuth Richler)
ProduttoreBoojum Productions,
Variety Films
FotografiaJayson Black
MusicheSantino DiOrici
ScenografiaJayson Black
Interpreti e personaggi
  • Harry Reems: Benzinaio psicopatico
  • Laura Cannon: Motociclista
  • Jutta David: Moglie di David
  • Shaun Costello: David
  • Ruby Runhouse: Ragazza hippie
  • Nina Fawcett: Ragazza hippie

Forced Entry è un film pornografico statunitense del 1973 diretto da Shaun Costello (sotto lo pseudonimo Helmuth Richler), con protagonista Harry Reems.

Definito da alcuni critici del settore "uno dei più disturbanti e sgradevoli film porno di sempre", la pellicola fa uso di vere immagini di repertorio inerenti alla guerra del Vietnam, nelle quali prevalentemente vengono mostrati stupri ed omicidi.

Trama

Il film si apre con delle immagini di articoli di giornale, fotografie, e citazioni relative alla Guerra del Vietnam ed alle condizioni psicologiche dei soldati statunitensi reduci da essa, successivamente vediamo le forze di polizia investigare su un caso di omicidio sulla scena del crimine dove un uomo è stato ucciso con un colpo alla testa.

In un flashback, si scopre che l'uomo assassinato è un benzinaio, e lo vediamo costringere una cliente a darle nome e indirizzo con la scusa di avere bisogno di queste informazioni per il pagamento con la carta di credito. Dopo che la donna se ne è andata, l'uomo la segue fino a casa, e la osserva dalla finestra mentre essa copula con il marito. Uscito di casa il marito, il benzinaio si introduce nell'appartamento e la costringe a forza a praticargli una fellatio, nel mentre la insulta e le stringe sempre più la gola quando sta per eiaculare.

Tornato alla stazione di servizio, il benzinaio dà delle indicazioni ad una motociclista che si era persa, e poi la segue fino all'indirizzo da lei cercato. Introdottosi in casa, strappa la donna da sotto la doccia, e la costringe ad un rapporto orale sotto la minaccia di una pistola. Poi la sodomizza, la pugnala a morte, e la bacia mentre la donna sta morendo. Più tardi, una ragazza hippie raccoglie un'autostoppista, e le due giungono alla stazione di servizio. Il benzinaio riesce a farsi dare il domicilio di una delle ragazze, e le segue sorprendendole mentre stanno drogandosi e avendo un rapporto sessuale. Quindi il benzinaio cerca di violentarle, ma le due sono troppo intontite dalla droga per prenderlo seriamente, frustrando l'uomo a tal punto da causargli una crisi di nervi. Mentre urla: «State lontani da me!», egli ha un serie di flashback che mostrano la guerra, gli stupri, le violenze e gli omicidi che è stato costretto a perpetrare in Vietnam, e poi l'uomo si spara un colpo in testa suicidandosi. Tornati all'inizio del film, il cadavere del benzinaio viene coperto da un telo e portato via dalla polizia.

Produzione


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Distribuzione

  • Variety Films (1973) (USA)

Frase di lancio

He was taught to kill. Rape was his own idea.

Accoglienza

Nella sua autobiografia, Harry Reems scrisse che Forced Entry era l'unico dei suoi film al quale si pentiva di aver preso parte.[1]

Il sito web DVD Talk assegna zero stellette al film, definendolo "moralmente ripugnante".[2]

Note

  1. ^ Dries Vermeulen, Forced Entry, su videotramp.com, Video Tramp, 28 luglio 2012. URL consultato il 15 ottobre 2012.
  2. ^ David Walker, Forced Entry, su dvdtalk.com, DVD Talk, 24 luglio 2007. URL consultato il 13 agosto 2012.

Collegamenti esterni