Sultan bin Salman Al Sa'ud

astronauta saudita
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Sulṭān bin Salmān Āl Saʿūd (in arabo ﺳﻠﻄﺎﻥ ﺑﻦ ﺳﻠﻤﺎﻥ ﺍﻝ ﺳﻌﻮﺩ?; Riyad, 27 giugno 1956) è un principe, ex astronauta e politico saudita, ufficiale in congedo della aeronautica militare saudita e membro della famiglia reale.

Sulṭān bin Salmān Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoSulṭān bin Salmān Āl Saʿūd bin ʿAbd al-ʿAzīz Al Saʿūd
NascitaRiyad, 27 giugno 1956 (68 anni)
DinastiaDinastia Saudita
PadreSalman dell'Arabia Saudita
MadreSultana bint Turki Al Sudairi
ConsorteHaifa bint Sa'ud bin Faysal bin Abd al-Aziz Al Sa'ud
ReligioneMusulmano sunnita
Sulṭān bin Salmān Āl Saʿūd

Segretario Generale della Commissione Suprema per il Turismo e le Antichità
In carica
Inizio mandato2000
MonarcaRe Fahd
Re Abd Allah
Re Salman
Predecessore-

Sulṭān bin Salmān Āl Saʿūd
Astronauta
NazionalitàArabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita
StatusRitirato
Data di nascita27 giugno 1956
Altre attivitàPilota di caccia
Tempo nello spazio7g 1h 38m
MissioniSTS-51-G
Data ritiro1996

Primi anni di vita e formazione

Sultan bin Salman è nato a Riyad il 27 giugno 1956 [1][2] ed è il terzo figlio di re Salman.[3] Sua madre era Sultana bint Turki Al Sudairi che è morta nel luglio 2011 a 71 anni.[4] Era la figlia dello zio di Salman, Turki bin Ahmad Al Sudairi,[5] che è stato in precedenza governatore della Provincia di Asir.[6] Sultan bin Salman è fratello germano dei principi Fahd, Ahmad, Abd al-Aziz, Faysal e della principessa Hassa (nata nel 1974).[7][8]

Sultan ha completato la sua istruzione elementare e secondaria a Riyad. Ha conseguito una laurea in comunicazioni di massa presso l'Università di Denver [9] e un master in scienze sociali e politiche presso l'Università di Syracuse nel 1999.[1][2] Durante il periodo di studio universitario ha ottenuto il brevetto di pilota per diversi tipi di aerei civili e militari.

Carriera

 
L'equipaggio del STS 51-G.

Sultan bin Salman ha iniziato la sua carriera nel 1982 come ricercatore nel dipartimento di comunicazioni internazionali presso il ministero dell'informazione del regno.[10] Il suo mandato è durato fino al 1984.[11] Ha servito come vice direttore del comitato dei media sauditi e in tal veste ha seguito la squadra nazionale ai Giochi della XXIII Olimpiade di Los Angeles del 1984. Nello stesso anno, è stato nominato direttore ad interim del neonato reparto di pubblicità televisiva presso il ministero dell'informazione.[10]

Dal 17 giugno al 24 giugno 1985, è stato nello spazio sullo Space Shuttle Discovery, partecipando come specialista di carico utile alla missione STS-51-G. Nell'equipaggio internazionale, composto di altri sei membri, cinque statunitensi e un francese, ha rappresentato la Arabsat che stava distribuendo il suo satellite ARABSAT-1B. Sultan è diventato il primo astronauta arabo e musulmano, il primo membro di una famiglia reale a recarsi nello spazio e, con un'età di 28 anni, il più giovane astronauta.[9][10]

Più tardi, ha assistito all'istituzione della'Associazione degli esploratori dello spazio, un organismo internazionale che comprende tutti gli astronauti e cosmonauti che sono stati nello spazio, e ha fatto parte del suo consiglio di amministrazione per diversi anni.[10]

Nel 1985, Sultan ha registrato un messaggio commerciale che è stato trasmesso su MTV durante il concerto evento Live Aid. Il suo messaggio ha citato il suo recente viaggio sullo Space Shuttle ed è stato seguito da altri 33 rilasciati tra gli altri da César Chávez, Coretta Scott King, Carl Sagan, Jesse Jackson e Peter Ueberroth. Nel 1985 è entrato nell'aeronautica militare con il grado di tenente colonnello.[10][12] Si è ritirato dalla forza armata nel 1996 con il grado di colonnello.[13]

 
Patrick Baudry e il principe nel 1985.

Nel 2000, è diventato segretario generale della neo-costituita Commissione suprema per il turismo e le antichità.[13] Il suo mandato è stato rinnovato per altri quattro anni nel febbraio 2008.[14] Come segretario generale di questa istituzione, ha contribuito in modo significativo al miglioramento della strategia turistica dell'Arabia Saudita.[14] Egli è infatti considerato il ministro del turismo del paese.[15]

Opinioni

Per quanto riguarda i legami tra lo Stato e il popolo, ha sostenuto che "Ogni cittadino di questo paese è una persona responsabile. Qui lo stato è il cittadino e il cittadino è lo Stato. Non c'è divisione tra la dirigenza e i cittadini".[16]

Vita personale

Sultan bin Salman ha sposato Hayfa, una delle figlie di Sa'ud bin Faysal, ministro degli affari esteri dal 1975 al 2015.[17][18] Hanno avuto tre figli.[3][19] Uno di essi, Salman (nato nel 1990), ha studiato all'Università di St. Andrews in Scozia,[18] e ha sposato una figlia del principe Khalid bin Sa'ud Al Sa'ud, un pronipote di Mohammed bin Abdul Rahman, a Riyad, il 5 dicembre 2012.[20]

Nel tempo libero pratica il volo a vela e lo sci.[10]

Il principe Sultan possiede una fattoria a Diriyah che è un modello di servizi moderni in un ambiente storico. L'azienda riflette il suo tentativo di ripercorrere le origini della famiglia Al Sa'ud e di documentare le origini della dinastia nel Najd.[21]

Premi

Il principe Sultan ha ricevuto la medaglia del cancelliere dell'Università di Syracuse nel mese di novembre 2012 per il suo ruolo chiave nel contribuire a lanciare una partnership di collaborazione tra l'ateneo e l'Università Principessa Nora bint Abdul Rahman.[22]

Onorificenze

Onorificenze saudite

Onorificenze straniere

Note

  1. ^ a b Sultan bin Salman bin Abdulaziz, su scta.gov.sa, Saudi Commission for Tourism and Antiques. URL consultato il 24 maggio 2012.
  2. ^ a b Biographies of international astronauts, su spacefacts.de, Space Facts. URL consultato il 24 maggio 2012.
  3. ^ a b Sultan bin Salman bin Abdulaziz, su Official Website. URL consultato il 13 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2013).
  4. ^ Princess Sultana bint Turki Al Sudairi dies, su Arab News, 1º agosto 2011. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2012).
  5. ^ Sultana, wife of Riyadh Emir, passes away, in Saudi Gazette, 3 agosto 2011. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).
  6. ^ Sultana bint Ahmad bin Muhammad Al Sudairi, su Datarabia. URL consultato l'8 maggio 2012.
  7. ^ Family Tree of Salman bin Abdulaziz bin Abdul Rahman Al Saud, su datarabia.com, Datarabia. URL consultato il 1º maggio 2012.
  8. ^ Kingdom mourns loss of princess, in The Siasat Daily, 3 agosto 2011. URL consultato il 26 maggio 2012.
  9. ^ a b John Lawton e Patricia Moody, A Prince in Space, in Saudi Aramco World, vol. 37, n. 1, January–February 1986. URL consultato il 24 maggio 2012.
  10. ^ a b c d e f Sultan bin Salman bin Abdulaziz al Saud Payload Specialist, su jsc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 24 maggio 2012.
  11. ^ First Arab astronaut makes a royal tour of space, in The Windsor Star, New York, 20 giugno 1985, pp. B12. URL consultato il 3 marzo 2013.
  12. ^ Simon Henderson, After King Fahd (PDF), su Washington Institute, 1994. URL consultato il 2 febbraio 2013.
  13. ^ a b HRH Prince Sultan bin Salman, su pscdr.org.sa, Prince Salman Center for Disability Research. URL consultato il 24 maggio 2012.
  14. ^ a b P.K. Abdul Ghafour,, Prince Sultan Gets 4-Year Extension as SCT Secretary-General, in Arab News, 12 febbraio 2008. URL consultato il 24 maggio 2012.
  15. ^ Spotlight on the Saudi succession process, in Al Arabiya, Reuters, 16 giugno 2012. URL consultato il 28 giugno 2012.
  16. ^ Joshua Teitelbaum, Saudi Arabia, Bahrain and "the Day of Rage" that Wasn’t (PDF), su BESA Center, 4 aprile 2011. URL consultato il 24 aprile 2012.
  17. ^ Sabri Sharaf, The House of Saud in Commerce: A Study of Royal Entrepreneurship in Saudi Arabia, Sharaf Sabri, 2001, p. 142, ISBN 978-81-901254-0-6. URL consultato il 2 aprile 2013.
  18. ^ a b Saudi Leadership Profiles: Prince Sultan bin Salman (5 January 2010), su Wikileaks. URL consultato il 6 aprile 2012.
  19. ^ Family tree of Sultan bin Salman, su Datarabia. URL consultato il 27 marzo 2012.
  20. ^ سمو ولي العهد يشرف حفل زواج حفيده الأمير سلمان بن سلطان من كريمة الأمير خالد بن سعود, in Al Riyadh, 6 dicembre 2012. URL consultato il 7 dicembre 2012.
  21. ^ Joseph A. Kechichian, Succession In Saudi Arabia, Palgrave Macmillan, 6 luglio 2001, p. 9, ISBN 978-0-312-23880-3. URL consultato il 13 aprile 2013.
  22. ^ Ken Chapman, Saudi Arabian Prince honored by Syracuse University, in CNY Central, 16 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.

Voci correlate

Altri progetti

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