Ercole Nardi (Poggio Mirteto, 18194 settembre 1892) è stato un archeologo e professore italiano.

Biografia

Ercole Nardi nacque a Poggio Mirteto nel 1819 dai genitori Angelo Nardi e Genoveffa Alvisini. Il fratello Cesare Nardi fu sindaco di Poggio Mirteto per ben nove nomine e ventisette anni. Sull'infanzia ed adolescenza di Ercole Nardi si sa decisamente poco, ad eccezione della sua carriera scolastica, infatti, studiò prima a Roma, e poi a Perugia, dove si laureò in medicina. Poco incline alle questioni economiche, si diede allo studio della botanica, della zoologia, nonché della storia e delle tradizioni del proprio paese; si dedicò con impegno all'archeologia, tanto da esser nominato Ispettore onorario della Sovrintendenza ai Beni Archeologici. I suoi due manoscritti Ruderi delle ville romano sabine nei dintorni di Poggio Mirteto (1885) e Memorie storiche di Poggio Mirteto danno l'idea della sua passione per la conoscenza del territorio. Si sposò con Lucia Carozza senza però generare figli, perciò nel suo testamento scrisse che non lasciava nulla ai Nardi, bensì ai nipoti Trincheri: “Nulla lascio ai Nardi ma tutto ai nipoti Trincheri, figli di Clara e Teresio Trincheri". In suo onore, il comune di Poggio Mirteto, ha dedicato il museo comunale chiamandolo “Museo civico Ercole Nardi".

Opere

Tra le opere scritte da Ercole Nardi la più conosciuta e diffusa è senza dubbio “Ruderi delle ville romano sabine nei dintorni di Poggio Mirteto". Il manoscritto originale è conservato nella Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte di Palazzo Venezia, ristampato, poi, nel 2010 a cura di Dario Scarpati. Tutta l'opera conta ventidue fascicoli, ognuno dei quali descrive accuratamente una delle ville illustrate e descritte dal Nardi, che a sua volta sono risuddivise in tre itinerari con le relative deviazioni (di seguito riportate):

Escursione prima:

  • Bagni di Lucilla: i resti di questa villa romana sono visibili nella frazione di S. Valentino (Poggio Mirteto) e databili all'epoca republicana. Essi consistono in grandi mura reticolate e un altrettanto grande criptoportico a forma di “L". Anni addietro fu rinvenuto un mosaico ritraente la dea Diana efesina ed una statua della stessa. A restaurare i bagni si dice fosse stata Lucilla, la figlia di Marco Aurelio[senza fonte];
  • Ruderi delle Prata nelle Ferrare: qui fu rinvenuta una statuina di Marte;
  • Ruderi delle Murelle: la villa è stata datata dall'epoca repubblicana sino all' epoca dell'imperatore Gallieno e forse utilizzata anche successivamente;
  • Villa dei Casoni: ruderi della villa creduta di Varrone. Essa presenta un criptoportico, un ninfeo con nove nicchie, una piscina circolare e i resti delle stanze (è possibile riconoscere un atrio con ai lati quattro cubiculum) e forse anche delle biblioteche;
  • Ruderi di Monte Vascello.

Escursione seconda:

  • Ruderi delle Salette: in passato vi fu rinvenuta una maschera della dea Venere, datata all'epoca degli antonini;
  • Ruderi di S. Savino.

Deviazione della seconda escursione:

  • Ruderi della Valle del Lago: nei pressi della località denominata Valle del Lago, sono stati effettuati i ritrovamenti di una grande cisterna, resti di anfore, doli e un pezzo di statua in marmo bianco;
  • Ruderi di S. Luigi

Continuazione della seconda escursione

  • Ruderi della Palombara (o Canonicato);
  • Ruderi di Colle Stazi e Cairoli: dagli scavi effettuati dallo stesso Ercole Nardi, sono stati portati alla luce alcuni reperti in marmo e in travertino;
  • Ruderi della Vigna Paleani;
  • Terme di Silla: resti imponenti di quelle che sembrerebbero terme, situate nei pressi del cimitero di Poggio Catino;
  • Ruderi di Casa-bella: ruderi noti soprattutto per le sue tracce musive rilevate dal Nardi dopo aver visitato i ruderi nel 1889 grazie alla gentile collaborazione di Giuseppe Faiella e Anna Martinori, in antichità proprietari della cristalleria di Poggio Mirteto.
  • Ruderi di S. Nicola.


Escursione terza

  • Ruderi della Sala: ruderi di una villa romana che si pensa appartenesse all'imperatore Marco Aurelio o ancora più probabile al figlio Commodo, come testimonierebbe un'epigrafe rinvenuta con il nome abraso. Si trova nel territorio di Montopoli di Sabina.


Deviazione della terza escursione

  • Ruderi detti Grottoni-Torrette: resti di una villa romana d'epoca repubblicana nei pressi delle recenti case popolari di Montopoli di Sabina. L'area archeologica comprende i resti di ciò che risulta essere una villa rustica appartenuta tradionalmente a Caio Asinio Pollione, anche se si conosce solo un'iscrizione funeraria recante il nome di un certo Caio Svetonio Callisto; inoltre fu rinvenuta anche una moneta ritraente il busto di Marte e la scritta “P. FONTEIUS. P.F. CAPITO III VIR." (probabilmente la scritta è riferita a Publio Fonteio Capitone, monetario romano) e alcune statuette che si pensa fossero a scopo funerario (oggi disperse per le case di Montopoli);
  • Ruderi dell'Oliveto (o Convento): al Nardi, non è stato possibile ricostruire la disposizione planimetrica della villa a causa della scarsità dei ruderi.


Continuazione della terza escursione

  • S. Maria in Turano (o Villa Iannuti);
  • Ruderi di S. Angelo;
  • Ruderi di Volpignano: gli scavi iniziarono il 22 settembre 1884 per volontà dei proprietari del terreno su cui insistevano i ruderi, anche se la zona fu già precedentemente reputata interessante dal Guattani. Dagli scavi condotti da Ercole Nardi, sono emersi numerosi reperti di varia natura.


Allegato

  • Castellaccio di Mont'Orso: i ruderi si trovano sopra Poggio Scalo, nella tenuta agricola S. Antonio, proprietà dei Canonici regolari lateranensi. Essi consistono in resti di muraglioni reticolati e incerti, appartenenti a più ville, che venivano alimentate da una grande cisterna. L'area è stata abitata già prima dei Romani, ciò è testimoniato dai resti consistenti di tombe e dagli innumerevoli reperti litici. Di epoca Medioevale risalgono i resti di una torre esagonale e porzioni perimetrali di un castello, edificati tra l'IX e l'X sec., probabilmente dai conti Orsini. Il castello fu abbandonato nel XV secolo.


Altri siti solo accennati

A Montopoli di Sabina, nella frazione di Bocchignano sono presenti i resti di della cosiddetta Villa romana degli Emili-Scipioni. Di questa villa, nel manoscritto del Nardi, c'è soltanto l'accenno ad un'iscrizione rinvenuta e murata nella Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo.

Bibliografia

  • Ercole Nardi, Ruderi delle ville romano sabine nei dintorni di Poggio Mirteto illustrati dal prof. Ercole Nardi (1885), Poggio Mirteto, 1885.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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