PRISMA

Satellite per lo studio dei cambiamenti climatici e degli effetti delle attività umane sull’ambiente
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PRISMA, acronimo di "PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa", è un satellite italiano per l'osservazione della Terra il cui lancio è previsto per il 2018.[1]

PRISMA
Dati della missione
OperatoreItalia (bandiera) ASI
Tipo di missioneOsservazione della Terra
NSSDC ID2019-015A
SCN44072
Satellite diTerra
Piattaforma satellitareMITA
VettoreVega
Lancio30 maggio 2018 (previsto)
Luogo lancioCentre spatial guyanais
Durata5 anni (prevista)
Proprietà del veicolo spaziale
Potenza450 W (media)
Massa800 kg
Costruttore
Parametri orbitali
OrbitaLEO eliosincrona
Apogeo615 km
Sito ufficiale

Lo scopo della missione è di testare un dimostratore tecnologico dotato di strumenti ottici per il monitoraggio delle risorse naturali e delle caratteristiche dell'atmosfera. PRISMA sarà in grado di monitorare i fenomeni geologici che avvengono in Italia, lo stato delle risorse naturali, la qualità dell'aria e i livelli di inquinamento.[2]

Caratteristiche

PRISMA è una missione dell'Agenzia Spaziale Italiana, continuazione del programma HypSEO dell'ASI per sviluppare una fotocamera iperspettrale per applicazioni spaziali ed interrotto nel 2002.[3]

Il satellite è dotato di stabilizzazione a 3 assi con un'accuratezza di 0,07° su ogni asse e possiede i seguenti strumenti per la determinazione dell'assetto:[4]

Come attuatori dispone di:

Il satellite è costruito sulla piattaforma MITA di Carlo Gavazzi Space (oggi OHB Italia).[5]

Il controllo del satellite sarà effettuato dal Centro spaziale del Fucino in banda S, mentre i dati ottenuti saranno scaricati in banda X ed elaborati presso il Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo di Matera.[6]

Carico

L'unico strumento scientifico presente a bordo è un dispositivo elettro-ottico fornito da Leonardo e composto da un sensore iperspettrale e una telecamera pancromatica con una risoluzione spaziale di 30 metri.[7]

Note

Collegamenti esterni

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