Ferrovia Ceva-Ormea

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Ceva-Ormea è una linea ferroviaria locale della provincia di Cuneo, posta nel territorio sud-orientale del Piemonte, che mette in comunicazione Ceva con Ormea, percorrendo l'alta valle del Tanaro, utilizzata soltanto come ferrovia turistica.

Ceva-Ormea
Stati attraversatiItalia (bandiera) Italia
InizioCeva
FineOrmea
Attivazionedal 1889 al 1893
GestoreRFI
Lunghezza35 km
Scartamento1435 mm
ElettrificazioneTrifase fino al 1973
Noteservizio ordinario sospeso
Ferrovie

Storia

Tratta Inaugurazione[1]
Ceva-Priola 15 settembre 1889
Priola-Garessio 15 luglio 1890
Garessio-Trappa 15 aprile 1891
Trappa-Ormea 15 febbraio 1893

Già dagli anni '50 del XIX secolo, nella discussione sui collegamenti tra il Piemonte e la Riviera di Ponente ligure, si era discussa la possibilità di unire Ceva ad Oneglia per l'alta valle del fiume Tanaro. Però nel 1879, durante la discussione sul disegno di legge proposto dall'on. Baccarini, venne una volta per tutte alla luce il tema cruciale, vale a dire la rivalità con il progetto della Ferrovia del Colle di Tenda, che avrebbe dovuto collegare Cuneo a Ventimiglia; malgrado la Ceva-Ormea non mancasse di sostenitori (quali gli on. Celesia, Borelli e Basteris), l'on. Giuseppe Biancheri di Ventimiglia, strenuo sostenitore del progetto del Tenda, ottenne l'approvazione del suo progetto, proponendo come compromesso l'approvazione di un progetto per il tronco da Ceva a Ormea[2].

 
Stazione di Pievetta

Inaugurata per fasi tra il 1889 e il 1893, nelle speranze dei suoi sostenitori la linea avrebbe dovuto successivamente essere prolungata fino ad Oneglia (anche se vi furono progetti che prevedevano invece di collegare Garessio ad Albenga); ciò però non avvenne, e quindi la linea si trovò fin da subito ridotta ad un ruolo secondario. L'unico intervento importante accadde quando, nel 1938, la ferrovia fu elettrificata in trifase; nel 1973, quando quasi tutte le rimanenti linee a trazione trifase in Piemonte-Liguria vennero convertire alla corrente continua, la Ceva-Ormea venne invece de-elettrificata e esercita a trazione termica, data la sua scarsa importanza.

Fine novecento

 
La stazione di Garessio

Nel 1988 gli impianti di Nucetto, Priola e Trappa vennero trasformati in fermate abilitate ai servizi viaggiatori e bagagli con le restrizioni previste per le case cantoniere[3].

Nel corso del primo decennio del XXI secolo altre stazioni furono tramutate in fermate e vennero rimossi i binari di incrocio, ad eccezione dell'impianto di Garessio, e l'esercizio della linea venne eseguito a spola.

Nel mese di ottobre 2009, si è costituito il Comitato per la valorizzazione delle ferro-tramvie in Alta Val Tanaro e Ponente ligure[4] che si propone di tutelare la rete ferroviaria locale con particolare riferimento alla Ceva–Ormea.

Sospensione e riapertura al turismo

Nel 2012, la linea fu definita a "bassa frequentazione" dalla Regione Piemonte, perdendo i finanziamenti per il mantenimento e pertanto il traffico fu soppresso dal 17 giugno (insieme ad altre 12 linee)[5][6].

Dopo una serie di dibattiti sulla preservazione della linea, il 16 giugno del 2015 l'ing. Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione FS Italiane, eseguì un sopralluogo con un carrello ferroviario, in vista di un eventuale recupero come ferrovia turistica[7].

Il 3 febbraio 2016 è stato testato un viaggio dalla Regione, con un treno composto da doppia ALn 663, in partenza da Torino, volto ad effettuare un sopralluogo della linea e delle stazioni con le autorità a bordo, sancendo di fatto la riapertura e l'inserimento della tratta nel progetto "Binari senza tempo"[8].

Nel giugno 2016 sono iniziati i lavori di pulizia e manutenzione della linea, con il ripristino del secondo binario nella stazione di Ormea (per consentire le manovre dei locomotori)[9].

A metà agosto è stato ufficializzato un calendario dei treni storici che condurranno i turisti da Torino ad Ormea a partire dall'11 settembre 2016[10]. I convogli saranno composti da carrozze Centoporte, con trazione Diesel o a vapore.

Il 25 novembre dello stesso anno la linea è stata interrotta a causa dell'esondazione del Tanaro, che ha provocato una frana a ridosso del fiume nel tratto tra Priola e Pievetta, da cui sono ceduti 500 metri di binari[11]. Nonostante il danno è stata svolta ugualmente l'ultima corsa turistica dell'anno con un treno a vapore, limitando il tragitto fino a Bagnasco[12]. Visti gli ottimi risultati ottenuti dalla presenza di un ampio numero di turisti a bordo treno, nei primi mesi del 2017 sono già stati avviati i lavori di ripristino del tratto danneggiato dall'alluvione[13] e ufficializzato il nuovo calendario con le date delle corse turistiche a partire dal 25 giugno dello stesso anno[14].

Caratteristiche

 
Ponte della ferrovia a Bagnasco
Stazioni e fermate
     
per Bra † 1994
     
linea per Torino
 
0+000 Ceva 387 m s.l.m.
     
linea per Savona
 
torrente Cevetta
 
tunnel Ceva
 
Autostrada A6 - Strada europea E717
 
fiume Tanaro (per 6 volte)
 
7+318 Nucetto 458 m s.l.m.
 
fiume Tanaro
 
11+603 Bagnasco 485 m s.l.m.
 
16+720 Pievetta 527 m s.l.m.
 
18+418 Priola 534 m s.l.m.
 
fiume Tanaro
 
24+311 Garessio 585 m s.l.m.
 
fiume Tanaro
 
26+915 Trappa 610 m s.l.m.
 
tunnel
 
30+781 Eca-Nasagò 655 m s.l.m.
 
35+432 Ormea 716 m s.l.m.

La linea è una ferrovia a binario semplice non elettrificato e ordinario lunga complessivamente 35,5 chilometri. Il gestore RFI la qualifica come "linea complementare"[15].

La linea è caratterizzata da un percorso curvilineo che si snoda nella valle del Tanaro, fiume attraversato per nove volte lungo il tracciato. Le irregolarità altimetriche nel terreno furono risolte mediante la costruzione di numerosi viadotti: uno dei più grandi è presente all'ingresso della stazione di Ormea giungendo da Ceva, caratterizzato da quaranta archi.

A seguito dei provvedimenti di semplificazione adottati agli inizi degli anni 2000, l'unica stazione che costituisce un punto di scambio è quella di Garessio, che dispone di due binari, ad eccezione della stazione capolinea di Ormea, in cui è stato ripristinato il secondo binario nel 2016, per effettuare manovre. I treni possono raggiungere la velocità massima fino a 80 km\h.

Traffico

Il servizio passeggeri risulta sospeso dal 17 giugno 2012 e sostituito da autocorse[6]. Il servizio era svolto da treni regionali di Trenitalia.

Dal 2016 la linea è percorsa soltanto da treni storici della Fondazione FS, su calendario, che effettuano prevalentemente collegamenti diretti con Torino.

Note

  1. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
  2. ^ Gianfranco Schiavazzi, Ferrovia Cuneo - Ventimiglia, Ventimiglia, Comitato Intemelio per la Cuneo-Ventimiglia, 1979, pp. 21-5.
  3. ^ "Notizia flash", in "I Treni Oggi" n. 82 (maggio 1988), p. 6.
  4. ^ Comitato Treno delle Alpi Liguri
  5. ^ Silvia Adorno, Chiusure in Piemonte, in "I Treni" n. 351 (settembre 2012), pp. 14-19
  6. ^ a b redazionale, Servizio con autobus sulle ferrovie a bassa frequentazione, in Piemonte Informa, 16 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2012.
  7. ^ Muriel Bria, In treno sulla Ceva-Ormea sognando la linea turistica, in La Stampa - Cuneo, 17 giugno 2015.
  8. ^ Guarda al turismo la riapertura della ferrovia Ceva-Ormea, su regione.piemonte.it. URL consultato il 3 febbraio 2016.
  9. ^ "Ferrovia del Tanaro", procedono le attività sulla linea in vista della riapertura a scopi turistici, su fondazionefs.it. URL consultato il 10 giugno 2016.
  10. ^ LA STAMPA - Torna a vivere la storica ferrovia Ceva-Ormea
  11. ^ Ferrovie.info - Danneggiata dall'alluvione la ferrovia Ceva - Ormea
  12. ^ LA STAMPA - Il “treno della rinascita” più forte dell’alluvione
  13. ^ LA STAMPA - Alluvione, iniziati i lavori di rimozione dei binari della ferrovia Ceva-Ormea a Priola
  14. ^ Ferrovie.it - La Ferrovia del Tanaro si rialza dopo l'alluvione con i treni turistici del 2017
  15. ^ www.rfi.it, La rete oggi in: Piemonte, su rfi.it. URL consultato il 16-04-2016.

Bibliografia

  • Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 8
  • Vittorio Mario Cortese, Da Ceva a Ormea, in I treni, anno 17º, n. 169, marzo 1996, pp.  24-29, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni