Francesco II d'Asburgo-Lorena

ultimo sovrano del Sacro Romano Impero (r. 1792-1806) e primo imperatore d'Austria (r. 1804-1835)
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Francesco Giuseppe Carlo di Asburgo-Lorena Imperatore del Sacro Romano Impero con il nome di Francesco II e Imperatore d' Austria come Francesco I (Firenze, 12 febbraio 1768 - Vienna, 2 marzo 1835) era figlio di Leopoldo II del Sacro Romano Impero e fu Imperatore del Sacro Romano Impero dal 1792 al 1806, quando il titolo fu abolito, ed Imperatore d'Austria dal 1804 (anno di istituzione del nuovo titolo) fino alla morte.

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Francesco II in un dipinto di Friedrich von Amerling (1803-1887), 1832. Olio su tela; 260 x 164 cm

I primi passi come militare

Nel 1784 lo zio di Francesco Giuseppe Carlo, l'imperatore Giuseppe II pretese che questi completasse la sua formazione presso di lui a Vienna[1]Nell’ottava guerra contro i Turchi (17881791) il giovane Francesco fu spedito al fronte per volontà dello zio. Dopo la morte di quest’ultimo, il padre di Francesco, Leopoldo, gli successe come erede asburgico e come imperatore, però gli furono concessi solo un paio di anni come capo supremo della cristianità.

Quindici anni di confronto con Napoleone

Nel 1792 Francesco Giuseppe Carlo, molto prima di quanto si aspettasse, divenne re di Ungheria e Boemia e signore dei rimanenti paesi della monarchia asburgica. Dopo che il 6 giugno era già stato incoronato re in Buda, seguì l’elezione dell’imperatore romano e poco dopo Francesco Giuseppe Carlo veniva incoronato imperatore del Sacro Romano Impero nel duomo di Francoforte. Seguì poi il 9 agosto l’incoronazione di re di Boemia a Praga, ma sui festeggiamenti per l’incoronazione gravò l’ombra della dichiarazione di guerra da parte francese (20 aprile 1792), che diede inizio alla Prima Guerra di Coalizione, che si protrasse fino al 1797 e che comportò per l’Austria la perdita definitiva dei Paesi Bassi ma nel contempo l’acquisizione della città di Venezia e dei suoi territori e dell’Istria e Dalmazia (trattato di Campoformio, 17 ottobre 1797). Da quel momento il destino di Francesco II imperatore fu indissolubilmente legato all’evoluzione delle fortune di Napoleone Bonaparte. La seconda guerra di coalizione (17991801), dopo i primi successi in Italia, dovuti anche all’intervento delle truppe russe del generale Alessandro Suvorov, si risolse in una mezza disfatta e con il trattato di Lunéville (1801) perse tutti i suoi domini sulla riva sinistra del Reno, con la rinuncia a qualsiasi pretesa futura da parte del Sacro Romano Impero sulle terre della riva sinistra del fiume mentre la casa degli Asburgo-Lorena dovette rinunciare al Granducato di Toscana. La terza guerra di coalizione (1805) vide la perdita del Lombardo-Veneto da parte dell’Austria a favore dell’impero francese. L’11 agosto 1804 Francesco II, con una saggia previsione, aveva proclamato l’impero austriaco, rinunciando di fatto all’attribuzione di Imperatore del Sacro Romano Impero (cosa che avvenne formalmente due anni dopo), ponendosi così allo stesso livello di Napoleone, che pochi mesi prima aveva proclamato l’impero di Francia. Francesco II tenne anche conto del fatto che, dopo i cambiamenti avvenuti nel collegio dei principi elettori a seguito delle decisioni della deputazione del Reich (ad esempio, l’abolizione dei principati cattolici di Colonia e di Treviri e l’aggiunta dei Länder del Baden, del Württemberg e dell'Assia), la prossima scelta di un Asburgo come imperatore a seguito di una sua eventuale morte improvvisa doveva essere piuttosto problematica. Il riconoscimento di questo titolo imperiale era effettivamente problematico, ma quello di imperatore d’Austria fu in breve tempo riconosciuto da tutti gli stati. Poiché l’abolizione del titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero ebbe luogo solo due anni dopo, Francesco fu il primo Imperatore “doppio” della storia del mondo: Francesco II, imperatore del Sacro Romano Impero e Francesco I, imperatore d’Austria. Nel 1809, approfittando degli impegni militari di Napoleone in Spagna, dichiarò ancora una volta guerra alla Francia ma il precipitoso ritorno di quest’ultimo nel nord Europa e la sconfitta inflittagli dalla Grande Armée ad Eckmühl lo costrinse alla Pace di Schönbrunn. Il matrimonio della figlia Maria Luisa con il Bonaparte, avvenuto l’anno successivo, sancì un’alleanza stabile fra i due imperi, quello austriaco e quello francese, che durò fino al 1813 quando, dopo la disastrosa campagna di Russia, l’Austria ruppe l’alleanza con la Francia schierandosi con i precedenti alleati: Inghilterra, Prussia e Russia. Il Congresso di Vienna (1814) e la disfatta definitiva di Napoleone a Waterloo restituirono a Francesco I d’Austria gran parte dei territori perduti negli ultimi quindici anni.

La politica estera ed interna

La sua stima storica come imperatore dei molteplici popoli dell’impero austriaco è inscindibilmente legata al nome di Metternich, che dal 1809 in avanti si trovò a ricoprire le più alte cariche dello stato e che esercitò il corrispondente potere politico, mentre l’imperatore pareva di gran lunga più interessato alla botanica che agli affari di stato, esercitando una funzione meramente rappresentativa dei suoi poteri. Tutto ciò però accadde, ciò che viene spesso passato sotto silenzio, in piena intesa con l’imperatore, che avrebbe potuto benissimo licenziare in qualsiasi momento il Metternich.

Ciò nondimeno Francesco era profondamente convinto della propria investitura per grazia divina e rifiutava tutto quello che poteva indicare una direzione verso la sovranità popolare. Non fu questo atteggiamento ideologico fondamentale l’ultimo motivo per cui dette tanta mano libera al Metternich. Il Sistema di Metternich e di Francesco II, condizionato soprattutto dagli eventi francesi del 1830 (Rivoluzione di Luglio), fu improntato ad un rigido, oggi si direbbe testardo, conservatorismo, che non mostrava alcuna apertura anche piccolissima a riforme o cambiamenti. Tuttavia non furono né Metternich né Francesco i fondatori dell’apparato poliziesco austriaco, il quale peraltro non fu certo paragonabile, per durezza ed efferatezza, a quanto si verificò in Francia durante il Terrore od anche solo sotto l’impero di Napoleone I. Personalmente invece Francesco era sorprendentemente moderno. In molte rappresentazioni non lo si vede solo in abbigliamento ufficiale ma spesso lo si vede in frac come un normale borghese. Anche nei ritratti della famiglia asburgica si ritrova il suo tratto di semplicità e familiarità. L’ideale culturale della borghesia si impone anche alla persona dell’imperatore molto più che alla sua politica. Alla sua morte la dignità imperiale passò al suo figlio più anziano, Ferdinando.


Matrimoni e figli

Il 6 gennaio 1788 Francesco sposò a Vienna la principessa Elisabetta Guglielmina di Württemberg (1767 – 1790), figlia del duca Federico Eugenio di Württemberg e della consorte principessa Dorotea di Bandeburgo–Schwendt dalla quale non ebbe figli.

Rimasto vedovo, sposò quindi in seconde nozze la cugina prima principessa Maria Teresa Carolina di Borbone-Napoli, (1772 – 1807]), figlia di Ferdinando I, re delle Due Sicilie e della sua consorte l’Arciduchessa Maria Carolina d’Austria (1752-1814).

Dal secondo matrimonio nacquero:

Note

  1. ^ L’imperatore prese questa decisione dicendo che Francesco apparteneva alla monarchia asburgica e non al Granducato di Toscana, affermando:
    (tedesco)
    «Man kann nie einem Österreicher, einem Ungarn oder Böhmen erklären, was wirlklich ein Landsmann ist, wenn man in Italien geboren und großgezogen wurde»
    (italiano)
    «Non si può spiegare ad un austriaco o ad un ungherese o ad un boemo che cos’è effettivamente un compatriota se si è nati e cresciuti in Italia»

Voci correlate




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