Caso (linguistica)
In grammatica, il caso rappresenta la modificazione di un nome a seconda della sua funzione logica (soggetto, complemento diretto, complemento indiretto...). Non tutte le lingue posseggono i casi: tale funzione logica può infatti essere svolta anche da una preposizione, come ad esempio accade in italiano, o da una posposizione, come accade nel giapponese. Quindi mentre in latino si dice ad esempio lib-er, libr-i, libr-o, in italiano abbiamo il libr-o, del libr-o, al libr-o.
Lingue antiche
Il Latino possiede sei casi, che sono di solito elencati in questo ordine:
- nominativo - indica il soggetto dell'azione (Mario ha un libro), oppure il nome del predicato (Mario è un ragazzo).
- genitivo - indica una specificazione (il libro di Mario è interessante).
- dativo - indica il cosiddetto oggetto indiretto, in un certo senso ausiliario, o il complemento di termine usato in italiano, e risponde alla domanda "A chi?" (Mario dà un libro a Luigi).
- accusativo - indica l'oggetto dell'azione (Mario ha un libro).
- vocativo - indica l'oggetto invocato (Mario, prendi il libro).
- ablativo - indica vari complementi indiretti, tra cui il mezzo (Mario studia con un libro).
Esistono poi alcune vestigia di un caso locativo: "domi" significa "in casa". Alcuni casi (accusativo, ablativo, in parte il genitivo) possono anche essere preceduti da una preposizione che cambia il loro significato. L'antico indoeuropeo comprendeva otto casi: il nominativo, il genitivo, il dativo, l'accusativo, il vocativo, l'ablativo, lo strumentale e il locativo. Solo il sanscrito li conserva tutti.
Lingue moderne
Come detto sopra, l'italiano non usa i casi: ci sono solo alcune forme di nominativo, accusativo e dativo nel caso dei pronomi personali ("io", "me", "mi").
Il tedesco possiede quattro casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo. Le funzioni del vocativo sono svolte dal nominativo, quelle dell'ablativo generalmente dal dativo. Il genitivo è attualmente in regresso, e spesso viene sostituito da von + dativo.
L'inglese non ha casi, se non il cosiddetto genitivo sassone che è un possessivo.
Il polacco, lo sloveno, il ceco, il russo, e una buona parte delle lingue slave e baltiche hanno sei (o sette) casi. Rispetto al latino mancano del vocativo (salvo il ceco e il Lituano), ma in compenso al posto dell'ablativo hanno altri due casi:
- locativo - è sempre preceduto da preposzione (infatti è anche chiamato Caso Prepositivo) ed, a seconda di quest'ultima, indica complementi diversi come uno stato in luogo o da argomento (Mario studia a casa, Parlavamo di te).
- strumentale - indica il mezzo ed il modo (Mario studia con un libro, Mario legge ad alta voce).
In finnico ci sono ben quattordici casi. Nominativo e genitivo sono simili a quelli del latino, gli altri sono:
- partitivo - indica la parte di una cosa o una quantità indefinita (Sul tavolo ci sono dei libri).
- inessivo - indica lo stato in luogo interno (Mario è in casa).
- elativo - indica il moto da luogo interno o la provenienza (Mario si alza dal letto).
- illativo - indica il moto a luogo interno (Mario mette lo zucchero nel caffè).
- adessivo - indica lo stato in luogo esterno (Il libro è sul tavolo), oppure il mezzo con cui si svolge un'azione o il modo in cui si compie (Mario studia con un libro). Inoltre indica il possessore nell'espressione: io ho (Io ho un libro).
- ablativo - indica il moto da luogo esterno, separazione o provenienza (Mario prende il libro dal tavolo).
- allativo - indica il moto a luogo esterno (Il libro è caduto sul pavimento), oppure un complemento di termine (Mario ha scritto a Luigi).
- essivo - indica il predicativo di modo o qualità (Mario studia da medico).
- traslativo - indica il predicativo di divenire (Mario è diventato medico).
- abessivo - indica la mancanza (Mario è senza soldi).
- comitativo - indica la compagnia o l'unione (Mario va in Finlandia con Luigi).
- istruttivo - indica la modalità o il mezzo (L'ho visto con i miei occhi).
I casi nelle lingue del mondo
Caso | Significato | Esempio | Lingue (Esempi) |
---|---|---|---|
Abessivo | Mancanza di qualcosa | senza l'insegnante | Finlandese |
Ablativo (1) | caso obliquo | per quanto riguarda l'insegnante | Latino, Sanscrito |
Ablativo (2) | Moto da luogo | via dall'insegnante | Finlandese |
Assolutivo | Soggetti di verbi intransitivi; Oggetti di verbi transitivi | l'insegnante (sogg. o ogg.) | Lingue ergative |
Accusativo | oggetto diretto o direzione | l'insegnante (ogg.) | Tedesco, Latino, Greco, Lingue slave, Lituano, Arabo |
Adessivo | vicino a | vicino all'insegnante | Finlandese, Lituano (arcaico) |
Allativo o Direttivo | Moto verso luogo | verso l'insegnante | Basco, Finlandese, Ungherese, Lituano (arcaico), Tibetano |
Comitativo | Unione o associazione | coll'insengnante | Finlandese, Tamil |
Dativo | Direzione o Ricevente; oggetto indiretto | all'insegnante | Tedesco, Latino, Greco, lingue slave, Lituano, Hindi |
Dedativo (Rispettivo) | Affinità | legato all'insegnante | Quenya |
Delimitativo (Genitivo locale) | appartenenza locale | dell'insegnante, appartenente all'insegnante | Basco |
Elativo | Movimento verso l'esterno | fuori di casa | Finlandese, Estone, Ungherese |
Ergativo | Soggetto, che compie un'azione con un verbo transitivo | l'insegnante (costruisce una casa...) | Basco, Samoano, Tibetano, Inuktitut, Sumerico. |
Essivo | Caratterizzante una condizione | in qualità di insegnante | Finlandese, Egiziano medio |
Genitivo | Possesso, rapporto | dell'insegnante | Tedesco, Latino, Greco, Svedese, lingue slave, Tibetano, Arabo |
Illativo | Movimento verso l'interno | in casa | Finlandese, Lituano(lo stesso del Locativo) |
Inessivo | Dentro | in casa | Basco, Finlandese, Estone, Ungherese, Lituano(lo stesso del Locativo) |
Strumentale o Istruttivo | Caratterizzazione dell'uso | con l'insegnante | Sanscrito, Basco, Finlandese, Ungherese, lingue slave |
Comitativo | Insieme a | con l'insegnante | Basco, Estone, Ungherese, Tibetano |
Locativo | Luogo | presso la casa | Sanscrito, Lettone, lingue slave, Tibetano, Lituano |
Nominativo | Soggetto | l'insegnante | Tedesco, Latino, Greco, lingue slave, Arabo, Lituano |
Caso obliquo | Generalizzante | che riguarda l'insegnante | Zazaki, Francese antico |
Partitivo | Quantità | un po' d'insegnanti | Basco, Finlandese |
Possessivo | Possesso | che appartiene all'insegnante | Basco, Quenya |
Pospositivo | Caso davanti a posoposizioni | Insegnante + Posposizione | Hindi |
Prepositivo | Caso dopo preposizioni | Preposizione + Insegnante | Russo |
Prolativo (1) | Movimento su superficie | per la casa | Estone, Finlandese |
Prolativo (2) | per o al posto di | per l'insegnante | Basco |
Rispettivo (Dedativo) | Relazione | in relazione all'insegnante | Quenya |
Tendenziale | Direzione di un movimento | verso l'insegnante | Basco |
Terminativo | Fine di un movimento o di un periodo di tempo | fino all'insegnante | Basco, Estone, Tibetano |
Traslativo | Cambio di condizione | (diventare) un insegnante | Finlandese, Ungherese |
Vocativo | Appello | O insegnante! | Latino, Greco, Sanscrito, Lituano, Croato, Polacco, Ceco |