Otto Ellison von Nidlef
NascitaSankt Pölten, 6 aprile 1868
MorteSankt Stefan ob Stainz, 11 novembre 1947
Cause della mortecause naturali
Luogo di sepolturaCimitero di S. Leonardo Graz
Dati militari
Paese servitoAustria-Ungheria
Forza armata Imperial regio Esercito austro-ungarico
Anni di servizio1889-1919
GradoMaggior generale
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte italiano (1915-1918)
fonti:[1]
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Otto Ellison von Nidlef (Sankt Pölten, 6 aprile 1868Sankt Stefan ob Stainz, 11 novembre 1947) è stato un militare austro-ungarico.


Biografia

I prim anni

Otto Ellison von Nidlef, il nome completo era Otto Hans Ellison von Nidlef, nacque a St. Pölten da Otto Ellison Ritter von Nidlef e da Juliane Mariene Christine Harders. Fu il secondogenito della copia, il suo fratello Harald nato nel 1867 morì a solo 37 anni nel 1904. La famiglia Ellison era di origine inglese trasferitasi poi ad Hannover. Il bisnonno di Otto, Friedrich Honorius Ellison ab Nidlef, si trasferì nell'Impero austriaco e morì a Bratislava nel 1823.[2][1]

Otto iniziò la carriera militare come suo padre, colonello in riposo, e frequentò l'accademia tecnica militare (k.u.k. Technische Militärakademie) a Mödling. Nel 1889 fu assegnato come sottotenente al Battaglione Genio n. 2 (Pionierbataillon Nr. 2).[3]

La carriera nel genio militare

Nel 1891 fu promosso tenente e ricevo incarichi come aiutante di battaglione, ufficiale di compagnia e istruttore per i sottoufficiali del battaglione. Fra il 1892 e il 1894 frequentò con successo un corso di approfondimento d'ingegneria militare. Dopodiché fu trasferito alla direzione del genio di Trento (k.u.k. Geniedirektion Trient). Durante il suo incarico a Trento progettò la galleria di fuciliera del complesso fortificato di Civezzano per sbarrare la linea ferroviaria della Valsugana. Fu inoltre responsabile dello sbarramento di Tenna e membro della commissione di costruzione della ferrovia della Valsugana.[4] Nel dicembre 1895 fu trasferito alla direzione del genio di Cattaro (k.u.k. Geniedirektion Cattaro).[1]

La sua carriera militare continuo e nel 1897 fu promosso capitano e assegnato per due anni come comandante di compagnia al Reggimento di fanteria n. 22 di stanza a Mostar. Nel 1898 si sposò con Laura Bari, nata nel 1874 a Pomarolo vicino a Rovereto.[5] La copia ebbe un figlio, Johann Otto Harald Ellison Freiherr von Nidlef (1900-1944).[2]

Nel 1899 prese incarico nello Stato maggiore del genio e fu assegnato alla direzione del genio di Bressanone (k.u.k. Geniedirektion Brixen). In quel periodo guidò i lavori di costruzione dei Forti Tre Sassi e Corte.[4] Col 1º gennaio 1901 divento vicedirettore della direzione del genio di Trento e nel agosto fu promosso ad ufficiale di Stato maggiore. Divento consulente del comitato tecnico militare (k.u.k. Technisches Militärkomitee) nel maggio 1903 e fu promosso maggiore nel novembre 1905. Un anno dopo fu chiamato come istruttore per la fortificazione, la guerra di fortificazione e la storia della guerra di fortificazione alla scuola di guerra a Vienna. Sfruttò la sua permanenza nella capitale per frequentare da novembre 1907 un corso di approfondimento d'ingegneria militare.[1]

In questi anni fu sempre più convinto della necessità di un radicale cambiamento nella progettazione delle fortificazioni permanenti a causa dei continui progressi fatti nell'artiglieria d'assedio soprattutto dei mortai.[6]

Nel novembre 1910 fu promosso a tenente colonnello e nell'agosto 1911 seguì la nomina a direttore della direzione del genio a Bressanone. Nel 1913 arrivò la promozione a colonnello e poco prima che scoppiasse la Prima guerra mondiale fu chiamato il 17 aprile 1914 a capo della direzione del genio a Riva (k.u.k. Geniedirektion Riva). La direzione del genio di Riva era l'ultima direzione nata nel Tirolo, istituitasi nel dicembre 1907 e attiva dal 1º gennaio 1908.[7] Come direttore del genio di Riva si occupò principalmente della costruzione di una linea di difesa tra il Lago di Garda e il Pasubio in sostituzione del progettato, ma mai compiuto gruppo di sbarramento Adige-Vallarsa (Etsch-Arsa Sperre).[8]

La Prima guerra mondiale

Assunse il comando della piazzaforte di Riva (Festung Riva) ancora prima che l'Italia entrasse in guerra. Nella primavera del 1915, con il conflitto quasi alle porte, propose senza successo al comando militare di Innsbruck di difendere il confine tra il Garda e il Pasubio non sulla linea di massima resistenza prevista, la cosiddetta Tiroler Widerstandslinie, ma su una linea avanzata impiegando lavoratori militarizzati e vecchi cannoni.[9]

A metà luglio 1915 lasciò l'incarico di Riva perché fu nominato comandante del settore Lavarone sull' omonimo Altopiano. I reparti da lui comandati furono raggruppati nel Gruppo Ellison.[10][11]

Onorificenze

Ordine imperiale della corona di ferro (cavaliere di seconda classe)

Note

  1. ^ a b c d (EN) Biografia Otto Ellison v. Nidlef
  2. ^ a b (CS) Albero genealogico della famiglia Ellison
  3. ^ (DE) Otto Ellison v. Nidlef nel lessico della Wehrmacht
  4. ^ a b Nicola Fontana: La regione fortezza p. 316
  5. ^ Banca dati nati nel Trentino 1815-1923
  6. ^ Eduard von Steinitz, Theodor Brosch von Aarenau:Sonderabdruck aus den Militärwissenschaftlichen Mitteilungen 10 zum Werke „Österreich-Ungarns letzter Krieg" Die Reichsbefestigung Österreich-Ungarns zur Zeit Conrads von Hötzendorf p. 73
  7. ^ Inventario delle fortificazioni tirolesi (Tiroler Sperren) redatto di Nicola Fontana
  8. ^ Eduard von Steinitz, Theodor Brosch von Aarenau:Sonderabdruck aus den Militärwissenschaftlichen Mitteilungen 10 zum Werke „Österreich-Ungarns letzter Krieg" Die Reichsbefestigung Österreich-Ungarns zur Zeit Conrads von Hötzendorf p. 35
  9. ^ Ellison-Nidlef, Otto: Nochmals: Die Entstehung der Tiroler Widerstandslinie pp. 918-919
  10. ^ Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 2 Das Kriegsjahr 1915 p. 785
  11. ^ Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 3 Das Kriegsjahr 1915 p. 37

Bibliografia

  • (DE) Reinhard Karl Desoye: Die k.u.k. Luftfahrtruppen – Die Entstehung, der Aufbau und die Organisation der österreichisch-ungarischen Heeresluftwaffe 1912–1918, Diplomica Verlag, Amburgo 1999 ISBN 978-3-8386-2914-8
  • Nicola Fontana: La regione fortezza: il sistema fortificato del Tirolo: pianificazione, cantieri e militarizzazione del territorio da Francesco I alla Grande Guerra, Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto 2016.
  • (DE) Genealogisches Taschenbuch der Ritter- u. Adelsgeschlechter, Buschak und Irrgang, Brünn 1870–1881 e 1891–1893.
  • (DE) Oskar von Hofmann, Gustav von Hubka: Der Militär-Maria-Theresien-Orden: Die Auszeichnungen im Weltkrieg 1914–1918, Verlag Militärwissenschaftliche Mitteilungen, Vienna 1944.
  • (DE) Jörg C. Steiner: Schematismus der Generale und Obersten der k.u.k Armee, Stand 31. Dezember 1918, Edition S & H, Vienna 1992 ISBN 3-901215-01-8.
  • (DE) Eduard von Steinitz, Theodor Brosch von Aarenau: Sonderabdruck aus den Militärwissenschaftlichen Mitteilungen 10 zum Werke „Österreich-Ungarns letzter Krieg" Die Reichsbefestigung Österreich-Ungarns zur Zeit Conrads von Hötzendorf, Verlag der Militärwissenschaftlichen Mitteilungen, Vienna 1937.
  • (DE) Hans Stratowa: Wiener Genealogisches Taschenbuch, Selbstverlag, Vienna 1926–1937.
  • (DE) Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 2 Das Kriegsjahr 1915, Verlag der Militärwissenschaftlichen Mitteilungen, Vienna 1931.
  • (DE) Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 3 Das Kriegsjahr 1915, Verlag der Militärwissenschaftlichen Mitteilungen, Vienna 1932.

Collegamenti esterni


Lungo il confine tra il Regno d'Italia e l'Impero Austro-Ungarico furono costruititi tra la metà dell'ottocento e l'inizio del novecento una serie di fortificazione e appostamenti a difesa di una eventuale invasione da nord. Lo stesso fece l'Austria-Ungheria dall'altra parte del confine nonostante l'alleanza di entrambi nella Triplice Alleanza.

Struttura

Regione Lombardia

Regione Veneto

Regione Friuli

Regione Lombardia

Sbarramento Bormio

  • Forte Dossaccio
  • Batteria Le Motte
  • Batteria Monte delle Scale

Sbarramento Poschiavo

  • Forte Canalì
  • Batteria Croce dei Monti

Sbarramento Tonale-Mortirolo

Sbarramento Giudicarie

Settore orientale

  • Monte Manos
  • Forte Valedrana
  • Appostamento Antegolo

Settore occidentale

Regione Veneto

Settore Peschiera

  • Forte Isola Trimelone

Settore Val d'Adige

Gruppo Bocchetta

  • Forte Bocchetta di Naole
  • Forte M. Cima Grande

Gruppo Chiusa-Rivoli

Settore Sinistra Adige

Gruppo Masua

Gruppo S. Viola

Gruppo S. Briccio

  • Forte San Briccio
  • Batteria Monticelli

Sbarramento Agno-Assa

1°Settore Schio

2°Settore Arsiero

3°Settore Asiago

Sbarramento Brenta-Cismon

Sbarramento Cordevole

  • Tagliata di Sasso di S. Martino
  • Batteria alta di Sasso S. Martino

Fortezza Cadore-Maé

Regione Friuli

Fortezza Alto Tagliamento-Fella

  • Osoppo

Fortezza Medio Tagliamento

Fortezza Basso Tagliamento

Bibliografia

  • Massimo Ascoli, Fluvio Russo: La difesa dell'arco alpino 1861 - 1940, Stato Maggiore dell'Esercito Ufficio Storico, Roma 1999.
  • Walter Belotti: Le batterie corazzate. I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l'Età Moderna e la Grande Guerra, Brescia 2009 ISBN 978-88-904522-0-8
  • Robert Striffler: Da Forte Maso a Porta Manazzo. Storia sulla costruzione e impiego dei forti delle batterie italiani dal 1883 al 1916. Edizioni Atelier Grafico, Schio 2015.

Biografia

Igo Etrich proveniva da una famiglia benestante di Ober Altstadt vicino a Trautenau allora parte dell'Impero Austro-Ungarico, oggi Trutnov nella Repubblica Ceca. Il padre possedeva alcuni grandi filatoi, ma era appassionato di volo e riuscì ad acquistare un'aliante di Otto Lilienthal pioniere dell'aviazione tedesca dopo la morte di Lilienthal nel 1896.

 
Il seme della Alsomitra macrocarpa

Igo costruì insieme con il padre un laboratorio e si misse a studiare l'aliante di Lilienthal. Basandosi sul metodo di disseminazione anemocora di una pianta tropicale la alsomitra macrocarpa progettò nel 1903 il primo tuttala, brevettato nel 1905.



Igo Etrich wurde am 25. Dez. 1879 in Oberaltstadt bei Trautenau im Riesengebirge geboren. Sein Vater - der dort große Spinnereien besaß - hatte auch schon ein Gleitflugzeug gebaut. Nach dem Besuch bei Prof. Ahlborn begann Igo Etrich, zusammen mit dem Militärfechtmeister Franz Xaver Wels, bei Trautenau Gleitversuche mit Nurflügelgleitern in "Zanonia"- Form, zuerst unbemannt, dann mit Wels als Pilot. Zu Studienzwecken hatte Etrich einen Lilienthal- Gleiter erworben, den er bei einem Rechtsanwalt in Berlin auftrieb.

Note


Collegamenti esterni

https://www.marcaaperta.it/maggiore-mario-fiore/