CCCP - Fedeli alla linea
I CCCP - Fedeli alla linea, originari della provincia di Reggio Emilia, sono stati un gruppo musicale punk rock italiano, considerati tra i più importanti ed influenti nell'Italia degli anni ottanta[1][2][4].
CCCP - Fedeli alla Linea | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Punk rock[1][2] Post-punk New wave[2][3] Rock alternativo[3] |
Periodo di attività musicale | 1982 – 1990 |
Sito ufficiale | |
I loro testi e la loro musica hanno influenzato ed ispirato diversi gruppi musicali italiani nei decenni successivi, tra cui i Massimo Volume, Le luci della centrale elettrica, i Marlene Kuntz, gli Offlaga Disco Pax, i Ministri, i Linea 77[5] ed altri artisti alternative rock.
I loro brani sono inoltre stati eseguiti da artisti quali Modena City Ramblers, Subsonica, Jolaurlo, La Crus, Tre allegri ragazzi morti e Gianna Nannini.
Autodefinitosi un gruppo di "musica melodica emiliana" e di "punk filo-sovietico", nacquero nel 1982 a Berlino[6], dall'incontro tra il chitarrista Massimo Zamboni ed il futuro cantante/leader della band Giovanni Lindo Ferretti e si sciolsero in Italia nel 1990, in contemporanea alla riunificazione tedesca, dopo aver incluso nel gruppo alcuni componenti dei Litfiba.
Il loro nome, CCCP, pronunciato ci-ci-ci-pì, come si legge apparentemente in italiano, è l'equivalente della sigla russa SSSR, in alfabeto cirillico Союз Советских Социалистических Республик, (traslitterato Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), che designa l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
Storia
Le origini (1981-1983)
La storia del gruppo ha inizio a Berlino nel 1981[8], dove Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni si incontrano per la prima volta. Il primo aveva fatto parte di Lotta Continua ed era stato operatore psichiatrico.
Ferretti e Zamboni, insieme a Zeo Giudici, rispettivamente voce, chitarra e batteria, formano un gruppo chiamato MitropaNK[9]. L'estate successiva la formazione viene completata con l'ingresso di Umberto Negri al basso. Con questa formazione, negli ultimi mesi del 1982 vengono fondati i CCCP Fedeli alla Linea, al ritorno da un altro viaggio a Berlino, e dopo un concerto a Carpi con il nome provvisorio di Ex MitropaNK[8]. Entro pochi mesi però il batterista lascia e viene sostituito con una drum machine[6].
In questo periodo la loro sala prove, il centro di tutta la creatività che darà vita all'immaginario, all'estetica e al suono dei CCCP Fedeli alla Linea è la casa di Giovanni Lindo Ferretti a Fellegara.
Dall'uscita di Zeo Giudici all'arrivo di Ringo De Palma nel 1989, solo una volta i CCCP - Fedeli alla linea suoneranno con un batterista: precisamente al concerto del 1º maggio 1983, a Castelnovo ne' Monti, la batteria fu suonata da Mirka "il Capo" Morselli, che era allora la presidente del Tuwat.
Il terzetto inizia a suonare nei locali e nelle feste emiliane; tra novembre e dicembre 1983 torna in Germania[10], soprattutto a Berlino in locali come il Kob e lo Spectrum[11]. Durante l'attività a Berlino subisce l'influenza dalla scena industrial locale, in primis degli Einstürzende Neubauten[6] di Blixa Bargeld, e conoscono la zona orientale e la comunità islamica della città.
Nella primavera-estate 1984 si allarga con l'entrata della "benemerita soubrette" Annarella Giudici e del performer Danilo Fatur[6]. Arriva anche Silvia Bonvicini, voce corista e soubrette, che rimarrà nel gruppo fino all'uscita dell'album Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi - Del conseguimento della maggiore età.
I primi EP (1984-1985)
Nel 1984 esce Ortodossia, il primo singolo[6], prodotto dall'etichetta indipendente bolognese Attack Punk Records. Le tre tracce sono: Live in Pankow, Spara Jurij e Punk islam. L'anno dopo l'EP è ripubblicato con il titolo Ortodossia II e una quarta traccia, Mi ami?. Sempre nel 1985 pubblicano un altro EP, Compagni, cittadini, fratelli, partigiani, che comprende quattro nuove canzoni[6] (Militanz, Sono come tu mi vuoi, Morire, Emilia paranoica).
Si tratta di due piccoli album prodotti con scarse disponibilità di denaro e strumenti, in una sala d'incisione improvvisata nelle vicinanze di una linea del tram cittadino, il cui rumore al passaggio porterà al gruppo notevoli fastidi. È in queste difficili condizioni che i CCCP incidono il primo disco.
Affinità-divergenze e il passaggio alla Virgin (1985-1988)
È il 1985 quando esce il primo LP del gruppo, dal titolo chilometrico: Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi. Un disco considerato da alcuni critici tra i massimi capolavori del rock italiano[12][13], nonché una pietra miliare del punk a livello europeo. Contiene le versioni remiscelate di Mi ami? ed Emilia paranoica, e canzoni simbolo della storia del gruppo quali Trafitto, Io sto bene e Morire, i cui testi sono diventati dei veri e propri slogan del movimento punk, questo per dimostrare quanto la band cominciasse a diventare influente in Italia ed in tutta Europa. L'album vende benissimo e poco dopo avviene il passaggio della band ad una major: Ferretti e soci infatti firmano un contratto con la Virgin Dischi[6] abbandonando quindi la Attack Punk Records e con le accuse, da parte dei fans, di una eccessiva commercializzazione che va contro le ideologie del punk e che portò a definirli "CCCP Fedeli alla Lira"[14].
Intanto alla fine dell'estate il bassista Umberto Negri esce dal gruppo e viene rimpiazzato da Ignazio Orlando, fonico di studio sin dalla registrazione di Ortodossia[8]
Passano due anni quando nel 1987 esce il singolo Oh! Battagliero e il secondo disco, Socialismo e barbarie[6], un album realizzato con un budget certamente più importante di quello del disco d'esordio. Il titolo dell'album ribalta la frase "Socialismo o Barbarie", diffusa in molti autori comunisti, secondo i quali nel futuro gli unici esiti possibili saranno l'instaurazione della società socialista o la barbarie. Nell'album si possono notare le forti influenze della cultura filo-sovietica sulla band che si manifestano nelle canzoni A ja ljublju SSSR e Manifesto dove Ferretti urla la famosa frase "I Soviet più l'elettricità, non fanno il comunismo", rovesciando il famoso slogan di Lenin. La canzone Tu menti è un attacco al punk dei Sex Pistols, nonché un tributo alla massima icona del movimento Sid Vicious. Col brano Per me lo so partecipano come ospiti alla trasmissione di Enzo Tortora e Dario Argento intitolata Giallo, esibendosi sulla Via Tiburtina di Roma in una dissacrante performance al fianco della caratterista Franca Scagnetti per poi essere intervistati proprio da Argento: si tratta di una delle pochissime apparizioni televisive promozionali della band.
Nel 1987 i CCCP realizzano il primo, e unico, spettacolo teatrale: Allerghia. Atto unico di confusione umana, con l'esigenza di ridefinire il ruolo di Fatur e Annarella e partendo dai materiali, poesie e monologhi, scritti da Fatur[15]. Nello spettacolo il brano Amandoti è cantata da Annarella Giudici nella sua versione originale; la canzone sarà poi cantata da Ferretti e inclusa nel disco Epica Etica Etnica Pathos del 1990 nella versione "Sedicente cover"[16][17]. Nel 1988 la Virgin ristampa l'intera discografia del gruppo, condensando nella raccolta Compagni, cittadini, fratelli, partigiani/Ortodossia II, il secondo ed il terzo EP del gruppo. Sempre nello stesso anno il gruppo pubblica lo spiazzante 45 giri Tomorrow (Voulez vous un rendez vous). La title-track è la cover di un noto brano della cantante-pittrice Amanda Lear[6] suonato in duetto con la stessa, che presta la sua voce anche all'altra traccia del disco, Inch'Allah - Ça va, canzone completamente in lingua francese.
Il terzo album e lo scioglimento (1989-1990)
Il terzo album, Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa, segna una virata verso sonorità più elettroniche[6]: le tastiere infatti ora predominano sulle chitarre (comunque molto presenti, curate da Mauro Patelli) e le sonorità dei pezzi sono sempre più orientaleggianti e tranquille rispetto ai furori degli esordi. Copertina a tema religioso con una Madonna col Bambino. La presenza nell'album della canzone Madre, dedicata alla figura di Maria, fa guadagnare al gruppo anche un'insolita recensione con intervista sulle pagine del settimanale Famiglia Cristiana.
Sempre nel 1989 i CCCP insieme ai fiorentini Litfiba[6] e ai Rats vanno in tour in Unione Sovietica (Mosca e Leningrado). Nella capitale suonano in un palazzetto colmo di militari in divisa che si alzano in piedi quando al termine del concerto i CCCP suonano A Ja Ljublju SSSR, il cui riff di chitarra riprende l'inno sovietico.
Nello stesso periodo, le divergenze artistiche nei Litfiba tra il manager Alberto Pirelli e Gianni Maroccolo inducono quest'ultimo a lasciare il gruppo. Maroccolo, Francesco Magnelli e Ringo De Palma entrano quindi nei CCCP portandosi dietro il loro tecnico del suono, Giorgio Canali[6].
Il gruppo, ora composto da otto elementi, registra il quarto album in studio, Epica Etica Etnica Pathos[6], che data la nuova formazione rappresenta una transizione verso le sonorità del nuovo gruppo che nascerà nel 1992 dalle ceneri dei CCCP, i CSI[10] (sigla di Consorzio Suonatori Indipendenti). Nell'album le canzoni più forti e che avranno più successo sono Annarella, Aghia Sophia e Maciste contro tutti, inoltre la canzone Amandoti ottenne un successo enorme grazie alla cover di Gianna Nannini nel 2004.
Muore il comunismo, muoiono i CCCP.»
Formazione
1982-83
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Umberto Negri - basso (1982 - 1985)
- Zeo Giudici - batteria (1982 - 1983)
1983
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Umberto Negri - basso (1982 - 1985)
1983 (aprile-maggio)
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Umberto Negri - basso (1982 - 1985)
- Mirka "il Capo" Morselli - batteria (1983)
1983-1984
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Umberto Negri - basso (1982 - 1985)
1984-1985
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Umberto Negri - basso, batteria (1982 - 1985)
- Annarella Giudici - benemerita soubrette, voce (1984 - 1990)
- Danilo Fatur - artista del popolo, voce (1984 - 1990)
- Silvia Bonvicini - voce, cori (1984 - 1985)
1985
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Umberto Negri - basso, batteria (1982 - 1985)
- Annarella Giudici - benemerita soubrette, voce (1984 - 1990)
- Danilo Fatur - artista del popolo, voce (1984 - 1990)
1985-86
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Annarella Giudici - benemerita soubrette, voce (1984 - 1990)
- Danilo Fatur - artista del popolo, voce (1984 - 1990)
1986-89
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Annarella Giudici - benemerita soubrette, voce (1984 - 1990)
- Danilo Fatur - artista del popolo, voce (1984 - 1990)
- Carlo Chiapparini - chitarra (1986 - 1989)
- Ignazio Orlando - basso, tastiera, batteria (1986 - 1989)
1989
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Annarella Giudici - benemerita soubrette, voce (1984 - 1990)
- Danilo Fatur - artista del popolo, voce (1984 - 1990)
1989-90
- Giovanni Lindo Ferretti - voce (1982 - 1990)
- Massimo Zamboni - chitarra (1982 - 1990)
- Annarella Giudici - benemerita soubrette, voce (1984 - 1990)
- Danilo Fatur - artista del popolo, voce (1984 - 1990)
- Gianni Maroccolo - basso (1989 - 1990)
- Francesco Magnelli - tastiera (1989 - 1990)
- Ringo De Palma - batteria (1989 - 1990)
- Giorgio Canali - chitarra, programmazione Atari 1040 (1989 - 1990)
Timeline componenti

Discografia
Album in studio
- 1985 - Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi (Attack Punk Records)
- 1987 - Socialismo e barbarie (Virgin Records)
- 1989 - Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa (Virgin Records)
- 1990 - Epica Etica Etnica Pathos (Virgin Records)
EP
- 1985 - Ortodossia II (Attack Punk Records)
- 1985 - Compagni, cittadini, fratelli, partigiani (Attack Punk Records)
Singoli
- 1984 - Ortodossia (Attack Punk Records)
- 1987 - Oh! Battagliero/Guerra e pace (Virgin Records)
- 1988 - Tomorrow (Voulez vous un rendez vous)/Inch'Allah - ça va con Amanda Lear (Virgin Records)
- 1990 - Ragazza emancipata/Tien An Men/Trafitto allegato a un libro (Stampa Alternativa)
Raccolte
- 1988 - Compagni, cittadini, fratelli, partigiani/Ortodossia II (Virgin Records)
- 1992 - Ecco i miei gioielli (Virgin Records)
- 1994 - Enjoy CCCP (Virgin Records)
- 2012 - Essential (EMI)
Album dal vivo
Canzoni rare o non pubblicate ufficialmente (Elenco parziale)
- Amandoti (versione originale cantata da Annarella Giudici, spettacolo Allerghia, 1987)
- Ragazza emancipata (cantata da Annarella Giudici, spettacolo Allerghia, 1987, 1988) (singolo del 1990)
- Svetlana in Pennsylvania (cantata da Annarella Giudici, spettacolo Allerghia, 1987, 1988) (VHS "Tempi moderni. CCCP - Fedeli alla linea", 1989)
- London defecation (cantata da Annarella Giudici e Danilo Fatur, spettacolo Allerghia, 1987, 1988)
- Bandito Vallanzasca (cantata da Danilo Fatur, spettacolo Allerghia, 1987, 1988)
- Trafitto (remix '84) (singolo del 1990)
- Fragili desideri (demo di Umberto Negri per “Trafitto”, 1984)
- Sexy Soviet (live anni '80) (prima versione di “B.B.B.”)
- Kebabträume (live anni '80) (cover dai D.A.F.)
- Kebabträume (cantata con la base di "Svegliami") (live a Torino, 1987) (cover dai D.A.F.)
- Il testamento del capitano (versione completa, live ad Arezzo Wave Festival, 1988) (cover da tradizionale)
- Oi! Oi! Oi! (MitropaNK) (live 1982)
- Onde (Ex MitropaNK) (live 1982 al Mattatoio di Carpi)
Opere teatrali
- 1987 - Allerghia. Atto unico di confusione umana (spettacolo teatrale)
Filmografia
- 1983 - Ahimè - Il congresso del mondo (film di Benedetto Valdesalici e Claudio Oleari)
Videografia
Nei media
- Nella colonna sonora del film Paz!, ispirato alle opere del fumettista Andrea Pazienza, vengono inserite le canzoni Sono come tu mi vuoi e Io sto bene, quest'ultima ripresa sia nella versione originale che in una nuova versione incisa per l'occasione e a cui viene aggiunto un coretto femminile cantato durante il ritornello. Al film prende parte come comparsa lo stesso Giovanni Lindo Ferretti.
- Il titolo dell'EP del 1985 Compagni, cittadini, fratelli, partigiani rimanda alla prima strofa della canzone antifascista Per i morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei del 1960 ("Compagno cittadino fratello partigiano, teniamoci per mano in questi giorni tristi...") dedicata ai morti della "Strage di Reggio Emilia"[19].
- Nel film Come tu mi vuoi, diretto da Volfango De Biasi, è parte integrante della colonna sonora la canzone dei CCCP Sono come tu mi vuoi.
- La canzone Mi ami? è ispirata a un saggio di Roland Barthes del 1972 dal titolo Frammenti di un discorso amoroso: i titoli dei vari capitoli del libro sono ripresi nella canzone da Giovanni Lindo Ferretti ("affinità elettiva...orfana di futuro...accarezzati il sogno...con due dita di barbiere...atmosfera pesante...elogio alla tensione...tranquillità assoluta...sul punto delicato...questa non è una replica...facile leggera...mossa tattica...")[20].
- Il titolo Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi... rimanda a un editoriale del 31 dicembre 1962 del Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito Comunista Cinese[20][21].
- Con la strofa "Io sono l'anarchia" è piuttosto evidente il riferimento a Johnny Rotten, cantante dei Sex Pistols, che nel loro pezzo più famoso, Anarchy in the U.K., cantava "I am an antichrist, I am an anarchist" e "I don't know what I want but I know how to get it" (Io sono un anticristo, io sono un anarchico; non so cosa voglio ma so come ottenerlo)[20].
- La canzone Tu menti è un omaggio ai Sex Pistols, come si evince da numerose strofe che rimandano ad altrettanti pezzi della band inglese. In particolare la suddetta Anarchy in U.K.; Liar "I know where you go, everybody you know, I know everything that you do or say" (so dove vai, so chi conosci, so tutto ciò che dici o fai); e Silly thing "What you see, you can get, Nothing's free, nothing's said, Don't be fooled by the signs" (quel che vedi, puoi averlo, niente è gratis, niente è detto, non farti confondere dalle insegne) quest'ultima dedicata al bassista Sid Vicious.
- Vasco Brondi (Le Luci Della Centrale Elettrica) rende omaggio al gruppo di Ferretti e Zamboni con il nostalgico ritornello de La gigantesca scritta COOP ("E i CCCP non ci sono più").
Curiosità
- Il gruppo ha sempre usato dei logo ispirati all'iconografia sovietica o a quelli di società famose (Coop Italia, FIAT, Coca-Cola)[22]:
- il logo usato nei dischi Ortodossia, Ortodossia II e 1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età richiama l'Ordine della Bandiera rossa del Lavoro
- il logo usato nei dischi Socialismo e barbarie, Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa, Epica Etica Etnica Pathos è ispirato ad un vecchio logo della FIAT (usato tra il 1959 e il 1965)
- il logo usato in Ecco i miei gioielli è ispirato a quello della Coop Italia[23]
- il logo usato in Enjoy CCCP è ispirato a quello della Coca-Cola ed allo slogan Enjoy Coca-Cola utilizzato dalla società nello stesso anno (per il mercato italiano) in cui uscì l'album[24]
- Su alcuni dei primi vinili pubblicati dai CCCP con l'Attack Punk si potevano leggere delle frasi incise a mano nella zona finale della pista audio, quella vicino all'etichetta centrale.
- Il numero 77, più volte nominato nella celebre canzone Emilia Paranoica, non si riferisce all'anno 1977 bensì ad un chitarrista punk di Sassuolo, Marco Trascendi (1971-1998), popolare nel modenese anche per la sua tossicodipendenza[20]. Il soprannome "77" fa riferimento alla sua precoce passione per il punk in Italia, in particolare all'unico album dei Sex Pistols (Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols) uscito nel 1977[25].
- Il Tuwat era un locale di Carpi che prendeva il nome da una grande manifestazione che si svolse a Berlino nel 1981. Significa più o meno "fa' qualcosa". Il barista era Danilo Fatur, in arte José Lopez Macho Frasquelo, che venne poi "arruolato" nelle fila dei CCCP, che proprio lì lo conobbero, in qualità di "artista del popolo"[20].
- Vasco Brondi con il suo progetto Le luci della centrale elettrica inserisce nel suo EP c'eravamo abbastanza amati la cover della canzone Emilia Paranoica, in collaborazione con Giorgio Canali
Note
- ^ a b Alberto Campo. Nuovo? rock?! italiano!: una storia, 1980-1996.. Giunti, 1996. ISBN 978-88-09-20999-2. p. 31
- ^ a b c Riccardo Bertoncelli. «CCCP Fedeli alla linea». In 24.000 Dischi. Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-6018-151-8.
- ^ a b CCCP, su scaruffi.com. URL consultato il 3 novembre 2009.
- ^ Cccp / Csi - biografia, recensioni, discografia, foto :: OndaRock
- ^ I Linea 77 si confidano su Note Libere, su notelibere.net, Notelibere.it. URL consultato il 17-06-11.
- ^ a b c d e f g h i j k l m Cccp/Csi, su ondarock.it. URL consultato il 3 novembre 2009.
- ^ CCCP Fedeli alla linea, su gostein.splinder.com, Gostein.com. URL consultato il 3 novembre 2009.
- ^ a b c d Alberto Campo (curatore), Fedeli alla linea: dai CCCP ai CSI, Firenze, Giunti, 1997. ISBN 978-88-09-21232-9
- ^ a b Myspace, su myspace.com. URL consultato il 3 novembre 2009.
- ^ a b Band-CCCP, su rocklab.it. URL consultato il 3 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2004).
- ^ Umberto Negri, a cura di Ermanno Guarneri, Io e i CCCP. Una storia fotografica e orale, Milano, ShaKe, 2010. ISBN 978-88-88865-40-9
- ^ CCCP-1964-1985 Affinità-divergenze Tra Il Compagno Togliatti E Noi - Del Conseguimento Della Maggiore Età, su ondarock.it. URL consultato il 3 novembre 2009.
- ^ (EN) Piero Scaruffi, A History of Italian Rock Music, su www.scaruffi.com. URL consultato il 7 agosto 2017.
- ^ G. Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, Fedeli alla linea. Dai CCCP ai CSI, Giunti, Firenze-Milano, 1997, p. 58
- ^ Allerghia, su rudepravda.tripod.com, Rude Pravda. URL consultato il 20 luglio 2012.
- ^ Appendice, su cosmonatura.it. URL consultato il 20 luglio 2012.
- ^ Video di "Amandoti" interpretata da Annarella, su cosmonatura.it. URL consultato il 20 luglio 2012.
- ^ Rudepravda, su myspace.com. URL consultato il 3 novembre 2009.
- ^ Testo della canzone "Per i morti di Reggio Emilia", su ildeposito.org. URL consultato il 4 luglio 2012.
- ^ a b c d e Glossario, su rudepravda.altervista.org, Rude Pravda. URL consultato il 4 luglio 2012.
- ^ Sull'editoriale cfr. Guido Crainz, Il paese mancato: dal miracolo economico agli anni Ottanta, Donzelli Editore, Roma, 2003. Pag. 135.
- ^ Cccp subvertising, su subvertising.noblogs.org, http://subvertising.noblogs.org. URL consultato il 4 aprile 2012.
- ^ CCCP - Fedeli Alla Linea - Ecco I Miei Gioielli, su discogs.com. URL consultato il 4 luglio 2012.
- ^ Storia dei nostri slogan pubblicitari, in The Coca-Cola Company. URL consultato l'11 ottobre 2017.
- ^ Radio Viet-Fottuto-Nam, su www.facebook.com. URL consultato l'11 ottobre 2017.
Bibliografia
- Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, Fedeli alla linea. Dai CCCP ai CSI, Firenze-Milano, Giunti, 1997, ISBN 978-8809039193.
- Il libretto rozzo dei CCCP e CSI. Tutti i testi e scritti inediti, Firenze, Giunti Editore, 1998, ISBN 88-09-21372-6.
- Enrico Deregibus (a cura di), Dizionario completo della canzone italiana, Firenze, Giunti Editore, 2006, ISBN 88-09-04602-1.
- Alberto Campo (a cura di), Fedeli alla linea. Dai CCCP ai CSI, Firenze, Giunti Editore, 1997, ISBN 88-09-03919-X.
- Federico Guglielmi, Voci d'autore. La canzone italiana si racconta, Roma, Arcana Editore, 2006, ISBN 88-7966-416-6.
- curatore2Diego Cuoghi, Cccp. Fedeli alla linea, a cura di Gigi Marinoni, 2ª edizione, Milano, Shake Edizioni, 2010 [1990], ISBN 978-88-7226-456-0.
- Umberto Negri, Io e i CCCP. Una storia orale e fotografica, a cura di Ermanno Guarneri, Milano, Shake Edizioni, 2010, ISBN 978-88-88865-40-9.
- Matteo Remitti e Stefano Fiz Bottura (a cura di), Giovanni Lindo Ferretti. Canzoni Preghiere Parole Opere Omissioni, Roma, Arcana Editore, 2010, ISBN 88-6231-092-7.
- Stefania Cubello, CCCP. Addio mondo crudele, intervista a Giovanni Lindo Ferretti, in Blu, n. 41, 1990, 64-67.
- Alessandro Bolli, Dizionario dei Nomi Rock, Padova, Arcana editrice, 1998, ISBN 978-88-7966-172-0.
- Michele Rossi, Quello che deve accadere, accade. Storia di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, Giunti, 2014, ISBN 978-88-09-78888-6.
- Livia Satriano, Gli altri Ottanta. Racconti dalla galassia post-punk italiana, Milano, Agenzia X, 2014, ISBN 978-88-95029-99-3.
- Fellegara. Dove sono nati i CCCP Fedeli alla Linea. Una storia per testi e immagini raccontata da Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici, Zeo Giudici, Umberto Negri, Benedetto Valdesalici e tanti altri. A cura di Antonio Contiero. Edizione limitata a 50 esemplari numerati, stampati su carta Tintoretto, copertine in metallo stampato, fogli con interventi di cucitura, legatura con bulloni, Officina del Libro Babel - Ballotta Bertini Contiero - 2015 1ª edizione riservata agli artisti (formato 30x44 cm. pagg. 56)
- Antonio Contiero (a cura di), Fellegara. Dove sono nati i CCCP Fedeli alla Linea, Rimini, NFC Edizioni, 2015 2ª edizione editoriale (formato 17x24 cm. pag. 133), ISBN 9788867260782.
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su CCCP - Fedeli alla linea
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su cccp-fedeliallalinea.it.
- CCCP / CSI, su Ondarock.it.
- CCCP - Fedeli alla linea, su Rockit.
- Template:Collegamenti musica
- Intervista a Umberto Negri (MP3), su gomma.tv.