Uniplux

Gruppo punk rock italiano

Gli Uniplux sono un gruppo musicale italiano.

Uniplux
Uniplux 1982 RCA
Paese d'origineItalia (bandiera) Italia
GenereRock
Punk rock
Periodo di attività musicale1980 – in attività
EtichettaRCA Italiana ,Blond records, Pogo records , Atman records, Rave up records
Uniplux 1981 studi Cenacolo RCA

Storia

Gruppo musicale rock formatosi nel 1980 a Roma, fondato da Fabio Nardelli, chitarrista, cantante, compositore e capo storico della formazione, che aveva già militato in diverse band rock-blues e progressive nella seconda metà degli anni settanta (E.C.V. ) e collaborato come session-man in sala di registrazione per artisti pop (Rimmel 1978). Nel 1980 Fabio conosce il batterista Francesco Mancinelli e dopo alcune session insieme, decidono di dar vita a una band di rock originale. Dopo diverse ricerche, arruolano nella band il bassista Renato Dalpiaz ed iniziano a provare e registrare materiale inedito scritto da Fabio, influenzati sia dalle loro precedenti esperienze musicali, sia dall’allora nuova sonorità portata dall’esplosione (tardiva) del Punk Rock in Italia. [1]Anche se inizialmente etichettato come gruppo Punk Italiano il vocabolario stilistico del gruppo affonda le sue radici nel Rock degli anni settanta e nella riscoperta del patrimonio beat degli anni sessanta: la testimonianza di ciò si può sentire nel lungo assolo finale di chitarra del brano Chi siamo noi? ( cosa insolita per un gruppo punk ) che rimanda chiaramente ai guitar heroes del decennio ’70 ; è più corretto considerare la band come fortemente influenzata dai gruppi proto-punk Statunitensi ( Lou Reed, Iggy Pop,New York Dolls, Heartbreakers...) e rock classici britannici (Led Zeppelin, Cream, Rolling Stones,David Bowie) o come qualcosa di molto più vicino al Rock and roll.

Il debutto discografico

Dopo aver partecipato al festival rock di Roma (1980) e a diversi concerti live sia dentro che fuori la capitale, nel 1981 la band si presenta alla RCA italiana con un demo registrato da un collaboratore di Fabio Nardelli il maestro Marco Schiavoni. La Major nelle figure di Fulvio Mancini e la supervisione di Giacomo Tosti, mette sotto contratto il trio rock chiedendogli però di scrivere solo testi in Italiano, e concedendogli l’uso della sala prove del Cenacolo. I tre Uniplux registrano verso la fine del 1981 nello studio B della RCA due brani UX e Rock in Italia che sarebbero dovuti uscire come primo singolo. In attesa della pubblicazione Giacomo Tosti lascia La RCA italiana allora diretta da Ennio Melis, che promuoveva principalmente il filone cantautoriale, mentre il sound della band era decisamente lontano da quella linea editoriale, molto influenzato da sonorità sia inglesi che americane, seppur i brani erano cantati in lingua italiana…Il rapporto tra la band e la Major inizia ad incrinarsi, anche per alcuni testi considerati troppo estremisti. Nel frattempo una loro amica e debuttante attrice Antonella D’Orsi chiede al gruppo di preparare un brano originale per una sua partecipazione cinematografica nelle vesti di una giovane cantante punk, figlia di un sequestratore (Franco Nero) nel film "Grog" di Francesco Laudadio[2]. Fabio Nardelli adatta un suo pezzo in embrione "Chi siamo noi?" per la voce di Antonella e il gruppo viene ingaggiato ad interpretare se stesso nel film ed eseguire il brano nella pellicola suddetta. La RCA decide di pubblicare il primo 45 giri della band nell’inverno del 1982 in concomitanza dell'uscita del film Grog "Chi siamo noi / UX" una denuncia critica sulla condizione e sull’emarginazione giovanile, ed Antonella D’Orsi entra nella band come voce femminile. Il solo di chitarra finale del lato A Chi siamo noi? verrà usato come sigla di apertura della trasmissione radiofonica RAI “Onda Verde “, ma non il testo del brano cantato, probabilmente per alcune parole o concetti considerati non adatti all’ intrattenimento. Gli Uniplux comunque registrano un'altra decina di brani con Fulvio Mancini che avrebbero dovuto far parte di un Lp 33 giri che non verrà mai pubblicato. Il difficile rapporto con la Major si protrae dal 1981 fino al 1983, anno in cui la prima formazione, dopo aver partecipato al Festival Rock di Bologna nel 1982 e ad una serie di concerti dal vivo[3] [4], si divide (alcuni componenti avevano iniziato a far uso pesante di sostanze stupefacenti) e Fabio Nardelli recide il contratto discografico ed il rapporto con la RCA, ormai diventato insostenibile.

Le vicissitudini della formazione

In pochissimo tempo, verso la fine del 1983, Fabio rimette in piedi una nuova band (con Davide Erpini alla batteria, Stefano Maggioli al basso e Denise Humphreys alla voce femminile). La nuova formazione partecipa a diverse trasmissioni sui network nazionali e locali (Orecchiocchio, Maledetto Rock, loro la omonima sigla di apertura edita come secondo 45gg, Rai Stereo 2, Domenica Rock )[5] e partecipa a diversi concerti live (il Uonna club ed il Piper di Roma,Rock Village, ecc.)[6] [7][8][9]L'attenzione si focalizza sul nuovo repertorio originale: testi rigorosamente in italiano, legati alle tematiche del disagio giovanile come conseguenza dell'emarginazione sociopolitica e del degrado urbano e della diffusione di droghe pesanti come mezzo di controllo sociale (tema trattato crudamente nel testo del nuovo brano Paranoico rock). Nel 1984 i nuovi Uniplux pubblicano il singolo Maledetto Rock / Sally con l'etichetta indipendente Pogo Records. Nonostante le critiche e le recensioni positive ottenute su importanti testate giornalistiche e i diversi contatti con il mondo discografico dell'epoca, la band non riesce a trovare una seria produzione discografica. Siamo in pieni anni ottanta; forse era ancora troppo presto per un rock italiano sì melodico, ma con le chitarre troppo "fuori" e con i testi troppo critici, in una discografia Italiana tendenzialmente improntata all’insegna della facile presa sul pubblico e del disimpegno.

Lo scioglimento e la riformazione

Nel 1985 anche la seconda formazione si scioglie per divergenze interne sul percorso musicale da seguire e Fabio Nardelli continua da solo il suo cammino come musicista, collaborando con il maestro Marco Schiavoni per la realizzazione di musica per cinema e teatro ("Aminta" di A. Fabrizi, "La vespa e la regina" di A. de Leo, "Da qui a cinque anni - Las Rosas - Cover Stairway to heaven"con Caterina Genta), e con artisti della musica leggera italiana (Scialpi al festival di S. Remo 1986, Rita Rusic "Azzurro" 1987 [10] e varie sessioni di registrazioni per altri). Oltre a fare il session-man, continua a scrivere proprie composizioni. Con l'aiuto di nuovi musicisti della capitale (il batterista Alessandro Custodia, il tastierista Enrico Cosimi, il batterista Paolo di Orazio, la voce di Giulia Atzori ) il progetto Uniplux rimane vivo e si ripresenta a fasi alterne per esibizioni live[11][12][13] o partecipazioni televisive e radiofoniche fino alla prima metà degli anni ’90. Nel 2000 con una nuova formazione che lo accompagna Fabio Nardelli è ospite al 22° Girofestival trasmesso da Rai 3, partecipa a Demo su Rai 1 nel 2004, Cosa succede in città di Red Ronnie nel 2004, Notturno Italiano di Carlo Posio su Rai radio 2 nel 2005 e 2006.[14] La collaborazione con l'editore Lanfranco Gambini e con il suo amico chitarrista leader dei Karmablue Giacomo Caruso portano alla realizzazione di 3 cd album, il primo pubblicato dall'etichetta del cantautore Enrico Capuano la Blond Records;[15] [16] [17] [18] [19][20] ma i tempi sono cambiati e i lavori pubblicati passano inosservati sia dalla critica musicale che dal settore discografico, ormai in evidente collasso di idee, contenuti e anche di soldi. Segue un lungo periodo di stasi degli Uniplux in cui Fabio si esibisce solo dal vivo in varie formazioni tribute / cover band come chitarrista, collaborando con musicisti di alto livello tecnico: Dave Sumner, Luciano Regoli, Luca Celletti, Paolo Faenza, Sandro Chessa, Remo Faraone e altri. Nel dicembre 2016 viene pubblicato dalla Rave Up Records un LP in vinile 33 gg [21] che raccoglie le prime registrazione della formazione storica effettuate tra il 1981 e il 1982 presso la RCA e la band si riunisce nella prima formazione originale per la presentazione del disco UNIPLUX 1981 a Roma presso il Circolo Arci Fanfulla (ad eccezione del batterista Francesco Mancinelli prematuramente scomparso, salgono sul palco insieme a Fabio, Renato Dalpiaz e Antonella D'Orsi) con l’aiuto di una nuova sezione ritmica (Valter Bernardi e Riccardo Stefani). Da questa occasione inaspettata, la band sempre capitanata da Fabio Nardelli, decide di rimettersi in gioco, iniziando a lavorare su nuovo materiale e nuove esibizioni live.

 
Fabio Nardelli uniplux live

Formazione

Storica 1980 - 1982

• Fabio Nardelli: voce, chitarre, autore e compositore
• Francesco Mancinelli: batteria
• Renato Dalpiaz: basso, cori
• Antonella D’Orsi (dal 1982 al 1982): voce femminile

Attuale

• Fabio Nardelli (dal 1980 al 2017): voce, chitarre, tastiere, autore e compositore
• Renato Dalpiaz (dal 1980 al 1982 e dal 2016 al 2017): chitarra ritmica, cori
• Valter Bernardi (dal 2013 al 2017): basso
• Davide Erpini (dal 1983 al 1984 e dal 2017): batteria

Collaboratori attuali:

• Caterina Genta: voce e cori
• Antonella D’Orsi: voce e cori
• Daniela di Rocco: voce e cori

Ex-componenti e collaboratori:

• Paolo Di Cioccio (dal 1980 al 1980): basso
• Alessandro Frati (dal 1982 al 1982): chitarra, cori
• Denise Humphreys (dal 1983 al 1984): voce femminile
• Enrico Cosimi (dal 1981 al 2010): tastiere
• Stefano Maggioli (dal 1983 al 1986): basso
• Alessandro Custodia (dal 1985 al 1995 e dal 2000 al 2004): batteria
• Gianni Savarese (dal 1990 al 1999) : basso
• Riccardo Stefani (dal 2014 al 2016) : batteria

Discografia

45 giri e Cd singoli

• 1982 – Chi siamo noi?/U.X. (RCA, PB 6583)
• 1984 – Maledetto rock/Sally (Pogo Records, PGR 001)
• 2000 – Fermare il Mondo/Il fantasma della libertà (Interbeat, INTS 20-05) cd singolo

33 giri e Cd album

• 2002 – Radiazione Orgonica (Blond Records BRCD 000403) cd album
• 2006 – I Dannati, i militanti e lo stregone (Atman Records, Atrec CD002) cd album
• 2007 – Spacciatori di soldi (Atman Records, Atrec CD003) cd album
• 2016 – Uniplux 1981 (Rave up Records ru81) 33 giri album Vinile
• 2017 – Aspettando il domani (Atman Records , Atrec LP001) 33 giri album Vinile

LP Compilation
• 1997 – Killed By Death #201 - D'Italia (Redrum Records ‎– KBD 201) Lp Vinyl album
• 2002 – Ombre rosse, canzoni per la pace(Blond Records BRCD 000523) cd album

Fonti pubblicazioni discografiche : 
Portale S.I.A.E. repertori e pubblicazioni discografiche - URL consultato il 1 giugno 2017
Discogs, Rock.it,Il Mucchio, Chitarre, Frigidaire, iTunes, L'Ultima Thule, Hellnation - URL consultati il 10 giugno 2017

Note

  1. ^ Ciao 2001 N.46,Rock del mio stivale 15 novembre 1981,Uniplux - URL consultato il 30 novembre 2006.
  2. ^ Rai trasmissioni televisive partecipazioni Uniplux: partecipazione al Film "Grog" di Francesco Laudadio 1982 - URL consultato maggio 2003 presso F.Maria Cadin,Customer Service - Rapporti Istituzionali RAI - TECHE.
  3. ^ La Repubblica, Cartellone 3 dicembre 1982,Uniplux - URL consultato il 30 novembre 2006.''
  4. ^ La Repubblica,concerto degli Uniplux al teatro Belli,Ma che colpa abbiamo noi ? il Punk canta Italiano,di Ernesto Assante 13 gennaio 1983 - URL consultato il 30 novembre 2006.
  5. ^ Rai trasmissioni televisive partecipazioni Uniplux: Orecchiocchio 08/12/1983, Maledetto rock 29/04/1984( Video sigla del programma di tutte le tre puntate regia di Gianni Orazi e Dario Salvatori), brano Radio rock 13/05/1984 - URL consultato maggio 2003 presso F.Maria Cadin,Customer Service - Rapporti Istituzionali RAI - TECHE.
  6. ^ Il Messaggero, Rock village ad Ostia Dalle cantine al palcoscenico parlano gli Uniplux,19 agosto 1983 - URL consultato il 30 novembre 2006.
  7. ^ Paese Sera 20 settembre 1983,Estasera Uniplux "Ecco chi siamo" - URL consultato il 30 novembre 2006.
  8. ^ Frigidaire,Uniplux febbraio 1984 n. 39 -URL consultato il 30 novembre 2006.
  9. ^ La Repubblica,Jazz Pop Rock a cura di Ernesto Assante 20 febbraio 1984,Uniplux - URL consultato il 30 novembre 2006.
  10. ^ Esibizioni di Fabio Nardelli come session man al Festival di San Remo 1986 con artista RCA Scialpi e Azzurro 1987 con artista RCA Rita Rusic - URL consultato maggio 2003 presso F.Maria Cadin,Customer Service - Rapporti Istituzionali RAI - TECHE.
  11. ^ Paese Sera 18 febbraio 1993,Concerto al Palladium,Maledetti Uniplux rocchettari sotto falso nome di Luigi Leone - URL consultato il 30 novembre 2006.
  12. ^ Il Messaggero, Il Caruso a tutto Rock,Uniplux foto di Mario D'Ilio 28 marzo 1993 - URL consultato il 30 novembre 2006.
  13. ^ L'Unità, Ritorno al Castello Palco centrale , Uniplux live , 25 settembre 1995 - URL consultato il 30 novembre 2006.
  14. ^ Rai trasmissioni televisive partecipazioni Uniplux: RAI 3 XXII Girofestival Della Canzone Italiana, brano Fermare il mondo Uniplux trasmesso il 12/08/2000 - URL consultato maggio 2003 presso F.Maria Cadin,Customer Service - Rapporti Istituzionali RAI - TECHE.
  15. ^ Rockit, 29 agosto 2002 , Recensione CD album Radiazione Orgonica Uniplux, Blond Records di Giuseppe Catani - URL consultato il 30 novembre 2006.
  16. ^ Chitarre agosto 2002 n.38, Recensione CD album Radiazione Orgonica Uniplux, Blond Records di M.Salvatori- URL consultato il 30 novembre 2006.
  17. ^ Liberazione 12 settembre 2003,sulle tracce degli Area , Uniplux stasera a Roma di Gianni Licini - URL consultato il 30 novembre 2006.
  18. ^ Chitarre Maggio 2007 n. 255 recensione CD Uniplux "I dannati i militanti e lo stregone" Atman Records di M. Salvatori - URL consultato il 16 gennaio 2009.
  19. ^ Il Mucchio, giugno 2007 recensione CD Uniplux "I dannati i militanti e lo stregone" Atman Records di Aurelio Pasini - URL consultato il 16 gennaio 2009.
  20. ^ Esibizioni Uniplux live al Piper, al Uonna club ,al Festival rock di Bologna 1982, al teatro Belli di Roma, al teatro Palladium di Roma, Feste dell'Unità e Liberazione e altre documentate dalla rassegna stampa Uniplux presentata al MEI di Faenza 2006/2007 - URL consultato il 29 novembre 2007.
  21. ^ L'Ultima Thule di Federico Guglielmi, 10 marzo 2017 recensione vinile Rave Up records "Uniplux 1981" - URL consultato il 12 marzo 2017 e documentato su Discogs