Paronimia

scambio di parole simili nella forma, diverse nel significato

La paronimia (dal greco pará, «vicino», e ónyma, variante di ónoma, «nome»), chiamata anche malapropismo, è lo scambio (voluto o accidentale) di parole somiglianti nella forma, ma diverse nel significato: spiccicare-spiaccicare, infettare-infestare, implementare- incrementare, eccetera.

Etimologia e utilizzo

Malapropismo è, infatti, termine derivato dall'inglese, dove malapropos (a sua volta derivato dal francese mal à propos) significa "inappropriato" (e "in maniera inappropriata"). Il termine è stato reso celebre dal nome del personaggio di una commedia di Richard Sheridan, Mrs. Malaprop.

L'uso della paronimia è diffuso nei testi comici. Un esempio si ha in Gomito, un personaggio dell'opera shakespeariana Misura per misura.

Se la paronimia "voluta" è da considerarsi un espediente retorico (come tale sfruttato in vari ambiti, tra cui, ad esempio, il linguaggio della pubblicità e quello della comunicazione politica), d'altra parte quella "involontaria", in quanto solecismo, è indice di competenze linguistiche limitate, o quanto meno di scarso controllo dei registri linguistici "alti" da parte di chi non ha molta confidenza con essi, e quindi sociolinguisticamente stigmatizzata. Nell'evoluzione dell'italiano contemporaneo, in cui sempre più spesso i mass-media mettono i locutori a contatto con linguaggi specialistici e registri più o meno ricercati, il fenomeno del malapropismo involontario è sempre più diffuso.

Esempi di malapropismo

Alcuni esempi di malapropismi involontari:

  • ha usato un termine derogatorio (per: ha usato un termine denigratorio)[1]
  • istigare una certa curiosità (per: instillare una certa curiosità)
  • trust blindato (per blind trust)[2]

Note

  1. ^ In questo caso sarebbe più opportuno parlare di calco dall'inglese "derogatory": esso, a sua volta, potrebbe derivare da una paronimia tratta dal latino tardo-imperiale ("derogatio maledictionis sacerdotio provocetur" è frase contenuta al c. XXV dei Conciliorum Oecumenicorum Decreta del Concilio di Calcedonia, ripubblicati a cura di G. Alberigo ed altri, Bologna, 1991, p. 99).
  2. ^ L'uso iniziò come cattiva traduzione dell'istituto anglosassone di garanzia contro il conflitto di interessi: "Il blind trust, definito come il “trust blindato” da Bossi, in una delle sue migliori esibizioni di umorismo involontario, alle quali ci avrebbe poi in seguito abituato": A volte ritornano, daniele muritano e sabino patruno, 6 gennaio 2009, sia pure condiviso dalla circolazione della comunicazione politica relativa (Nel vuoto di valori affonda la Lega, La Nuova Sardegna 13 aprile 2012). In seguito, però, si è piegato fino ad individuare, spregiativamente, gli asili finanziari ("trust blindato in Svizzera o Lussemburgo": H. Piattelli, SE QUESTO E' UNO STATO..., 18 novembre 2009).

Collegamenti esterni

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