La vita è bella

film del 1997 diretto da Roberto Benigni
Disambiguazione – Se stai cercando altri film omonimi, vedi La vita è bella (film 1943) e La vita è bella (film 1979).

La vita è bella è un film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni.

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Durata120'
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«Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla, come in una favola c'è dolore, e come in una favola, e piena di allegria e di felicità»
«Buongiorno principessa!»
«Questa è la mia storia, questo è il sacrificio che mio padre ha fatto, questo è stato il suo regalo per me»

La trama

Template:Trama Arezzo, 1938. Guido (Roberto Benigni), un estroverso giovanotto ebreo, e il suo amico Ferruccio (Sergio Bustric) si trasferiscono dalla campagna alla città in cerca di fortuna. Mentre lavora come cameriere presso lo zio Eliseo (Giustino Durano) Guido conosce e si innamora di Dora (Nicoletta Braschi), una maestra elementare che però è già promessa in sposa ad un arrogante gerarca fascista, Rodolfo (Amerigo Fontani).

Dopo numerosi tentativi Guido conquista il cuore di Dora e la sposa. Sei anni dopo la loro unione è ancora salda e felice, arricchita dalla presenza del figlio Giosuè (Giorgio Cantarini), ma il dramma è in agguato. A causa delle leggi razziali Guido ed il figlioletto vengono deportati in un campo di concentramento, dove poco dopo Dora li raggiungerà volontariamente, senza però incontrarli mai.

Per proteggere Giosuè dall'orrore che li circonda, Guido gli fa credere che quello che stanno vivendo è in realtà un grosso gioco a premi con un carro armato in palio... Template:Finetrama

Storia del film

Riprese

Il film fu girato tra il novembre 1996 e l'aprile 1997, tra Arezzo, Roma e Terni, Benigni dichiarò: Questo film che si chiama La vita è bella mi è venuto fuori ma con emozione, tanto che mi ha fatto tremare tutta la costola del costato, ma anche a girarlo, ma bello bello, è un film che l'ho fatto in me la notte.[1].

Durante le riprese Benigni ebbe comunque qualche esitazione: La gente mi diceva di fare attenzione perché era una idea molto estrema, temevo di offendere la sensibilità dei sopravvissuti, lo so che tragedia sia stata, e sono orgoglioso di aver dato il mio contributo, sull'Olocausto e sulla memoria di questo terrificante periodo della nostra storia, io non sono ebreo, ma la storia appartiene a tutti.

Il campo di concentramento nel film è in realta un vecchio cantiere nei pressi di Rieti che fu ricostruito come lager e riadattato per le riprese.

Da ricordare che questo fu l'ultimo film tra i 135 che ha fotografato di Tonino Delli Colli, che in un'intervista gli chiesero cosa vuol dire lavorare con Benigni e lui disse: E proprio una bellezza.

Inoltre Benigni si avvalse della consulenza di Shlomo Venezia, sopravvissuto di Auschwitz, che a quei tempi era uno dei Sonderkommando, cioè quelle unità speciali che avevano il compito di estrarre i corpi dalle camere a gas e cremarli, in seguito tutti i Sonderkommando vennero uccisi per mantenere il segreto dell'Olocausto, Venezia è uno dei pochissimi sopravvissuti, se ne contano una dozzina nel mondo.

Successo

Uscì nelle sale cinematografiche italiane il 19 dicembre 1997 e fu un grandissimo successo, incassò ben 46 miliardi di lire, tanto che è il film che ha avuto più successo (in spettatori) in Italia.

Uscì negli USA nel settembre 1998, in un edizione mutilata di 9 minuti, con alcuni tagli e l'eliminazione del personaggio di Lidia Alfonsi, e incassò 57 milioni di dollari, e fu accolto da numerosi critici americani.

Il 23 agosto 1999 usci sempre in America un'edizione doppiata in Inglese, ma questa versione si rivelò un fallimento.

Il 10 gennaio 1999 il Papa Giovanni Paolo II ha visionato il film in una proiezione privata assieme al regista e a Vittorio Cecchi Gori. Benigni ha dichiarato che raccontando alla madre l'avvenimento lei non gli abbia mai creduto.

Il trionfo degli Oscar

Durante la cerimonia degli Oscar del 24 marzo 1999 ha ricevuto inaspettatamente ben 3 statuette su 7 nominations, come Miglior Attore, Miglior Colonna Sonora e Miglior film straniero.
L'attrice Sophia Loren consegno a Benigni la 3° statuetta, ed egli dalla felicità, balzo sulle poltrone dei spettatori, e in uno stentato inglese diverti il pubblico americano.

Saluto poi l'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro stringendogli la mano e esclamando Ho l'Oscar nelle mie mani!.

Ricevette comunque oltre 40 premi internazionali, tra cui 5 Nastri d'argento, 9 David di Donatello, il Gran Premio della Giuria a Cannes dove Benigni si inginocchio davanti a Martin Scorsese, e un premio medaglia a Gerusalemme.

Quando il film fu trasmesso in TV per la prima volta da Rai Uno il 16-01-2001, ebbe un notevole dato d'ascolto, ben 16.080.000 di telespettatori, infatti è il film più ascoltato dalla televisione italiana.

Un trionfo del genere non se lo sarebbe nessuno aspettato, tanto che si disse che Benigni - grazie a questo film - sarebbe la prima star del cinema italiano.

Dopo questo film Benigni si lanciò in una produzione franco-italiana: Asterix e Obelix contro Cesare, per ragazzi.

Critica

Al contrario dei precedenti film di Benigni, che sono stati sempre trattati in maniera controversa, questo fu un successo di critica.

La recensione di Morando Morandini: 6° film di Benigni regista è il più diffice, rischioso e il migliore, 2 film in 1, ovvero un film in due parti, nettamente seprarate per ambientazione, tono, luce e colori. la 1° spiega e giustifica la 2°, una bella storia d'amore, prima tra un'uomo e una donna, poi per un figlio, ma l'una è la continuazione dell'altra. Il frenetico dinamismo di Benigni è felicemente sfogato la sua torrentizia oralità ora debordante, ora dimezzata. Un'elegante leggerezza distingue G. Durano nel più riuscito dei personaggi di contorno.[2]

Colonna sonora

La colonna sonora è di Nicola Piovani che vinse appunto l'Oscar per questo.

È composta dalle seguenti tracce:

  1. Beatiful that way-Noa
  2. Buongiorno Principessa
  3. La vita è bella
  4. Viva Giosuè
  5. Grand hotel valse
  6. La notte di favola
  7. La notte di fuga
  8. Le uova nel cappello
  9. Grand hotel fox
  10. Il treno nel buio
  11. Arriva il carro armato
  12. Valsa Larmoyante
  13. L'uovo di struzzo-Danza etiope
  14. Krautentang
  15. Il gioco di Giosuè
  16. Barcarolle
  17. Guido e Ferruccio
  18. Abbiamo vinto (titoli di coda)

Curiosità

  • Benigni ha dichiarato: Questo film è il più bello di tutti che ho fatto, perché fa piegare gli alberi, quando ritorno a casa ritrovo tutti gli alberi piegati, da quanto gli piace, proprio è un film che piace alla natura.
  • Il numero della divisa indossata da Guido nel campo di lavoro è lo stesso indossato da Charlie Chaplin ne Il grande dittatore.
  • Il titolo del film è tratto da una frase del testamento di Lev Trockij. La frase intera è:
«La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore.»
  • Roberto Benigni è stato il secondo interprete italiano a ricevere l'Oscar al miglior attore recitando in un film in lingua straniera, ed il primo di sesso maschile. La prima fu Sophia Loren, Oscar nel con il film La Ciociara.
  • Il costumista Danilo Donati affermò: Io non rido mai con Roberto, non riesco a ridere, ma piango, è una strana senzazione mi viene da piangere, perché per me e molto profondo nel tempo, e come si recitava prima di Goldoni, quando non c'erano i copioni, e tutto che veniva fuori dalla gola, e rimango scioccato, e quindi non posso ridere, non rido mai, piango.
  • Molti si sono affannati intorno all'indovinello che il dottor Lessing propone a Guido nel campo di concentramento, escludendo l'anatroccolo e l'ornitorinco (Grasso grasso, brutto brutto, / tutto giallo in verità: / se mi chiedi dove sono / ti rispondo "qua qua qua". / Quando cammino faccio "poppò": / chi son io dimmelo un po'!). In realtà, per ammissione degli stessi autori, l'indovinello non ha soluzione.
  • Molti sostengono che il campo di Auschwitz sia stato liberato dall'armata rossa e non dalle truppe americane, il che è esatto, tuttavia nel film non si fa nessun riferimento ad Auschwitz
  • Il film è il maggiore incasso italiano a livello mondiale di ogni tempo, classificandosi al 253° posto della classifica internazionale con 228.900.000 dollari.[3]

Home Video

Nel 2002 è uscita in Italia un'autorevole edizione in DVD, con un'intervista, il making of in Inglese con sottotitoli, il dietro le quinte (con scene di prova inedite), la cerimonia degli Oscar, il ricevimento degli altri premi, il trailer Miramax, la galleria fotografica, e il cast completo con biografia dettagliata.

Nel 2005 è uscito il DVD negli Stati Uniti d'America, nella versione sottotitolata, la versione doppiata ancora oggi non è uscita in DVD.

Voci correlate

Altri progetti

Note

  1. ^ Dati forniti dal "dietro le quinte" contenuto nel DVD.
  2. ^ Dati forniti dal dizionario del cinema Morandini
  3. ^ Dato fornito dall'Internet Movie Database

Collegamenti esterni