Logi
Nella mitologia norrena, Logi (norreno antico "fuoco") o Hálogi ("alta fiamma") è un gigante (Jǫtunn). Pur non appartenendo alla schiera degli Æsir né ai Vanir, è la divinità che rappresenta il fuoco, come i suoi fratello Ægir è personificazione del mare e Kári la personificazione del vento. Insieme, rappesentano le tre forze primigenie che plasmarono la Terra. Figlio del gigante Fornjótr, sua moglie era la gigantessa Glöð, che gli diede due graziose figlie, Eisa ("brace", "ceneri") e Eimyrja ("brace splendente")[1].
Logi è spesso confuso con Loki, un'altra divinità (come accadde a Richard Wagner che ne L'anello del Nibelungo indicò Loki come dio del fuoco).
Fonti primarie
Gylfaginning
Logi appare nel Gylfaginning (parte dell'Edda in prosa) di Snorri Sturluson nel racconto del viaggio di Thor e Loki per il Jötunheimr. Giunti al castello del gigante Útgarða-Loki, Loki si trova a sfidare Logi ner chi era più veloce a mangiare. Fu posta una distesa di carne su un lungo tavolo e i due conendenti iniziarono ognuno da un lato per vedere chi prima arrivava nel mezzo. Entrambi impiegarono ugual tempo per raggiungere il mezzo del tavolo, ma Loki divorò della carne fino all'osso, mentre Logi consumò anche le ossa e persino il tavolo dove il cibo era stato posto. Successivamente Útgarða-Loki spiegò che Logi era il fuoco divoratore in persona[2].
Flateyjarbók
Nel Flateyjarbók c'è la descrizione della famiglia di Logi:
Luna di Saturno
A questa figura mitologica è stato intitolato un satellite naturale di Saturno, Loge[3].
Note
- ^ The Younger Edda, Kessinger Publishing, 2004 [1880], ISBN 978-1-4179-7703-1.
- ^ The tale of Utgarda-Loki, su norse-mythology.org. URL consultato il 21 novembre 2017.
- ^ IAUC 8727: Satellites of Saturn, su cfa-www.harvard.edu, Università di Harvard, 30 giugno 2006.