Utente:FabiorWikiTIM/Debunker

Debunking
La pratica di mettere in dubbio o smentire, basandosi su metodologie scientifiche, affermazioni false, esagerate, antiscientifiche; l'attività di un debunker[1]. Un debunker (in italiano: demistificatore o disingannatore) è un individuo che mette in dubbio e smaschera ciarlatanerie, bufale, affermazioni false, esagerate, anti-scientifiche, dubbie o pretenziose[2]. La tradizionale area tematica di intervento del debunker concerneva inizialmente fenomeni ufologici, teorie del complotto, affermazioni sul paranormale, religione, eventi miracolistici o presunti tali, ricerche compiute al di fuori del metodo scientifico. Data la crescente diffusione del fenomeno "Fake News" (disinformazione, complottismo, misinformazione, bufale) o come preferisce definirlo Claire Wardle[3] "ecosistema della disinformazione", la figura odierna del debunker si occupa principalmente di verificare l'attendibilità delle fonti mettendo in dubbio la veridicità del contenuto.
Debunk
Il debunker è colui che smonta, smaschera sciocchezze[4]. L'attività del debunker si focalizza sul processo comunicativo: ripercorre le varie fasi di esso, partendo dal prodotto finito (notizia), analizzandone il contenuto, il contesto, le fonti, per individuare dunque le motivazioni all'origine della notizia ed eventualmente smascherarle. Di conseguenza, il lavoro del debunker consiste non tanto nel discriminare il vero dal falso, quanto piuttosto il vero dal verosimile. Egli utilizza determinati strumenti che la tecnologia offre e che si rivelano efficaci per stabilire la veridicità o meno di una notizia.
Etimologia
Il termine debunk è un neologismo inglese nato nel 1923, quando il romanziere statunitense William Woodward (1874-1950) usò tale termine con il significato di take the bunk out of things (dal sostantivo "bunk", ora desueto, che indicava assurdità o fandonie).
Spesso l'uso della parola debunkery non è limitata all'ambito della validità scientifica, ma è anche usata in senso più generale, come "tentativo di screditare un punto di vista opposto al proprio", ad esempio nel dibattito politico.
Debunkify è invece una variante di debunk, introdotta nel lessico inglese di recente dall'Ohio Tobacco Prevention Foundation, nel significato di smascherare quanto di "mitico" è associato al tabacco.[5]
Strumenti
Il progetto internazionale Verification Handbook[6] ha stilato un vademecum nel 2014, destinato ai giornalisti il cui obbiettivo era quello di imparare a distinguere una notizia potenzialmente falsa da una vera perfezionando l'arte del debunking. Nella guida, specifici strumenti, vengono indicati come utili ai fini dell'attività:
- Google Image Search, su images.google.com. o TinEye, su tineye.com. per la verifica e la ricerca delle immagini;
- FotoForensics, su fotoforensics.com. , FindExif, su findexif.com. o Flickr, su flickr.com. per risalire ai dati dello scatto ed al tipo di fotocamera usata (metadati Exif);
- Google Traduttore per verificare contenuti in lingua straniera;
- Uso di siti video-sharing quali YouTube, su youtube.com. , Vimeo, su vimeo.com. Youku, su youku.com. per effettuare una ricerca basata sui tags interessati.
Critiche
Le critiche dei debunker a volte possono offendere coloro che credono in determinate teorie considerate pseudoscientifiche. Come dimostra lo studio "Debunking in a world of tribes"[7], condotto sulla rivista scientifica PLOS One, che analizza l'andamento delle discussioni su Facebook tra debunker e complottisti, se l’operazione di debunking viene effettuata con toni aggressivi, il rischio è che possa essere poco efficace e controproducente. Ciò avviene perché si finisce per rafforzare il sistema di credenze di chi crede fortemente in teorie di complotto, allontanandolo dalla verità scientifica. Alcuni studiosi, come Marcello Truzzi[8], sostengono che alcuni scettici vanno troppo oltre, facendo anche asserzioni negative. Secondo Truzzi, che definisce tale atteggiamento "pseudoscettico"[9], i veri scettici sono neutrali o agnostici, spesso critici verso affermazioni straordinarie e mai portati a fare critiche negative a priori. Piuttosto lo scettico, di fronte a tali affermazioni, deve richiedere prove fuori dal comune[10]. Questo assunto è spesso reso con la frase: "affermazioni straordinarie (fuori dal comune) richiedono prove straordinarie".
Esempi di debunker
- Martin Gardner
- Harry Houdini
- Penn & Teller
- Basava Premanand
- James Randi
- Carl Sagan
- L. Sprague de Camp
In Italia vi sono:
Note
- ^ Fonte:Garzanti Linguistica [1]
- ^ «To expose or ridicule the falseness, sham, or exaggerated claims of». Estratto da Debunker - American Heritage Dictionary of the English Language. The Free Dictionary.
- ^ Studio Wardle [2]
- ^ Fonte Garzanti [3]
- ^ (EN) Ohio rolls out second phase of anti-smoking campain, in PR Week. URL consultato il 14 Novembre 2017.
- ^ Fonte Verification Handbook [4]
- ^ Studio "Debunking in a world of tribes" su PLOS One [5]
- ^ professore di sociologia alla Eastern Michigan University, che si definisce scettico
- ^ (EN) On Pseudo-Skepticism: A Commentary by Marcello Truzzi from Zetetic Scholar, #12-13, 1987
- ^ (EN) Marcello Truzzi: "And when such claims are extraordinary, that is, revolutionary in their implications for established scientific generalizations already accumulated and verified, we must demand extraordinary proof." Editorial in The Zetetic (Vol. 1, No.1, Fall/Winter 1976, p 4).