Gli Anseriformi (Anseriformes Wagler, 1831) sono un ordine della classe degli uccelli. Di tale raggruppamento fanno parte 176 specie di cigni, oche e anatre, suddivise in 3 famiglie: Anhimidae, Anseranatidae e Anatidae.[1][2]

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Anseriformi
Cigno selvatico
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
OrdineAnseriformes
Wagler, 1831
Famiglie

Distribuzione

Gli Anatidi e i kaimichi sono tutti di costumi acquatici o semiacquatici. In maggioranza nidificano in o vicino a una distesa di acque dolci, ma numerose specie (ad esempio l'oca colombaccio, le anatre vaporiere, gli orchetti) trascorrono gran parte della loro esistenza negli estuari e lungo le coste oceaniche.

A differenza dei kaimichi dell'America Meridionale, gli uccelli di palude si rinvengono in ogni continente, a eccezione dell'Antartide, su tutte le isole più grandi e su molti isolotti sperduti. Alcune specie, tra cui l'oca delle Hawaii e certe sottospecie, o razze, contano soltanto qualche centinaio di individui e sono magari circoscritte a un'unica isola. Altre hanno invece areale distributivo amplissimo e si valutano nell'ordine dei milioni di esemplari. Una diffusione così variegata si può spiegare con la grande adattabilità a un considerevole ventaglio di habitat e regimi alimentari, come nel caso del germano reale, ovvero con la capacità di migrare a lunga distanza, come succede per l'oca lombardella maggiore, o ancora come conseguenza di una causale colonizzazione di un'isola oceanica seguita dalla perdita di ogni istinto migratorio e dal graduale adattamento alle condizioni locali, come si è ad esempio verificato per il germano di Laysan nel Pacifico, il codone di Eaton nell'Oceano Indiano e l'anatra vaporiera delle Falkland nell'Atlantico meridionale. Due specie di Anatidi sono stanziali, vagabondi a parte, in Europa, 12 in Asia, 18 in Africa, 10 nell'America del Nord, 30 nell'America centro-meridionale e 25 in Australasia. Le 61 specie restanti sono più cosmopolite, abitano due o più continenti.

Tra i primi uccelli ad essere addomesticati, oche e anatre erano già allevate a scopi alimentari più di 4500 anni fa. Anche i cigni sono da tempo tenuti in cattività, ma a scopo ornamentale. Gli Anseiformi comprendono alcuni uccelli incapaci di volare, ma per la maggior parte sono grandi volatori e possono coprire lunghe distanze durante le migrazioni. In volo, battono continuamente le ali e possono raggiungere i 122 km/h. Alcuni anseiformi sono stati osservati mentre volavano a quasi 8500 m di altitudine, vicino alla cima dell'Everest. Alcune specie restano in acqua anche per dormire, altre salgono sulle rive; emettono tutte una vasta gamma di suoni. Le razze degli anseiformi domestici discendono dai germani, dalle anatre mute, dalle oche cigno e dalle oche selvatiche. I germani, originari dell'emisfero boreale, sono stati introdotti diffusamente nel resto del mondo e si sono ibridati provocando spesso una diluizione genetica delle specie locali. Molti anseiformi sono erbivori e mangiano erbe, semi e altri tipi di materiale vegetale; alcune specie si nutrono invece di pesci, insetti, molluschi e crostacei.

Gli anseiformi sono diffusi soprattutto nell'emisfero nord (il numero maggiore di specie è presente in nord America), ma vivono praticamente ovunque, a eccezione dell'Antartide. Si possono trovare in quasi tutti i tipi di zone umide, dai laghetti cittadini alle lagune del Mar Glaciale Artico. Alcune specie trascorrono molto del loro tempo in mare.

Descrizione

Dati i loro costumi acquatici, gli Anseriformi in generale hanno corporatura ampia, zona inferiore appiattita, collo da medio a lungo e zampe piuttosto brevi con dita palmate. Il becco è di solito slargato e sottile, con un'«unghia» cornea verso la punta che in talune specie termina con un uncino poco accennato. Sui lati le mandibole, in moltissime specie, presentano lamelle a pettine che fungono da setaccio per trattenere le particelle alimentari, mentre la lingua è discretamente spessa e provvista ai margini di corte formazioni spinose utili per afferrare e manipolare quanto verrà inghiottito. Le anatre per lo più hanno zampe arretrate, talora molto indietro rispetto al baricentro, per cui sul terreno si muovono in modo lento e impacciato. D'altra parte questo accorgimento consente alle numerose specie che trovano di che sfamarsi sott'acqua (anatre tuffatrici, smerghi, anatre dalla coda rigida) di muoversi a loro perfetto agio nell'elemento liquido. Pochissime anatre (citiamo lo smergo minore) si servono in immersione anche delle ali, che viceversa in linea di massima sono tenute aderenti al corpo. Oche e tadorne sono di norma più legate alla terra, soprattutto quando vanno in cerca di cibo: le zampe, più lunghe, hanno un'ubicazione più centrale, la postura è più eretta e la deambulazione meno difficoltosa.

Tutte le specie di anseiformi sono simili nella forma e hanno il collo relativamente lungo, zampe corte, piedi palmatie becchi larghi e appiattiti. Sono quasi tutti ottimi nuotatori, anche se molte specie si sono adattate alla terraferma. Per proteggersi dall'acqua fredda, hanno piume fitte e idrorepellenti, e, sotto, uno spesso strato di piumino isolante. Il piumaggio esterno è spesso vivacemente colorato.

Tassonomia

Gli Anseriformi e i Galliformi (fagiani, ecc.) sono gli uccelli neogettui più primitivi, e seguono i ratiti e i tinamosi nei sistemi di classificazione degli uccelli. Insieme appartengono a Galloanserae. Diverse famiglie di uccelli estinti dalle insolite caratteristiche come i pelagornithidi, simili ad albatross, e i giganti terricoli come i gastornithidi e i dromornithidi, sembrano essere imparentati con i moderni anseriformi, sulla base di alcune peculiari caratteristiche della regione del cranio, nella fisiologia del becco e nella zona pelvica.[3][4][5][6][7][8] Il genere Vegavis è stato per un po di tempo considerato il primo membro del gruppo corona degli anseriformi, ma un recente documento del 2017, ha dimostrato che questo uccello si posizionava appena fuori dal gruppo corona, nella famiglia dei Vegaviidae.[9]

Di seguito è riportato un cladogramma, sulla filogenesi degli anseriformi e dei loro parenti:[3][4][5][6][7][9]

Odontoanserae

† Pelagornithidae  

Anserimorphae

† Gastornithidae  

† Dromornithidae  

† Vegaviidae

Anseriformes     

Sistematica

L'ordine Anseriformes comprende 3 famiglie:[1][2]

 
Kaimichi meridionale
 
Oca gazza
 
Dendrocigna falcata
 
Oca selvatica
 
Oca del Canada
 
Oca collorosso
 
Oca delle nevi
 
Oca imperatrice

Famiglia Anhimidae

Famiglia Anseranatidae

Famiglia Anatidae

Sottofamiglia Dendrocygninae

Sottofamiglia Stictonettinae

Sottofamiglia Plectropterinae

Sottofamiglia Anserinae

Tribù Biziurini
Tribù Oxyurini
Tribù Anserini

Sottofamiglia Anatinae

Tribù Tadornini
Tribù Mergini
Tribù Cairinini
Tribù Aythyini
Tribù Anatini

Filogenia

Anseriformi viventi, basato sulle ricerche di Boyd (2007).[2]

Note

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Order Anseriformes, in IOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024. URL consultato il 5 maggio 2014.
  2. ^ a b c John Boyd, Anseriformes – waterfowl, su jboyd.net, 2007. URL consultato il 30 dicembre 2015.
  3. ^ a b A. Andors, Reappraisal of the Eocene groundbird Diatryma (Aves: Anserimorphae), in Science Series Natural History Museum of Los Angeles County, vol. 36, 1992, pp. 109–125.
  4. ^ a b P.F Murrary e P. Vickers-Rich, Magnificent Mihirungs: The Colossal Flightless Birds of the Australian Dreamtime, Indiana University Press, 2004.
  5. ^ a b E. Bourdon, Osteological evidence for sister group relationship between pseudo-toothed birds (Aves: Odontopterygiformes) and waterfowls (Anseriformes), in Naturwissenschaften, vol. 92, n. 12, 2005, pp. 586–91.
  6. ^ a b F. Agnolín, Brontornis burmeisteri Moreno & Mercerat, un Anseriformes (Aves) gigante del Mioceno Medio de Patagonia, Argentina., in Revista del Museo Argentino de Ciencias Naturales, vol. 9, 2007, pp. 15–25.
  7. ^ a b B.C. Livezey e R.L. Zusi, Higher-order phylogeny of modern birds (Theropoda, Aves: Neornithes) based on comparative anatomy. II. Analysis and discussion, in The Science of Nature, vol. 149, n. 1, 2007, pp. 1–95.
  8. ^ A. Louchart, J.-Y. Sire, C. Mourer-Chauviré, D. Geraads, L. Viriot e V. de Buffrénil, Structure and Growth Pattern of Pseudoteeth in Pelagornis mauretanicus (Aves, Odontopterygiformes, Pelagornithidae), in PLoS ONE, vol. 8, n. 11, 2013.
  9. ^ a b F.L. Agnolín, F.B. Egli, S. Chatterjee e J.A.G Marsà, Vegaviidae, a new clade of southern diving birds that survived the K/T boundary, in The Science of Nature, vol. 104, n. 87, 2017.

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Collegamenti esterni

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