Nazionale maschile di calcio della Norvegia
La nazionale di calcio della Norvegia (in norvegese Norges herrelandslag i fotball o Det norske herrelandslaget i fotball) è la selezione di calcio che rappresenta la Norvegia ed è controllata dalla NFF.
[[File:{{Naz/{{{Nome}}}|a}}|class=noviewer|{{Naz/{{{Nome}}}|c}} (bandiera)|35px]] {{{Nome}}} | |
---|---|
Uniformi di gara | |
Sport | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Selezionatore | {{{Selezionatore}}} |
Ranking FIFA | 86º (6 aprile 2017) |
Esordio internazionale | |
{{{Prima partita}}} | |
Migliore vittoria | |
{{{Maggiore vittoria}}} | |
Peggiore sconfitta | |
{{{Maggiore sconfitta}}} |
Conta 3 partecipazioni alle fasi finali del campionato del mondo (1938, 1994, 1998), dove il miglior risultato sono gli ottavi di finale raggiunti nel 1998, e una partecipazione al campionato europeo (2000), dove non è andata oltre il primo turno.
È l'unica nazionale al mondo a non aver mai perso con il Brasile: in quattro partite con i verdeoro ha totalizzato 2 vittorie e 2 pareggi[1].
Occupa l'86ª posizione del Ranking mondiale FIFA[2].
Storia
La Norvegia ottenne buoni risultati nella seconda metà degli anni '30. Alle Olimpiadi 1936 batté la Germania padrona di casa vinse il bronzo classificandosi terza, dietro l'Austria e l'Italia. Gli stessi azzurri, nel 1938, eliminarono la squadra (2-1 dopo i tempi supplementari) al debutto in un mondiale.
Seguì un lungo periodo di lontananza dai massimi palcoscenici: dal secondo dopoguerra sino agli anni '80 la Norvegia fu una delle nazionali più deboli d'Europa, mancando ogni qualificazione a europei o mondiali e spesso concludendo i gironi di qualificazione agli ultimi posti.
Anni ottanta
Gli anni '80 iniziarono con una vittoria contro la Bulgaria, un largo successo per 6-1 contro la Finlandia (con quattro gol di Pål Jacobsen) e una vittoria contro la Svizzera in una gara di qualificazione al campionato del mondo 1982. L'entusiasmo non si spense neanche dopo la sconfitta per 4-0 del 1980 contro l'Inghilterra.
La qualificazione a Spagna 1982 svanì dopo le sconfitte di misura patite nella primavera del 1981 contro Ungheria e Romania. Il 9 settembre 1981, contro l'Inghilterra all'Ullevaal Stadion, la Norvegia volle riscrivere la storia. Fino ad allora aveva sempre perso contro gli inglesi (5 sconfitte in altrettante partite ufficiali, con 2 gol fatti e 24 subiti). Malgrado lo sfavore dei pronostici, la squadra scandinava, guidata da Tom Lund e dal giovane Hallvar Thoresen, che avevano saltato il match di andata a Wembley l'anno prima, ritrovò slancio. L'iniziale gol di Bryan Robson portò in vantaggio gli inglesi, ma a metà del primo tempo la Norvegia trovò il pari con un cross di Tom Lund che finì in rete senza essere toccato da Roger Albertsen, a cui fu comunque assegnato il gol. Il gol del vantaggio norvegese arrivò prima della fine della prima frazione e portò la firma di Hallvar Thoresen. Nel secondo tempo, nonostante la pressione inglese, il risultato non cambiò e i norvegesi portarono a casa una storica vittoria, sebbene inutile ai fini della qualificazione al mondiale.
Lund si ritirò dalla nazionale alla fine del 1982, non prima di aver segnato un gol, il primo dell'incontro, nella partita vinta per 3-1 contro la Jugoslavia e valida per le qualificazioni al campionato d'Europa 1984. Gli altri gol furono di Økland e Åge Hareide. A metà delle eliminatorie i norvegesi parvero avere ottime chance di qualificarsi per la fase finale dell'europeo, ma il ritiro di Lund pesò: la squadra ottenne un solo punto in classifica nelle restanti partite e restò ancora una volta fuori dalla fase finale della rassegna continentale.
La nazionale olimpica norvegese terminò poi al terzo posto il girone di qualificazione alle Olimpiadi 1984, dietro Polonia e Germania Est. Malgrado il piazzamento sfavorevole, il boicottaggio delle Olimpiadi di Los Angeles deciso dal blocco orientale fece sì che la Norvegia subentrasse al posto dei tedeschi orientali. La Norvegia esordì contro il Cile e pareggiò senza reti, poi perse di misura contro la Francia e batté inutilmente per 2-0 il Qatar, rimanendo fuori al primo turno. Durante il torneo si misero in luce Per Egil Ahlsen, Terje Kojedal, Tom Sundby e il portiere Erik Thorstvedt, che sarebbero divenute colonne della nazionale negli anni a venire.
A metà degli anni '80 la Norvegia ottenne altri risultati deludenti. Rimane comunque negli annali una vittoria per 2-1 del 1985 contro gli italiani, per altro detentori del titolo mondiale, in amichevole allo Stadio Via del Mare di Lecce[3]. Qualche settimana dopo il successo di Lecce la Norvegia perse per 5-1 in casa contro la Danimarca in un match di qualificazione al campionato del mondo 1986. Nella primavera del 1986 la Norvegia batté in amichevole anche i futuri campioni del mondo dell'Argentina per 1-0 all'Ullevaal Stadion.
Dopo la mancata qualificazione a Messico 1986 la Norvegia rimase fuori anche dal campionato d'Europa 1988.
Anni novanta
Nell'ottobre 1990 il C.T. Ingvar Stadheim si dimise dopo un brutto inizio delle qualificazioni al campionato d'Europa 1992. Gli subentrò il C.T. dell'Under-21 Egil "Drillo" Olsen, il cui approdo segnò l'inizio di un'epoca di soddisfazioni per la nazionale norvegese.
All'inizio degli anni '90 il movimento calcistico norvegese non poteva contare su moltissimi talenti, ad eccezione del difensore Rune Bratseth e del portiere Erik Thorstvedt, star di livello internazionale. Attorno a questi due elementi l'allenatore costruì una squadra solida, che includeva anche giovani quali Øyvind Leonhardsen, Stig Inge Bjørnebye, Lars Bohinen ed Erik Mykland.
Il 5 giugno 1991 contro l'Italia la Norvegia colse un'importante vittoria per 2-1, con reti di Bohinen e Tore André Dahlum. Sebbene la squadra non riuscì a qualificarsi per Euro '92, rimase in lotta per un posto nella fase finale sino alla fine, concludendo il girone al terzo posto dietro Unione Sovietica e gli azzurri di Azeglio Vicini.
Verso la fine della campagna di qualificazione europea Olsen richiamò in nazionale il centrocampista Kjetil Rekdal, rimasto fuori dalla squadra per più di due anni dopo una serie di prestazioni negative in Bundesliga. Rekdal sarebbe divenuto una delle colonne della nuova nazionale nel decennio a venire.
In vista delle qualificazioni per il campionato del mondo 1994 la Norvegia fu inserita nel gruppo di Inghilterra, Paesi Bassi, Polonia e San Marino. Malgrado fosse sfavorita dai pronostici, la nazionale scandinava riuscì a centrare la qualificazione. Esordì con una vittoria per 10-0 contro i sammarinesi e con un altro successo contro i favoriti olandesi. Il pareggio in trasferta contro gli inglesi grazie ad un gol dalla distanza di Rekdal valse alla squadra di Olsen un altro importante punto in classifica. Nel 1993 arrivarono altre vittorie, una per 3-1 contro la Turchia e una per 2-0 contro l'Inghilterra. A Rotterdam i norvegesi fermarono sullo 0-0 i Paesi Bassi e il 13 ottobre ottennero la certezza aritmetica dell'approdo negli Stati Uniti sconfiggendo per 3-0 la Polonia a Poznań con gol di Jostein Flo, Jan Åge Fjørtoft e Ronny Johnsen. Dal 1938 la Norvegia non raggiungeva la fase finale di un mondiale. Nel ranking FIFA dell'ottobre 1993 la Norvegia si issò addirittura al secondo posto, alle spalle del Brasile.
Dopo l'iniziale vittoria contro il Messico (gol di Rekdal, subentrato dalla panchina), nella fase finale di Stati Uniti 1994 la Norvegia uscì sconfitta per 1-0 dalla seconda partita contro l'Italia (contro cui giocò per larga parte dell'incontro in dieci uomini). Tutte le squadre del girone si trovavano a quota tre punti in classifica. Per qualificarsi al turno successivo ai norvegesi sarebbe bastato vincere contro l'Irlanda o anche pareggiare nel caso in cui la partita tra Messico e Italia non fosse finita in parità[4]. Lo 0-0 contro gli irlandesi volle però dire eliminazione al primo turno, malgrado il pareggio tra Italia e Messico.
Durante le eliminatorie dell'europeo di Inghilterra 1996 la Norvegia parve ben avviata verso la qualificazione, ma due sconfitte nelle ultime due partite contro Rep. Ceca e Paesi Bassi significarono eliminazione. Bratseth e Thorstvedt si erano entrambi ritirati ed erano stati sostituiti rispettivamente con Henning Berg e Frode Grodås. Nelle qualificazioni al campionato del mondo 1998 fecero la loro comparsa in squadra i giovani Tore André Flo e Ole Gunnar Solskjær. Solskjær segnò una doppietta nella vittoria per 5-0 contro l'Azerbaigian e fu in seguito acquistato dal Manchester Utd. Flo conobbe la ribalta quando segnò due gol nella prestigiosa vittoria per 4-2 contro il Brasile all'Ullevaal Stadion, nel 1997, in amichevole.
La Norvegia si assicurò la partecipazione a Francia 1998 con due partite ancora da giocare, battendo per 4-0 la Finlandia alla terzultima giornata del proprio girone. Per la prima volta nella sua storia la Norvegia ottenne dunque due qualificazioni consecutive alla fase finale dei mondiali.
Nelle prime partite disputate in Francia la Norvegia non impressionò. Pareggiò, infatti, contro Marocco e Scozia, presentandosi all'ultimo match contro il Brasile con l'obbligo di vincere. Il 23 giugno 1998 al Vélodrome di Marsiglia andò in scena il match più memorabile del calcio norvegese. Bebeto portò in vantaggio i brasiliani dopo 78 minuti e la Norvegia parve ormai fuori dai giochi. In pochi minuti, però, Flo riuscì a pareggiare e a due minuti dalla fine ottenne un calcio di rigore. Sul dischetto si presentò Rekdal, che realizzò il rigore, dando una grande gioia ad un'intera nazione[5]. Le due vittorie ottenute contro il Brasile (l'amichevole del 1997 e la partita di Francia '98) rendono la Norvegia l'unica formazione a non aver mai perso contro i sudamericani, contro cui la Norvegia ha anzi un bilancio positivo[6]. Agli ottavi di finale contro l'Italia un gol di Christian Vieri eliminò gli scandinavi[7][8], mettendo fine ad una striscia di imbattibilità di 17 partite consecutive.
Anni duemila
Dopo le dimissioni di Olsen, sulla panchina della nazionale arrivò Nils Johan Semb, sotto la cui guida la Norvegia si qualificò per Euro 2000, dove uscì al primo turno: dopo un buon esordio (vittoria per 1-0 sulla Spagna[9]), fu battuta dalla Jugoslavia per 1-0[10] e pareggiò senza reti l'ultima partita contro la Slovenia, concludendo il girone al terzo posto (a pari punti con la Jugoslavia, ma svantaggiata dallo scontro diretto).
Nel 2003 Semb fu rimpiazzato da Åge Hareide. Nel girone di qualificazione al mondiale 2006, complice una sconfitta con la Scozia[11], la Norvegia si piazzò seconda nel girone (ancora dietro gli azzurri) e nello spareggio per accedere alla fase finale del mondiale venne battuta dalla Repubblica Ceca con un doppio 1-0[12].
Alla fine del 2008, dopo un anno solare senza vittorie, Hareide si dimise e fu sostituito dal rientrante Egil Olsen, che rimase in carica sino al settembre 2013, mancando la qualificazioni a tutti gli europei e i mondiali. Gli successe Per-Mathias Høgmo, che non ebbe migliore fortuna. La sua gestione durò tre anni e fu segnata dalla mancata qualificazione al Francia 2016: l'eliminazione, dopo il terzo posto nel girone dietro Italia e Croazia, arrivò contro l'Ungheria nel play-off[13]. A Høgmo, dimessosi nel novembre 2016, successe nel febbraio 2017 Lars Lagerbäck[14], che non riuscì a condurre la Norvegia al campionato del mondo 2018.
Colori e simboli
La divisa della nazionale è tradizionalmente composta da una maglia rossa, calzoncini bianchi e calzettoni blu scuro e rispecchia i colori della bandiera norvegese. La maglia non è monocromatica, ma presenta spesso bordini o disegni bianchi e blu scuri: il disegno più emblematico fu quello del periodo 1995-1997, quando i giocatori mostravano sul petto una croce norvegese sfumata. In trasferta solitamente la tenuta è bianca con disegni rossi e blu scuri.
La nazionale norvegese porta sulla divisa una bandiera norvegese inserita in un cerchio bianco bordato di rosso e a sinistra lo stemma della federazione calcistica.
Stadio
La nazionale norvegese disputa le partite in casa nello stadio nazionale Ullevaal Stadion di Oslo, che ha una capacità massima attuale di 25.572 posti. Il record di spettatori fu di 35 495 per una partita internazionale tra Norvegia e Spagna.
Stadio casalingo anche di vari club della capitale, l'Ullevaal è gestito dal marzo 2007 dalla Federazione calcistica della Norvegia.
Partecipazioni ai tornei internazionali
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Non partecipante |
1934 | Non partecipante |
1938 | Ottavi di finale |
1950 | Non partecipante |
1954 | Non qualificata |
1958 | Non qualificata |
1962 | Non qualificata |
1966 | Non qualificata |
1970 | Non qualificata |
1974 | Non qualificata |
1978 | Non qualificata |
1982 | Non qualificata |
1986 | Non qualificata |
1990 | Non qualificata |
1994 | Primo turno |
1998 | Ottavi di finale |
2002 | Non qualificata |
2006 | Non qualificata |
2010 | Non qualificata |
2014 | Non qualificata |
2018 | Non qualificata |
Campionato europeo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1960 | Non qualificata |
1964 | Non qualificata |
1968 | Non qualificata |
1972 | Non qualificata |
1976 | Non qualificata |
1980 | Non qualificata |
1984 | Non qualificata |
1988 | Non qualificata |
1992 | Non qualificata |
1996 | Non qualificata |
2000 | Primo turno |
2004 | Non qualificata |
2008 | Non qualificata |
2012 | Non qualificata |
2016 | Non qualificata |
Giochi olimpici[15] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1908 | Non partecipante |
1912 | Quarti di finale |
1920 | Quarti di finale |
1924 | Non partecipante |
1928 | Non partecipante |
1936 | Bronzo |
1948 | Non partecipante |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Non invitata |
1995 | Non invitata |
1997 | Non qualificata |
1999 | Non qualificata |
2001 | Non qualificata |
2003 | Non qualificata |
2005 | Non qualificata |
2009 | Non qualificata |
2013 | Non qualificata |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Non partecipante | - | - | - | - |
1934 | Italia | Non partecipante | - | - | - | - |
1938 | Francia | Ottavi di finale | 0 | 0 | 1 | 1:2 |
1950 | Brasile | Non partecipante | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Non qualificata | - | - | - | - |
1958 | Svezia | Non qualificata | - | - | - | - |
1962 | Cile | Non qualificata | - | - | - | - |
1966 | Inghilterra | Non qualificata | - | - | - | - |
1970 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Non qualificata | - | - | - | - |
1982 | Spagna | Non qualificata | - | - | - | - |
1986 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1990 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1994 | Stati Uniti | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 1:1 |
1998 | Francia | Ottavi di finale | 1 | 2 | 1 | 5:5 |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2006 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2010 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2014 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2018 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1960 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
1964 | Spagna | Non qualificata | - | - | - | - |
1968 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1972 | Belgio | Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | Jugoslavia | Non qualificata | - | - | - | - |
1980 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1984 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
1988 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1992 | Svezia | Non qualificata | - | - | - | - |
1996 | Inghilterra | Non qualificata | - | - | - | - |
2000 | Belgio / Paesi Bassi | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 1:1 |
2004 | Portogallo | Non qualificata | - | - | - | - |
2008 | Austria / Svizzera | Non qualificata | - | - | - | - |
2012 | Polonia / Ucraina | Non qualificata | - | - | - | - |
2016 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1908 | Londra | Non partecipante | - | - | - | - |
1912 | Stoccolma | Quarti di finale | 0 | 0 | 1 | 0:7 |
1920 | Anversa | Quarti di finale | 1 | 0 | 1 | 3:5 |
1924 | Parigi | Non partecipante | - | - | - | - |
1928 | Amsterdam | Non partecipante | - | - | - | - |
1936 | Berlino | Bronzo | 3 | 0 | 1 | 10:4 |
1948 | Londra | Non partecipante | - | - | - | - |
Tutte le rose
Template:Nazionale norvegese mondiali 1938 Template:Nazionale norvegese mondiali 1994 Template:Nazionale norvegese mondiali 1998
Template:Nazionale norvegese europei 2000
Template:Nazionale norvegese Olimpiadi 1912 Template:Nazionale norvegese Olimpiadi 1920 Template:Nazionale norvegese Olimpiadi 1936
NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
Convocazione più recente
Lista dei 25 convocati in vista delle partite amichevoli contro Macedonia del Nord e Slovacchia, rispettivamente del 11 e del 14 novembre 2017.
Statistiche aggiornate al 14 novembre 2017.
Commissari tecnici
CT | Periodo |
---|---|
Willibald Hahn | 1953-1955 |
Ron Lewin | 1956-1957 |
Edmund Majowski | 1958 |
Ragnar Nikolai Larsen | 1958 |
Kristian Henriksen | 1959 |
Wilhelm Kment | 1960-1962 |
Ragnar Nikolai Larsen | 1962-1966 |
Wilhelm Kment | 1967-1969 |
Øivind Johannessen | 1970-1971 |
George Curtis | 1972-1974 |
Kjell Schou-Andreassen e Nils Arne Eggen | 1975-1977 |
Tor Røste Fossen | 1978-1987 |
Tord Grip | 1987-1988 |
Ingvar Stadheim | 1988-1990 |
Egil Olsen | 1990-1998 |
Nils Johan Semb | 1998-2003 |
Åge Hareide | 2004-2008 |
Egil Olsen | 2009-2013 |
Per-Mathias Høgmo | 2013-2016 |
Lars Lagerbäck | 2017- |
Record individuali
Presenze
Posizione | Nome | Presenze (reti) | Periodo |
---|---|---|---|
1 | John Arne Riise | 110 (16) | 2000-2013 |
2 | Thorbjørn Svenssen | 104 (0) | 1947-1962 |
3 | Henning Berg | 100 (9) | 1992-2004 |
4 | Erik Thorstvedt | 97 (0) | 1982-1996 |
5 | John Carew | 91 (24) | 1998-2011 |
6 | Brede Hangeland | 91 (4) | 2002-2014 |
7 | Øyvind Leonhardsen | 86 (19) | 1990-2003 |
8 | Kjetil Rekdal | 83 (17) | 1987-2000 |
9 | Morten Gamst Pedersen | 83 (17) | 2004-2014 |
10 | Steffen Iversen | 79 (21) | 1998-2011 |
Reti
Posizione | Nome | Reti (presenze) | Periodo |
---|---|---|---|
1 | Jørgen Juve | 33 (45) | 1928-1937 |
2 | Einar Gundersen | 26 (33) | 1917-1928 |
3 | Harald Hennum | 25 (43) | 1949-1960 |
4 | John Carew | 24 (91) | 1998-2011 |
5 | Ole Gunnar Solskjær | 23 (67) | 1995-2007 |
6 | Tore André Flo | 23 (76) | 1995-2004 |
7 | Gunnar Thoresen | 22 (64) | 1946-1959 |
8 | Steffen Iversen | 21 (79) | 1998-2011 |
9 | Jan Åge Fjørtoft | 20 (71) | 1986-1996 |
10 | Odd Iversen | 19 (45) | 1967-1979 |
Note
- ^ Norway national football team: record v Brazil, 11v11.com
- ^ (EN) FIFA.com, The FIFA/Coca-Cola World Ranking - Ranking Table - European Zone - FIFA.com, su FIFA.com. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ Mario Sconcerti, L' ITALIA S' È PERSA, in La stagione dei Mondiali - la Repubblica, 26 settembre 1985, p. 27.
- ^ EIRE - NORVEGIA, VINCERE E COSÌ SIA, in Mondiali USA '94 - la Repubblica, New York, 28 giugno 1994, p. 3.
- ^ Incredibile Brasile La Norvegia passa, su repubblica.it, 23 giugno 1998.
- ^ Luigi Garlando, Giancarlo Galavotti e Sebastiano Vernazza, attenti a Flonaldo, il fenomeno dei fiordi, in La Gazzetta dello Sport, Aix-en-Provence, 25 giugno 1998.
- ^ Emanuela Audisio, Olsen punta tutto su Flo Bella la vostra difesa, in Sport - la Repubblica, Aix-en-Provence, 27 giugno 1998, p. 48.
- ^ Zampata di Vieri l'Italia è nei quarti, su repubblica.it, 27 giugno 1998.
- ^ Alessandro De Calò e Giampietro Agus, Solita Spagna: falsa partenza, in La Gazzetta dello Sport, Rotterdam, 14 giugno 2000.
- ^ Milosevic e nervi tesi la Jugoslavia va, su repubblica.it, Liegi, 18 giugno 2000.
- ^ Filippo Maria Ricci, Miller colpisce ancora, ma stavolta ci fa un favore, in La Gazzetta dello Sport, Oslo, 8 settembre 2005.
- ^ Australia ai mondiali dopo 32 anni ok Spagna, Svizzera e Rep. Ceca, su repubblica.it, 16 novembre 2005.
- ^ L'Ungheria batte la Norvegia, giocherà gli Europei dopo 44 anni, su repubblica.it, Budapest, 15 novembre 2015.
- ^ (EN) Former Iceland coach Lars Lagerback hired by struggling Norway, espnfc.com, 1º febbraio 2017.
- ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su nazionale di calcio della Norvegia
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale della The Norwegian Football Association (NFF) in inglese e norvegese, su fotball.no.
- (DE, EN, IT) Nazionale maschile di calcio della Norvegia, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- RSSSF archivio incontri internazionali 1908-, su rsssf.no.
- RSSSF archivio presenze giocatori, su rsssf.com.