Reputation (Taylor Swift)

album di Taylor Swift del 2017
Versione del 12 dic 2017 alle 07:39 di Atarubot (discussione | contributi) (template citazione; fix formato data; fix parametro lingua)

Reputation (stilizzato come reputation) è il sesto album in studio della cantautrice statunitense Taylor Swift, pubblicato il 10 novembre 2017 dalla Big Machine Records.

Reputation
album in studio
ArtistaTaylor Swift
Pubblicazione10 novembre 2017
Durata55:38
Dischi1
Tracce15
GenerePop[1]
Synth pop[2]
Elettropop[3]
EtichettaBig Machine Records
ProduttoreTaylor Swift · Jack Antonoff · Max Martin · Shellback · Ali Payami · Oscar Görres · Oscar Holter
FormatiCD · LP · download digitale · streaming
Certificazioni
Dischi d'oroRegno Unito (bandiera) Regno Unito[4]
(vendite: 100 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[5]
(vendite: 7 500+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia[6]
(vendite: 70 000+)
Taylor Swift - cronologia
Album precedente
(2014)
Album successivo
Logo
Logo del disco Reputation
Logo del disco Reputation
Singoli
  1. Look What You Made Me Do
    Pubblicato: 25 agosto 2017
  2. ...Ready for It?
    Pubblicato: 24 ottobre 2017

Il 1 dicembre 2017 l'album viene reso disponibile su tutte le piattaforme musicali di streaming[7].

Il disco

Copertina e titolo

La copertina dell'album è stata realizzata dai fotografi Mert Alaş e Marcus Piggott.[8] Essa ritrae Swift vestita con un maglione grigio con degli strappi, una collana choker e dei titoli di giornale col suo nome che coprono il lato sinistro del suo viso.[9]

Edizioni speciali

In collaborazione con Target verranno pubblicati insieme all'album due magazine esclusivi, di 72 pagine ciascuno, contenenti contenuti esclusivi, come foto, testi scritti a mano, poesie e dipinti completamente realizzati da Swift.[10] La copertina del primo volume. denominato Reputation Vol.1, sui toni dell'arancione con la cantante che indossa un maglione nero, è stata fotografata da Mert e Marcus, mentre quella del secondo, Reputation Vol.2, da Benny Horne e raffigura Swift in una giacca camouflage di Marc Jacobs.[11]

Critica

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
The A.V. Club[12]     
Entertainment Weekly[13]     
The Guardian[14]     
The Independent[15]     
NME[16]     
Rolling Stone[17]     

Su Metacritic, che assegna un voto in base 100 raccogliendo le varie recensioni delle principali testate giornalistiche, reputation ha ricevuto un voto di 71/100 basato su 16 recensioni.[18]

Scrivendo per il The Guardian, Alexis Petridis da un'opinione positiva sull'album, scrivendo che esso "potrebbe essere infangato da eventuali pettegolezzi e critiche, ma è impossibile negare l'intelligenza del cantautorato ed il valore dei testi nel sesto album della pop star" e notando che le canzoni vedono "Swift tagliare gli ultimi collegamenti con le sue radici di Nashville a favore dello strombettio e starnazzo del pop con influenze EDM.[14] Rob Sheffield scrive per Rolling Stone che l'album "mostra il lato più cupo e profondo del genio del pop che, come tale, sta provando qualcosa di nuovo, come ha sempre fatto".[17] Roisin O'Connor scrive invece per The Independent che "Call It What You Want è probabilmente la miglior canzone che Swift abbia mai realizzato", elogiando la produzione di Jack Antonoff e definendola essenziale per l'album; "l'amore di Antonoff per le sonorità synth-pop degli anni 80 è il perfetto contrappeso al tocco dance ed elettronico di Max Martin e Shellback".[15]

Promozione

Il 18 agosto 2017 Swift cancellò tutti i contenuti dai suoi account sui social media, facendo supporre una qualche novità in campo musicale.[19][20] Il 21 agosto condivise su tutti gli account un misterioso video di 10 secondi della coda di un serpente,[21] e nei due giorni successivi comparvero altri due video nei quale venivano mostrati il corpo e la testa del serpente.[22] Il 23 agosto, poche ore dopo alla pubblicazione dell'ultimo video ritraente la testa del serpente, la cantante ha annunciato il nuovo brano, in uscita il venerdì successivo, in contemporanea al nuovo album.[23]

UPS ha annunciato di essere il partner ufficiale per le consegne dell'album negli Stati Uniti.[24] In alcune città, ai furgoni dell'azienda è stata appesa la cover dell'album, ai quali i fan possono fare foto e condividerle sui social network con un hashtag dedicato per aumentare le opportunità di accedere ai biglietti per il futuro tour.[25]

Un'altra collaborazione è stata effettuata con il rivenditore statunitense Ticketmaster attraverso un programma di bundle, denominato Taylor Swift Tix.[26] Infatti, coloro che volessero acquistare un biglietto per il futuro tour della cantante possono iscriversi al sito dedicato ed essere messi in una lista d'attesa, all'interno della quale è possibile guadagnare priorità attraverso vari metodi, come acquisto di merchandise, attività sui social o preordini dell'album.[27] L'iniziativa termina il 28 novembre 2017, data entro la quale i fan riceveranno ulteriori istruzioni su come acquistare i biglietti.[28]

Swift ha collaborato inoltre con AT&T per produrre una serie di dietro le quinte della realizzazione dell'album, chiamato The Making of a Song. La serie sarà pubblicata in esclusiva sul portale Taylor Swift Now il 13 novembre. Un pop-up store sarà allestito a New York dal 12 al 16 novembre per dare l'opportunità ai fan di acquistare in prima persona il merchandise esclusivo della cantante.[29]

Il 7 novembre 2017, è stato annunciato che l'album alla sua pubblicazione non sarà presente nelle applicazioni di streaming musicale come Spotify e Apple Music per almeno una settimana dalla sua uscita, se non per il marketing del download digitale e dei negozi di dischi.[30]

Singoli

  • Look What You Made Me Do è stato annunciato il 23 agosto 2017 sui canali social della cantante ed è stato reso disponibile in download digitale il 25 agosto in tutto il mondo. Il singolo è stato accolto da un'accesa attenzione mediatica da più parti[31][32], infrangendo immediatamente svariati record, tra cui brano più trasmesso in un giorno su Spotify e video più visto in un giorno su YouTube.[33][34] Ha raggiunto la prima posizione su iTunes in 74 paesi ed ha ricevuto 8 milioni di riproduzioni in streaming su Spotify, diventando l'artista femminile con più ascolti nelle prime 24 ore.[35] Negli Stati Uniti, il brano ha raggiunto la prima posizione della Billboard Hot 100 con 913.000 copie equivalenti, di cui 353.000 copie vendute, segnando il terzo più alto debutto negli Stati Uniti e la quinta prima posizione per la cantante.[36] Ha inoltre battuto il record come canzone più passata ed ascoltata nelle radio statunitensi nelle prime 24 ore di pubblicazione, con 4228 passaggi ed un pubblico di 27,3 milioni di ascoltatori,[37] ed è stato certificato disco di platino per aver venduto 1 milione di copie. In contemporanea all'uscita del singolo è stato pubblicato sul canale Vevo dell'artista il lyric video, contenente il testo del brano, prodotto da Swift stessa insieme a Joseph Kahn. Esso ha ricevuto più di 20 milioni di visualizzazioni durante le sue prime 24 ore su YouTube, diventando il lyric video più visto nelle prime 24 ore.[38] Il video ufficiale, anch'esso diretto da Khan, è stato presentato durante la serata dei MTV Video Music Awards 2017, il 27 agosto. Esso ha raggiunto 43,2 milioni di visualizzazioni su YouTube nelle prime 24 ore dalla sua pubblicazione, battendo il record di maggior numero di visualizzazioni in un giorno.[39]
  • ...Ready for It? è stato presentato tramite l'ascolto di una breve parte del brano il 2 settembre 2017, durante la trasmissione della partita di football Alabama vs Florida State ed è stato inserito all'interno di uno spot per l'annuncio dell'inizio della stagione televisiva autunnale del canale statunitense ABC, per poi essere pubblicato su iTunes il giorno seguente, come singolo promozionale.[40] Negli Stati Uniti il singolo ha debuttato alla quarta posizione della Hot 100, con 135.000 copie vendute e 19 milioni di ascolti in streaming.[41] Il 23 ottobre Swift pubblicò sui suoi canali social un teaser del video ufficiale, annunciandole l'estrazione come secondo singolo.[42] Il 24 ottobre il brano è stato inviato alle radio statunitensi[43] e nella notte tra il 26 ed il 27 ottobre è stato pubblicato il video ufficiale, diretto da Joseph Khan e filmato in un centro commerciale abbandonato in California.[44]

Singoli promozionali

  • Gorgeous è stato annunciato il 19 ottobre sui canali social della cantante, attraverso l'ascolto di una breve parte del brano, per poi essere pubblicato su iTunes e sulle altre piattaforme digitali il giorno seguente. Nel canale Vevo della cantante è stato pubblicato un lyric video per la canzone.[45] Il brano ha raggiunto la tredicesima posizione della Hot 100 e la prima della Billboard Digital Songs, con 68.000 copie vendute.[46]
  • Call It What You Want è stato annunciato dalla stessa Swift il 2 novembre sui suoi canali social per poi essere pubblicato su iTunes e sulle altre piattaforme digitali il giorno seguente.[47] Anche in questo caso è stato pubblicato un lyric video per la canzone nel canale Vevo della cantante.[48]

Esibizioni

La prima esibizione per promuovere l'album si è svolta il 9 novembre 2017, poche ore prima della pubblicazione dell'album, durante la messa in onda della serie televisiva Scandal sul canale statunitense ABC, dove Swift si è esibita con un brano fin'ora inedito, New Year's Day.[49] L'11 novembre, dopo otto anni dall'ultima comparizione nel programma, la cantante è stata l'ospite musicale del programma televisivo Saturday Night Live e si è esibita con ...Ready for It? e Call It What You Want.[50] Durante il mese di dicembre la cantante parteciperà a numerose tappe del festival natalizio Jingle Ball: il 1º dicembre a Los Angeles,[51] il 2 a San Jose,[52] il 7 a Rosemont,[53] l'8 a New York[51] ed il 10 a Londra.[54]

Il 13 novembre 2017 sono state annunciate le prime 27 date del tour che servirà da supporto all'album, denominato Taylor Swift's Reputation Stadium Tour e il cui inizio è previsto per l'8 maggio 2018 a Glendale.[55]

Tracce

  1. ...Ready for It? – 3:28 (Taylor Swift, Max Martin, Shellback, Ali Payami)
  2. End Game (feat. Ed Sheeran & Future) – 4:04 (Taylor Swift, Ed Sheeran, Max Martin, Shellback, Nayvadius Wilburn)
  3. I Did Something Bad – 3:58 (Taylor Swift, Max Martin, Shellback)
  4. Don't Blame Me – 3:56 (Taylor Swift, Max Martin, Shellback)
  5. Delicate – 3:52 (Taylor Swift, Max Martin, Shellback)
  6. Look What You Made Me Do – 3:31 (Taylor Swift, Jack Antonoff, Fred Fairbrass, Richard Fairbrass, Rob Manzoli)
  7. So It Goes... – 3:47 (Taylor Swift, Max Martin, Shellback, Oscar Görres)
  8. Gorgeous – 3:29 (Taylor Swift, Max Martin, Shellback)
  9. Gateway Car – 3:53 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  10. King of My Heart – 3:34 (Taylor Swift, Max Martin, Shellback)
  11. Dancing With Our Hands Tied – 3:31 (Taylor Swift, Max Martin, Shellback, Oscar Holter)
  12. Dress – 3:50 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  13. This Is Why We Can't Have Nice Things – 3:27 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  14. Call It What You Want – 3:23 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  15. New Year's Day – 3:55 (Taylor Swift, Jack Antonoff)

Formazione

  • Mert Alaş – fotografo
  • Jack Antonoffproduttore, autore (tracce 6, 9, 12-15); programmatore (tracce 6, 9, 12, 13, 14); tastiere (tracce 6, 9, 12, 13, 14); cori (tracce 9, 14); pianoforte, basso, chitarra, synth (traccia 15)
  • Cory Bice – assistente alla registrazione (tracce 2, 3, 4, 5, 7, 10, 11)
  • Joseph Cassell – stilista
  • Seth Ferkins – registrazione (traccia 2)
  • Ben Fieker – progettazione del packaging
  • Sean Flora – assistente alla registrazione (traccia 2)
  • Parker Foote – progettazione del packaging
  • Isamaya French – truccatrice
  • Futurevoce, autore (traccia 2)
  • Serban Ghenea – missaggio
  • Oscar Görres – produttore, tastiere, programmatore, pianoforte (traccia 7)
  • Lorraine Griffin – nail artist
  • Austin Hale – progettazione del packaging
  • John Hanes – ingegnere del missaggio
  • Paul Hanlon – parrucchiere
  • Sam Holland – registrazione (tracce 2, 3, 4, 5, 7, 8, 11)
  • Oscar Holter – produttore, tastiere, programmatore (traccia 11)
  • Sean Hutchinson – batteria (traccia 9)
  • Michael Ilbert – registrazione (tracce 2, 3, 4, 5, 7, 8, 10, 11)
  • Iiya – produttore vocale (traccia 2)
  • Peter Karlsson – assistente alla registrazione (traccia 2)
  • Jeremy Lertola – assistente alla registrazione (tracce 2, 4, 5, 7, 10, 11)
  • Mat Maitland – direttore creativo della fotografia
  • Max Martin – produttore (tracce 1-5, 7, 8, 10, 11), registrazione (traccia 1); tastiere (tracce 1-5, 7, 8, 10, 11); programmatore (tracce 1-5, 7, 8, 10, 11); pianoforte (tracce 4, 5); cori (traccia 4)
  • Randy Merrill – mastering
  • Josh and Bethany Newman – direzione artistica del packaging
  • Noah Passovoy – registrazione (traccia 10)
  • Victoria Parker – violini (tracce 6, 9, 13); viola (traccia 13)
  • Ali Payami – produttore, autore, tastiere, programmatore (traccia 1)
  • Phillip A. Peterson – violoncelli (tracce 6, 9, 13)
  • Marcus Piggot – fotografo
  • James Reynolds – voce (traccia 8)
  • Shellback – produttore (tracce 1-5, 7, 8, 10, 11); tastiere (tracce 1-5, 7, 8, 10, 11); programmatore (tracce 1-5, 7, 8, 11); batteria (tracce 2, 4, 10), basso (tracce 2, 10); chitarre (traccia 8)
  • Laura Sisk – registrazione (tracce 6, 9, 12, 13, 15)
  • Ed Sheeran – voce, autore (traccia 2)
  • Jon Sher – assistente alla registrazione (traccia 10)
  • Evan Smith – sassofoni (traccia 6)
  • Taylor Swift – voce; cori (tracce 1, 4, 10); produttrice (tracce 6, 9, 12, 13, 14, 15); produttrice; direttrice creativa del packaging
  • Mike Synphony – assistente alla registrazione (traccia 2)
  • Daniel Watson – assistente alla registrazione (traccia 2)

Successo commerciale

America

Una settimana prima della pubblicazione dell'album è stato annunciato che sono stati effettuati più di 400.000 preordini nei soli Stati Uniti d'America. L'album è stato anche definito come la più grande prevendita di Target di sempre. Secondo la rivista statunitense Billboard, questo numero di preordini è quasi il doppio di quelle ottenute dall'album precedente di Swift, 1989, che tre anni prima ha venduto 1,3 milioni di copie nella prima settimana.[56] È stato annunciato da Billboard che l'album abbia venduto, soltanto negli Stati Uniti, 700.000 copie nel suo primo giorno di uscita, diventando in un solo giorno l'album femminile più venduto dell'anno. Nella sua prima settimana potrebbe arrivare a vendere più di 1 milione di copie, diventando l'album più venduto dell'anno ed estendendo il già esistente primato di Swift come unica artista a vendere più di 1 milione di copie nella prima settimana con tre album: Speak Now, Red e 1989.[57]

In Canada l'album ha venduto 50.000 copie nel suo primo giorno di uscita.[58]

Europa e Oceania

Nel Regno Unito l'album ha venduto 65.000 copie nei primi tre giorni di uscita, ed ha debuttato alla prima posizione della Official Albums Chart con 84.000 copie vendute, diventando il terzo album dell'artista a raggiungere il primo posto della classifica dopo Red e 1989.[59] Anche in Nuova Zelanda ha debuttato alla prima posizione della classifica nazionale, oltre ad essere certificato disco d'oro già nella prima settimana per aver venduto 7.500 copie e mantenendo la prima posizione anche la settimana successiva.[5]

Classifiche

Classifica (2017) Posizione

massima

Australia[60] 1
Austria[61] 1
Belgio (Fiandre)[62] 1
Belgio (Vallonia)[63] 9
Canada 1
Danimarca[64] 3
Germania[65] 2
Giappone[66] 1
Irlanda[67] 1
Italia[68] 3
Norvegia[69] 1
Nuova Zelanda[5] 1
Olanda[70] 1
Paesi Bassi[71] 1
Portogallo[72] 1
Regno Unito[73] 1
Repubblica Ceca[74] 2
Scozia[75] 1
Stati Uniti[76] 1
Svezia[77] 2

Date di pubblicazione

Stato Data Formato Etichetta discografica Note
Mondo 10 novembre 2017 CD, Download digitale Big Machine [78]
Giappone CD + DVD Universal Music [79]
Vari 1º dicembre 2017 Streaming Big Machine [80]
15 dicembre 2017 Vinile [81]

Note

  1. ^ (EN) Neil McCormick, Taylor Swift, Reputation, review: 'brash, weaponised pop', su telegraph.co.uk, The Daily Telegraph, 12 novembre 2017. URL consultato il 12 novembre 2017.
  2. ^ (EN) Rob Sheffield, Sheffield: 'Reputation' Is the Most Intimate LP of Taylor Swift's Career, su rollingstone.com, Rolling Stone, 10 novembre 2017. URL consultato il 12 novembre 2017.
  3. ^ (EN) Greg Kot, Review: Taylor Swift puts 'Reputation' on cruise control, su chicagotribune.com, Chicago Tribune, 10 novembre 2017. URL consultato il 12 novembre 2017.
  4. ^ Classifica, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 22 novembre 2017.
  5. ^ a b c NZ Top 40 Albums Chart, su nztop40.co.nz, Recorded Music NZ. URL consultato il 17 novembre 2017.
  6. ^ ariacharts.com.au, Australian Reconding Industry Association, https://www.ariacharts.com.au/charts/albums-chart. URL consultato il 27 novembre 2017.
  7. ^ rnbjunk.com, http://www.rnbjunk.com/ascolta-reputation-taylor-swift-da-oggi-disponibile-in-streaming-976/.
  8. ^ Cady Lang, Photographers Mert + Marcus Look Back on 20 Years in Fashion, su Time. URL consultato il 5 novembre 2017.
  9. ^ (EN) Jake Nevins, Taylor Swift announces new album, Reputation, for November release, in The Guardian, 23 agosto 2017. URL consultato il 5 novembre 2017.
  10. ^ (EN) Taylor Swift - reputation (CD + Target Exclusive Magazine Vol 1), su www.target.com. URL consultato il 5 novembre 2017.
  11. ^ (EN) Zack Johnson, Taylor Swift Goes High Fashion for Reputation Magazine Covers, su eonline.com, 25 agosto 2017.
  12. ^ (EN) Taylor Swift has a big, drunken night out on Reputation, su avclub.com, The A.V. Club, 10 novembre 2017.
  13. ^ (EN) Taylor Swift is no longer America's sweetheart on 'reputation'", su ew.com, Entertainment Weekly, 9 novembre 2017.
  14. ^ a b (EN) Alexis Petridis, Taylor Swift: Reputation review – superb songcraft meets extreme drama, in The Guardian, 10 novembre 2017. URL consultato l'11 novembre 2017.
  15. ^ a b (EN) Taylor Swift's album 'reputation' might be her best yet - review, in The Independent, 10 novembre 2017. URL consultato l'11 novembre 2017.
  16. ^ (EN) Taylor Swift: Reputation review – superb songcraft meets extreme drama, su theguardian.com, The Guardian, 10 novembre 2017.
  17. ^ a b (EN) Rob Sheffield, reputation, in Rolling Stone, 10 novembre 2017.
  18. ^ reputation by Taylor Swift. URL consultato l'11 novembre 2017.
  19. ^ Jem Aswad Aswad, Does Taylor Swift’s Social-Media Blackout Mean New Music Is Coming?, su Variety, 18 agosto 2017. URL consultato il 28 agosto 2017.
  20. ^ Raisa Bruner, The Internet Is Excited About This Cryptic Taylor Swift Video, su Time, 21 agosto 2017. URL consultato il 21 agosto 2017.
  21. ^ Gil Kaufman Kaufman, Taylor Swift Ends Social Media Blackout With Cryptic Reptile Tail Tease, in Billboard, 21 agosto 2017. URL consultato il 28 agosto 2017.
  22. ^ Medison Vain, Taylor Swift Reveals Snake Head in Latest Cryptic Video, in Entertainment Weekly, 23 agosto 2017. URL consultato il 23 agosto 2017.
  23. ^ (EN) Joe Lynch, Taylor Swift Reveals New Album 'Reputation' Coming In Nov., First Single Out Thursday, su Billboard, 23 agosto 2017.
  24. ^ With Reputation, Taylor Swift has learned to stop worrying and love capitalism, in Vox. URL consultato il 6 novembre 2017.
  25. ^ (EN) UPS Is The Official Delivery Partner For Taylor Swift’s 6th Studio Album reputation, in UPS Pressroom. URL consultato il 6 novembre 2017.
  26. ^ With Reputation, Taylor Swift has learned to stop worrying and love capitalism, in Vox. URL consultato il 6 novembre 2017.
  27. ^ (EN) Feed the Taylor Swift hype machine for a better chance at tickets, in Engadget. URL consultato il 6 novembre 2017.
  28. ^ (EN) Taylor Swift Tix powered by Ticketmaster Verified Fan, su taylorswift.com. URL consultato il 6 novembre 2017.
  29. ^ Taylor Swift And AT&T Announce 'Making of a Song' Behind-the-Scenes Series, in Billboard. URL consultato il 7 novembre 2017.
  30. ^ (EN) Lucas Shaw, Taylor Swift Will Keep New Album From Streaming for a Week, su bloomberg.com, Bloomberg L.P., 7 novembre 2017. URL consultato il 7 novembre 2017.
  31. ^ Raisa Bruner, The Internet Is Excited About This Cryptic Taylor Swift Video, su Time. URL consultato il 31 agosto 2017.
  32. ^ (EN) Taylor Swift goes full psycho pop in new song 'Look What You Made Me Do', in USA TODAY. URL consultato il 31 agosto 2017.
  33. ^ (EN) Taylor Swift Breaks Spotify, YouTube Records, in EW.com, 27 agosto 2017. URL consultato il 31 agosto 2017.
  34. ^ (EN) Today in Entertainment: Jamie Foxx announces Hurricane Harvey relief telethon; 'Simpsons' fires longtime composer Alf Clausen, in Los Angeles Times. URL consultato il 31 agosto 2017.
  35. ^ Taylor Swift Sets Spotify Global First-Day Record With 8 Million Streams of 'Look', in Billboard. URL consultato il 27 agosto 2017.
  36. ^ Taylor Swift's 'Look What You Made Me Do' Leaps to No. 1 on Hot 100 With Top Streaming & Sales Week of 2017, in Billboard. URL consultato il 9 settembre 2017.
  37. ^ Taylor Swift's New Single Was Most-Played Song on U.S. Radio Friday, in Billboard. URL consultato il 27 agosto 2017.
  38. ^ (EN) JD Knapp, Taylor Swift’s ‘Look What You Made Me Do’ Lyric Video Breaks 24-Hour Record, in Variety, 26 agosto 2017.
  39. ^ (EN) Hugh McIntyre, Taylor Swift's 'Look What You Made Me Do' Video Has Shattered YouTube Records, in Forbes. URL consultato il 5 novembre 2017.
  40. ^ Hear Taylor Swift's Assertive New Song '...Ready for It?', in Rolling Stone. URL consultato il 5 novembre 2017.
  41. ^ Taylor Swift at Nos. 1 & 4 on Billboard Hot 100, as Cardi B Moves Up to No. 2, in Billboard. URL consultato il 5 novembre 2017.
  42. ^ (EN) Taylor Swift's "...Ready For It?" Video Is Basically a Sci-Fi Movie, in Harper's BAZAAR, 23 ottobre 2017. URL consultato il 5 novembre 2017.
  43. ^ Top 40 Rhythmic Future Releases | R&B Song and Hip-Hop Music Release Dates | ..., su allaccess.com, 23 ottobre 2017. URL consultato il 5 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2017).
  44. ^ (EN) Taylor Swift Goes Full Cyborg in ...Ready for It? Video, in E! Online. URL consultato il 5 novembre 2017.
  45. ^ Taylor Swift Teases New Track 'Gorgeous' Before Release, in Billboard. URL consultato il 5 novembre 2017.
  46. ^ Taylor Swift Ties Rihanna for Most Digital Song Sales No. 1s With Debut of 'Gorgeous', in Billboard. URL consultato il 5 novembre 2017.
  47. ^ Taylor Swift Teases New Song, 'Call It What You Want', in Billboard. URL consultato il 5 novembre 2017.
  48. ^ Taylor Swift Debuts 'Call It What You Want': Watch Lyric Video, in Billboard. URL consultato il 5 novembre 2017.
  49. ^ Taylor Swift to Perform New Song During 'Scandal' Next Week, in Billboard. URL consultato il 7 novembre 2017.
  50. ^ (EN) Cole Delbyck, Ready Or Not, Taylor Swift Is Coming To 'Saturday Night Live', in Huffington Post, 30 ottobre 2017. URL consultato il 7 novembre 2017.
  51. ^ a b Taylor Swift, Ed Sheeran, Sam Smith & More Playing iHeartRadio Jingle Ball: See the Full 12-City Lineup, in Billboard. URL consultato il 7 novembre 2017.
  52. ^ (EN) Taylor Swift is coming to town – with Ed Sheeran. Here’s how to get tickets, in The Mercury News, 10 ottobre 2017. URL consultato il 7 novembre 2017.
  53. ^ (EN) Taylor Swift is coming to Rosemont in December, in Time Out Chicago. URL consultato il 7 novembre 2017.
  54. ^ (EN) #CapitalJBB 2017 - Taylor Swift, The Chainsmokers, Rita Ora & More Confirmed For The Jingle Bell Ball Line Up!, in Capital. URL consultato il 7 novembre 2017.
  55. ^ (EN) Wonderful Union, TAYLOR SWIFT’S reputation STADIUM TOUR // FIRST ROUND OF DATES ANNOUNCED, in Taylor Swift. URL consultato il 17 novembre 2017.
  56. ^ Pre-Orders for Taylor Swift's 'Reputation' Reach More Than 400,000 Units, in Billboard. URL consultato il 5 novembre 2017.
  57. ^ Taylor Swift's 'Reputation' Sold 700,000 on First Day in U.S., in Billboard. URL consultato il 12 novembre 2017.
  58. ^ (EN) First Day Sales For Swift's 'Reputation' Through The Roof, in FYIMusicNews, 12 novembre 2017. URL consultato il 17 novembre 2017.
  59. ^ (EN) Taylor Swift claims her third Number 1 in the UK. URL consultato il 17 novembre 2017.
  60. ^ Steffen Hung, australian-charts.com - Taylor Swift - Reputation, su www.australian-charts.com. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  61. ^ Steffen Hung, Taylor Swift - Reputation, su austriancharts.at. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  62. ^ Taylor Swift - Reputation, su ultratop.be. URL consultato il 17 novembre 2017.
  63. ^ Taylor Swift - Reputation, su ultratop.be. URL consultato il 17 novembre 2017.
  64. ^ Steffen Hung, danishcharts.com - Taylor Swift - Reputation, su www.danishcharts.com. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  65. ^ (DE) Offizielle Deutsche Charts - Offizielle Deutsche Charts, su www.offiziellecharts.de. URL consultato il 17 novembre 2017.
  66. ^ FreezePage, su www.freezepage.com. URL consultato il 17 novembre 2017.
  67. ^ IRMA - Irish Charts, su www.irma.ie. URL consultato il 17 novembre 2017.
  68. ^ FIMI - Classifiche - FIMI, su www.fimi.it. URL consultato il 17 novembre 2017.
  69. ^ (NB) Topp 40 Album 2017-46, in VG-lista 2017. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  70. ^ Steffen Hung, Taylor Swift - Reputation, su hitparade.ch. URL consultato il 17 novembre 2017.
  71. ^ Steffen Hung, Taylor Swift - Reputation, su hitparade.ch. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  72. ^ Steffen Hung, portuguesecharts.com - Taylor Swift - Reputation, su www.portuguesecharts.com. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  73. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100 | Official Charts Company, su www.officialcharts.com. URL consultato il 17 novembre 2017.
  74. ^ ds, ČNS IFPI, su www.ifpicr.cz. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  75. ^ (EN) Official Scottish Albums Chart Top 100 | Official Charts Company, su www.officialcharts.com. URL consultato il 17 novembre 2017.
  76. ^ Taylor Swift Chart History, in Billboard. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  77. ^ (SV) Sverigetopplistan - Sveriges Officiella Topplista, su www.sverigetopplistan.se. URL consultato il 17 novembre 2017.
  78. ^ (EN) reputation by Taylor Swift on Apple Music, su itunes.apple.com. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  79. ^ (EN) Reputation (Japan Special Edition) [w/ DVD, Limited Edition] Taylor Swift CD Album, in CDJapan. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  80. ^ Taylor Swift's 'Reputation' Finally Headed for Streaming Services on Friday: Sources, in Billboard. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  81. ^ reputation, Big Machine, 10 novembre 2017. URL consultato il 1º dicembre 2017.