Siracusa e i giochi panellenici

Partecipazione di Siracusa ai giochi panellenici

Siracusa e i giochi panellenici

Contesto storico

La nascita della polis e primi giochi panellenici

Anno della fondazione e primi coloni Greci

 
Tempio del dio Apollo a Corinto. Siracusa superò ben presto per potenza e fama tra i Greci la sua stessa madrepatria

Secondo la tradizione più affermata, di matrice tucididea, la polis di Siracusa venne fondata dai Corinzi del Peloponneso nell'anno 733 a.C. (la tradizione di una fondazione più arcaica si colloca nell'anno 758 a.C. ed è data dal Marmor Parium, mentre quella più bassa è segnata nell'anno 708 a.C. e proviene principalmente da Dionigi di Alicarnasso e da Girolamo).

Stando quindi all'affermazione di Tucidide, la Ktisis (l'atto fondativo) di Siracusa avvenne nel 4° anno della 11a Olimpiade.

Prima che giungessero i Greci, il territorio di Siracusa - il cui nome si pensa possa derivare da un'antica palude locale chiamata Syraka - era abitato dai Siculi: popolazione dall'origine incerta (forse provenienti dalla regione italica o forse identificabili con uno dei Popoli del mare: i Šekeleš), fondatori di vasti siti preistorici a ridosso di Siracusa; come le Ible e Pantalica (abbandonata o distrutta a seguito della colonizzazione corinzia del siracusano).

Si suppone che l'integrazione tra i coloni di stirpe peloponnesiaca e gli abitanti indigeni non fu pacifica. Tale supposizione nasce dalla constatazione di diversi elementi; anzitutto la schiavitù iniziale dei Siculi, assoggettati ai coloni Corinzi (all'avvento del primo tiranno, Gelone, dentro Siracusa si trovano in conflitto gli eredi dei primi coloni Greci con gli eredi degli abitanti Siculi). Inoltre dai rinvenimenti archeologici sui siti della città si è potuto scoprire che i primi Greci di Siracusa abitavano in delle piccole case composte da un solo vano, per cui erano soli e la prima presenza femminile dovettero incontrarla e integrarla direttamente nella neo-fondata città. Poiché i villaggi dei Siculi furono progressivamente distrutti dai Siracusani, si sostiene che essi non dovettero mai entrare nelle grazie della maggior parte degli abitanti delle città indigene, e ciò lascia desumere che l'elemento greco non cercò o non ottenne dall'elemento siculo il pacifico assenso a formare una comunità mista tra Peloponnesiaci e Siculi, assicurandosi la futura egemonia solo con un iniziale atto di forza.

Nonostante le turbolenze iniziali della colonia, Siracusa partecipò ben presto ai giochi sportivi che si svolgevano nell'Ellade. Tali competizioni erano sacre (in nome degli dei) e vi potevano partecipare solo i cittadini che parlavano greco.

Siracusa, destinata a divenire due secoli dopo la sua nascita una delle più potenti metropoli dell'intero mondo greco - tra le latre cose fu la principale rivale di Cartagine e la città che sconfisse Atene - sebbene si fosse convertita in un solido baluardo per la cultura greca (al punto tale che Platone voleva fosse lei la sede della sua Repubblica ideale fatta per tutti i Greci) essa rimaneva comunque ancorata alle sue orgini per metà barbariche (ovvero non greche). Basti pensare che lo stesso Alcibiade (fautore della guerra tra Atene e Siracusa) era convinto che fosse semplice catturare la polis siceliota perché essa era per metà composta da gente appartenente a un ethnos non greco.

Siracusa e l'Elide: il legame con Pisa e Olimpia

La partecipazione dei tiranni

Focalizzazione sulla guerra e declino dei giochi

La 33a olimpiade (648 a.C.)

La prima vittoria nel pancrazio

«Città [Siracusa] anche di Ligdami, che ai Giochi Olimpici antichi fu il primo campione di pancrazio, la disciplina più prestigiosa di quei Giochi, madre a tutt’oggi ineguagliata delle arti marziali a mani nude d’Occidente e d’Oriente.»

Nelle Olimpiadi del 648 a.C. venne ammessa, per la prima volta in assoluto, la disciplina del pancrazio (che tradotto significa "Tutta la forza"); essa era una fusione tra la lotta greca (pálē) e il pugilato (pygmachía). Tale disciplina, definita come autentica origine delle arti marziali, vide trionfare al suo esordio un Siracusano: Lygdamis.

Costui, coronato di alloro ad Olimpia, fu non solamente il primo vincitore di questo sport da combattimento corpo a corpo, ma fu anche il primo Siracusano che trionfò ad un'Olimpiade.

Pausania il Periegeta e Gaio Giulio Solino ne hanno lasciato testimonianza, con delle descrizioni che si connotano nella leggenda. Lygdamis fisicamente veniva paragonato all'eroe Ercole.

Giochi nemei (dal 573 a.C.)

 
Statua del pugile siracusano Damoxenos, il quale venne squalificato ed esiliato per avere ucciso il suo avversario durante l'incontro di Nemea (scultura di Antonio Canova)

La finale tra Creugante e Damosseno

Il primo oriundo nella storia dello sport

Il corsiero Ierone I e Pindaro

La partecipazione di Dionisio I e il pubblico affronto

Classifiche

Occidente greco

Le prime 10
Giochi panellenici
Posizione Polis Regione geografica N. Campioni N. Discipline N.Vittorie
1 Crotone Magna Grecia 12 5 50
2 Siracusa Sicilia 9 7 29
3 Himera Sicilia 4 3 13
4 Naxos Sicilia 2 3 10
5 Taranto Magna Grecia 5 5 9
6 Agrigento Sicilia 5 5 8
7 Locri Magna Grecia 4 2 7
8 Messina Sicilia 3 3 6
9 Ibla Sicilia 1 1 4
10 Thurii Magna Grecia 4 2 4

Tutto l'Ellade

Le prime 10
Solo Olimpiadi
Posizione Polis Regione geografica Anno
della prima vittoria
Anno
dell'ultima vittoria
N.
Vittorie fino all'anno 146 a.C.
(Grecia conquistata dai Romani)
N.
Vittorie totali
1 Elide Peloponneso 776 a.C. 153 52 98
2 Sparta Peloponneso 720 a.C. 225 67 73
3 Alessandria d'Egitto Egitto 296 a.C. 269 6 40
4 Atene Attica 696 a.C. 249 34 38
5 Rodi Dodecaneso 464 a.C. 193 25 25
6 Crotone Magna Grecia 672 a.C. 488 a.C. 21 21
7 Mileto Asia Minore 388 a.C. 225 6 20
8 Magnesia al Meandro Asia Minore 344 a.C. 213 6 16
9 Siracusa Sicilia 648 a.C. 148 a.C. 15 15
10 Messene Peloponneso 768 a.C. 44 a.C. 12 15