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The Walt Disney Company
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StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Borse valoriNYSE: DIS
Fondata daWalt Disney e Roy Oliver Disney
Sede principaleBurbank (California)
Prodotti
FatturatoAumento 42,27 miliardi $[2]
Utile nettoAumento 5,68 miliardi $[2]
Dipendenti166.000[1]
Slogan«Se puoi sognarlo,puoi farlo»
Sito webwww.disney.it

The Walt Disney Company, comunemente conosciuta come Disney, è una multinazionale americana, con sede principale a Burbank in California, creata nel 1923 da Walt Disney, con il nome di Disney Brothers Studios, rinominata Walt Disney Productions nel 1929, e, infine, nel 1986 ottiene la denominazione odierna. Nel 2012 è il primo gruppo al mondo nel settore dell'animazione, presente nei settori dei media (giornali, radio, televisione, internet), con spettacoli televisivi e serie (Alias, Desperate Housewives, ecc), del cinema con cortometraggi di animazione dei suoi classici personaggi (Topolino, Paperino, Pippo, ecc) e lungometraggi animati e film, presente anche nel settore del turismo (parchi a tema tra cui Disneyland e Walt Disney World Resort, Alberghi e navi da crociera) e dell'intrattenimento (spettacoli). È inoltre importante anche il settore merchandising (giochi e giocattoli, videogiochi, abbigliamento, peluche ecc.). Distribuisce anche produzioni di terze parti.

L'azienda è in origine uno studio di animazione fondato da Walt e suo fratello Roy O. Disney nei primi anni 20, che ottiene un significativo successo con una serie animata lanciata nel 1928, Mickey Mouse. Nel 1940 inizia una ristrutturazione dell'azienda che la porterà  a quotarsi in borsa e a diversificare la produzione negli anni 50.

Lo studio ha in seguito prodotto dei film con veri attori, programmi televisivi e ha costruito il suo primo parco a tema. Dopo la morte di Walt nel 1966 e di suo fratello nel 1971, la società  affronta un calo generalizato, ma soprattutto nel settore dell'animazione. Nei primi anni 80, quando viene avanzato un tentativo di OPA, essa è costretta a cambiare la sua forma e ad eleggere un nuovo amministratore delegato, Michael Eisner; il quale lancia, a partire dalla metà degli anni 80, numerosi progetti che consentono all'azienda di diventare redditizia entro la fine del decennio, capitalizzando le proprie produzioni come Disney Channel e i Disney Store e ampliando o crando nuovi parchi a tema.

L'azienda è dal 6 maggio 1991 un componente dell'indice azionario Dow Jones[3]

Le produzioni cinematografiche dello studio vengono diversificate grazie alla creazione o l'acquisto di altri studi (Miramax, Touchstone, Hollywood). A metà degli anni 90, l'azienda si espande nuovamente sfruttando le nuove tecnologie legate a Internet (Walt Disney Internet Group) e ai videogiochi (Disney Interactive) e diventa un importante gruppo media, con l'acquisto di ABC e ESPN (che lavorano nel settore radio-televisivo).[4] I primi anni 2000 sono stati caratterizzati da vari problemi finanziari con la conseguente vendita di alcune aziende controllate, ma, parallelamente, la società acquista altre imprese in vari settori (internet, televisione, videogiochi, ecc). Questo porta la Disney a diventare proprietaria dei diritti, tra gli altri, dei cataloghi Disney, Baby Einstein, i Muppets[5], Jetix, Pixar (acquistata nel 2006)[6], Marvel (acquisita a fine 2009) e Lucasfilm (acquistata nel mese di ottobre 2012).[7]

Nel dicembre 2017, l'azienda annuncia l'acquisizione dell'impero di Rupert Murdoch, la 21st Century Fox, per 52,4 milardi di dollari (66 miliardi incluso il debito). Con questa acquisizione il gruppo Disney rileva così anche il 39% di Sky plc (che controlla anche il 100% di Sky Italia), divenendo una media company globale.[8]

Storia

1923-1966: Periodo Walt Disney

1923-1937: cortometraggi

Il 16 ottobre 1923[9][10] Walt e Roy Disney fondarono l'azienda con il nome Disney Brothers Studiose e si stabilirono al 4649 Kingswell Avenue a Hollywood[11]. In questo giorno firmarono il contratto con la Winkler per produrre Alice Commedies[12][13].

Con il successo di questa serie, il Walt pagò un deposito di 400$ per acquistare un terreno al 2719 Hyperion Avenue, per accogliere tutti gli animatori[14], per poi spostare gli studi nel 1925,nella nuova sede su Hyperion Avenue[14], Nel 1926, Disney Brothers Studios fu rinominata Walt Disney Studio. Nel 1927, Charles B. Mintz chiese alla Disney di lanciare e produrre una nuova serie, Oswald il coniglio fortunato[15][16].

Nel 1928, lo studio entrò in crisi per la diminuzione degli incassi della serie. Walt fu quindi costretto a concepire, con l'aiuto di Ub Iwerks, un nuovo cortometraggio con un nuovo personaggio, Topolino. Inoltre si decise di sincronizzare la produzione dell'animazione con quella del sonoro, cosa che non era ancora mai stata fatta. Grazie a Topolino i problemi economici si risolsero in fretta, ma non abbastanza dar rendere la Disney Brothers Studios indipendente da le altre società di Hollywood[17]. Dopo diversi tentativi nel marzo 1928, il personaggio di Topolino nacque ufficialmente il 18 novembre 1928 nel suo primo corto, con l'audio sincronizzato, Steamboat Willie. Nello stesso giorno debuttò Il personaggio di Minnie, mentre Pietro Gambadilegno era già apparso alcuni anni prima in Alice Commedies[18].

Nel 1929, sfruttando il successo della serie di Topolino, la società guadagnò tanto da poter intraprendere un nuovo progetto e Walt Disney scelse le Sinfonie allegre[19][20]. Questa produzione gli permise di differenziarsi dagli altri[21]. Inoltre, Sinfonie allegre aprì alla possibilità di scrivere nuove e più varie sceneggature. Nello stesso anno la società viene rinominata Walt Disney Productions e Il 16 dicembre Walt Disney riorganizzò il suo impero in quattro società, di nome Walt Disney Productions, Walt Disney Enterprises, Walt Disney Film Recording Co e Liled Realty and Investment Co[22][10].

Nel 1930, la Disney abbandonò il suo distributore Pat Powers e firmò un nuovo contratto di distribuzione con la Columbia Pictures[23]. Lo stesso anno, Walt ingaggiò Charlotte Clark, una giovane donna di Burbank, che realizzò la bambola di Topolino.Questa piacque talmente tanto che Walt la fece realizzare in serie, diventando il primo derivato commerciale della Disney. Topolino fu anche esportato all'estero, soprattutto in Italia e in Giappone, dove ebbe molto successo.

Nel 1931 incominciò la produzione di La gallinella saggia[24], pubblicato nel 1934, in cui Paperino comparve per la prima volta, per poi unirsi a Topolino. A partire dal 1932, lo studio si imbarca in un nuovo progetto: l'uso del colore[25].

Nel 1932 su consiglio del distributore United Artists la Disney accettò di distribuire Sinfonie allegre in formato Colore[25]. La Disney abbandonò la Columbia Pictures. Walt ottenne un'esclusiva di due anni sul processo Technicolor[26], creando ''Fiori e alberi'', il primo cortometraggio in Technicolor. In parallelo, la prima rivista Topolino fu lanciata in Italia[27].

Nel 1934 Walt iniziò a produrre il film d'animazione Biancaneve e i sette nani[28].

Nel 1935 Walt Disney fu avvicinato da un giovane intraprendente, Kay Kamen, che gli offrì un contratto con cui garantiva alla Disney almeno 50mila dollari all'anno di reddito senza spendere nulla, con la sola condizione che la metà dei gaudagni sarebbe stata di Kamen. Egli diventò così l'agente delegato ai prodotti derivati della Disney[29], ripagandola rapidamente con guadagni per 2ˈ500ˈ000 $ l'anno, guadagnando a sua volta altrettanto[29].

1937-1954: primi Lungometraggi

 
Walt Disney nel 1938

Il la prima di Biancaneve e i sette nani, il primo lungometraggio d'animazione della Disney. La sua uscita nelle sale delgi Stati Uniti e del Canada generò entro la fine del 1938 4ˈ200ˈ000 $[30], ad oggi ha ottenuto 8 milioni di dollari in totale[31][32].

L'8 maggio 1938, la Disney creò una società di gestione dei diritti a livello internazionale con la controllata The Walt Disney Company Italia S.p.A., creata principalmente per gestire i diritti della rivista Topolino[33]. il 31 agosto del 1938, Walt e Roy Disney depositarono un assegno di 10ˈ000 dollari per comprare 51 acri (20.64 ettari), per la futura sede degli studi[34]. Il 29 settembre Walt Disney Productions assorbì le altre tre imprese create nel 1929[10].

Nel 1939, la Disney Company si imbarcò in un nuovo progetto ideato da Walt, il processo creò Fantasound, il precursore del Dolby al fine di avere una ottimizzazione dell'audio per il film "Symphonies" (Fantasia)[35]. Per questo, gli studios acquistarono otto LFO modello 200B dalla giovane azienda Hewlett-Packard, a 71.50 dollari ciascuno, per sincronizzare gli effetti sonori del film Fantasia[36]. Disney fu quindi il primo cliente dell'azienda d'elettronica. Il 24 dicembre 1939 la costruzione degli Walt Disney Studios a Burbank ebbe inizio[37].

IL 2 aprile 1940, l'azienda lanciò la sua prima offerta pubblica d'acquisto di azioni sulla Borsa di New York[38], con 155ˈ000 azzioni[10]. Questa emissione era motivata da un debito di 4ˈ500ˈ000 di dollari causato dai costi di produzione dei lungometraggi[39]. Walt decise di creare uno studio in Gran Bretagna, Walt Disney British Films Ltd[40]. Il 6 maggio 1940, i dipendenti degli studi e degli uffici della società completarono il loro trasferimento a Burbank, nel Walt Disney Studios[10]

 
Gli Walt Disney Studios con sede a Burbank

La Seconda Guerra Mondiale modificò il business, privando l'azienda delle risorse per le sue attività all'estero, che dal 1930, costituivano una parte significativa dei ricavi. I Walt Disney Studios furono requisiti dall'esercito che li trasformò in magazzini militari[41]. Una parte dei disegnatori dovette realizzare cartoni di propaganda e educazione militare; l'altra partì per un tour del Sud America[42]. Lo studio produsse diverse compilation che gli permisero di sopravvivere al periodo. Poco prima dell'uscita del film Bongo e i tre avventurieri nel settembre 1947 la società pubblicò i risultati finanziari annuali che indicavano che il suo debito era sceso da 4ˈ200ˈ000 dollari a 3ˈ000ˈ000 di dollari[43], un valore che offriva migliori prospettive.

Nel 1947 Walt Disney chiese a Armand Bigle di prendere la direzione del settore europeo della distribuzione. Alla fine del 1948, i fondi della società bloccati in alcuni paesi stranieri, tra cui il Regno Unito, superavano gli 850ˈ000 USD. Walt decise quindi di usarlo producendo film attraverso la Walt Disney British Films Ltd, il più famoso è 20ˈ000 leghe sotto i mari.

Dopo la morte nel 1949 di Kay Kamen, fu creata una società controllata per la gestione dei derivati, la Walt Disney Enterprises[29]. Il 1 ottobre 1949 nacque la società Walt Disney Music Company[44]con a capo Fred Raffaello che venne rapidamente sostituito da Jimmy Johnson[45]. Il reddito lordo della Società Disney per l'anno fiscale 1949 era poco al di sotto dei 6ˈ000ˈ000 USD[46].

Walt Disney pensò nel marzo 1950 di produrre dei propri programmi televisivi, una semplice distribuzione di corti d'animazione, proponendo l'idea a suo fratello Roy[47]. Dal Natale 1950, su richiesta della NBC, Disney produsse uno speciale televisivo chiamato One Hour in Wonderland, che riutilizzava i protagonisti di Topolino e il fagiolo magico parte del corto 'Bongo e i tre avventurieri' (1947), presentato da Edgar Bergen con il suo burattino Mortimer Snerd e Charlie McCarthy[48]. Sempre nel 1950, Roy Disney decise di creare una filiale, indipendente dalla Walt Disney Enterprises, per gestire i prodotti non cinematografici, Walt Disney Publications[45]. La Disney utilizzò una parte del capitale bloccato in Inghilterra per produrre i suoi primi film d'azione completamente dal vivo. Il primo fu L'isola del tesoro, uscito nel 1950. Intanto la fama dell'azienda andava aumentando e la Disney, nel 1951, creò un'altra filiale musicale, la controllata Wonderland Music Company[48], con gli uffici a Parigi.

Il 16 dicembre 1952[10] Walt Disney, usando i suoi fondi privati, fondò una nuova società, la WED Enterprises (oggi chiamata Walt Disney Imagineering), dedicata alla progettazione del parco a tema Disneyland[49]. Nel 1953, la società aumentò nuovamente la sua indipendenza, infatti il 6 aprile 1953 fu fondata la Retlaw Enterprises con lo scopo di avere il controllo commerciale del nome "Walt Disney". (Retlaw è il nome Walter scritto al contrario)[10]. Il 10 novembre 1953 fu fondata Buena Vista Distribution, una filiale di distribuzione per i prodotti[50].

il 27 ottobre 1954, per finanziare il progetto di Disneyland, lo studio lanciò varie serie televisive per l'ABC[51]; una tra queste fu Zorro che uscì nel 1957.

1955-1966: primi parchi a tema

Il 17 luglio 1955 il parco Disneyland aprì i battenti a Anaheim in California, il complesso è di propietà della Disney Productions per il 34,5%[10], che equivale a mezzo milione di dollari[51]. In contemporanea, la produzione nel settore televisivo continuò portando il 3 ottobre 1955 ala prima messa in onda, sulla rete della ABC, dello spettacolo Il club di Topolino[10][52].

I vantaggi economici forniti dal parco a tema e dalle produzioni consentirono alla Walt Disney Productions di riscattare, in data 9 giugno 1957, il 31% di Disneyland Inc., la società che gestiva il parc, per l'equivalente di 528ˈ810 USD[10][51]. Il 12 novembre 1957, delle nuove azioni della Disney vennero immesse sulla Borsa di New York[38][53]. Nel 1959, Walt Disney acquistò per 300ˈ000 dollari il terreno su cui sorgerà il Disney's Golden Oak Ranch nella periferia di Los Angeles, mentre il 6 luglio 1960, la Disney comprò i rimanenti titoli di Disneyland Inc., pari al 34,5%, dall'ABC per 7,5 milioni di dollari[10][51]. La relazione annuale del 1960 evidenziò una perdita di 1,342 milioni, di cui 6 milioni erano esclusivamente tasse su i guadagni: Disneyland forniva 46 milioni, dai film si ricavavano 7 milioni e 4,6 milioni di proventi venivano dalla televisione[54]. Dal punto di vista contabile, l'evoluzione della società era visibile: i guadagni maggiori non erano più dovuti all'animazione[54]. Nel 1961 la Buena Vista International viene creta per gestire i diritti delle licenze, tra cui quella di Winnie the Pooh[50].

In questo periodo Disney lancia anche un altro progetto, quello di un secondo parco a tema. Tra il 1961 e l'estate 1964, dei personaggi misteriosi acquistarono 11ˈ000 ettari di terreno in Florida, in realtà dietro a questi c'era Walt Disney e il costo stimato dell'operazione è di 5 milioni di dollari[55]. Nel 1962, il reddito lordo della società era pari a 75,621 milioni di dollari con un utile netto di 5,264 milioni, pari quasi al reddito lordo del 1949[46]. Nel 1964, il film Mary Poppins fu un grande successo sia artistico che commerciale che seguiva la scia di successi come Lilli e il Vagabondo (1955), La bella addormentata nel bosco (1959) e La Carica dei cento e uno (1961). Il 3 febbraio 1965, Walt Disney Productions acquisì la WED Enterprises da Walt Disney per quattro milioni di dollari[10].

Il , Walt Disney morì di cancro ai polmoni. L'azienda continuò comunque la produzione nei settori della televisione, dell'animazione e del cinema e nel 1964 lanciò il progetto Walt Disney World Resort per valorizzare i parchi a tema, sfruttando anche i terreni in Florida.

1966-1971: la morte di Roy Disney e l'apertura Walt Disney World Resort

 
Il Maggiolino protagonista di Un maggiolino tutto matto (1968) fim che diede inizio a due serie, una cinematografica e una televisiva.

Alla morte di Walt Disney nel 1966, il fratello maggiore Roy O. Disney decise di continuarne l'opera sostenuto da quella che ormai era una società con un grande capitale finanziario. Il 12 novembre 1967, nuove azioni Disney diventarono pubbliche alla Borsa di New York[53]. Inizia così un periodo di transizione dove non c'è alcun importante progetto per qulache anno. Il 67 rappresenta anche l'anno in cui vennero rilasciati gli ultimi due film supervisionati direttamente da Walt: il film d'animazione Il libro della giungla e il musical Il più felice dei miliardari.

Nel 1969 uscì Un maggiolino tutto matto destinato a divenire uno dei film più importanti di quell'anno e il primo di una serie di film e l'inzio di una serie televisiva ad esso collegati. Il 25 giugno 1969 fu creata la controllata Walt Disney Educational Productions, per la produzione di "film e materiali didattici"[9]. In data 22 giugno 1970 dei Walt Disney Archives sotto la direzione di Dave Smith, presso gli studi a Burbank[56] per valorizzare il patrimonio storico della società.

 
Il castello di Cenerentola, simbolo pricipale del Magic Kingdom nel Walt Disney World Resort, che apre nel mese di ottobre del 1971.

Il 1° ottobre 1971, Walt Disney World Resort aprì a Orlando in Florida, inaugurato da Roy Disney. Dave Smith nel 1998 rivelò che il costo del progetto ammontava a 400 milioni di dollari, ma grazie alle manovre economiche di Roy, l'azienda non accumulò debiti significativi[57].

Roy Disney morì nel dicembre del 1971[57]. Card Walker passò così al comando della società[58], anche se, solo nel 1976 venne realmente nominato CEO (Chief Executive Officer), e poi PDG nel 1980, incarico che manterrà fino al suo ritiro nel febbraio 1983, anche se rimase in carica fino al primo maggio per controllare i lavori e l'apertura di Tokyo Disneyland[58]. Nel giugno del 1979, due mesi dopo la firma di un contratto per l'aquisizione di un parco a Tokyo, la Disney fondò una filiale in Giappone. Walt Disney Pictures e il resto della società continuarono i progetti promossi da Walt Disney, ma la spinta lasciata dal creatore si stava esuarendo e la produzione di film ne risentì.

Dal 1980 l'azienda trova nuovo respiro: nell'1981 uno studio interno determina che gli studios dispongono di 250 lungometraggi, 456 cortometraggi d'animazione e 27 anni di programmi televisivi, di cui la maggior parte mai ritrasmessi[59]. Jim Jimirro, direttore della divisione che si occupava dei mercati secondari dell'azienda, propose alla dirigenza Disney di creare un canale televisivo[59]. Il progetto ci metterà due anni a dare frutti. Lo stesso anno, Feld Entertainment ottenne i diritti internazionali per gli spettacoli di pattinaggio su ghiaccio con i personaggi Disney, il primo spettacolo Disney on Ice venne presentato l'anno stesso. L'8 luglio 1981 Walt Disney Productions acquistò la Retlaw Enterprise, i diritti per il nome di "Disney" per 46,2 milioni di dollari, e la monorotaia e il treno di Disneyland rimasti propietà della vedova e dei due figli di Disney[60].

La divisione aziendale che si occupava dei parchi a tema inaugurò il primo ottobre 1982 un secondo parco presso il Walt Disney World Resort, EPCOT ispirato a una visione futuristica di Walt Disney[61] e nel 1983 il parco Tokyo Disneyland in Giappone[62].

La divisione del cinema rilasca nel 1982 il film Tron, che fu il primo film nella storia a usare immagini generate da un software informatico, ma che non ebbe il successo sperato. Nel 1983, l'azienda riorganizzò le proprie attività con la creazione di filiali specializzate in tutti i tipi di produzioni. il primo aprile 1983 la Walt Disney Productions creò sulle basi del dipartimento per la creazione di film d'animazione(Pictures), la Walt Disney Pictures una società controllata al 100%[60], mentre Walt Disney Television continuò a garantire la produzione di serie televisive ininterrotamente dal 1955 e che si occupò anche di Disney channel, lanciato negli Stati Uniti il 18 aprile 1983[63].

1984-2005: l'era di Michael Eisner

1984-1989: la riconquista del gigante

A partire da maggio 1984, la società Walt Disney Productions fu il bersaglio di un tentativo di acquisizione da parte di gruppi finanziari specializzata nella vendita di lotti terrieri, a capo di questi c'era Saul Steinberg[64]. Per contrastare questo tentativo, la Disney, dopo aver concluso l'acquisto di Arvida Corporation per 200 milioni di dollari[60][64](portando i Bass Brothers al 6,1% della Disney)[64][65] comprò la Gibson Greetings Inc. per 337,5 milioni di dollari (equivalenti al 5% della società) per diluire le proprie azioni. La MM Acquisition Corporation, di proprietà del gruppo Reliance Holdings di Steinberg, l'8 giugno 1984 lanciò un'offerta di 67,50 USD ad azione.[60] L'11 giugno, la Disney ricomprò 4,2 milioni di azioni (11,1% del proprio capitale) dalla Reliance Holding per 328 milioni di dollari[60][66]. In estate dovette ritirarsi dall'accordo con la Gibson Greetings Inc. per far cadere la causa di Irwin L. Jacobs, contrario a questo acquisto, ciò portò l'azienda a pagare una penale milionaria.[67] Per migliorare la situazione finanziaria della società, il cui debito era salito enormemente a causa del conflitto con Steinberg, la dirigenza decise di "chiedere aiuto" a Michael Eisner, ex-presidente della Paramount Pictures, e Frank Wells, i quali, il 23 settembre dello stesso anno[60], verranno nominati rispettivamente amministratore delegato e amministratore delegato finanziario.

 
La RMS Queen Mary che dopo l'ultimo viaggio venne trasformanta in un museo, ristorante e hotel, per qualche tempo fu propietà della Disney

Nel mese di settembre del 1984, fu creata una società di sviluppo al fine di progettare, gestire e sviluppare le proprietà immobiliari non gia strumentalizate dall'attività dei parchi a tema Disney[68], mansioni che derivavano dalle attività dell'Arvida non a caso a capo delle manovre c'era Peter Rummell, ex manager di Arvida[69].

Lo stesso anno il 9 marzo 1984 vede la creazione della consociata Touchstone Pictures per la creazione di film per adulti iniziata con il film Splash[60] che si rivelò un successo al botteghino[70]. La Walt Disney World acquisì, su iniziativa di Michael Eisner, la collezione di arte africana di Paolo Tishman, New Yorkese, rinominata Walt Disney Tishamn[71]. Nel 1985, la divisione video della Disney lanciò una serie televisiva con la Touchstone chiamata Cuori senza età[72]. Inoltre Eisner spinse la Touchstone, la quale realizzò una serie di successi come Good Morning, Vietnam (1987), L'attimo fuggente (1989) e Pretty Woman (1990).

Il 6 febbraio 1986[9][60], la società cambiò il suo nome in The Walt Disney Company mentre, dopo il cambio di direzione nel 1984, la WED Enterprises diventò Walt Disney Imagineering.

Nel 1987, la Disney firmò un accordo con il governo francese per la creazione di una zona di villeggiatura ai margini di Parigi chiamata Euro Disney Resort. La società Arvida Corporation vendette l'azienda JMB Realty Corporation per 404 milioni di dollari[64]. Il primo Disney Store aprì il 28 marzo 1987 presso il Glendale Galleria a Glendale in California, non lontano dal quartier generale Disney[60][73].

Il 21 gennaio 1988, la Disney firmò la liquidazione della Wrather Corp. per 161 milioni di dollari con 89 milioni di debiti[60]. Il Disneyland Hotel e il complesso della Queen Mary passarono nel portafoglio della Disney. Il 20 aprile 1988 la Disney acquistò la società elettronica Childcraft Education Corporation dalla Grolier Inc. per 52 milioni di dollari[74][75], fusa alla Disney Catalog. Nel maggio 1988, la filiale italiana viene rinominata Walt Disney Company Italia[33]. Lo studio inoltre riniziò ad avere successo con i suoi film d'animazione Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988) e La sirenetta (1989). Mentre l'etichetta musicale Disneyland Records viene rinominata Walt Disney Records[76]. Il 6 novembre 1989 il 51% dei 170 milioni di azioni di Euro Disney SCA vengono emessi sul mercato azionario francese al prezzo iniziale di 72 FF, il restante 49% rimane alla Disney[60].

1990-1999: nuova nell età Dell'Oro

 
I Times Square Studios dell'ABC, a Times Square.

Il debutto degli anni 90 è stato un periodo di fasti per l'azienda: le azioni debuttarono al Dow Jones nel 6 maggio 1991[77], scalzando quelle dell'U.S. Steel[60]. Nella maggior parte delle aree d'attività si ottennero successi: in campo cinematografico, conla bella e la bestia (1991), Aladdin (1992) e Il re leone(1994), e in campo televisivo, con serie come I Gummi, DuckTales - Avventure di paperiCip & Ciop agenti speciali, Darkwing Duck e Gargoyles - Il risveglio degli eroi.

Il 18 luglio 1990 viene creato un nuovo studio l'Hollywood Pictures[60]. Il primo negozio Disney al di fuori degli USA viene aperto a Londra il 1° novembre 1990 a Regent Street[60]. Nel 1991 nacque la casa editrice Hyperion. Il 13 settembre 1991 Disney acquistò la rivista scientifica Discover[78] dalla Family Media Group, che in seguito cessò le sue attività. Nonostante questi successi ed espansioni, Walt Disney Imagineering dovette licenziare 400 persone.[79]

Il 12 aprile 1992, Disney aprì il primo parco Disney Europeo, Euro Disneyland[60][80]. Il 30 settembre 1992, il Disney's Filmed Entrertainment Group, i futuri The Walt Disney Studios, diventò il primo studio d'animazione ad avere 500 milioni di Dollari di fatturato annuo[81]. Il 30 settembre 1992 la Disney vendette la proprietà di Long Beach dell'ex-Wrather Company[82]. Nello stesso anno la Disney fondò la squadra di hockey Mighty Ducks of Anaheim,[81] chiamata così dall'omonimo film.

Il 30 giugno 1993, la Miramax Films[81][83] venne acquistata per 80 milioni[84]: i Fratelli Weistein ne diventarono amministratori. Il successo che porterà l'azienda derivò dalla libertà d'azione lasciata ai fratelli, in quanto l'azienda continuò ad operare indipendentemente dalla divisione film della Disney. Per aiutare ulteriori acquisizioni e progetti finanziari, la Disney rilasciò il 21 luglio 1993 obbligazioni per 300 milioni di dollari[81].

 
La Disney Magic, la prima nave da crociera della Disney Cruise Line.

Tuttavia, nel 1994, alla morte di Frank Wells in un incidente di elicottero il 3 aprile[82] Jeffrey Katzenberg si dimise, poichè non gli venne dato il titolo di Wells, e fondò DreamWorks SKG[85]. Questi fatti segnarono l'inizio di diverse battute d'arresto: i dipartimenti europei non riuscirono a raggiungere gli obiettivi; l'incremento del debito incominciò a gravare sul gruppo. Il 4 novembre 1994, la prima galleria Disney apre nel centro commerciale Mainplace Santa Ana in California[86]. Nel dicembre 1994, Disney Interactive viene fondata come società controllata, specializzata nel mercato dei videogiochi[87].

Nel 1995, la Disney investì in Germania lanciando Super RTL, proprietà di RTL Group e Disney in equa parte (50% - 50%)[88]. Il 31 luglio 1995 la società annuciò l'intenzione di acquisire Capital Cities per un costo di 19 miliardi USD[51][81]. Capital Cities comprendeva: una parte della rete televisiva ABC(in parte gia della disney), l'80% di ESPN, 4 quotidiani importanti, Fairchild Fashion Media e diverse partecipazioni in altre aziende. L'assemblea degli azionisti approva il 4 gennaio, durante una conferenza speciale a New York[81], il suddetto acquisto che si concluderà il 9 febbraio 1996[51][81]. Il 18 maggio 1995 la Disney prese il controllo del 25% dei California Angels[89], squadra di baseball che rinominò Anaheim Angels[90] e, nel mese di maggio del 1996, ne completò l'acquisizione[89]. I film d'animazione, come Pocahontas (1995), non ebbero il successo sperato.

 
Il New Amsterdam Theatre a Broadway, New York. Dal 1993 gestito dalla Walt Disney Theatrical Productions

Nel febbraio 1996, con il successo del parco in Florida e l'acquisto totale di Gorda Cay, isola privata delle Bahahams ad acesso esclusivo delle crociere disney ora nota come Castaway Cay, venne fondata la società controllata per la gestione delle crociere, la Disney Cruise Line[68]. Nel corso del 1996, la Disney inglobò lo studio Jumbo Pictures[91][92]e il Dream Quest Images[93]. a Disney Development Company viene fusa con Walt Disney Imagineering al fine di unire i servizi nel campo della creazione, progettazione, pianificazione immobiliare e di gestione dei vari progetti sotto un unico nome[68], Rummell ne diventò il CEO[69]. La Walt Disney Company e la McDonald's il 23 maggio firmarono un contratto in esclusiva internazionale per giocattoli Disney offerti in Happy Meals[94]. Il 1° luglio 1996, un ESPN Club apre al Walt Disney World Resort, poi rinominato ESPN Zone.

Il 24 febbraio 1997, la Disney firmò un accordo con la Pixar per co-produrre cinque film d'animazione completamente in grafica computerizzata[94] e per l'acquisto da parte della Disney del 5% del capitale di Pixar[95]. Il 3 aprile 1997, la Disney entrò grazie alla Bolla delle dot-com nel capitale della Starwave Corporation, una società specializata in software multimediali[96]. Il 4 aprile vendette i quattro giornali acquistati con la Capital Cities alla Knight Ridder per 1,65 miliardi di dollari USD[96]. Nell'aprile 1997, la Disney scinsse il suo contratto con Cinergi Pictures e compòa la maggior parte dei film nel loro catalogo[97]. Il 21 luglio Disney acquistò l'etichetta musicale indipendente Mammoth Records[96]. Nel mese di settembre Disney acquistò la catena Classic Sports Network che diventerà l'ESPN Classic[96] e dovette pagare alla Marsu B. V., detentrice dei diritti di Marsupilami,  una penale per inadempienza del contratto[98]. Il 2 dicembre 1997 Disney pubblicò il suo primo DVD.

In questo stesso anno finì la causa tra Katzenberg e la Disney che riguardava il pagamento del 2% dei profitti generati dai film e dalle produzioni televisive la cui produzione era iniziata quando era ancora a capo del Disney studio, in quanto le parti decisero di accordarsi sulla cifra, su cui però fu posto un accordo di riservatezza.[99][79]

Nel 1998 l'azienda, finora divisa tre parti chiamate Broadcasting, Creative Content e Parks and Resorts, venne riorganizzata in cinque divisioni: Disney Media Networks, Walt Disney Studios Entertainment, Walt Disney Parks and Resorts, Disney Consumer Products e Walt Disney Internet Group (WDIG). Nel frattempo, il 19 giugno 1998 le quote sono frazionate al ritmo di tre per una (triplicando le quote di partecipazione)[100]. La divisione dei prodotti di consumo proveniente dall'ex-Creative Content conteneva tutte le produzioni fossero esse film, televisive, per computer o per la stampa. Il 1° gennaio 1998, la prima delle due navi della Disney Cruise Line, la Disney Magic, fu consegnata ed entrò in servizio il 30 luglio 1996[101]. L'8 gennaio, il primo McDonald aprì a Downtown Disney Marketplace[102](la zona commerciale del Walt Disney World Resort). 18 giugno 1998, la Disney annunciò l'intenzione di acquistare il 43% di Infoseek[101]. Il 12 luglio, una ESPN Zone aprì a Baltimora[101]. L'acquisto di Infoseek si concluse il 18 Novembre 1998 in cambio dell'acquisto di Starwave da parte della Infoseek[103]. Il 20 dicembre si tenne la prima del The Lion King: il musical in Giappone e ciò segnò la nascita di Walt Disney Theatrical Productions[103].

Il 1° gennaio 1999, la seconda nave della Disney Cruise Line viene battezata, la Disney Wonder, e il 15 agosto avviene il primo viaggio. Il 25 febbraio, il presidente dell ABC Robert Iger diventò anche capo della nuova filiale della Walt Disney International[103]. Il 10 maggio 1999, la Disney riorganizzò la sua divisione editoriale: Buena Vista Publishing Group diventò Disney Publishing Worldwide, parte della Disney Consumer Products, mentre la Hyperion Books divenne una filiale di ABC[104]. Nell'agosto del 1999 la WDIG acquistò il 60% del sito Soccernet (oggi chiamato ESPNsoccernet) dal Daily Mail[105] e vendette Fairchild Publications, l'ultima parte rimasta non strategicamente importane di Capital Cities, alla Advance Publications[103].

2000-2005: l'entrata nel XXI secolo

 
Le montagne russe del California Screamin, al parco Disney California Adventure.

L'entrata nel nuovo millennio vedeva una società meno solida del previsto; alcuni sostengono a causa della stile manageriale di Eisner, altri invece ritengono valida la teoria della "compressione dell'età": i giovani di quel periodo tendevano ad emulare gli adulti e quindi a volersi divertire con come gli adulti.[79] All'inizio del nuovo millennio la società era in contrazione. Il settore televisivo stava calando e anche quello cinematografico non aveva ottenuto i risultati sperati soprattutto al di fuori degli Stati Uniti.[106][79] Il New Tomorrowland a Disneyland(1998) e il parco California Adventure (2001), voluti come nuovi padiglioni dei parchi Disney già esistenti non soddisfarono le aspettative dei fan e nemmeno quelle dei semplici visitatori. Ulteriori parchi aprirono in Giappone, il Tokyo DisneySea nel settembre del 2001, e in Francia, il Parc Walt Disney Studios nel marzo 2002.

I Disney Store, diventarono meno redditizi a causa dell'inizio della vendita dei prodotti Disney nelle grandi catene commerciali (tranne che in Europa). La fine della bolla di Internet forzò la Disney a rivedere e riorganizzare le sue attività legate a questo supporto. Il WDIG vennne integrato con l'aggiunta della divisione Disney Media Networks. 

Nel 2000, la Disney sciolse gli studios Pictures Jumbo, ma continuò ad acquistare e distribuire in serie i prodotti attraverso Cartoon Pizza. A giugno vendette Ultraseek Corporation per 153 milioni di dollari a Inktomi[107]. Il 3 agosto, WDIG acquistò il restante 40% di Soccernet[105] e in ottobre lanciò, in collaborazione con il sito eBay, le Disney Auctions. Nel mese di settembre, la Disney si lancia una società con capitale di rischio e fonda la Steamboat Ventures.Nella primavera del 2001, la Disney cedette la sua partecipazione a Eurosport per 93 milioni di dollari. In questo stesso anno Robert Iger divenne presidente e direttore operativo della compagnia.[108]

 
Il Disney Store di Tokyo Disneyland.

Gli attacchi terroristi dell'11 settembre 2001 rallentarono il settore del turismo in tutto il globo e quindi la divisione Parks & Resort ne risentì. Sempre in questo periodo,per risolvere il problema della ABC, Disney cercò di espandere il canale: il 24 ottobre si concretizzò l'acquisto della Fox Family Worldwide, rinominata ABC Family,[109] (ottenendo anche il controllo di Jetix, assorbita nel 2008[110]) per 5,3 miliardi di USD[111] dopo una lunga trattativa con Haim Saban e la News Corporation. In concomitanza iniziò una campagna di ristrutturazione delle sue attività di distribuzione televisiva: il numero di canali Disney e delle partecipate, ebbe un'improvvisa impennata. ABC, Disney Channel e ESPN passarono da un canale nazionale a molteplici e distribuiti in vari paesi. A novembre la Disney acquistò la Baby Einstein Company[112]. Successivamente acquisì il catalogo di Saban Entertainment. Il 1º aprile 2002 Disney vendette tutti i Disney Store giapponesi all'OLC, che controllava Tokyo Disneyland, per 51 milioni di USD. Il 12 giugno, la Disney firmò una partnership per 1 miliardo di USD com OMD, una controllata di Omnicom, per la distribuzione della pubblicità.

 
L'ingresso di Hong Kong Disneyland Resort, aperto nel settembre 2005.

Il 24 marzo 2003, Disney e Bank One collaborarono per creare negli Stati Uniti una carta di credito Visa,[113]con la quale era possibile raccogliere punti da spendere nel merchandising e in biglietti per i parchi Disney .[114] In maggio veniva annunciato che il numero di visitatori dei Disney Store era stato superato da quello delle persone nei suoi parchi a tema e che, quindi, varie opzioni erano allo studio, compresa la vendita delle boutique del Nord America e quelle europee. Il 21 maggio, la Disney vendette i Los Angeles Angels of Anaheim per 180 milioni di dollari a Arte Moreno, un finanziere di Phoenix. Alla fine di settembre del 2003, la Disney lanciò un canale on-demand chiamato MovieBeam, che utilizzava un decoder dedicato.

Nel 2004 la Pixar, cessato il contratto di distribuzione con la Disney, iniziò a cercare un altro partner commerciale in quanto insoddisfatta dalla gestione economica degli accordi.[79] Nel febbraio 2004, la Disney subì un tentativo di acquisizione da parte di Comcast per 54 miliardi di USD, ma Michael Eisner rifiutò senza consultare il comitato esecutivo, perchè ciò avrebbe fatto precipitare la sue quote di partecipazione. La posizione di Eisner si complicò ulteriormente: già sul finire dell'anno precedente il CEO aveva chiesto di non riconfermare Roy E. Disney, figlio di Roy O. Disney, insieme ad altri membri che avevano superato i 72 anni.[115] Al fianco dell'ultimo Disney nel consiglio si schierò Stanley Gold, che si dimise insieme a questi. Da una parte la maggior parte del board si schierò con il CEO;[116] dall'altra gli azionisti non lo riconfermarono a capo del consiglio.[117] L'anno successivo venne annunciato che il nuovo CEO della società sarebbe stato Bob Iger.

Il 17 febbraio la Disney acquistò, per 68 milioni di USD, i diritti del catalogo di Bear nella grande casa blu e dei Muppets [118]. Questi ultimi verranno comprati in maggio alla Jim Henson Productions, portando alla creazione di una nuova filiale: la Muppets Holding Company, proprietà della Disney Consumer Products. Nel novembre 2004, la Disney comprò le azioni della società CrossGen Comics specializzata in fumetti Fantasy. La vendita dei Disney Stores del Nord America a The Children's Place fruttò alla Disney 100 milioni di dollari. 

Il 25 febbraio 2005, la Disney annunciò l'intenzione di vendere Mighty Ducks of Anaheim a Henry Samueli.[119] Il mese successivo cedette il controllo di Dimension Films ai fratelli Weinstein, mantenendo tuttavia il marchio Miramax e i cataloghi Miramax e Dimension Films. I due fratelli, poco dopo, crearono The Weinstein Company, mentre Miramax diventò una delle etichette Buena Vista Entertainment. [120]

Il 20 giugno 2005, la vendita di Mighty Ducks viene finalizata e la Disney riceve 26 milioni di USD, ciò implicò, dopo la vendita nel 2003 degli Anaheim Angels, lo scioglimento della controllata Anaheim Sports. Il 23 giugno, Disney Consumer Products fermò la ricerca di un acquirente per i Disney Store europei. Il 28 giugno tre podcast (ABC News, Disney Online e ESPN.com) furono lanciati su iTunes a seguito di un contratto tra Disney e l'Apple. Inoltre verso la fine dell'anno verranno rilasciati sulla piattaforma gli episodi delle serie della ABC e di Disney Channel. Il 6 luglio venne annunciata la creazione di servizi di telefonia mobile con Disney Mobile e Mobile ESPN.com. Ad agosto vennero create le linee Little Einsteins, un gamma di prodotti per 3-8 anni, e Disney Fairies, con l'uscita del libro Fairy Dust and the Quest for the Egg; mentre le bevande per bambini associate ai personaggi Disney vennero annunciate il 10 settembre, grazie a un contratto di licenza con la società britannica Calypso Soft Drinks. La gamma di mobili Indesign Disney costruiti in masonite viene lanciata in eslusiva per Home Depot

Il 6 settembre il Gruppo Buena Vista Music Group stipulò un accordo con EMI per la distribuzione delle produzioni in Europa,Africa e Medio Oriente.[121] In settembre Walt Disney Parks and Resorts celebrò i cinquant'anni di Disneyland, aprì il suo primo parco in Cina, Hong Kong Disneyland e annunciò che nel successivo lustro avrebbe triplicato il numero di Disney Store nella nazione.Venne resa nota inoltre una perdita di circa 70 milioni di dollari dovuta all'attuazione dell'amministrazione controllata da parte di Delta Air Lines[122][123]. Il 21 settembre 2005, la Disney-ABC Cable Network Group siglò un accordo con Verizon per estendere lalla fibra ottica la trasmissione dei sevizzi FIOS, comprendenti 12 canali, tra cui i canali Disney, 7 canali ESPN, ABC Family e ABC News Now.

Venerdì 30 Settembre 2005 vede l'addio di Michael Eisner al ruolo di amministratore delegato.[124] Il giorno successivo subentrò Robert Iger.

2005-2015: Robert Iger

2005-2009: L'acquisto di Pixar e la riorganizzazione nei media

 
cancello d'ingresso degli studios Pixar.

Il 7 ottobre 2005, Disney vendette il magazine Discover per 13 milioni di USD. Il 19 ottobre 2005, WDIG aquista Living Mobile, un editore tedesco di videogiochi con sede a Monaco di Baviera e Praga. Il 1° novembre la stampa annunciò che la Disney era intenzionata ad acquistare la Pixar invece di rinnovarne il contratto in esclusiva. Il 23 novembre, le azioni della società italiana Mondo TV crebbero del 3% a causa delle voci di una possibile acquisizione da parte della Disney. Nella stessa data Disney cedette la propria partecipazione in un canale via cavo spagnolo per 57 milioni di USD. L'8 dicembre 2005, la Disney e la sua divisione per la distribuzione la Walt Disney Studios Home Entertainment annunciarono che avrebbero sostenuto il formato Blu-ray.

 
Robert Iger alla premiere de Disney's World of Color(un spettacolo messo in scena nei parchi Disney) al Disney California Adventure Park.(Giugno 2010)

Il 3 gennaio 2006, il Disney-ABC Cable Network Group creò nuovi servizi video on-demand per via di un contratto con Verizon Communications. Il 24 gennaio 2006, Disney annunciò un'operazione per acquistare Pixar per circa 7,4 miliardi di dollari, la metà dei quali in azioni. Il tasso di scambio tra i valori delle azioni Disney e quelle Pixar è di 2,3 a favore della Disney. A quel tempo Steve Jobs (fondatore di Apple) era CEO di Pixar e azionista del 50,6% del capitale della società. Il 6 Febbraio 2006, durante la pubblicazione dei risultati trimestrali, si annunciò la fusione delle stazioni radio ABC e Citadel Broadcasting in Citadel Communications, realtà guidata da Citadel, ma posseduta per il 52% da Disney. L'importo della transazione sarà pari a 2,7 miliardi di dollari spesi dalla Disney.

Il 6 Febbraio 2006, durante la pubblicazione dei risultati trimestrali, si annunciò la fusione delle stazioni radio ABC e Citadel Broadcasting in Citadel Communications, realtà guidata da Citadel, ma posseduta per il 52% da Disney. L'importo della transazione fu pari a 2,7 miliardi di dollari.

Intanto ESPN Mobile faticava a trovare un pubblico a cui interessasse, anche a causa delle tariffe considerate elevate e quindi da operatore si trasformò in un servizio di notizie sportive su rete Verizon. Anche Disney Mobile venne cambiato, rendendolo un operatore virtuale, ma ciò non frutterà e quindi il servizio cesserà nel 2008. Il 13 febbraio 2006, dopo l'annuncio dell'addio di Al Michaels, commentatore sportivo dell'ESPN per NBC, affiliata all'Universal, la Walt Disney Company dichiarò di aver negoziato il recupero dei diritti di Oswald il coniglio fortunato. Il 9 marzo Walt Disney International annunciava la creazione della The Walt Disney Company CIS, per gestire gli interessi della Disney in Russia, con filiale a Mosca. Il 13 marzo 2006, ESPN annunciò il suo primo canale nel Regno Unito, nominato ESPN Classic, derivazione del canale americano ESPN Classic Sport.

Il 1° giugno 2006 la Disney lanciò Disney Jeans in India per poi diffonderla nei mercati dell'Asia e dell'Europa. Il 9 giugno, la Disney firmò diversi accordi per vendere frutta contrassegnata dal marchio Disney in catene commerciali europee: in Inghilterra, Tesco vendeva mandarini, mele e banane; in Francia Carrefour offriva mini pomodori; in Germania Metro AG vendeva mini banane. Il 21 giugno, ESPN e ABC ottennero i diritti per i sucessivi 10 anni per la messa in onda dei 110 incontri a cadenza anunuale della Big Ten Conference fino al 2017. Nel mentre George Mitchell confermava di essere occupato con i funzionari della città di Shanghai per aprire un secondo parco in Cina che, secondo lui, non avrebbe avuto alcuna influenza sull'affluenza al parco di Hong Kong. Il 28 luglio 2006, la Disney annunciò l'acquisizione dell'indiana Hungama TV per 30 milioni di dollari e l'acquisto del 14,9% di UTV Software Communications a 15 milioni, entrambe specializzate in programmi televisivi, film d'animazione e film Bollywoodiani. Il 4 agosto 2006 ESPN ottenne i diritti di trasmissione delle 29 partite annuali della Major League Soccer fino al 2014.

Il 22 novembre 2006, la Disney firmò un accordo con Comcast che prevedeva da un lato l'acquisizione da parte di Comcast del 40% di E! Entertainment Television per 1,23 miliardi di dollari, dall'altra la licenza di trasmettere nel servizio video on-demand di Comcast i prodotti Disney, tra i quali quelli della Walt Disney Pictures, della Touchstone Pictures e Miramax Films.[125] Lo stesso giorno, la Disney annunciava l'estensione a tutti i continenti del suo contratto (precedentemente presente solo in Nord America) con l'azienda di scarpe Crocs per la vendita di scarpe sportive Crocs Disney. Il 5 dicembre 2006, ESPN international prese il controllo del canale europeo NASN dedicato allo sport americano per 80 milioni di USD, ribattezzato ESPN America.

Nel febbraio 2007, Verizon Wireless offrì il servizio ESPN Mobile e ESPN a MediaFLO mobile TV della Qualcomm. Il 6 febbraio 2007, la Disney fuse tutte le sue società nel campo della pubblicità per bambini e le famiglie di tutti i settori (televisione, Internet, radio e stampa) in un unico gruppo, chiamato Disney Media Advertising Sales and Marketing Group . Buena Vista Games diventò Disney Interactive Studios. Il 19 marzo 2007 il Walt Disney Internet Group acquisì un secondo fornitore di contenuti telefonici portatili in Cina la Enorbus per 20 milioni. Il 25 aprile 2007, la stampa annunciò la possibile soppressione a partire da maggio 2007 del marchi Buena Vista a favore di quello Disney a causa di una politica sulla semplificazione dei marchi della Walt Disney Company promossa da Robert Iger. L'8 maggio 2007, la Walt Disney Records, Disney Elettronica e  Walt Disney Internet Group si associarono per offrire la possibiltà di scaricare da Disneymixcentral.com un catalogo per un lettore MP3.

Per completare per la sua offerta nel settore sport, ESPN comprò il più famoso sito internet a tema cricket, Cricinfo.com, della Wisden Group, rinominato ESPNCricinfo.com, e il sito di rugby Scrum.com. Il 1° agosto Disney acquistò il sito per bambini Club Penguin per 350 milioni di USD. Disney annunciò novità per i parchi: il Disney-MGM Studios sarebbero divenuti Disney's Hollywood Studios; un nuovo Disney Vacation Club sarebbe sorto su un area di 8.5 ettari, con 800 camere nel 2011 alle Hawaii , sull'Isola Oahu chiamato Ko Olina Resort. Il 13 ottobre 2007 il marchio Disney Garden offriva frutta e verdura "selezionati per aiutare le famiglie a far crescere i loro figli con cibi buoni per la salute".

il 12 novembre 2007 la Disney annunciò, nonostante l'insuccesso di Disney Mobile, che si stava preparando a lanciare un'offerta in Giappone in collaborazione con SoftBank. Il 4 dicembre 2007, WDIG comprò l'azienda iParenting Media, fornitore di contenuti per la famiglia.

il 14 gennaio 2008 Disney e ESPN confermarono di aver preso una quota del 11% della controllata cinese della NBA . il 12 febbraio 2008 Disney acquistò il 20% della spagnola Net TV di di proprietà di Vocento. il 18 febbraio 2008 Disney annunciava di detenere il 32,1% del capitale di UTV, per 203 Milioni in azioni, e il 15% di UTV Global Broadcasting, per il 30 Milioni. il 2 maggio 2008 Disney riprese il controllo dei Disney Store americani da The Children's Place, chiudendo, tuttavia, 98 negozi. Il 5 giugno 2008 Disney Interactive Studios e Walt Disney Internet Group si fusero in Disney Interactive Media Studio. Il 23 giugno 2008 viene venduto Movies.com a Fandango , sussidiaria di Comcast. Il 16 dicembre 2008 la Walt Disney Company CIS e la Media-One fecero una joint venture, posseduta al 49% dalla prima, per gestire un network da 40 canali.

L'8 febbraio 2009 Steven Spielberg siglò un accordo della durata di sei anni per far distribuire alla Disney 30 film della DreamWorksSKG. L'ora Distribuzione delle Produzioni Indipendenti in studio Saranno Forniti daWalt Disney Studios Distribuzione . il 20 febbraio 2009 l'antitrust russo sospese la joint-venture, MO-TV Holding, tra Media One e Catalpa Investement Ltd[126]. Il 27 febbraio 2009 , Jetix Europe annunciò il ritiro del proprio titolo dal listino Euronext, dopo aver riacquistato le proprie azioni.[127] Il 30 aprile 2009 ABC Inc. comprò il 27% del sito di video on demand Hulu. In seguito a dei problemi economici, il gruppo irlandese Setanta Sports si separò dai diritti di trasmissione di alcune partite della Premier League, ricomprati da ESPN. Inoltre questa aprì una serie di siti di notizie sportive locali a New York , Los Angeles e Dallas.

2009-2017: le grandi acquisizioni: MARVEL, LucasFilm Ltd, 21st Century Fox

Il 31 agosto 2009 Disney raggiunse un accordo per rilevare Marvel Entertainment per 4 miliardi di dollari (2,8 miliardi di euro), previa autorizzazione dell'anti-trust.L'acquisto sarebbe stato pagato con dollari e azioni Disney: per ogni azione Marvel, l'azionista avrebbe avuto 30$ più 0,745 di un'azione Disney. Alla fine dell'anno l'accordo venne ratificato dagli azionisti Marvel e l'esborso totale fu poco superiore ai 4,3 miliardi di dollari. Il 30 settembre 2009 un giudice di Los Angeles stabilì che la Disney non aveva violato il contratto sulle royalty di Winnie The Pooh, nella causa portata avanti dal 1991 dalla famiglia di Stephen Slesinger. il 3 novembre 2009 Disney annunciò di aver donato 7 milioni di dollari ad alcune associazioni no profit che si battevano per la salvaguardia delle foreste: circa 4 milioni vennero dati alla Tayna and Kisimba-Ikobo Community Reserves nella Repubblica Democratica del Congo e all'Alto Mayo Conservation Project in Perù. il 13 novembre 2009 Tom Staggs (CFO) divenne CEO della Divisione Walt Disney Parks and Resorts al posto di Jay Rasulo. il 23 dicembre 2009, Sheryl Sandberg COO di Facebook, venne inserita nel board of directors della Disney.

Dopo l'arrivo di Iger, Roy E. Disney era ritornato nel CdA come amministratore emerito non votante, rappresentando la famiglia Disney nell'azienda, di cui possedeva l'1%. Il 19 dicembre 2009 morì a causa di un tumore allo stomaco.

Il 1 gennaio 2010, in seguito all'acquisizione di Marvel Entertainment, Disney espande la sua partnership con POW! Intrattenimento, lo studio di Stan Lee investendo $ 2,5 milioni nel suo capitale o il 10%. Il 25 gennaio 2010, UTV Software Communications ha completato l'acquisizione della sua controllata UTV Motion Pictures con un aumento di capitale, riducendo la partecipazione di Disney al 50,45% del capitale di UTV. Il 28 gennaio 2010, Disney annuncia la chiusura dello studio Miramax Films e la perdita di 80 posizioni. Il 2 febbraio 2010, il New York Times ha menzionato la possibilità che Disney venda il catalogo di 700 film e il nome Miramax per 700 milioni di dollari. Il 4 febbraio 2010, il Consiglio di amministrazione di OLC ha approvato il trasferimento dell'attività di Disney Store giapponese alla filiale giapponese di Disney, con un riacquisto di azioni il 31 marzo.

Il 10 marzo 2010, durante la riunione degli azionisti Disney, Robert Iger prende in considerazione diverse soluzioni per risolvere i problemi di alcune filiali di ABC Inc., tra cui ABC News, con la creazione di uno spin-off. Il 12 maggio 2010, Haim Saban annuncia che ha acquisito da Disney i Power Rangers per produrre una nuova serie dal 2011. Il 21 maggio 2010, The Wall Street Journal annuncia che i negoziati tra Disney e i fratelli Harvey e Robert Weinstein per la Miramax Films non ha avuto successo, ma non era legato al prezzo di acquisto di circa $ 600 milioni. Il 27 luglio 2010, Disney ha annunciato l'acquisto di Playdom, uno studio di gioco di comunità per 563,2 milioni di dollari, e la nomina di John Pleasants a Executive Vice President del Disney Interactive Media Group. Il 29 luglio 2010, Disney ha annunciato la vendita di Miramax Films, filiali, catalogo di film e progetti inclusi, per $ 660 milioni al gruppo di Filmyard Holdings tra cui Tutor Perini, Thomas J. Barrack, Jr. e Colony Capital. Il 3 dicembre 2010, Disney annuncia il completamento della transazione per $ 663 milioni.

Il 23 febbraio 2011, Disney acquista il sito di social networking di Togetherville per bambini di età inferiore a 10 anni. Nel marzo 2011, Disney divide il suo contratto con agenzie pubblicitarie in due, Carat per parchi a tema e Publicis per film, televisione e videogiochi. Il 30 giugno 2011, Walt Disney Studios Distribution ha creato una filiale in Sud Africa per distribuire i suoi film. Il 26 luglio 2011, UTV ha annunciato di aver accettato un'offerta da Disney per acquistare il restante 49,6% del capitale che non detiene per $ 454,62 milioni. Il progetto prevede di riacquistare tutte le quote ancora disponibili sul mercato, di scontare la società e quindi di ricomprare il 19,82% detenuto da Ronnie Screwvala. Il 16 agosto 2011, l'azienda vuole approfittare delle incertezze del mercato azionario e emettere un prestito a lungo termine, 30 anni che gli consente di raccogliere 350 milioni di dollari. Il 9 settembre 2011, Disney annuncia la nomina di Robert Chapek, ex presidente di Walt Disney Studios Distribution come presidente di Disney Consumer Products, che avrà il compito di riorganizzare l'approccio dei grandi distributori con un unico team di vendita. Il 7 ottobre 2011, Disney annuncia di aver acquistato per un prezzo compreso tra 80 e 100 milioni di dollari il 42% di Indiagames non di proprietà di UTV Software Communications. Il 42% era di proprietà di Vishal Gondal, fondatore di Indiagames e investitori stranieri come Cisco Systems e Adobe Systems. L'8 ottobre 2011, ha annunciato che arriverà come CEO e Chairman dell'Executive Board nel marzo 2015.

Il 29 novembre 2011, la Disney ha annunciato di aver emesso 1,6 miliardi di obbligazioni in due lotti, 1 miliardo in obbligazioni a 3 anni e il resto in 30 anni. Il 7 dicembre 2011, il governo indiano convalida l'acquisizione di UTV da parte della Disney.

Dopo la chiusura dell'offerta pubblica di acquisto di azioni proprie il 31 gennaio 2012 (quasi il 30%) e il riacquisto delle azioni dei promotori il 2 febbraio 2012 (20%), Disney detiene ora più del 90% del capitale azionario. UTV. L'UTV dovrebbe essere ribattezzata The Walt Disney Company India di Walt Disney International, mentre Rohinton Screwvala dovrebbe diventare il suo presidente, riferendosi a Andy Bird. Il 20 aprile 2012, Rich Ross ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di Presidente di Walt Disney Studios Entertainment dopo il fallimento di John Carter. Il 27 aprile 2012, Disney e News Corp hanno annunciato di voler acquistare la partecipazione di Providence Equity a Hulu per circa $ 200 milioni. Il 4 maggio 2012, il Disney Research Lab ha presentato una tecnologia chiamata Touché con funzionalità di rilevamento del tocco. Il 5 giugno 2012, la Disney ha annunciato una nuova politica pubblicitaria che rifiuta annunci pubblicitari per bambini per il cibo spazzatura sui suoi canali TV e siti web. Il 13 agosto 2012, la stampa evoca una possibilità di acquisizione di Scripps Networks Interactive di Disney per 10 miliardi. Il 24 agosto 2012, Time Magazine rivela la notizia della redenzione di Euro Disney SCA da parte di The Walt Disney Company per ridurre le difficoltà finanziarie dell'operatore dei parchi francesi. Il 18 settembre 2012, Euro Disney SCA annuncia che la Walt Disney Company sta concedendo un prestito di 1,332 miliardi di euro per aiutare a rifinanziare il suo debito. Il 30 ottobre 2012, Disney ha annunciato l'acquisto di Lucasfilm e di tutte le sue sussidiarie (ILM e LucasArts) per $ 4,05 miliardi. Il 21 dicembre 2012, la Disney ha annunciato di aver completato l'acquisizione di Lucasfilm per $ 4,06 miliardi. Il 27 dicembre 2012, Disney ha sottoscritto un prestito in obbligazioni per $ 3 miliardi. Il 15 gennaio 2013, Disney annuncia il lancio a giugno 2013 di Disney Infinity per contrastare Skylanders di Activision Blizzard, consentendo una connessione tra Disney Toys e Disney Interactive Studios. Il 12 febbraio 2013, Disney emette un prestito a tasso variabile di 800 milioni di dollari, il primo dal 2007. Il 1 ° luglio 2013, il Comitato esecutivo della Disney estende il contratto di Robert Iger come amministratore delegato e presidente fino al 30 giugno 2016. Il 12 luglio 2013, Disney, NBCUniversal e Fox interrompono il processo di vendita di Hulu e annunciano un investimento di 750 milioni di dollari. Il 13 settembre 2013, Disney annuncia l'intenzione di riacquistare le sue azioni nel 2014 tra $ 6 e $ 8 miliardi. Il 24 settembre 2013, Bob Iger immagina che Disney diventi un fornitore di contenuti per Netflix, Google o Amazon. Il 9 ottobre 2013, Disney interrompe l'emissione di certificati cartacei per le sue quote di mercato azionario a beneficio della versione digitale, ma offre ai collezionisti certificati di acquisizione. Il 24 ottobre 2013, Disney EMEA ha annunciato una riorganizzazione dei contratti europei con agenzie pubblicitarie, contratti dal 2010 tenuti da Carat per il cinema e dal 2008 da ZenithOptimedia per Disneyland Paris. Il 28 ottobre 2013, Disney, la casa madre della Marvel e Lucasfilm, mise fine alle slot machine con personaggi della Marvel Comics o di Star Wars. Questo deve essere collegato ai progetti che cambiano la legislazione dello stato della Florida per quanto riguarda i casinò. Il 12 novembre 2013, Walt Disney Studios ha annunciato di aver già rotto il suo record del 2010 superando $ 3,771 miliardi di incassi al botteghino con le sue etichette Marvel, Disney e Pixar. Il 20 novembre 2013, la filiale OMD Worldwide di Omnicom Group annuncia di rilevare il contratto pubblicitario della divisione cinematografica della Disney stimata a 800 milioni di dollari. Il 23 dicembre 2013, Jack Dorsey, fondatore di Twitter, è stato nominato dal consiglio di amministrazione della Disney al posto di Judy Estrin. Il 24 marzo 2014, Disney acquisisce lo studio da $ 500 milioni di canali YouTube di Maker Studios. Il 6 ottobre 2014, The Walt Disney Company ha annunciato una ricapitalizzazione e il rafforzamento della sua partecipazione in Euro Disney per un importo di circa € 1 miliardo, di cui $ 420 milioni in liquidità e $ 600 milioni in debito scambio.

Il 5 febbraio 2015, Thomas O. Staggs, direttore di Walt Disney Parks and Resorts e ex CFO, è promosso a COO della compagnia. Il 3 aprile 2015, la stampa ha riferito che Disney attraverso ESPN avrebbe negoziato un contratto da $ 250 milioni con il sito di scommesse sportive virtuali di DraftKings, possibilmente acquistando il 25% della società. Il 29 giugno 2015, la Disney ha annunciato il consolidamento delle sue divisioni e Disney Consumer Products Disney Interactive per l'inizio dell'anno fiscale 2016. Il 30 giugno 2015, Disney nomina Christine McCarthy in qualità di Chief Financial Officer. Il 22 settembre 2015, Disney investe in Jaunt, una start-up della Silicon Valley specializzata in realtà virtuale. L'8 luglio 2015, Nominet ha costretto una compagnia di costumi britannica a restituire 6 domini, tra cui starwars.uk, a Disney dopo l'acquisizione di Lucasfilm. Il 10 settembre 2015, in seguito al calo del prezzo delle sue azioni a causa dei timori relativi a ESPN, Disney conferma di acquistare in modo aggressivo le sue azioni. Il 21 ottobre 2015, Disney si sta preparando a lanciare un servizio di noleggio di contenuti digitali on-demand nel Regno Unito chiamato DisneyLife, compresi film, programmi TV, musica e libri.

L'11 gennaio 2016 Mark Parker, CEO di Nike, è stato nominato membro del comitato esecutivo della Walt Disney Company. Il 4 aprile 2016, Thomas Staggs, allora considerato uno dei preferiti per succedere a Robert Iger come direttore generale, improvvisamente annunciò la sua partenza da Disney.

Il 1 ° febbraio 2017, Disney accetta di pagare $ 100 milioni per chiudere un caso di accordo illegale tra gli studi di animazione della California per limitare il bracconaggio che coinvolge le sue controllate Disney Animation e Pixar. Il 23 marzo 2017, il contratto di Robert Iger come CEO è stato prorogato per un anno fino a luglio 2019. Il 13 giugno 2017, la Walt Disney Company ha chiuso la sua offerta pubblica per Euro Disney e ha raggiunto il 97,08% capitale, annunciando il ritiro della quota in borsa.

Controversie

L'azienda è talvolta vista come il simbolo di una cultura di massa, dell'imperialismo culturale americano e della standardizzazione dell'intrattenimento, che vende esperienze di vita a una popolazione frustrata e sfrutta l'attuale crisi delle identità individuali e collettive generate da neocapitalismo. L'azienda Disney, a causa delle sue produzioni o delle sue attività, ha provocato azioni da parte di attivisti in tutto il mondo, ma anche l'apertura di diverse procedure legali.

Dal 1991 al settembre 2009, la famiglia di Stephen Slesinger fu impegnata in un processo contro la Disney per i diritti di Winnie the Pooh. Quando Stephen Slesinger morì nel 1953, sua moglie firmò un accordo di licenza con la Disney. Una delle accuse era la fornitura da parte della Disney di rapporti troncati a Slesinger. Uno dei punti era che la Disney pagava le spese di adattamento dell'animazione ma non i derivati. Questi dati avrebbero creato una perdita di 2 miliardi di dollari per la famiglia Slesinger. Dopo 18 anni di procedimenti, un giudice di Los Angeles ha dichiarato che Disney non ha commesso alcuna violazione dell'accordo firmato o delle eventuali detrazioni.

Nel 1995, un gruppo di lobby chiamato American Life League ha accusato diversi film Disney tra cui Il Re Leone, La Sirenetta e Aladino di contenere messaggi subliminali e immagini con personaggi sessuali. Per Il re Leone, l'accusa è stata contraddetta da Tom Sito, ospite e sceneggiatore del film, che ha spiegato che le lettere scritte nella polvere erano SFX e che era un uovo di Pasqua dal dipartimento di animazione.

La compagnia è stata anche accusata di abuso di animali da parte di gruppi di animalisti principalmente a causa delle cure e delle procedure messe in atto per gli animali selvatici nel Disney's Animal Kingdom Park e per l'uso di cuccioli non svezzati in natura in La carica dei 101 (1996). I gruppi di protezione degli animali hanno anche criticato l'effetto indotto dal film di una crescente domanda di cuccioli da parte di un pubblico impreparato all'adozione di animali, molti dei quali in seguito furono abbandonati.

Alcuni gruppi religiosi hanno dichiarato di essere contrari alla trasmissione di produzioni che considerano offensive, ad esempio:

le veementi proteste della American Catholic League contro l'uscita di alcuni film Miramax tra cui Prêtre (1994) e Dogma (1999). La Disney Company ha ritardato la data di uscita del film Dogma a causa delle polemiche che circondano il film e, per questo, ha venduto i diritti di distribuzione alla società Lions Gate Film;

questo stesso campionato, associato alle Assemblee di Dio e ad altri gruppi conservatori, condannato anche da azioni contro la Disney e i suoi soci pubblicitari, il programma su ABC Nothing Sacred su un prete gesuita, un Il libro per bambini intitolato Growing Up Gay pubblicato da Hyperion, le celebrazioni annuali gay e lesbiche organizzate nei parchi Disney.

La Southern Baptist Convention e l'American Family Association hanno votato per boicottare la Disney per opporsi alle offerte di partnership nazionali fatte ai dipendenti gay e per mostrare la loro opposizione alla serie Ellen della ABC, in cui Il personaggio di Ellen DeGeneres viene fuori. La Disney ha ignorato i due boicottaggi che sono stati ritirati nel 2005.

Un rapporto sullo sviluppo ambientale per un'area di Great Guana Cay nelle isole Abacos critica la Disney per aver gestito male un pacco di 90 ettari (0,36 km2) che la Disney ha parzialmente sviluppato per un progetto di palcoscenico sotto la nome Isola del tesoro ma fu in seguito abbandonato. Il rapporto pubblicato dall'Università di Miami e dal College delle Bahamas denuncia la Disney per aver lasciato attrezzature pericolose, trasformatori di alimentazione e serbatoi di gas e anche per aver portato piante straniere e specie di insetti che hanno disturbato la fauna e la flora locali.

La compagnia è stata accusata di violazioni dei diritti umani sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche di derivati ​​principalmente in Asia.

Negli Stati Uniti, il Disney Store è stato costretto alla fine del 2016 come molte altre catene di negozi a non ricorrere più al "call work planning", una pratica che obbliga i dipendenti a essere informati solo del loro orario di lavoro una o due ore prima dell'inizio del loro servizio, associata al contratto a ore zero. Il 17 marzo 2017, il Dipartimento del lavoro chiede alla Walt Disney Company di rimborsare 3,8 milioni di dollari ai 16.000 dipendenti della Florida di Disney Vacation Club e Walt Disney Parks and Resorts a causa delle spese di mantenimento in costume applicate. alle loro retribuzioni rendendolo inferiore al minimo legale.

La società

L'azienda opera attraverso quattro divisioni[128]:

  • The Walt Disney Studios, che include sussidiarie cinematografiche, musicali e teatrali
  • Walt Disney Parks and Resorts, che gestisce i parchi a tema Disney nel mondo e la compagnia di crociere Disney Cruise Line
  • Media networks, che include le sussidiarie del settore televisivo
  • Disney Consumer Products and Interactive Media, produttore di giocattoli, abbigliamento e altro merchandising a marchio Disney e gestore delle operazioni nei settori internet, mobile, social media e videogiochi[129]

The Walt Disney Studios

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Walt Disney Studios.

La divisione Studio Entertainment, anche conosciuta come The Walt Disney Studios, è diretta da Alan Horn: essa include anzitutto la Walt Disney Motion Pictures Group, un insieme di studi cinematografici che comprende Walt Disney Pictures, Touchstone Pictures, e Hollywood Pictures, che attualmente distribuisce solo titoli di catalogo. Gli studi Miramax fino al 2010 facevano anch'essi parte del gruppo, ma ora operano autonomamente a New York dove, fino all'ottobre 2005, controllavano anche l'etichetta Dimension Films, ceduta alla Weinstein Company, fondata in quel momento da Bob e Harvey Weinstein, dopo aver lasciato la Miramax stessa.

Vi sono poi la Buena Vista Theatrical Productions e le compagnie di distribuzione Disney: Buena Vista Pictures Distribution, Buena Vista International, Walt Disney Studios Home Entertainment e Walt Disney Studios Home Entertainment International.

Vi è inoltre la Disney Music Group, che include Walt Disney Records, Mammoth Records, Lyric Street Records, Hollywood Records e Wonderland Music (precedentemente nota come Disneyland Records).

Una delle controllate di maggior successo del gruppo è lo studio di animazione Walt Disney Animation Studios, responsabile per la produzione di un certo numero di film d'animazione di successo. Dopo il fallimento al box-office di alcuni dei suoi recenti film d'animazione e dopo aver constatato lo stellare successo dei film della Pixar, la Disney ha deciso di spostare la sua produzione dalle tradizionali animazioni a mano (che negli ultimi anni hanno comunque sfruttato molto il supporto dei computer) ad animazioni totalmente sviluppate al computer. L'ultimo film di animazione tradizionale prodotto dalla Disney nel 2011 è stato Winnie the Pooh - Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri. Il suo primo film creato al computer è stato Chicken Little - Amici per le penne del 2005. La Disney è stata criticata duramente per questo cambio di direzione, soprattutto perché i fan giudicano un film d'animazione in base ai disegni ed alla storia e non in funzione della tecnologia usata.

Il 24 gennaio 2006 la Disney annunciò un accordo per l'acquisizione della Pixar. L'unità di animazione risultante da questa acquisizione sarà guidata dagli attuali amministratori della Pixar, Ed Catmull e John Lasseter.

I Walt Disney Studios, gli studi principali della compagnia, sede anche della produzione televisiva e quartier generale della compagnia stessa a Burbank, California, USA, sono gli unici tra i principali studios di Hollywood che non hanno mai permesso visite al pubblico. Fino al 2003 è stata consentita una visita parziale degli studi satellite di animazione ad Orlando (Florida), ai visitatori dei Disney-MGM Studios.

Parchi e Resorts

  Lo stesso argomento in dettaglio: Walt Disney Parks and Resorts.

Disney controlla nove parchi a tema presso il Disneyland Resort, il Walt Disney World Resort, il Disneyland Resort Paris e l'Hong Kong Disneyland, inaugurato nella regione autonoma cinese di Hong Kong nel settembre del 2005. Il Tokyo Disney Resort in Giappone è controllato e gestito dalla Compagnia dei Paesi Orientali (Oriental Land Company), alla quale è stata concessa una licenza dalla Disney. Il 16 Giugno 2016 inaugura il "Shanghai Disney Resort", la proprietà del parco è divisa tra la Walt Disney Company (43%) e il Shanghai Shendi Group (57%).

Il parco è situato nel distretto di Pudong e copre su una superficie di 4 km², l'architettura è un misto armonioso di elementi tipicamente Disney e influenze cinesi. La differenza più evidente è l'assenza della distintiva Main Street all'ingresso del parco. Inoltre non sono attualmente presenti "Its a Small World" ,una delle reincarnazioni casa dei fantasmi e di Big Thunder Mountain. (Queste ultime due sono probabili che vengano aggiunte in futuro così come è successo nel parco di Hong Kong con "Mystic Manor" e "Grizzly Gulch").

La Disney possedeva anche, attraverso la Anaheim Sports, Inc. il club di hockey Mighty Ducks of Anaheim, recentemente venduto al capo della Broadcom Henry Samueli, e la squadra di Baseball Anaheim Angels, venduta al magnate della pubblicità Arturo Moreno. La Disney Cruise Line, Disney Vacation Club e la catena dei ristoranti in tema sportivo ESPN Zone sono anch'esse controllate dall'unità Parks and Resorts.

Media Networks

La divisione che si occupa di reti televisive è centrata sulla rete televisiva American Broadcasting Company (ABC), che diventò parte del gruppo nel 1996 dopo la fusione con Capital Cities. Alla Disney appartengono anche un gruppo di reti televisive via cavo comprendenti Disney Channel, ESPN, Freeform, Disney XD e SOAPnet. La Disney ha anche sostanziali interessi in Lifetime e A&E Network.

Attraverso la ABC appartengono alla Disney 10 stazioni televisive locali, 71 stazioni radio locali, e ESPN Radio, Radio Disney e ABC Radio News, con le quali collaborano personalità come Sean Hannity e Paul Harvey.
La Disney ABC Domestic Television, altra compagnia della divisione Media, produce programmi in syndication come, per esempio, l'edizione statunitense di Chi vuol essere milionario?, Live with Regis and Kelly e Ebert & Roeper.

La stessa divisione Media Networks gestisce la società editoriale Hyperion e la Walt Disney Internet Group (WDIG). La Hyperion ha recentemente pubblicato libri dell'attore Steve Martin e dell'autore di bestseller Mitch Albom. La WDIG gestisce il portale Web Go.com, costruito sulle ceneri del motore di ricerca Infoseek che fu acquistato nel 1998, ed autorevoli siti web come Disney.com, ESPN.com ABCNews.com e Movies.com.

Prodotti di consumo

La divisione Prodotti di consumo include le attività di vendita e concessione di licenze nonché il gruppo Disney Publishing Worldwide, i cui titoli comprendono la Disney Editions, Hyperion Books for Children, Disney Press, nonché la rivista per ragazzi Disney Adventures, chiusa nel 2007.

Questa stessa divisione comprende anche la catena europea di negozi Disney Store, di cui la società non esclude la chiusura o la cessione, come accadde nel 2004 quando fu ceduta la gestione dei Disney Store del Nord America ad una società esterna, The Children's Place LLC, con un contratto di esclusiva. Nello stesso anno sono stati acquistati dalla The Jim Henson Company i personaggi Muppets. I Disney Interactive Studios, produttori di videogiochi fanno anch'essi parte del gruppo.

Dati finanziari

Dati principali (Anno fiscale terminato il 1º ottobre) (in milioni di $)
Divisione Fatturato Reddito di gestione Margine di gestione %
2006
Media Networks 14.638 3.610 12
Parks and Resorts 9.925 1.534 30
Studio Entertainment 7.529 729 più di 100
Consumer Products 2.193 618 26
Totale 34.285 6.491 33

Dirigenza, dal 1923 ad oggi

Alte cariche sociali attuali

  • Presidente del consiglio (indipendente non esecutivo) - John E. Pepper, Jr.
  • Presidente del consiglio di amministrazione ed Amministratore Delegato - Robert A. Iger
  • Vice Presidente Senior Esecutivo e Direttore Area Finanza - Jay Rasulo

Consiglio di Amministrazione

Cariche sociali nelle divisioni

Presidenti del Consiglio di Amministrazione Disney

Amministratori Delegati della Disney

Walt Disney


Presidenti della Disney


Note

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