Gonzalo Higuaín
Gonzalo Gerardo Higuaín (Brest, 10 dicembre 1987) è un calciatore argentino, attaccante della Juventus e della nazionale argentina, con cui è stato vice campione del mondo a Brasile 2014 e vice campione d'America a Cile 2015 e Stati Uniti 2016.
Gonzalo Higuaín | |||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||
Altezza | 186[1] cm | ||||||||||||||||||
Peso | 89[1] kg | ||||||||||||||||||
Calcio ![]() | |||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||
Squadra | Juventus | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 23 dicembre 2017 | |||||||||||||||||||
Affermatosi come uno degli attaccanti più prolifici in attività,[3][4][5] è considerato uno dei calciatori più forti e completi al mondo.[6][7][8] Con 36 reti nel corso del campionato 2015-16 tra le file del Napoli ha stabilito il record di reti segnate in Serie A in una singola stagione, superando di una marcatura il precedente primatista Gunnar Nordahl.[9][10]
In carriera ha conquistato tre campionati spagnoli (2006-07, 2007-08, 2011-12), due Supercoppe spagnole (2008 e 2012) e una Coppa di Spagna (2010-11) con il Real Madrid, una Coppa Italia (2013-14) e una Supercoppa italiana (2014) con il Napoli, un campionato italiano (2016-17) e una Coppa Italia (2016-17) con la Juventus. Conta inoltre 69 presenze e 31 reti con l'Argentina, risultando il sesto calciatore per numero di reti realizzate e il quinto, al pari di Lionel Messi, per quanto riguarda le marcature (cinque all'attivo) nella storia dei campionati del mondo.[11]
Biografia
È figlio d'arte: il padre Jorge, ex difensore, ha trascorso quasi per intero la propria carriera in Argentina, tranne un anno nel Brest; Gonzalo nacque nell'omonima città francese proprio nel corso di quell'anno.[12] Ha tre fratelli, Nicolás, Lautaro e Federico; quest'ultimo è anch'egli un calciatore professionista.[13]
È soprannominato El Pipita, nomignolo che trae origine dal soprannome del padre, detto El Pipa.[14] Sua madre, Nancy Zacarías, è una pittrice.[15]
Trascorre i primi mesi della sua infanzia in Francia, quindi fa ritorno in terra argentina poiché il padre viene ingaggiato dal River Plate.[16] All'età di 10 mesi viene ricoverato per venti giorni in ospedale a causa di una meningite fulminante, curata appena in tempo, ed è costretto per diversi anni ad assumere quotidianamente dei medicinali per eliminare ogni traccia della malattia.[16][17]
Nel 1998 tornò per breve tempo in Francia, quando accompagnò il padre impegnato in una ricerca di giovani talenti per conto dell'allora commissario tecnico della nazionale argentina, Daniel Passarella.[18] Sarebbe stato proprio lo stesso Passarella, otto anni dopo, a concedere al giovane Higuaín una maglia da titolare e l'occasione di mettersi in mostra con il River.[19]
Caratteristiche tecniche
È un «attaccante d'area di rigore»,[20] forte fisicamente[21][22] e abile con entrambi i piedi.[20] Oltre ad essere un eccellente finalizzatore,[23] è propenso ai ripiegamenti a centrocampo, con cui contribuisce alla fase difensiva;[24] è inoltre dotato di un'ottima visione di gioco,[25] che gli consente di risultare decisivo anche come uomo assist.[24][25][26] Pur essendo in possesso di buoni mezzi tecnici, è più concreto che elegante.[21] Dinamico e determinato,[27] ha nell'emotività il suo principale punto debole.[21]
Diego Armando Maradona ha affermato di rivedere in Higuaín alcune caratteristiche dei connazionali Hernán Crespo e Gabriel Batistuta,[28] definendolo un attaccante completo e abile nei movimenti smarcanti.[29]
Carriera
Club
Gli esordi e il River Plate
Dopo essere rientrato dalla Francia insieme alla sua famiglia, Higuaín muove i primi passi in ambito calcistico tra le file dell'Atlético Palermo, club dell'omonimo quartiere di Buenos Aires, da cui il River Plate lo acquista all'età di 10 anni.[15]
Dopo aver effettuato la trafila delle giovanili, a 17 anni il tecnico Leonardo Astrada lo fa debuttare in prima squadra il 29 maggio 2005 nella sconfitta interna per 1-2 contro il Gimnasia (LP) al Monumental.[30] In questo scorcio di stagione colleziona altre 3 presenze.
Poco utilizzato dal successivo tecnico del River Plate, Reinaldo Merlo, trova spazio con maggiore continuità con l'approdo di Daniel Passarella alla guida tecnica del River Plate.[16] Realizza la prima rete il 12 febbraio 2006 nel 3-1 ai danni del Banfield,[31] mentre in Coppa Libertadores realizza una doppietta contro il Corinthians, decisiva nel 3-2 finale a favore del River Plate.[16]
Il River Plate cede quindi il 50% del suo cartellino al club svizzero del Locarno, espressione di un gruppo di investitori internazionali, per circa 8 milioni di dollari.[16][32] Autore di cinque reti nel torneo di Apertura 2006, l'8 ottobre 2006, con una doppietta guida il River Plate alla vittoria per 3-1 nel Superclásico contro il Boca Juniors.[33]
Real Madrid
2006-2009: i due campionati consecutivi e la prima Supercoppa spagnola
Le ottime prestazioni con la maglia del River Plate proiettano l'attaccante argentino in Europa e il 14 dicembre 2006, pochi giorni dopo aver compiuto 19 anni, viene acquistato a titolo definitivo dal Real Madrid per la cifra di 13 milioni di euro, su indicazione dell'allenatore Fabio Capello,[27] firmando un contratto di sei anni e mezzo a decorrere dal gennaio seguente.[34][35]
Debutta con il Real Madrid l'11 gennaio 2007 nella gara di Coppa del Re contro il Betis, valida per gli ottavi di finale e terminata 0-0, disputando l'intera partita.[36] Firma la prima rete il 24 febbraio seguente nel derby contro l'Atlético Madrid, realizzando il gol del definitivo 1-1 all'Estadio Vicente Calderón.[37] Tre giorni prima aveva esordito nella massima competizione europea, la Champions League, partendo da titolare nella gara contro il Bayern Monaco, valida per l'andata degli ottavi di finale e vinta dal Real Madrid per 3-2.[38] In campionato realizza il secondo gol siglando il definitivo 4-3 ai danni dell'Espanyol decisivo nella conquista del titolo spagnolo.[39]
Nella stagione seguente, con il nuovo allenatore Bernd Schuster alla guida del Real Madrid, stenta a trovare continuità di prestazioni, chiuso da Raúl e van Nistelrooij, con il tecnico tedesco che lo schiera sovente anche fuori ruolo,[16] dichiarando di "non sapere dove metterlo" e arrivando a dubitare soprattutto delle reali capacità realizzative del giocatore.[18] Vince nuovamente il campionato facendo registrare 8 reti in 25 partite.[40]
Con l'avvento in panchina di Juande Ramos riesce finalmente a trovare continuità d'impiego e un rendimento di altissimo profilo.[18] Il 24 agosto 2008 vince la Supercoppa di Spagna siglando il gol del momentaneo 4-1 ai danni del Valencia nella gara di ritorno al Santiago Bernabéu (la partita si sarebbe poi conclusa 4-2 in favore dei Blancos).[41] In questa stagione, complice un grave infortunio occorso a van Nistelrooy,[16][42] consolida il suo ruolo nell'undici titolare del Real Madrid e riesce a trovare continuità d'impiego e un rendimento d'alto profilo.[18] Il 26 ottobre realizza la sua prima doppietta stagionale, sempre in Liga, contribuendo al 3-2 finale nella gara contro l'Athletic Bilbao.[43] L'8 novembre realizza invece la sua prima quaterna in carriera ai danni del Malaga.[44] In totale realizza 22 reti e 9 assist in 35 partite,[16] affermandosi come miglior marcatore stagionale della squadra.[37]
2009-2011: il successo nella Copa del Rey 2011
Nel campionato 2009-10 arriva il cileno Manuel Pellegrini come nuovo allenatore del Real Madrid, con cui l'attaccante argentino instaura un buon rapporto.[18] Il 14 marzo 2010 segna una tripletta nella gara di ritorno contro il Real Valladolid.[45] A fine stagione si conferma miglior cannoniere del Real Madrid con 27 reti, una in più del nuovo compagno di squadra Cristiano Ronaldo, grazie alle quali è anche vice-capocannoniere della Liga alle spalle di Lionel Messi, che ne sigla 34.[37] Nell'intera stagione mette a segno 29 reti in 40 partite tra campionato e coppe.
Il 7 giugno 2010 rinnova il contratto con il Real Madrid fino al 2016,[46] anche se con l'arrivo dell'allenatore portoghese José Mourinho sulla panchina del Real Madrid viene utilizzato con meno continuità.[18]
Il 3 novembre entra nella storia del club spagnolo siglando, ai danni del Milan, la rete numero 700 del Real Madrid nella massima competizione europea, prima squadra a raggiungere tale cifra per quanto concerne i gol realizzati.[47] L'11 gennaio 2011 viene sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di un'ernia del disco, operazione che lo tiene lontano dai campi di gioco per tre mesi.[48][49] Il 20 aprile, pur non scendendo in campo, conquista la sua prima Coppa del Re, superando in finale il Barcellona 1-0 al termine dei supplementari.[50][51] Al termine dell'annata segna 13 gol in 25 presenze tra campionato e coppe.
2011-2013: la vittoria della Liga e la seconda Supercoppa spagnola
Il 24 marzo 2012 raggiunge quota 100 gol con il Real Madrid.[52][53] Il 21 aprile il Real Madrid conquista la Liga battendo 2-1 il Barcellona al Camp Nou.[54] Higuaín conclude la stagione siglando 22 reti, riprendendosi il posto in squadra dopo che l'anno precedente era stato utilizzato da Mourinho con scarso minutaggio.[18] Con Benzema (21 reti) e Cristiano Ronaldo (46) forma in questa stagione il tridente d'attacco più prolifico nella storia del Real Madrid e della Liga spagnola.[55]
Il 29 agosto 2012 Higuaín si aggiudica la Supercoppa di Spagna ai danni del Barcellona, aprendo le marcature nella gara di ritorno a Madrid, terminata 2-1 per i padroni di casa, i quali si aggiudicano il trofeo in virtù della regola dei gol fuori casa.[56]
Alternatosi a Benzema nel ruolo di titolare,[57] a fine stagione esprime, di comune accordo con la società, la volontà di lasciare il Real, che lascia dopo sei stagioni e mezzo con sei trofei vinti, 264 partite giocate e 121 reti realizzate.[58]
Napoli
2013-2015: Coppa Italia e Supercoppa italiana
Il 27 luglio 2013 viene acquistato a titolo definitivo dal Napoli[59] per 37 milioni di euro più 3 di bonus.[60][61] Sceglie la maglia numero 9.[62]
Esordisce con il Napoli e nel campionato italiano il 25 agosto contro il Bologna.[63] Mette a segno la sua prima rete in campionato la settimana seguente contro il Chievo.[64] Il 3 maggio 2014 seguente vince il suo primo trofeo con il Napoli, conquistando la Coppa Italia, superando nella finale dello Stadio Olimpico di Roma la Fiorentina per 3-1.[65] Conclude la stagione con 24 reti in 46 presenze tra campionato e coppe, risultando il capocannoniere stagionale della propria squadra.
Il 22 dicembre si aggiudica ai calci di rigore la Supercoppa italiana contro la Juventus, dopo che i tempi regolamentari e supplementari erano terminati sul 2-2: nel corso dell'incontro Higuaín si era peraltro reso autore di una doppietta.[66]
In merito a un episodio verificatosi il 10 maggio 2015 al termine del pareggio 2-2 contro il Parma,[67] Higuaín, infastidito da una presunta perdita di tempo, pronuncia frasi ingiuriose all'indirizzo della squadra emiliana;[68] il giudice sportivo Gianpaolo Tosel gli commina quindi una multa di 10 000 euro.[69]
Il 31 maggio, nell'ultima di campionato in casa contro la Lazio, sfida decisiva per la qualificazione ai preliminari di Champions League, realizza la doppietta che vale la rimonta da 0-2 a 2-2, fallendo tuttavia il rigore del possibile 3-2; in seguito all'errore dal dischetto, il quarto stagionale,[70] i biancocelesti realizzano altri due gol, conquistando la vittoria e la conseguente qualificazione alla massima competizione europea.[71] Conclude la stagione con 29 reti in 58 presenze tra campionato e coppe, confermandosi per il secondo anno consecutivo il capocannoniere stagionale del Napoli.[70]
2015-2016: il record di gol in Serie A
L'8 novembre in Napoli-Udinese, terminata 1-0 in favore dei padroni di casa,[72] realizza il suo 200º gol in carriera in squadre di club.[73] Il 30 novembre segna una doppietta contro l'Inter nel 2-1 conclusivo,[74] permettendo alla squadra di conquistare la vetta solitaria della classifica, a venticinque anni dall'ultima volta.[75]
Nel corso della stagione raggiunge alcuni traguardi significativi: entra nella top ten dei migliori marcatori della storia del Napoli, toccando quota 70 reti complessive;[76] va a segno per sei giornate consecutive, eguagliando la striscia positiva di Maradona nella stagione 1987-88;[77] supera inoltre il proprio primato personale di gol segnati in una stagione (27) e le 29 reti di Cavani, fino ad allora il miglior cannoniere stagionale nella storia degli azzurri (limitatamente al campionato).[78] Nella gara contro l'Udinese, persa per 3-1,[79] raggiunge le 100 presenze in Serie A e realizza il trentesimo centro stagionale; nella partita è tuttavia protagonista di una reazione scomposta verso l'arbitro Massimiliano Irrati, che lo aveva espulso per somma di ammonizioni;[80] ciò determina la squalifica di Higuaín per quattro giornate, poi ridotte a tre a seguito del ricorso presentato dal Napoli.[81] Il 14 maggio, nel 4-0 dell'ultima giornata contro il Frosinone,[82] realizza la tripletta che gli consente di chiudere il campionato con 36 reti in 35 partite, vincendo la classifica marcatori e superando il record assoluto di reti in un singolo campionato italiano, fino ad allora detenuto da Nordahl nella stagione 1949-50, ed eguagliando inoltre quello di Rossetti che resisteva dal 1928-29, quando il campionato si disputava a più gironi.[9]
Juventus
Il 26 luglio 2016 viene acquistato a titolo definitivo dalla Juventus, con la quale firma un contratto quinquennale,[83] per un costo di 90 milioni di euro,[83][84] scegliendo la maglia numero 9;[85] il suo trasferimento è il più costoso nella storia della Serie A.[86]
Il 20 agosto bagna con un gol l'esordio in campionato con la casacca bianconera – cosa che non gli era riuscita nel triennio in azzurro –[87] fissando il punteggio sul 2-1 finale nella vittoria interna sulla Fiorentina.[88] Il 10 settembre, alla prima da titolare, firma una doppietta nei primi 10 minuti nel 3-1 ai danni del Sassuolo.[89] Il 27 dello stesso mese sigla la prima marcatura con i bianconeri in Champions League, realizzando la seconda rete nello 0-4 esterno contro la Dinamo Zagabria.[90] Il 29 ottobre segna la rete del definitivo 2-1 proprio contro la sua ex squadra, il Napoli,[91] non esultando in segno di rispetto per la società partenopea.[92] In seguito a un periodo di appannamento sottorete,[93] l'11 dicembre ritrova il gol in campionato siglando una doppietta nell'1-3 del derby contro il Torino.[94] Il 28 febbraio 2017 trova il primo gol in Coppa Italia con la formazione torinese nella semifinale d'andata, realizzando la seconda rete nel 3-1 dello Stadium sul Napoli.[95] Il 17 maggio mette in bacheca la Coppa Italia, primo trofeo in maglia bianconera nonché terzo consecutivo per la formazione di Massimiliano Allegri – filotto mai riuscito prima nella storia della competizione –, in seguito alla vittoria per 2-0 sulla Lazio nella finale di Roma;[96] quattro giorni dopo, con il successo 3-0 allo Stadium sul Crotone,[97] arriva anche, con una giornata di anticipo, il sesto titolo italiano di fila – record assoluto nella storia della Serie A e nei maggiori campionati nazionali d'Europa – che permette a Higuaín di conquistare il primo double nazionale, al contempo terzo di fila per la Juventus, e soprattutto alla squadra di battere dopo 82 anni il record della Juve del Quinquennio.[98] Non riesce invece l'affermazione europea in Champions League, dove il 3 giugno i bianconeri cedono nella finale di Cardiff 1-4 contro il Real Madrid:[99] per Higuaín, in campo internazionale, si tratta della quarta finale persa su quattro disputate tra club e nazionale.[100]
I primi mesi della seconda stagione a Torino vedono un Higuaín volto maggiormente al servizio della squadra, seppur riesca a trovare il gol con meno frequenza;[101] ciò nonostante il 28 ottobre è sua la doppietta che vale il successo 0-2 contro i rivali del Milan:[102] la prima marcatura risulta inoltre essere la centesima nel massimo campionato italiano.[103]
Nazionale
In possesso inizialmente della sola cittadinanza francese, nel novembre 2006, a 19 anni non ancora compiuti, viene convocato nella nazionale francese dal commissario tecnico Raymond Domenech, che lo aveva notato grazie alla doppietta messa a segno nel derby contro il Boca Juniors,[16] ma rifiuta la convocazione.[16] Decide tuttavia di non rinunciare al passaporto francese – e allo status di comunitario – per non precludersi la possibilità di giocare per una squadra europea,[104][105] cosa che conseguentemente gli impedisce di rispondere alla chiamata delle nazionali giovanili argentine.[105] Nel 2007 acquisisce il passaporto argentino, conservando entrambe le nazionalità.[106]
Il 6 febbraio 2008 gioca un'amichevole non ufficiale con la maglia dell'Argentina olimpica, siglando una doppietta nel 5-0 ai danni del Guatemala.[107] Non viene tuttavia convocato per i Giochi olimpici di Pechino 2008 a causa di pregressi screzi con la federcalcio argentina, dovuti al suo rifiuto di partecipare al Mondiale Under-20 del 2007.[16] Il commissario tecnico Domenech gli offre nuovamente la convocazione, ma il giocatore oppone un altro rifiuto.[16]
Nel 2009, dopo aver preso in considerazione l'ipotesi di accettare la convocazione nella nazionale francese,[108] viene convocato dal commissario tecnico dell'Argentina Maradona per le gare contro Perù e Uruguay, valide per le qualificazioni al Mondiale 2010: debutta il 10 ottobre 2009 contro il Perù, a 21 anni e dieci mesi, bagnando l'esordio con una rete.[109]
L'anno seguente va a comporre il parco attaccanti della Argentina nella fase finale della massima competizione internazionale in Sudafrica.[110] Il 17 giugno 2010, nella seconda partita del girone B del torneo, realizza la sua prima tripletta con la maglia dell'Argentina nella gara terminata 4-1 per l'Argentina contro la Corea del Sud,[111] risultando il miglior giocatore dell'incontro.[112] In passato solamente due giocatori argentini erano riusciti nell'impresa di segnare tre reti in una sola partita nella storia dei Mondiali: si tratta di Stábile nel 1930 (contro il Messico) e di Batistuta nel 1994 (contro la Grecia) e nel 1998 (contro la Giamaica).[113] Va a segno anche negli ottavi di finale contro il Messico,[114] quindi l'Argentina viene eliminata nei quarti perdendo 4-0 contro la Germania.[115]
Il 25 giugno 2011 viene inserito dal nuovo CT Sergio Batista nella lista dei ventitré convocati in vista della Copa América disputata in Argentina.[116] I padroni di casa vengono eliminati nei quarti di finale dall'Uruguay al termine dei calci di rigore: proprio nello stesso match, conclusosi sull'1-1, Higuaín mette a segno l'unica rete personale del torneo, realizzando anche il proprio tentativo nella sequenza conclusiva dagli undici metri, risultato poi ininfluente sull'esito finale.[117]
In occasione delle qualificazioni al Mondiale 2014 contribuisce alla vittoria dell'Argentina nel girone sudamericano realizzando complessivamente nove reti.[118] Convocato da Alejandro Sabella per la fase finale della competizione, nella gara d'esordio del torneo serve l'assist per il gol di Messi nella vittoria per 2-1 sulla Bosnia ed Erzegovina.[119] Il 5 luglio segna nei quarti di finale la rete decisiva nella vittoria per 1-0 contro il Belgio, che garantisce la qualificazione in semifinale per l'Argentina dopo ventiquattro anni.[120][121] A fine partita si è aggiudicato il titolo di miglior giocatore dell'incontro.[122] Nella finale contro la Germania, persa per 1-0 al termine dei supplementari, è protagonista in negativo, fallendo una nitida occasione da rete a pochi passi dal portiere tedesco Neuer, vedendosi inoltre annullare un gol per fuorigioco.[123][124]
Il 25 maggio 2015 viene inserito dal CT Gerardo Martino nella lista dei ventitré convocati in vista della Copa América da disputarsi in Cile.[125] Nel corso del torneo va a segno due volte: nella terza e ultima gara della fase a gironi contro la Giamaica[126] e nella semifinale contro il Paraguay.[127] L'Albiceleste tuttavia viene sconfitta in finale dal Cile ai rigori, dopo lo 0-0 scaturito al termine dei tempi regolamentari e supplementari.[128][129] Suo è uno degli errori dagli undici metri che consente agli avversari di vincere la manifestazione.[130]
Il 20 maggio 2016 viene convocato da Martino per la Copa América Centenario negli Stati Uniti;[131] nel corso della competizione realizza quattro reti: due nel 4-1 inflitto al Venezuela nei quarti di finale[132] e due nella semifinale vinta 4-0 contro gli Stati Uniti.[133] Gioca da titolare anche la finale, che vede l'Argentina nuovamente sconfitta ai rigori dal Cile, in un remake dell'edizione precedente: nel match, conclusosi nuovamente a reti bianche, si rende protagonista in negativo, fallendo una buona occasione davanti al portiere cileno Bravo.[134]
Il 6 ottobre 2016, durante le qualificazioni ai Mondiali 2018 in Russia, segna la prima rete nella competizione nel pareggio esterno per 2-2 contro il Perù.[135]
Statistiche
Presenze e reti nei club
Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili (inclusa l'Argentina olimpica), Higuaín ha collezionato globalmente 601 presenze segnando 304 reti, alla media di 0,51 gol a partita.
Statistiche aggiornate al 23 dicembre 2017.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2004-2005 | River Plate | PD | 4 | 0 | - | - | - | CL | 0 | 0 | - | - | - | 4 | 0 |
2005-2006 | PD | 14 | 5 | - | - | - | CL | 4 | 2 | - | - | - | 18 | 7 | |
2006-gen. 2007 | PD | 17 | 8 | - | - | - | CS | 2 | 0 | - | - | - | 19 | 8 | |
Totale River Plate | 35 | 13 | - | - | 6 | 2 | - | - | 41 | 15 | |||||
gen.-giu. 2007 | Real Madrid | PD | 19 | 2 | CR | 2 | 0 | UCL | 2 | 0 | - | - | - | 23 | 2 |
2007-2008 | PD | 25 | 8 | CR | 4 | 1 | UCL | 5 | 0 | SS | 0 | 0 | 34 | 9 | |
2008-2009 | PD | 34 | 22 | CR | 2 | 1 | UCL | 7 | 0 | SS | 1 | 1 | 44 | 24 | |
2009-2010 | PD | 32 | 27 | CR | 1 | 0 | UCL | 7 | 2 | - | - | - | 40 | 29 | |
2010-2011 | PD | 17 | 10 | CR | 2 | 1 | UCL | 6 | 2 | - | - | - | 25 | 13 | |
2011-2012 | PD | 35 | 22 | CR | 5 | 1 | UCL | 12 | 3 | SS | 2 | 0 | 54 | 26 | |
2012-2013 | PD | 28 | 16 | CR | 5 | 0 | UCL | 9 | 1 | SS | 2 | 1 | 44 | 18 | |
Totale Real Madrid | 190 | 107 | 21 | 4 | 48 | 8 | 5 | 2 | 264 | 121 | |||||
2013-2014 | Napoli | A | 32 | 17 | CI | 5 | 2 | UCL+UEL | 5+4 | 4+1 | - | - | - | 46 | 24 |
2014-2015 | A | 37 | 18 | CI | 4 | 1 | UCL+UEL | 2[136]+14 | 1[136]+7 | SI | 1 | 2 | 58 | 29 | |
2015-2016 | A | 35 | 36 | CI | 2 | 0 | UEL | 5 | 2 | - | - | - | 42 | 38 | |
Totale Napoli | 104 | 71 | 11 | 3 | 30 | 15 | 1 | 2 | 146 | 91 | |||||
2016-2017 | Juventus | A | 38 | 24 | CI | 4 | 3 | UCL | 12 | 5 | SI | 1 | 0 | 55 | 32 |
2017-2018 | A | 17 | 9 | CI | 1 | 1 | UCL | 6 | 2 | SI | 1 | 0 | 25 | 12 | |
Totale Juventus | 55 | 33 | 5 | 4 | 18 | 7 | 2 | 0 | 80 | 44 | |||||
Totale carriera | 384 | 224 | 37 | 11 | 102 | 32 | 8 | 4 | 531 | 271 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
Record
In Serie A
- Calciatore ad aver segnato più reti (36) in una singola stagione del campionato italiano.[9]
Nel Napoli
- Uno dei due calciatori, assieme a Diego Armando Maradona, ad andare a segno per sei giornate consecutive nel campionato italiano.[77]
- Calciatore ad aver segnato più reti (36) in una singola stagione di Serie A.[9]
Nella nazionale argentina
- Uno dei tre calciatori argentini, assieme a Guillermo Stábile e Gabriel Batistuta, ad aver segnato una tripletta in una partita del campionato mondiale di calcio.[113]
Palmarès
Individuale
- Premio Clarín Deporte: 1
- 2006[137]
- Capocannoniere della Serie A: 1
- 2015-2016 (36 gol)
- 2015-2016[145]
Note
- ^ a b Gonzalo Gerardo Higuaín, su juventus.com.
- ^ 1 (2) considerando l'amichevole non ufficiale contro il Guatemala.
- ^ Alessandro De Calò e Carlo Laudisa, Higuain vero nove: dietro Lewandowski e Suarez, ma i numeri lo incoronano, su gazzetta.it, 4 dicembre 2015.
- ^ Napoli, consolati con Higuain: 14 gol in 15 gare. Meglio (in media) di Messi e CR7, su gazzetta.it, 6 dicembre 2015.
- ^ Napoli, Higuain: il più forte centravanti del mondo, su corrieredellosport.it, 21 dicembre 2015.
- ^ Napoli, Sarri: "Higuain è il più forte in circolazione". De Laurentiis: "Gruppo che vince e diverte", su repubblica.it, 17 gennaio 2016.
- ^ Coppa Italia Napoli, Benitez: «Higuain fra i più forti al mondo», su corrieredellosport.it, 4 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2015).
- ^ Antonio Giordano, Napoli, Sarri: «Higuain il centravanti più forte del mondo», su corrieredellosport.it, 22 dicembre 2015.
- ^ a b c d Higuain, record di gol: sono 36, superato Nordahl, su gazzetta.it, 14 maggio 2016.
- ^ Considerando invece tutti i campionati italiani di primo livello, il record è condiviso con Gino Rossetti, autore del medesimo numero di reti nel campionato 1928-29, cfr. (EN) Mark Doyle, From lazy to lethal: How Sarri turned Higuain into Serie A's most prolific striker ever, su goal.com, 14 maggio 2016.
- ^ (ES) Higuaín, el quinto goleador argentino en los mundiales, su infobae.com, 5 luglio 2014.
- ^ Vincenzo Chianese, Gonzalo Higuain viene da Brest ma sembra di Marte, su footballweb.it, 17 maggio 2016.
- ^ Giovanni Scotto, Gonzalo e Federico, gol a raffica, Nicolas fiuta l'affare: il momento degli Higuain, su calciomercato.com, 12 novembre 2015.
- ^ Rita Caridi, Calciatori e soprannomi: ecco perché Higuain è chiamato El Pipita, su calcioweb.eu, 16 aprile 2015.
- ^ a b (ES) 10 Curiosidades de: Gonzalo Higuaín, su futbolsapiens.com, 26 marzo 2013.
- ^ a b c d e f g h i j k l Juan Pablo Varsky, Higuaín los convence a todos, su lanacion.com.ar, 2 novembre 2009.
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Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Higuaín, Gonzalo Gerardo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gonzalo Higuaín, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Gonzalo Higuaín, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Gonzalo Higuaín, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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