Locomotiva FCL 260
Le locomotive a vapore gruppo 260 erano un gruppo di 3 locotender a tre assi, alimentate a carbone, che la Mediterranea Calabro-Lucane acquisirono usate dalla compagnia ferroviaria svizzera BOB (Berner-Oberland-Bahnen) per il servizio sulle proprie linee a scartamento ridotto.
| Locomotiva Gruppo 260 MCL Locomotiva SV 110 già BOB HG 3/3 7÷10 | |
|---|---|
| Locomotiva a vapore | |
| Anni di costruzione | 1906 - 1910 |
| Anni di esercizio | 1906 - 1950 |
| Quantità prodotta | 3 (ex Berner Oberland Bahnen 7,8,10) |
| Costruttore | SLM di Winterthur |
| Lunghezza | 7.542 mm |
| Passo rigido | 3.100 mm |
| Massa in servizio | 30,0 t |
| Massa aderente | 30,0 t |
| Massa a vuoto | 24,0 t |
| Tipo di motore | a vapore |
| Alimentazione | carbone |
| Velocità massima omologata | 40[1] km/h |
| Rodiggio | 0-3-0 |
| Diametro ruote motrici | 910 mm |
| Distribuzione | Walschaerts |
| Tipo di trasmissione | bielle |
| Superficie griglia | 1,30 m² |
| Superficie riscaldamento | 66,90 m² |
| Pressione in caldaia | 12 kg/cm² |
| Potenza continuativa | 250 CV |
Dati tratti da:
Cornolò, op. cit, pp. 122-123 | |
Storia
Le locomotive furono costruite in quattro esemplari (serie HG 3/3 7÷10) tra il 1906 e il 1910 dalla SLM per la compagnia svizzera BOB; con l'elettrificazione delle linee sociali le motrici furono accantonate[2], e vendute in Italia: nel 1915 la Società Veneta acquistò la locomotiva numero 9, che dopo alcune modifiche (cambio di scartamento - da metrico a 950 mm - di ruota dentata e di organi di aggancio e repulsione) fu posta in servizio sulla ferrovia Rocchette-Asiago[3], mentre nel novembre dell'anno successivo la Mediterranea Calabro-Lucane acquistò le altre tre unità del gruppo[4], utilizzate a partire dal 1917 sulla Spezzano-Lagonegro[5] che presentava tratte a cremagliera. Vennero assegnate al deposito locomotive di Castrovillari svolgendo un servizio con prestazioni modeste sulle rampe a cremagliera fino alla fine degli anni Trenta[6] quando vennero sostituite dalle più potenti locomotive del gruppo 500, con utilizzi sporadici anche dopo la Seconda guerra mondiale[5]. Radiate nel 1950, furono demolite all'inizio degli anni sessanta[5]; poco prima (1959) anche la locomotiva della SV (rinumerata 110) aveva subito la stessa sorte[7].
Caratteristiche
Le locomotive erano a 3 assi accoppiati e del tipo locotender; si trattava della seconda serie di locomotive HG3/3 prodotte dalla svizzera Schweizerische Lokomotiv- und Maschinenfabrik: la loro caratteristica più appariscente era quella di avere le ruote interne al carro e il moto veniva trasmesso ad esse tramite una manovella esterna alla quale faceva capo la biella di accoppiamento. Erano inoltre munite di ruota dentata per la trazione a cremagliera con dentatura tipo Strub[8]. La loro forma ricordava quella delle 980 FS con il caratteristico camino a capitello segno evidente della loro origine comune: erano infatti macchine costruite dalla fabbrica svizzera SLM di Winterthur. Come le sorelle maggiori erano munite di freno a repressione per il mantenimento della bassa velocità nelle tratte in discesa a cremagliera.
Deposito locomotive di assegnazione
- Deposito locomotive di Castrovillari
Note
Bibliografia
- Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, Ponte San Nicolò (PD), Duegi Editrice, 2013, ISBN 8890097965.
- Pietro Marra, Calabro Lucane. Piccole ferrovie tra Puglia, Basilicata e Calabria, Bagnacavallo, PGM, 2016, ISBN 978-88-909824-1-5.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Locomotiva FCL 260
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Immagine di una locomotiva tipo MCL 260 [1]
