Voce principale: Abruzzo.

Il turismo in Abruzzo è diventato uno dei settori più floridi per l'economia regionale, e negli ultimi anni ha fatto registrare una notevole crescita richiamando numerosi turisti provenienti sia dall'Italia che dall'Europa; secondo le statistiche dell'ISTAT nel 2014 gli arrivi sono stati 174.171. In totale gli arrivi sono stati 870.288 di turisti cifra che pone la regione diciottesima tra le regioni italiane per numero di turisti annui[1]. Nel 2008 secondo l'Istat il 5,2% della popolazione regionale era occupato nel settore turistico con una crescita relativa a questo tipo di occupazione pari al 1,8%. Per quanto riguarda l'offerta ricettiva, le statistiche collocano la regione tredicesima tra le altre regioni italiane con 81 posti letto ogni 1000 abitanti, seconda regione d'Italia centro-meridionale dietro solo alla Sardegna[2]; infine nel 2012 erano 774 gli agriturismi attivi nella regione con una crescita del 6% per quanto riguarda questo tipo di alloggio e servizio[3]. Nel 2011 la regione ha registrato un forte incremento turistico con un +6,5% sul fronte degli arrivi e un +2,5% sul fronte delle presenze[4].

La tomba di Celestino V nella basilica di Santa Maria di Collemaggio prima del terremoto del 2009 (il restauro si conclude nel 2017)

In base alle analisi di mercato e gli studi settoriali sviluppati dalla società attestata a livello nazionale TurisMonitor 2012, il turismo in Abruzzo è aumentato ancora nel 2012 per quanto riguarda gli arrivi internazionali con dei dati che si sono assestati tra il 3 ed il 4%, e in particolare l'afflusso di turisti è arrivato maggiormente dalla Germania[5]. Un discreto supporto al turismo è dato inoltre dall'Aeroporto di Pescara che con i numerosi voli low cost e charter collega l'intera regione con il resto dell'Europa.[6] La regione per incentivare e promuovere il turismo, nel 2012 ha inoltre aperto sul web diversi siti interattivi e applicazioni per smartphone e tablet di promozione turistica; l'ente regionale per la promozione e divulgazione del turismo è Abruzzo Promozione Turismo chiamato anche Visit.Abruzzo[7][8]; altri siti sono: Twitter "YourAbruzzo[9], Abruzzo events[10], Abruzzo Rai Local[11], SkiAbruzzo[12]) ed altri destinati soprattutto al mercato europeo e in particolar modo ai paesi di Gran Bretagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia e Norvegia[13][14][15].

Le diverse tipologie di turismo in Abruzzo

Il turismo abruzzese può sostanzialmente dividersi in tre diverse tipologie: il turismo montano[16] escursionistico naturale[17] che comprende numerosi impianti sciistici, riserve, parchi naturali dalla quale è la prima regione italiana con maggiore area protetta e stabilimenti termali, il turismo balneare e costiero[18] con i numerosi villaggi turistici, alberghi, camping e stabilimenti balneari[19], ed infine il turismo storico-artistico religioso e culturale concentrato soprattutto nei borghi montani e nelle città storiche come ad esempio L'Aquila, Vasto, Chieti, Teramo, Sulmona e molte altre.

Il turismo montano ed escursionistico

 
Impianti sciistici sul Monte Scindarella

La regione ha attualmente attive 24 stazioni sciistiche[20][21] Le principali sono Campo Imperatore, Campo Felice, Ovindoli, Roccaraso, Passolanciano-Maielletta e Prati di Tivo dove il turismo invernale è molto sviluppato ed è possibile praticare attività sportive come lo sci alpino, lo snowboard, lo sci alpinismo, lo sci escursionismo, lo sci di fondo e lo sleddog. Altre stazioni sono quelle di Rivisondoli, Pescocostanzo, Pescasseroli, Scanno/Passo Godi, Campo di Giove, Passo San Leonardo, Prato Selva, Camporotondo, Marsia, San Giacomo (Valle Castellana), Pizzoferrato e Gamberale.

 
Parco Nazionale d'Abruzzo

L'Abruzzo vanta la presenza di tre parchi nazionali (Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise[22], Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga[23], Parco nazionale della Maiella[24]), un parco regionale (Parco Regionale Sirente Velino[25]) e 38 aree protette tra oasi, riserve regionali e riserve statali[26], con il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise che si è classificato primo nella top ten italiana tra i parchi più frequentati dai turisti italiani[27]. In totale il 36% del territorio regionale è sottoposto a tutela ambientale: una media che colloca l'Abruzzo al primo posto in Italia[28].

I parchi naturali permettono ai turisti attività escursionistiche e naturalistiche, attività di svago e di vacanza come ad esempio come escursioni organizzate con il parco, escursioni a cavallo, trekking, cicloturismo, canoa, rafting, windsurf, alpinismo, birdwatching, il canottaggio sul Lago di Bomba, attività di volo con parapendio e deltaplano ed infine turismo balneare sul Lago di Scanno e Lago di Campotosto[29][30][31]; oltre ai parchi naturali l'Abruzzo può vantare numerose aree protette.[17] Nel 2010 si è stimato che oltre 1 milione di turisti ha visitato i parchi regionali[32].

In modo particolare per incrementare questo tipo di turismo e soprattutto l'attività del cicloturismo la regione sta pubblicizzando le bellezze naturali della regione e gli itinerari per i turisti in modo da valorizzare anche le zone interne montane regionali[33]. Infine importanti stabilimenti termali sono presenti nelle località di Caramanico, Raiano, Popoli e Canistro che attirano moltissimi turisti per le loro acque dalle proprietà salubri[34][35][36].

Nel 2017 le faggete vetuste del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, sono state riconosciute come patrimonio mondiale dell’umanità dall'UNESCO, con la regione che guadagna cosi il suo primo prestigioso sito[37].

Il turismo costiero e balneare

  Lo stesso argomento in dettaglio: Costa dei Trabocchi.
 
Stabilimenti balneari a Ortona

La costa in Abruzzo si estende per 129 chilometri; sono rinomati a livello nazionale centri attrezzati balneari turistici come Pineto, Roseto degli Abruzzi, Giulianova, Alba Adriatica, Tortoreto, Ortona, Vasto, Martinsicuro, Silvi Marina, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, ed infine Casalbordino[38] che fanno parte della Costa dei Trabocchi famosa non solo per il mare ma anche per le antiche macchine da pesca abruzzesi ancora visibili e visitabili dai turisti lungo la costa[39]; molti di questi centri balneari turistici hanno il privilegio e il prestigio di essere nominati Bandiera Blu dall'Unione europea per la qualità delle acque e dei servizi offerti, collocando l'Abruzzo quarto tra le regioni italiane in questa particolare graduatoria con 14 Bandiere Blu dietro solo alla Liguria, Toscana, e Marche, per quanto riguarda l'anno 2012.[40]

Per quanto riguarda questo tipo di turismo sono molteplici le attività che è possibile svolgere: la vela, il windsurf e il kitesurf, la canoa, la pesca, la motonautica (inclusi moto d'acqua e sci nautico), la pesca e la fotografia subacquea, le immersioni, lo snorkeling, equitazione, golf, MTB, cicloturismo, motociclismo, motocross e fuoristrada, kajak, e infine tiro con l'arco; la regione inoltre sta attuando investimenti per incrementare il turismo balneare e costiero e per arricchire l'offerta turistica regionale.[41] Inoltre è stato presentato in regione, il progetto di legge per lo sviluppo e la valorizzazione del turismo naturalista, mediante l'istituzione di alcune spiagge da destinare alla pratica naturista, cercando di incentivare gli operatori ad investire su questo tipo di turismo[42]. Nel 2015 questo ramo del turismo ha registrato un alto tasso di crescita in percentuale per quanto riguarda le presenze che i fatturati di alberghi, bar, pizzerie, ristoranti e stabilimenti balneari[43].

Il turismo storico-artistico, religioso e culturale

 
Il Volto Santo di Manoppello nella sua teca

Per quanto riguarda il turismo storico-artistico religioso e culturale, di importanza storica e culturale sono le città di Chieti con vestigia romane, chiese, musei (Museo archeologico nazionale d'Abruzzo che contiene al suo interno il Guerriero di Capestrano, Cattedrale di San Giustino)[44], Teramo (Torre del Duomo di Teramo, Madonna delle Grazie)[45], Vasto (Duomo di Vasto, Palazzo D'Avalos)[46], Lanciano (Miracolo eucaristico di Lanciano)[47], Manoppello (Volto Santo di Manoppello)[48], Ortona (Concattedrale Basilica di San Tommaso Apostolo con le spoglie del Santo discepolo di Gesù)[49], Atri (Basilica di Santa Maria Assunta)[50], Giulianova (Duomo di San Flaviano, Museo d'arte dello Splendore), Sulmona (Cattedrale di San Panfilo, Complesso dell'Annunziata, Badia Morronese, Eremo di Sant'Onofrio al Morrone, Santuario di Ercole Curino)[51] e soprattutto L'Aquila che può vantare moltissimi monumenti (Fontana delle 99 cannelle), musei (Museo nazionale d'Abruzzo), castelli (Forte spagnolo) e chiese di importanza nazionale (tra le quali la celebre Basilica di Santa Maria di Collemaggio - con le spoglie di Papa Celestino V - gravemente danneggiata dal sisma del 2009)[52]; anche Pescara pur essendo una città moderna, vanta basiliche, santuari, chiese e musei importanti (Basilica della Madonna dei sette dolori, Madonna del Fuoco, Cattedrale di San Cetteo, e Museo casa natale Gabriele D'Annunzio)[53].

 
Guerriero di Capestrano

Nelle zone interne montane sono presenti antichi borghi[54] inseriti tra l'altro nella lista dei borghi più belli d'Italia[55] (Abbateggio, Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Caramanico Terme, Castel del Monte, Castelli, Città Sant'Angelo, Civitella del Tronto, Guardiagrele, Introdacqua, Navelli, Opi, Pacentro, Penne, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Pietracamela, Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio, Rocca San Giovanni, Scanno, Tagliacozzo, Villalago), castelli[56] (a Roccascalegna, Celano, Pacentro, Anversa degli Abruzzi, Avezzano, Balsorano, Villalago, Calascio, Valle Castellana, Monteodorisio, Carpineto Sinello, Crecchio, Civitaluparella, Ortona, Castiglione Messer Marino, Civitella Messer Raimondo, Vasto, Montazzoli, Palmoli, Casoli, Archi, Serramonacesca, Salle), eremi (Santa Croce al Morrone, San Giovanni, San Bartolomeo ecc.), santuari (basilica santuario del Volto Santo di Manoppello, il santuario di San Gabriele dell'Addolorata, uno dei più visitati in Italia, i Ruderi del monastero di Santa Maria in Valle Rotana ), conventi (convento del Ritiro della Santissima Annunziata del Poggio, convento della Madonna del Carmine, convento di San Francesco (Lanciano), convento Michetti, ex convento di San Donato), abbazie (San Clemente a Casauria, San Liberatore a Majella, San Giovanni in Venere, abbazia Santa Maria in Montesanto, abbazia di Santa Lucia, abbazia di Santa Maria Arabona, badia Morronese), e chiese antiche (Santa Maria ad Cryptas a Fossa, San Tommaso di Caramanico ecc.)[57]

È stato presentato e approvato alla regione un progetto di legge sull'albergo diffuso, con lo scopo di incentivare, promuovere e divulgare questo tipo di turismo, con il recupero e la valorizzazione dei centri storici e piccoli borghi ormai abbandonati[58][59]. Il maggior numero di turisti proviene dal resto dell'Italia, dalla Francia e dalla Germania; in questo caso a fine anno 2011 la regione ha fatto registrare una buona crescita per questo particolare ramo del turismo.[60] Per quanto riguarda invece il turismo storico, ed in particolare quello relativo ai musei regionali la regione nei primi nove mesi del 2012 ha fatto registrare una buona crescita di questo tipo di turismo con un +17,14% relativo alle presenze dei turisti negli stessi musei[61].

Principali luoghi di interesse

L'Aquila

 
Porta santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio b
 
Forte spagnolo
  Lo stesso argomento in dettaglio: L'Aquila § Monumenti e luoghi d'interesse dell'Aquila.

Fondata per volere di Federico II di Svevia nel 1233, in corrispondenza della creazione del Giustizierato d'Abruzzo, immediatamente divenne una città leggendaria secondo le cronache di Buccio di Ranallo, che fece risalire la fondazione al 1254 per mezzo di 99 "castelli", ossia borghi circostanti la conca. Secondo altri i castelli sarebbero stati 92, dipendenti dalle dalla diocesi di Amiterno e Forcona[62]. La città si suddivise in quattro rioni principali: Santa Maria Paganica, San Giorgio, San Pietro Coppito e San Giovanni d'Amiterno, ognuno dei quali avente una chiesa capoquarto. La città fu un'importante stazione commerciale sul Gran Sasso al confine con il territorio reatino, legata da sempre al casato dei d'Angiò, fino alla guerra perpetrata nel 1423 da Braccio da Montone, appoggiante la causa aragonese, inviato dal Regno di Napoli. Dopo il terremoto del 1461 fu ricostruita in forme rinascimentali, e nel XVI secolo visse il momento di massimo splendore sotto il dominio di Margherita d'Austria. Con la dominazione spagnola andò in declino, fino alla nuova triste distruzione del terremoto del 1703. La città dette i natali a illustri personaggi come Sallustio (nella romana Amiternum) e a Buccio di Ranallo, vide la costruzione della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, simbolo della città[63], per volere di Pietro da Morrone e accolse le reliquie di San Bernardino da Siena, morto predicando nella città.

 
Complesso dell'Annunziata a Sulmona

La città conserva ancora l'aspetto prettamente medievale, con le suggestive Mura dell'Aquila decorate dalle porte di accesso, e le case gotiche dei quartieri, nonché le facciate romanico-gotiche delle chiese di Collemaggio, Santa Giusta, San Pietro Coppito e San Silvestro. Di bellezze barocche insistono il Forte spagnolo e le chiese delle Anime Sante, Santa Maria Paganica e del Duomo di San Massimo. La città ha il centro storico suddiviso in quattro rioni: San Giorgio, Santa Maria, San Pietro e San Giovanni. Il primo è rappresentato dalla chiesa di Santa Giusta e dalla Piazza Duomo, il secondo dalla chiesa di Santa Maria Paganica e da vari palazzi storici, quali il Convitto e il Palazzo del Capitano, nonché il Forte spagnolo, il terzo dalla chiesa di San Pietro a Coppito e il quarto dalla chiesa di San Marciano e dalla fontana delle 99 cannelle presso Borgo Rivera. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio si trova fuori le mura della città antica.

Città d'arte della provincia

 
Castello Piccolomini (Celano) di Celano
  • Sulmona: importante città della valle dei Peligni, partecipò nell'89 a.C. alla guerra sociale contro Roma, e aderì alla Lega Italica con capitale nella vicina Corfinium. Nel I secolo a.C. vi nacque il poeta Ovidio, che ricorderà spesso nelle sue opere la città, come nelle Metamorfosi e nei Tristia. Nel Medioevo la città acquisisce ancora maggior pregio per la ricchezza del territorio circostante e per la nomina di Federico II di "Capitale del Giustizierato d'Abruzzo", dipendente dal Regno di Sicilia. Anche al livello artistico-culturale, Sulmona diventò molto famosa, tanto da realizzare una variante dello stile gotico, detto "gotico sulmonese", e di ospitare il pellegrino Pietro da Morrone, che fondò sul monte Morrone l'eremo di Sant'Onofrio. Favorita anche dal tratturo di passaggio dei pastori transumanti, Sulmona non perse mai d'importanza territoriale, salvo la battuta d'arresto dovuta al terremoto del 1706, che fece perdere alla città quell'appellativo di Siena degli Abruzzi per il livello economico-culturale. Nel XVIII secolo tuttavia riuscì nuovamente ad acquisire nuova fama per la produzione del tipico confetto di Sulmona.
 
Basilica di San Pelino (Corfinio)
  • Corfinio: importante città romana dei Peligni, nell'89 a.C. durante la guerra sociale fu la prima capitale d'Italia, come territorio inteso dai popoli italici, contro Roma, fornendosi di leggi proprie e monete specifiche per il commercio. Dopo la conquista romana, Corfinio ritornò in auge durante il Medioevo, quando vi fu fondata la Basilica di San Pelino, divenuta presto concattedrale della diocesi di Sulmona. Nel XIX secolo divenne teatro importante di scavi archeologici voluti dal filologo sulmonese Antonio De Nino, di grande importanza per la riscoperta culturale del patrimonio archeologico abruzzese.
  • Avezzano: la città ha antiche origini romane. Dopo il nuovo sviluppo medievale, fu completamente distrutta dal terremoto del 1915 (uno dei più forti della storia abruzzese[64]), lasciando poche tracce dell'antico splendore, tra le quali il Castello Orsini-Colonna. La nuova ricostruzione tuttavia ha permesso lo sviluppo urbano, e di opere storiche conserva oltre al castello la chiesa di San Giovanni, il Santuario della Madonna di Pietraquaria, e nelle vicinanze i Cunicoli di Claudio, scavati nel I secolo nel tentativo di prosciugare il lago Fucino. Nei pressi vi è anche il comune di Massa d'Albe, con i resti romani di Alba Fucens.
  • Pescina: città di origini romane, con il governo dei Piccolomini assunse un ruolo importante, come cittadella di difesa della Diocesi di Marsi. Nel 1580 acquisì notevole prestigio con il trasferimento del corpo di San Berardo dei Marsi nella Cattedrale, benché abbia subito una battuta d'arresto nel terremoto di Avezzano nel 1915. Negli anni successivi Pescina diventerà molto famosa grazie allo scrittore locale Ignazio Silone, che nel primo romanzo Fontamara descrisse le condizioni di estrema miseria dei popolani abruzzesi sopra la città vecchia distrutta dal terremoto, oppressi dagli inganni del governo fascista installato ad Avezzano. La città oggi è divisa in due parti: la zona antica arroccata sulla montagna, simboleggiata dalla Torre Piccolomini e dal Palazzo Mazzarino, e la città nuova rappresentata dalla Concattedrale di Santa Maria delle Grazie. Al confine tra la città nuova e quella vecchia si trova la casa natale di Ignazio Silone, oggi museo contenente oggetti della sua vita e copie inedite delle sue opere[65].
  • Celano: città di relativa importanza della Marsica, capoluogo di una contea omonima dal 1221 al 1806 per volere di Federico II di Svevia. Per la sua elevata posizione sopra il lago, vi fu costruito il Castello Piccolomini nel 1223[66], divenuto il simbolo della città, grazie alla mostra permanente di Arte Sacra Marsicana installatavi. Di interesse possiede anche strutture religiose come la chiesa di San Giovanni e la chiesa di Santa Maria Valleverde.

Comuni minori di interesse artistico

 
Cocullo
 
Rocca di Calascio
 
Interno dell'oratorio di San Pellegrino a Bominaco
 
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Pescasseroli)
 
Rivisondoli
  • Cocullo: borgo al confine della valle delle gole del Sagittario, ben conservato nell'aspetto medievale, dove sorge il santuario di San Domenico abate, e dove si svolge la tradizionale Festa dei Serpari. Secondo alcuni tale festa è riconducibile al culto italico di Angizia, mentre per altri la festa è ispirata alla venerazione antica per Eracle, essendo state trovate statuette votive del dio che strabgola i serpenti mandati da Era[67]..
  • Alfedena: situata al confine tra il Molise e l'Abruzzo, fu nel III secolo a.C. uno degli avamposti militari dei Sanniti, che avevano il centro nella rocca di Aufidena. Nel Medioevo il borgo si sviluppò più a valle, con la presenza longobarda. Nel XX secolo lo studioso Antonio De Nino fece degli scavi, e ritrovò importanti reperti della civiltà sannitica abruzzese. I principali monumenti sono la torre del Castello, e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, inserita tra i "monumenti nazionali" nel 1902.
  • Barrea: borgo medievale che sorge sul lago omonimo artificiale. Perfettamente conservato il borgo medievale con il Castello Normanno e la chiesa di San Tommaso.
  • Campotosto: comune al confine con il Lazio, molto noto per il lago artificiale. Si trova nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
  • Capestrano: situato nella valle del Tirino, diventò importante centro culturale nel XVI secolo sotto il dominio della famiglia De Medici. Fu il paese natale di San Giovanni da Capestrano, che vi fondò un convento francescano. Nel 1934 vi fu trovata la statua picena del Guerriero di Capestrano. Il simbolo è il Castello Piccolomini, che sovrasta con la sua mole il borgo medievale.
  • Caporciano: piccolo comune situato nella piana di Navelli, divenuto famoso dal 1996 con l'iscrizione alla lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO del Complesso monumentale di Santa Maria Assunta presso la frazione di Bominaco. Infatti presso l'altura si trova il castello medievale che proteggeva il complesso parrocchiale, che oggi consiste nell'oratorio di San Pellegrino con affreschi duecenteschi, e la Chiesa dell'Assunta. Lungo il "tratturo magno" che passa nella piana sotto il borgo, vi è una chiesa pastorale: Santa Maria di Centurelle.
  • Calascio: centro medievale famosissimo grazie alla rocca medievale, set di film come Ladyhawke e Il nome della rosa. Il castello fu costruito nell'XI secolo dai Normanni, posto come il più elevato avamposto militare del Gran Sasso, controllando la piana per le difese militari e per il passaggio dei pastori transumanti sul tratturo aquilano. Dopo il terremoto del 1703 il borgo medievale col castello fu abbandonato, e trasferito più a valle nell'attuale Calascio.
  • Castel di Sangro: principale centro dell'Altopiano delle Cinquemiglia, al livello culturale è noto per i pittore napoletano Teofilo Patini. Oltre ai vari sentieri e percorsi sciistici, essendo vicina a Roccaraso, Castel di Sangro ha il suo simbolo artistico nella Basilica di Santa Maria Assunta e nel castello medievale che sovrasta la rocca. Presso il medievale Palazzo de Petra è stata allestita una pinacoteca dedicata alle opere del Patini.
  • Roccaraso: borgo medievale sviluppatosi dopo il terremoto del 1706, già nel primo decennio del '900 divenne importante stazione sciistica abruzzese della Majella. Rasa al suolo dai tedeschi nel 1943, ha avuto la fortuna di essere immediatamente ricostruita, per lo sviluppo turistico grazie all'enorme potenziale del Monte Aremogna per le piste da sci.
  • Castelvecchio Calvisio: si trova sotto il borgo di Calascio, ed è un borgo medievale perfettamente conservato, a forma ellittica, con le case-mura, e le porte urbiche di accesso.
  • Ocre: importante avamposto militare longobardo sopra la cittadina romana di Aveia, dove nacquero San Massimo Vescovo di L'Aquila e Bernardino da Fossa. La cittadella medievale era arroccata nel castello di Ocre, che fu distrutto nel 1423 da Braccio da Montone perché Ocre fu uno dei "castelli" fondatori della città aquilana nel 1254. Tuttavia il centro non perse di prestigio e si sviluppò in due principali borghi: San Felice e San Panfilo d'Ocre. Di interesse, sempre alle pendici del castello fortificato, il convento di Sant'Angelo e il Monastero di Santo Spirito, uno dei pochi esempi di costruzioni fortificate e chiesastiche abruzzesi.
  • Ovindoli: avamposto romano e poi medievale sull'altopiano delle Rocche, nel primo '900 divenne famoso come stazione sciistica. Ancora oggi è una delle località invernali più frequentate della regione, anche per la bellezza del borgo medievale conservato.
  • Montereale: importante città di confine del distretto di Aquila e di quello di Cittaducale, vide la nascita del Beato Andrea da Montereale, e del governo illuminato di Margherita d'Austria. Il centro si raccoglie attorno a un colle in salita, dove si trova la chiesa di Sant'Andrea.
  • Pescasseroli: avamposto militare romano, e poi medievale, nel XII secolo era un borgo arroccato nell'area di Castel Mancino. Dopo vari terremoti e vari cambi di padrone, l'ultimo discendente della famiglia De Sangro nel 1607 lo mise all'asta. Essendo il centro in condizioni precarie, fu ricostruito e ampliato con lo smantellamento del castello medievale, di cui oggi rimangono le tracce delle mura e qualche torrione. Il simbolo della città è la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Nel XX secolo il centro iniziò a essere famoso come stazione sciistica, nonché al livello culturale per aver dato i natali a Benedetto Croce nel Palazzo Sipari, oggi museo a lui dedicato. Nel 1902 divenne sede del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
  • Castelvecchio Subequo: borgo di origini romane, nella porzione territoriale peligna di Superaequum, di proprietà degli Equi. Il borgo medievale, perfettamente conservato, vede il suo simbolo della Monastero di San Francesco, con le catacombe romane.
  • San Benedetto in Perillis: piccolo centro medievale al confine della piana di Navelli, sorse come abitato feudale attorno al Monastero di San Benedetto da Norcia (XI secolo). Il monumenti principale infatti è la suddetta abbazia, che si trova nella parte più alta del centro, attorniata da case-mura.
  • Rivisondoli: si trova vicino a Roccaraso. Il vecchio centro si raccoglie sopra un crinale di montagna, separato dal nuovo centro costruito per le esigenze turistiche, facendo parte il borgo del Comprensorio dell'Alto Sangro. La chiesa parrocchiale è stata ricostruita dopo il 1944, dedicata a San Nicola, mentre il centro antico si presenta abbastanza conservato, abbellito da una fonte pubblica, e da alcune chiese.

Teramo

 
Teramo
 
Basilica di Santa Maria Assunta (Atri)
 
Disegno rinascimentale di Giulianova

La città ha origini molto antiche, riconducibili ai Piceni e i Pretuzi, che dominavano fino al III secolo a.C., prima del dominio romano, l'area di Aprutium, da cui il termine "Abruzzo". Successivamente nel primo Medioevo, dal XII secolo sotto gli Angioini al XV secolo sotto gli Aragona, Teramo fu capitale di un distretto autonomo, rappresentato da illustri famiglie locali quali i Melatino, in rivalità con il ducato di Atri, decadendo poi al capoluogo del distretto dell'Abruzzo Ultra, giustizierato fondato nel 1233 da Federico II. Nel Settecento-Ottocento Teramo fu un importante centro culturale, con personalità come Melchiorre Delfico e Francesco Savini, malgrado alcune battute d'arresto dovute al terremoto aquilano del 1703 e all'invasione dei francesi nel 1799[68].

La città vanta un grande patrimonio artistico, incominciando dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta (XII secolo), che troneggia nella piazza Orsini, ricavata dallo smantellamento dell'anfiteatro romano e dal teatro del I secolo, testimonianze di una viva economia dell'antica Urbs Interamnia. Di recente, malgrado alcune modifiche urbanistiche negli anni '60, sono state rinvenute importanti opere del passato romano nel Largo Sant'Anna, assieme al recupero della storica Cattedrale di Santa Maria in Aprutiensis (oggi Sant'Anna dei Pompetti).

Città d'arte della provincia

  • Atri: città dal grande passato storico, capitale del Ducato Acquaviva. Già fiorente nel periodo romano, avendo dato i natali all'imperatore Elio Adriano, fiorì nuovamente nel Medioevo, durante il XIII secolo. Il simbolo della città è il Duomo, riccamente affrescato all'interno da Andrea De Litio, e all'esterno finemente decorato e conservato nell'aspetto gotico. Altri luoghi di interesse sono la Piazza del Palazzo Acquaviva, e i vari scorci medievali con le chiese relative, tra le quali Sant'Agostino e San Nicola.
  • Giulianova: la città esisteva già nel V secolo, nota come Castrum Piceni, divenuta poi Castrum Sancti Flaviani quando le reliquie di San Flaviano furono portate da Costantinopoli in Abruzzo. Nel 1471 Giulio Antonio Acquaviva, duca di Atri, decise di ricostruire nuovamente la città, sotto un aspetto più moderno dal punto di vista fortificato, e più armonioso dal punto di vista dell'assetto urbanistico. La città allora fu chiamata Giulia Nova. Mentre la zona marina si è sviluppata modernamente con lo sviluppo del turismo marittimo, il centro storico si è discretamente conservato, tranne il parziale stravolgimento della cinta muraria con le torri difensive, delle quali alcune abbattute. Il fulcro centrale è la piazza con il Duomo di San Flaviano, un unicum in Abruzzo dalla forma circolare con cupola sferica. Fuori l'abitato c'è invece un luogo molto noto al turismo religioso: il Santuario della Madonna dello Splendore.
  • Mosciano Sant'Angelo: abitato medievale, fu per molti secoli possedimento degli Acquaviva di Atri, e l'influsso è perfettamente leggibile nella costituzione delle torri dell'antica cinta muraria, e nella chiesa di San Michele Arcangelo ricavata da uno dei molti torrioni delle mura. L'abitato è famoso al livello religioso anche per un monastero fuori il centro, il Convento dei Santi Sette Fratelli, in stile rinascimentale.
  • Tortoreto: il centro, già presente nell'epoca dei Piceni, nel Medioevo fu ricostruito sopra il colle che sovrasta il mare. Appartenne all'Abruzzo Ulteriore I come voluto da Federico II (1233), e successivamente per breve periodo agli aragonesi (XV secolo). In realtà il piccolo feudo fu di dominio teramano fino al 1806. Oggi esistono due nuclei del comune: Tortoreto Lido che è la parte moderna per il turismo balneare, e Tortoreto Alto, il centro antico rappresentato dalla Torre dell'Orologio, e dalle chiese di Santa Margherita e Sant'Agostino.

Comuni minori di interesse artistico

 
Chiesa di San Giovanni ad Insulam (Isola del Gran Sasso)

Pescara

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'arte a Pescara.
 
Veduta di Pescara dal Porto Canale
 
Ponte del Mare

La città esisteva già in epoca romana, nota come Ostia Aterni, e successivamente fu ricostruita nel XVI secolo nell'attuale quartiere Portanuova, per volere di Carlo V, come fortezza ottagonale a stelle[70], che racchiudesse il borgo. La città fu costruita proprio presso il fiume Pescara perché spartiacque tra i due Abruzzi, il Citeriore e l'Ulteriore. Nel XIX secolo la fortezza era stata ridotta a Bagno Borbonico, ossia il carcere, mentre poco lontano nel 1863 nasceva il poeta Gabriele d'Annunzio, che descriverà la città nelle sue prime prose giovanili (Novelle della Pescara). Nel 1818 era nata una rivalità tra Pescara e il comune presso il Porto Canale di Castellammare Adriatico, che poi fu unito alla vecchia Portanuova nel 1928 con regio decreto, che sancì la nascita del comune attuale di Pescara. Dopo i bombardamenti del 1943, la città vide cambiato profondamente il proprio aspetto urbano, e così iniziò una ricostruzione in stile moderno, con piani regolatori di Luigi Piccinato, con l'allargamento del Porto Canale, la ricostruzione dei ponti tra Castellammare, oggi corso Umberto I, e la vecchia Pescara, ossia il corso Manthonè.

Sempre in forte sviluppo economico per la sua posizione sul mare, Pescara è la principale città abruzzese al livello economico, amministrativo e culturale, il cui nuovo simbolo è stato il Ponte del Mare (2009), assieme ad altri monumenti come la Nave di Cascella, il Porto Turistico, la Piazza Salotto e il corso Manthonè con la casa di D'Annunzio. Il nucleo storico è il quartiere Portanuova, con la piazza Garibaldi e il corso Manthonè. Vi si trovano la Casa natale di Gabriele d'Annunzio, la Cattedrale di San Cetteo, il Fortino del Pescara (l'ex bagno borbonico, sede oggi del Museo delle Genti d'Abruzzo), il Circolo Aternino e il teatro Michetti. Il centro nuovo è quello compreso tra il corso Vittorio Emanuele e l'asse viario principale del Corso Umberto I.

Città d'arte della provincia

 
Penne: porta San Francesco
  • Penne: antica città dei Vestini, dopo la ribellione a Roma e la successiva conquista nell'88 a.C., fu nuovamente fondata da Carlo Magno e data in possesso a Ruggero II. Vi fu consacrata anche una delle prime diocesi abruzzesi, nella Cattedrale di San Massimo, vescovo di Amiterno (L'Aquila). Nel corso dei secoli successivi andò in possesso degli Aliprandi-De Sterlich, entrando in conflitto con il Monastero di Picciano per il possesso dei territori.

La città è molto ben conservata dal punto di vista architettonico, con un centro storico situato tra due colli, di impianto rinascimentale-barocco. Il simbolo della città è il Duomo di San Massimo, seguito da varie chiese e palazzi, tra i quali il Palazzo Aliprandi. Si conserva anche l'antica cinta muraria, le cui porte sono ancora ben leggibili; tra queste Porta San Francesco, che conduce direttamente al Duomo.

  • Loreto Aprutino: piccolo agglomerato urbano dell'epoca romana, fu fondato nuovamente dai Normanni, che costruirono il castello sopra il colle. Durante il Medioevo, il borgo si sviluppò notevolmente grazie all'artigianato locale della lavorazione della maiolica, con gli influssi di Castelli e di Penne, che faceva sentire la sua influenza sul territorio circostante. Il centro storico, molto ben conservato, è dominato dal Castello Chiola, e dalla Collegiata di San Pietro. Nei pressi vi è la chiesa di Santa Maria in Piano, con un Giudizio Universale affrescato del XV secolo.
  • Città Sant'Angelo: esistente già nell'epoca romana, nel 1239 fu distrutta da Boemondo di Pissone[71], giustiziere di Federico II, e poi ricostruita. Da allora le sue sorti, sia culturali che amministrative, furono legate alle città di Atri e Penne, fino all'annessione al Regno di Napoli La città è molto ricca dal punto di vista artistico, rappresentata dalla collegiata di San Michele Arcangelo, all'esterno in forma gotica, e all'interno con aspetto barocco. Altri complessi chiesastici sono quelli di San Francesco e Santa Chiara. L'asse viario del corso si è perfettamente conservato nelle forme rinascimentali, percorrendo la via del castello fino al giardino del complesso conventuale. Anche resti della cinta muraria sono molto ben visibili, come le porte urbane di accesso.

Comuni minori di interesse artistico

 
Bussi sul Tirino
 
Abbazia di San Liberatore a Majella (Serramonacesca)
  • Bussi sul Tirino: situato nel centro della val Tirino, fu una delle principali stazioni di passaggio dei pastori transumanti. Le emergenze artistiche si riscontrano nel Castello Mediceo e nella chiesa di Santa Maria di Cartignano.
  • Manoppello: nel XII secolo fu un importante centro, con una delle baronie più potenti dell'Abruzzo Citeriore, che assieme alla diocesi di Chieti governava il territorio, perfino Lanciano. Nel 1506 fu condotta una sacra reliquia del velo della Veronica nel convento francescano fuori le mura, oggi nota come Volto Santo di Manoppello, conservata nel santuario omonimo. Fuori il centro è da vedere anche l'Abbazia di Santa Maria Arabona, in gotico cistercense.
  • Roccamorice: il piccolo borgo fortificato fu meta frequente di pellegrinaggi e di eremitaggi, tra i quali quelli di Pietro da Morrone, che fondò l'eremo di San Bartolomeo in Legio e l'eremo di Santo Spirito a Majella. Le due grotte rupestri sono i monumenti più simbolici del centro e dell'intero percorso eremitico della regione.
  • Serramonacesca: il piccolo centro nacque come abitato feudale, dipendente dall'antichissima Abbazia di San Liberatore a Majella, fondata da Carlo Magno. L'intero complesso rupestre era sorvegliato da una roccaforte su un'altura rocciosa, ossia il Castel Menardo e dalla Torre di Polegra. Oggi il monastero di San Liberatore, assieme alle vari escursioni naturali sulla Majella, sono le emergenze principali del centro.
  • Sant'Eufemia a Maiella: situato tra la Majella e il Morrone, i, borgo si sviluppò dall'abbandono parizale del centro fortificato di Roccacaramanico. Attualmente il borgo, abbandonato negli anni '90, è stato completamente recuperato artisticamente, diventando una delle attrazioni medievali principali del circondario territoriale, assieme al paese vicino di Caramanico Terme.
  • San Valentino in Abruzzo Citeriore: paese fondato dai Longobardi, oggi è noto per il Duomo in stile rinascimentale.
  • Tocco da Casauria: ultimo paese dalla val Pescara, posto all'ingresso delle gole di Popoli, nella cosiddetta chiave dei Tre Abruzzi, è famoso per aver dato i natali a Francesco Paolo Michetti, e per le presenze artistiche di alto valore, quali l'Abbazia di San Clemente a Casauria. Il monastero del IX secolo, costruito per volere di Carlo Magno, e convalidato successivamente da Ruggero II, era uno dei luoghi amministrativi principali del territorio, che amministrò il suo potere fino allo sviluppo delle prime baronie nel XIII secolo. Oltre al monastero casauriense, c'è da vedere il Castello Caracciolo, monumento simbolico di Tocco.
  • Popoli: città nota all'epoca romana come Pagus Fabianus, nel Medioevo diventò importantissima stazione di passaggio pastorale presso la Majella, venendo soprannominata "Chiave dei Tre Abruzzi", passando attraverso i due Abruzzi Ultra e l'Abruzzo Citeriore. Fu feudo della famiglia Cantelmo, acquartierata presso il castello normanno che sovrasta il paese, e successivamente passò al governo di Sulmona. Oltre al castello, il centro al livello artistico è famoso per la chiesa di San Francesco, e le due chiese della Trinità e di San Lorenzo, definite le "chiese gemelle". Si conserva anche una taverna ducale dei Cantelmo, usata per il pagamento del pedaggio per i pastori, come una dogana.

Chieti

 
Cattedrale di San Giustino
 
Chieti: Corso Marrucino
 
Lanciano
 
Castello Aragonese di Ortona
 
Piazza Rossetti (Vasto)
 
Guardiagrele - Cattedrale di Santa Maria Maggiore
 
Casoli: Castello ducale e chiesa di Santa Maria Maggiore
 
Atessa - Duomo di San Leucio
 
Panorama di San Vito Chietino dalla Marina

La città affonda le radici nella romana Teate Marrucinorum[72], capitale dei Marrucini. Nel Medioevo divenne importante centro amministrativo del territorio, essendo sede di una delle più antiche diocesi abruzzesi nella Cattedrale di San Giustino. Specialmente nell'epoca barocca il centro si trasformò in un polo culturale, con la ricostruzione e l'abbellimento dei principali monumenti secondo il nuovo canone artistico. Per la sua importanza al livello archeologico, sono stati condotti scavi presso il colle della Civitella, rinvenendo l'anfiteatro romano, e installandovi il Museo archeologico della Civitella, mentre nella Villa Frigerij fu posta la sede del Museo Archeologico Nazionale, simboleggiato dal Guerriero di Capestrano, rinvenuto nel 1934, risalente al VI secolo a.C.. L'antico assetto viario è ancora perfettamente leggibile nella parte più antica della Civitella, che scende fino al Corso Marrucino, passando per le vie del Tempietti Romani, fino a congiungersi con la piazza di San Giustino. Il secondo nucleo medievale è leggibile nel quartiere di Sant'Agostino. La Cattedrale è stato il simbolo del revival neogotico abruzzese, dacché nel primo '900 la struttura barocca fu completamente cancellata all'esterno per una trasformazione che tentò di recuperare l'antico aspetto gotico della chiesa.

Città d'arte della provincia

  • Lanciano: importante stazione commerciale di fiere agricole e di pastori transumanti, secondo la leggenda fu fondata nel 1172 a.C. da un amico di Enea. Divenuta importante città dei Sanniti Frentani col nome di Anxanum, come affermò lo storico Mommsen[73] fu conquistata dai romani, ma non perse mai la sua potenza nella valle del Sangro, né tantomeno al livello culturale, tanto che subito nell'epoca pre-romanica divenne nota in tutto il mondo religioso (VIII secolo) con il Miracolo eucaristico. Passata sotto vari domini, dagli Angioini agli Aragonesi, la città vide la sua potenza economica sfiorire nel 1662 per un'epidemia di peste. Ulteriori modifiche all'impianto urbano, con la demolizione delle mura medievali, furono apportate nell'800

La città oggi è principalmente nota per il Miracolo eucaristico, tuttavia possiede un centro storico vastissimo, tra i più grandi della regione, comprendente i rioni medievali di Lancianovecchia, Sacca, Civitanova e Borgo, ricchi di chiese e monumenti vari. La piazza del Plebiscito è rappresentata dalla Cattedrale della Madonna del Ponte e dal Santuario di San Francesco, mentre Lancianovecchio dalle chiese di Sant'Agostino-San Biagio, la Sacca-Civitanova dalle chiese di Santa Maria Maggiore-San Nicola di Bari e dalle longobarde Torri Montanare, e il borgo dalla chiesa di Santa Lucia.

  • Ortona: importantissima città portuale dei Frentani, dopo la conquista romana fu ricostruita dai Longobardi; trascorrendo periodi alterni di florida economia e altri di incursioni e distruzioni. Nel 1258 la città ospitò in maniera permanente nella Cattedrale le reliquie di San Tommaso Apostolo, portate dall'isola di Kios da Leone Acciaiuoli[74], diventando un punto di riferimento nel campo religioso. Dopo battaglie varie con la città rivale di Lanciano, Ortona passò in mano a Jacopo Caldora che ricostruì la cinta muraria. Divenuta poi città molto cara a Margherita d'Austria, vide la costruzione del palazzo Farnese (XVII secolo).

Durante L'Ottocento fu rappresentata culturalmente da Francesco Paolo Tosti e Gabriele D'Annunzio. Durante la Seconda guerra mondiale Ortona diventò capo marittimo della linea Gustav, con estremo opposto a Cassino, e tra il 21-28 dicembre del 1943, con la "battaglia di Ortona" visse uno dei periodi più tristi e tragici della sua storia, con la distruzione di gran parte del centro cittadino per la guerriglia urbana tra tedeschi e canadesi.
L'impianto urbano oggi è leggibile in due settori: il quartiere Terravecchia più antico, rappresentato dalla Cattedrale e dal Castello Aragonese, e il quartiere Terranova, ossia l'asse urbano del corso Vittorio Emanuele e la piazza del Palazzo Farnese.

  • Vasto: La città ha origini mitiche legate a Diomede re d'Etolia[75], benché sia stata una importante città marinara dei Frentani (III secolo a.C.). Dopo la conquista romana, diventò roccaforte dei pirati, fino alla distruzione dei Longobardi, e successiva rinascita come Guasto d'Aimone - Guasto Gisone, ossia due borghi comunicanti. Passata al dominio dei Caldora agli Aragonesi nel periodo XIV-XV secolo, nel XVI secolo subì l'invasione ottomana. Nel Settecento-Ottocento la città visse un fiorente periodo culturale e politico, sotto la dominazione della famiglia D'Avalos, trasformata in città giardino, tanto da ricevere il nome di Atene degli Abruzzi, per la presenza del pittore Gabriele Rossetti. Benché danneggiato dalla frana del 1956, Vasto conserva perfettamente il centro storico, suddiviso nel quartiere nuovo con il Castello Caldoresco (XV secolo), la chiesa di Santa Maria Maggiore (XII secolo), il Duomo (XIII secolo), e il centro vecchio con le terme romane (I secolo a.C.) e la chiesa di San Pietro (XIII secolo).
  • Francavilla al Mare: esistendo già nell'epoca romana, fu fondata nuovamente dai Longobardi presso il colle della Civitella, ossia il punto più alto. Nell'epoca spagnola fu nuovamente fortificata con una cinta muraria, di cui oggi restano alcune torri, fino alla terribile distruzione dei nazisti nel 1944, che cancellò quasi completamente Francavilla. La nuova ricostruzione non rispettò affatto il progetto originario, invadendo le campagne circostanti, seguendo l'economia nascente del turismo marittimo, installando molte strutture ricettive presso il litorale, attorno al Palazzo Sirena ricostruito, fulcro centrale della città e del moderno viale Nettuno. Della parte antica di Frabcavilla oggi non resta quasi nulla, tranne alcune torri medievali, tra le più significative Torre Ciarrapico, presso i resti del convento di San Francesco. Anche la nuova chiesa parrocchiale di San Franco, dedicata però a Santa Maria Maggiore, è stata ricostruita, conservando di storico solo l'ostensorio medievale di Nicola da Guardiagrele. La città negli anni 1889-1922 fu sede del cosiddetto "Cenacolo michettiano", perché il pittore Francesco Paolo Michetti acquistò il convento del Gesù, oggi "Convento Michetti" come laboratorio culturale letterario abruzzese, che ospitò varie personalità come Gabriele d'Annunzio, Matilde Serao e Edoardo Scarfoglio.
  • San Salvo: ultimo comune sul litorale chietino della regione, si sviluppò nel XII secolo presso la vecchia Abbazia di San Vito, inglobata nella chiesa di San Giuseppe. Il borgo fu da sempre legato al destino della città maggiore di Vasto, e visse un periodo di prosperità nel XVI secolo con il governo d'Avalos. Nel dopoguerra il nuovo centro si è sviluppato a mare, per l'economia del turismo balneare, sebbene il centro storico sia stato recuperato, e inserito in un percorso turistico archeologico chiamato "Museo civico Porta della Terra", dove oltre al borgo medievale sono stati messi a nudo anche reperti romani.
  • Guardiagrele: importantissima città fondata dai Longobardi, arrivò al punto di massimo splendore economico culturale nel XIV secolo, quando vi fu installata anche una zecca per volere di Ladislao di Durazzo. Successivamente, a causa di epidemie e terremoti, il dominio guardiese si andò affievolendo, senza però scomparire, ridiventando nuovamente un importante centro amministrativo nell'Ottocento. Il borgo medievale, perfettamente conservato, è rappresentato dalla Cattedrale di Santa Maria Maggiore, in puro stile gotico in pietra della Majella, e dal Monastero di San Francesco (o San Nicola Greco). Molte opere della città, raccolte nel Museo diocesano, furono realizzate da Nicola da Guardiagrele. La città in realtà ha origini ben più antiche, rintracciabili nella necropoli neolitica di Cominio, i cui resti sono stati traslati nel museo archeologico della città.
  • Casoli: già esistente nell'epoca romana come Cluviae, nell'epoca normanna il nuovo borgo fu ricostruito sopra il colle del Castello ducale, governato nel XIV secolo dagli Orsini. Casoli fu importante stazione commerciale e di passaggio pastorale durante la transumanza dalla montagna Majella al mar Adriatico. Nel 1896 il proprietario del castello Pasquale Masciantonio ospitò anche l'amico Gabriele d'Annunzio, che incise un distico elegiaco sul muro della stanza da letto. Durante la seconda guerra mondiale fu sede del movimento insurrezionale della Brigata Maiella. Il centro storico, perfettamente conservato, è simboleggiato dalla mole del Castello ducale, e dalla contigua chiesa di Santa Maria Maggiore.
  • Casalbordino: centro già esistente come stazione balneare romana, nel X secolo viene fondato nuovamente come borgo fortificato, governato dall'Abbazia di Santo Stefano in Rivomaris. A causa di attacchi degli Ottomani, essendo vicino al mare, Casalbordino nel XVI secolo si munì di torri d'avvistamento, mentre nel 1576 si verificò l'apparizione mariana a un contadino in un campo devastato dalla grandine, dove poi sorgerà il Santuario dei Miracoli. Il comune oggi è principalmente noto per la presenza di questo santuario, oltreché per il turismo marittimo.
  • Atessa: città dal centro storico molto ben conservato, ricostruita nel XV secolo per volere della regina Giovanni di Napoli con un nuovo impianto urbano. La città è famosa per la presenza di una reliquia di drago, che secondo la leggenda fu uccisa da San Leucio d'Alessandria, e conservata nella Cattedrale di San Leucio. L'impianto urbano della città è suddiviso in due tronconi, essendo i due paesi all'inizio separati, con i nomi di Ate - Tixia, e un quartiere è legato al Duomo, e l'altro alla chiesa di San Rocco. Molto ben conservato è l'antico assetto viario, assieme alla cinta muraria, dove si conservano ancora delle porte urbiche, come l'Arco 'Ndriano e Porta Santa Margherita.
  • San Vito Chietino: il centro, già esistente nell'epoca romana come Porto di Murata Bassa, nel XII secolo fu nuovamente costruito presso l'altura dell'attuale San Vito Chietino. La Marina rimase allo sbando per vari secoli, fino all'inizio di una tremenda guerra tra gli abitanti di Lanciano e Ortona per la costruzione del nuovo porto. Gli ortonesi incendiarono nel 1426 le navi lancianesi, che risposero catturandoli e mutilandoli dei nasi e delle orecchie, con le quali impastarono i mattoni per una colonna infame nella piazza della città. San Vito diventò famosa grazie a Gabriele d'Annunzio che nel 1889 acquistò un casale presso il cosiddetto "eremo dannunziano", che gli fu d'ispirazione per il romanzo Il trionfo della morte (1894). Grazie alla descrizione appassionata della terra delle ginestre, e della costa dei Trabocchi, la costa di recente è stata riscoperta dal turismo balneare da parte di molti italiani. Il centro storico del borgo superiore è abbastanza conservato, nonostante le perdite subite dalla seconda guerra mondiale. Essendo stato fondato dai Normanni, tutto l'abitato era un unico castello fortificato, di cui oggi restano ampie porzioni di mura di cinta frammiste alle abitazioni civili. Le chiese principali sono quelle dell'Immacolata Concezione e San Vito Martire, e la cappella di San Francesco che si affaccia sul promontorio Marconi.

Comuni minori di interesse artistico

 
Monastero di San Martino in Valle (Fara San Martino)
 
Grotta del Cavallone
 
Villa Santa Maria
 
Torre Orsini (Guardiagrele)
  • Castiglione Messer Marino: uno dei comuni più elevati dell'Alto Vastese, posto al confine tra Abruzzo e Molise. Oltre al borgo medievale, con la chiesa madre di San Michele, da vedere la riserva naturale di Selva Grande.
  • Monteodorisio: comune del Medio Vastese, posto sopra un crinale collinare, il cui simbolo architettonico è il Castello D'Avalos, assieme alla chiesa di San Giovanni nel borgo medievale.
  • Fara San Martino: centro longobardo, posto nelle gole della Majella, e importante stazione di passaggio dei pastori transumanti dalla montagna verso il mare, dove sorgeva l'Abbazia di San Martino in Valle, esattamente nei meandri delle gole. Il monastero è stato recuperato nel 2006 scavando nei detriti delle frane. Il centro storico, detto Terravecchia, è rappresentato dal quartiere Santa Maria Assunta e dalla parrocchia di San Remigio. Nel 1886 il centro divenne famoso in tutta la regione, e poi in Italia, per la fondazione del Pastificio De Cecco, la cui attività produttiva dipende tutt'ora dalle acque del fiume Verde.
  • Lama dei Peligni: avamposto del Neolitico, e poi romano, nel Medioevo visse periodi di prosperità e povertà a causa della posizione difficile in cui si trova, lungo la scarpata più ripida della Majella dell'Aventino. Il termine stesso di Lama significa "frana", in riferimento alla grande frana del centro vecchio col terremoto del 1706, che distrusse quasi il borgo. Nel 1903 il paese divenne famoso grazie a Gabriele D'Annunzio, che visitò le Grotte del Cavallone, e vi ambientò la tragedia La figlia di Iorio. Nel centro da vedere la chiesa di San Nicola, il convento di Sant'Antonio, e il Museo "Maurizio Locati", dedicato al camoscio abruzzese.
  • Palena: ultimo comune del chietino, salendo verso la Majella, attraverso il Passo della Forchetta; tanto che è soprannominato "Porta della Majella". Fondata dai Longobardi, Palena visse un florido periodo nel primo Medioevo, e fu visitata anche da Pietro da Morrone, che fondò l'eremo della Madonna dell'Altare sul valico della Forchetta. Sebbene danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Palena è ancora oggi un centro di grande importanza artistica del territorio, con musei dedicati alla fauna locale e all'Orso Marsicano, con emergenze artistiche nel Castello Ducale e nella chiesa di San Falco.
  • Rapino: piccolo centro vicino a Guardiagrele, importante avamposto militare longobardo nell'VIII secolo, benché esistente già nel III secolo a.C. sotto il dominio marrucino, come testimonia il Bronzo di Rapino[76]. Conosciuto inizialmente come Civita di Danzica, che sorvegliava il Monastero di San Salvatore a Majella, nel secondo Medioevo si sviluppò più a valle, suddividendosi in due centri principali, retti dalla chiesa di San Giovanni Battista. Oggi è molto famoso per la maiolica tipica, con relativo museo Cappelletti.
  • Roccascalegna: centro medievale longobardo sviluppatosi sul crinale del monte Secco, è rappresentato dal castello medievale, recentemente divenuto famoso in tutta Italia per il film Il racconto dei racconti - Tale of Tales di Matteo Garrone. Sul castello circola una leggenda riguardante lo jus primae noctis e il barone Corvo de Corvis, che avrebbe abusato di tale legge per congiungersi carnalmente con tutte le donne del villaggio dopo il loro matrimonio. Un giovane marito, stanco dei soprusi, si vendicò travestendosi da donna, e pugnalando a tradimento il barone, che avrebbe lasciato l'impronta insanguinata sul muro di una torre del castello, che crollò nel 1940.

L'abitato medievale è arricchito artisticamente dalle chiese di San Pietro e San Cosma, mentre press il cimitero sorge la chiesa abbazia di San Pancrazio.

  • Fossacesia: l'abitato sorse e dipese per molti secoli dall'Abbazia di San Giovanni in Venere, sorta nell'XI secolo presso un tempio romano posto sul belvedere del golfo omonimo sulla costa dei Trabocchi, e restaurata dopo la cacciata dei Normanni dal territorio. Infatti oggi Fossacesia è principalmente famosa per l'abbazia perfettamente conservata assieme all'orto di querce cave e olivi, oltreché per il turismo balneare.
  • Villa Santa Maria: borgo medievale situato nella bassa valle del Sangro, dal XIII secolo scuola di vari cuochi e pasticceri delle corti nobili abruzzesi e italiane. Nel XVI secolo vi nacque San Francesco Caracciolo, che dopo la morte fu considerato il "patrono dei cuochi". Il borgo medievale, perfettamente conservato, ha i suoi simboli nella chiesa madre di San Nicola e nel Palazzo Caracciolo, dove v'è un museo dedicato sia al santo che all'attività dei cuochi villesi. Infatti la nuova scuola è sorta poco fuori il centro come istituto alberghiero, per continuare la tradizione culinaria locale. Il centro è sede anche di un'associazione dedicata ai cuochi villesi[77].
  • Bucchianico: piccolo centro del chietino, è principalmente nota per aver dato i natali a San Camillo de Lellis, nella cui casa oggi sorge un santuario. Il borgo di stampo seicentesco, conserva alcune emergenze medievali, come il convento di San Francesco.

Basiliche e Cattedrali

  Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture religiose dell'Abruzzo.
 
Duomo dell'Aquila, dedicato ai Santi Massimo e Giorgio
 
Duomo di Vasto, dedicato a San Giuseppe

Castelli e torri

  Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture militari dell'Abruzzo.
 
Fortezza di Civitella del Tronto: Porta Hohensalzburg
 
Castello Piccolomini di Capestrano
 
Castello di Salle
 
Castello medievale di Roccascalegna
 
Castello De Riseis-D'Aragona (Crecchio)

Monasteri, eremi e abbazie

 
Eremo di San Bartolomeo in Legio (Roccamorice)
 
Abbazia di San Clemente a Casauria (Torre de' Passeri)
 
Abbazia di San Giovanni in Venere (Fossacesia)
 
Abbazia di Santa Maria di Propezzano (Morro d'Oro)

Palazzi storici

  Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture civili dell'Abruzzo.
 
Palazzo Farnese (Ortona)
 
Palazzo Centi (L'Aquila)
 
Palazzo arcivescovile (Chieti)
 
Portici del corso Vittorio Emanuele (L'Aquila)
 
Palazzo Melatino (Teramo)

L'Aquila

Pescara

Chieti

  • Villa Frigerij
  • Palazzo de Mayo
  • Palazzo OND
  • Palazzo della Banca d'Italia
  • Palazzo di Giustizia
  • Palazzo arcivescovile
  • Palazzo Martinetti Bianchi (attuale sede del museo ď arte Barbella)
  • Palazzo Toppi
  • Palazzo Lepri

Teramo

Altri palazzi

Siti archeologici

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura in Abruzzo.
 
Tempio romano di Chieti
 
Alba Fucens
 
Amiternum

Musei

  Lo stesso argomento in dettaglio: Musei dell'Abruzzo.
 
Museo archeologico nazionale di Chieti
 
Casa di D'Annunzio
 
Museo Pelino
 
Taverna ducale di Popoli

Borghi più Belli d'Italia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Borghi più belli d'Italia.

Della classifica della comunità culturale dei Borghi più belli d'Italia, l'Abruzzo è al secondo posto dopo l'Umbria, con 23 borghi certificati tra i migliori del Paese per conservazione del territorio e del patrimonio artistico, oltre all'adeguata valorizzazione culturale.

 
Anversa degli Abruzzi
 
Villalago
 
Pescocostanzo
 
Città Sant'Angelo

Aree naturali, montane e marine

  Lo stesso argomento in dettaglio: Aree naturali dell'Abruzzo e Impianti sportivi dell'Abruzzo.
 
Sorgenti del Verde (Fara San Martino)

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/566897/Turismo--disastro-Abruzzo--terzultima-regione-in-Italia.html
  2. ^ Copia archiviata, su noi-italia.istat.it. URL consultato il 13 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2012).[id_pagina]=53&cHash=660baddf9ec60f5c398e52628d891a1d
  3. ^ L'Agriturismo in Abruzzo non conosce crisi
  4. ^ Abruzzo/Turismo: Di Dalmazio, In Crescita Sia Presenze Che Arrivi - Yahoo! Notizie Italia
  5. ^ Turismo in Abruzzo - N.1 sul Turismo in Abruzzo
  6. ^ Aeroporto Internazionale d'Abruzzo - informazioni sui voli Pescara, Abruzzo, Italia
  7. ^ Abruzzoturismo.it :: Homepage
  8. ^ https://www.facebook.com/visit.abruzzo?fref=ts
  9. ^ Your Abruzzo (YourAbruzzo) on Twitter
  10. ^ AbruzzoEvents per iPhone, iPod touch e iPad dall'App Store su iTunes
  11. ^ Rai Local Abruzzo by the MIT Mobile Experience Lab
  12. ^ Ski Abruzzo - Ski in Abruzzo, Italy - Hotels, Ski Hire, Ski Schools, Offers and Information
  13. ^ Turismo, lanciate le App Abruzzo Rai Local e Abruzzo Events | CityRumors.it
  14. ^ L'Abruzzo punta sul web per attirare i turisti
  15. ^ L'Abruzzo punta forte sul web
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  17. ^ a b Abruzzo Promozione Turismo - Conoscere
  18. ^ Abruzzo Promozione Turismo - Conoscere
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  21. ^ Turismo: arriva la neve, stagione sciistica al via | L'Informazione.com
  22. ^ Abruzzo Promozione Turismo - Conoscere
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  27. ^ Turismo Natura: Parco Nazionale D'Abruzzo Lazio e Molise al primo posto
  28. ^ Dati ISTAT: sezione territorio-aree protette
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  31. ^ Abruzzo Promozione Turismo - Conoscere
  32. ^ Ambiente: oltre un mln di presenze nei parchi, l'Abruzzo riparte dall'ecoturismo - - Libero Quotidiano
  33. ^ L'Abruzzo punta sul turismo di qualità e sulla bicicletta | l'Occidentale
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  42. ^ Legge sul turismo naturista in Abruzzo: soddisfatta l'Anab
  43. ^ Turismo balneare in Abruzzo: crescono presenze e fatturati: l'indagine tra i balneari | CityRumors.it
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  58. ^ TURISMO: PRESENTATO UN PROGETTO DI LEGGE SULL'ALBERGO DIFFUSO Abruzzo Web Quotidiano on line per l'Abruzzo. Notizie, politica, sport, attualità
  59. ^ Abruzzo/ Approvato progetto di legge sull'albergo diffuso - PrimaDaNoi.it
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  67. ^ La Repubblica, 27-04-2006
  68. ^ L'episodio è citato - tra gli altri - anche dallo storico Niccola Palma nella sua opera sulla diocesi di Teramo Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli: detta dagli antichi praetutium, ne' bassi tempi Aprutium oggi città di Teramo e diocesi Aprutina. Che contiene gli avvenimenti dal 1530 al 1830 (Volume 3, ed. Angeletti, 1833). Il figlio Giuseppe non viene qui chiamato per nome, ma solo col soprannome L'Occupante, in contrapposizione al Generale dei Colli che era invece il De Donatis. Lo Januarii invece riporta nomi e cognomi dei fratelli Fontana; una ricerca più approfondita viene effettuata dallo scrittore Luigi Coppa-Zuccari nella sua opera L'invasione francese negli Abruzzi (1798-1815) (Roma, Tipografia Consorzio Nazionale, 1939).
  69. ^ Santuario San Gabriele, Teramo, L'Eco di San Gabriele, 2009, p. 4.
  70. ^ Storia di Pescara: ecco cosa rimane della Fortezza Borbonica. - IlPescara.it, su ilpescara.it, aprile 2016.
  71. ^ Il registro della cancelleria di Federico II del 1239-1240, Volume 1 pag 245
  72. ^ Autori Vari, Teate, resti della città Romana in Musei e Siti archeologici d'Abruzzo e Molise, pag.40, Carsa Edizioni, Pescara (2001), ISBN 88-501-0004-3
  73. ^ Guida Storico-Artistica di Lanciano Archiviato il 3 ottobre 2015 in Internet Archive.
  74. ^ Administrator, Chi è San Tommaso, su www.tommasoapostolo.it. URL consultato il 19 dicembre 2016.
  75. ^ Cenni storici
  76. ^ Enciclopedia Britannica.
  77. ^ Autori Vari, L'associazione Cuochi della Valle del Sangro in Villa Santa Maria Guida storico-artistica alla città e dintorni, pag. 66-67, Carsa Edizioni (2003) Pescara ISBN 88-501-0075-2

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