INAPP: Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche

L'INAPP fa parte degli Enti pubblici di ricerca riconosciuti ai sensi del D.Lgs 25 novembre 2016, n.21, e realizza studi di statistica inferenziale applicata alle politiche del lavoro e dell’economia. È polo strategico di riferimento per le Istituzioni governative, centrali e periferiche, in materia di Lawmaking e Policy making. Si relaziona con gli stakeholder, la vasta compagine di addetti ai lavori, ricercatori e studiosi delle dinamiche dello stato sociale e assolve il ruolo di referente istituzionale per l’intera collettività, prestando particolare attenzione ai giovani, agli studenti e agli operatori del mondo del lavoro, della formazione e del Terzo settore. L’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP) appartiene alla Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro coordinata dall’Agenzia nazionale delle politiche attive del Lavoro (ANPAL) e opera sotto la vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Fa parte inoltre del Sistema statistico nazionale (SISTAN), collabora con le istituzioni europee e svolge il ruolo di assistenza metodologica e scientifica per le azioni di sistema del Fondo sociale europeo (FSE). È l’ente che rappresenta l’Italia all’interno dello European research infrastructure consortium (ERIC), il prestigioso organismo di ricerca promotore di European social survey (ESS), il programma di studi accademici biennale che valuta le abitudini, i comportamenti e le credenze dei cittadini di oltre trenta paesi europei. L’INAPP è Agenzia nazionale del programma comunitario Erasmus+ nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale, svolgendo un ruolo fondamentale per la promozione della crescita del capitale umano e sociale del nostro Paese.

Storia

L’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP) nasce il 1° dicembre 2016 per effetto del D.Lgs 14 settembre 2015, n.150, che dispone il riordino generale della normativa in materia di servizi per il lavoro e politiche attive, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della L.10 dicembre 2014, n.183. A partire da tale data, infatti, lo storico Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) vive una metamorfosi sostanziale e, rinominato INAPP, acquisisce nuove caratteristiche e una mission più ampia e differenziata rispetto al passato. Il nuovo istituto attua una serie di progetti e attività di ampio respiro che lo pongono al centro dell'attenzione degli stakeholder in ambito nazionale e internazionale, con particolare riferimento al contesto comunitario. Convegni, seminari e congressi sulle tematiche di interesse collettivo di competenza dell'ente si susseguono nel corso del 2017, accompagnati da una produzione editoriale atta a ottemperare gli incarichi assegnati dal legislatore e ad assolvere contestualmente il dovere della divulgazione scientifica, nel rispetto del del D.Lgs 25 novembre 2016, n.21 di attuazione della Raccomandazione della Commissione europea dell'11 marzo 2005, riguardante la Carta Europea dei ricercatori. Una storia breve ma intensa è quella che caratterizza l'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche: il dibattito sugli effetti della Legge Fornero, del Job's Act, i temi della mobilità per l'apprendimento transnazionale, la formazione professionale con particolare attenzione al work based learning e all'apprendistato, come alla dualità scuola/lavoro, hanno caratterizzato questo primo anno di vita, insieme all'analisi ex ante delle politiche pubbliche, in quanto la consulenza propedeutica alle azioni di Governo centrali e periferiche, rappresenta uno dei fulcri primari del progetto operativo dell'istituto, il quale è di supporto, in termini di analisi descrittive dei risultati e, soprattutto, di valutazioni statistiche inferenziali, nelle dinamiche di Law making e Policy making dell'Italia, sia in quanto "sistema Paese", sia nella visione prospettica più ampia di membro dell'Unione europea. Le problematiche economiche legate all'età avanzata e il rischio di povertà sono stati anch'essi oggetti di lavoro costante dell'INAPP, che si è fatto promotore di un evento unico nel suo genere in Italia in una concezione moderna e avanguardistica dello studio delle soluzioni più idonee ad affrontare le emergenze dell'occupazione, senza trascurare la previsione di possibili criticità e discrasie sistemiche legate al futuro: il 5 e il 6 ottobre 2017 ha organizzato a Roma, con la collaborazione del Governo svedese e della Banca mondiale, la “Third Non-Financial Defined Contribution (NDC) Conference”, un appuntamento al quale hanno aderito i rappresentanti di ottanta nazioni: l'obiettivo ambizioso, che ha visto al lavoro i maggiori esperti del mondo in materia di sistemi pensionistici, è stato quello di formulare proposte e offrire al legislatore soluzioni razionali, mirate ed efficaci per migliorare il sistema non finanziario a contribuzione definita (NDC), al fine di garantire pensioni più eque e una migliore qualità di vita alla popolazione anziana di oggi e di domani. Il 2018 vedrà la pubblicazione di un report universalmente condiviso dei risultati con la collaborazione della Banca mondiale, un vero e proprio know how a disposizione del legislatore, messo a punto con un approccio globale e inedito alle tematiche di interesse collettivo e alle politiche sociali.


Compiti

Ai sensi dell'Art.10 del D.Lgs 14 settembre, n.150 l'INAPP ha il compito di svolgere studi, ricerche, monitoraggio e valutazioni dei risultati conseguiti dalle politiche statali e regionali per ciò che concerne l'istruzione e la formazione professionale, la formazione in apprendistato, i percorsi formativi in alternanza e la formazione continua, in conseguenza degli indirizzi strategici stabiliti dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali. Contestualmente monitora le dinamiche e i processi di integrazione dei disabili nel mondo del lavoro, l'inclusione sociale dei soggetti che presentano maggiori difficoltà e analizza gli esiti dell'attuazione delle misure di contrasto alla povertà, dei servizi e delle politiche attive del lavoro, anche avvalendosi dei dati che affluiscono al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. Ha inoltre il compito di verificare il raggiungimento degli obiettivi dell' Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro (ANPAL), nonché le spese per prestazioni connesse allo stato di disoccupazione, e di controllare e studiare tutte le altre politiche pubbliche che direttamente o indirettamente producono effetti sul mercato del lavoro. All'INAPP è anche attribuita la competenza in termini di studio, monitoraggio e valutazione in materia di Terzo settore e la gestione di progetti comunitari, anche in collaborazione con altri enti pubblici e privati, operanti nell'ambito dell'istruzione, della formazione e della ricerca.

Organi di indirizzo politico-amministrativo

Consiglio di amministrazione

Il Consiglio di amministrazione dell'Istituto si compone di tre membri, due designati dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e uno dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e viene nominato con Decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali. Dura in carica quattro anni ed è l'organo di indirizzo politico dell'Ente: ai sensi del D.Lgs 25 novembre, n.218, gode dell'autonomia gestionale e statutaria garantita a tutti gli Enti pubblici di ricerca, in recepimento della Carta europea dei ricercatori e in virtù di quanto previsto dal decreto sulla semplificazione delle attività degli Enti pubblici di ricerca, attuativo dell'art. 13 della legge delega di riforma della pubblica amministrazione, approvato  in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 24 novembre 2016. Il Consiglio attualmente in carica è stato nominato il 7 dicembre 2016 dal Ministro Giuliano Poletti ed è composto dal Prof. Stefano Sacchi (Presidente INAPP) e dalla Dottoressa Anita Pisarro designati dallo stesso Ministro, e dal Dottor Giovanni Bocchieri designato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome.

Presidente

La nomina del Presidente viene deliberata dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali dopo l'audizione delle Commissioni parlamentari, mentre è il Presidente del Consiglio dei Ministri alla promulgazione della nomina con Decreto. La carica ha durata quadriennale e può essere rinnovata per una sola volta. Il Prof. Stefano Sacchi è il primo Presidente INAPP, nominato il 2 dicembre 2016 dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. Il Presidente ha la rappresentanza legale dell'Istituto, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e sovrintende all'andamento delle attività dell'Ente, garantendo l'unità di indirizzo. Su proposta del Direttore Generale sottopone al Consiglio di Amministrazione obiettivi, programmi, dotazioni organiche e il documento triennale dei fabbisogni dell'Istituto. È l'interlocutore istituzionale del Ministro vigilante, al quale assicura la necessaria collaborazione in tutte le attività di reciproca competenza. Per l'esercizio di tutte le sue funzioni si avvale del supporto della Segreteria di Presidenza, dell'Ufficio Stampa, del Servizio Rapporti Istituzionali e dell'Ufficio legale e contenzioso.

Collegio dei Revisori dei conti

Il Collegio dei Revisori dei Conti è l’organo di controllo della regolarità amministrativa e contabile dell’Istituto. È nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ed è composto, ai sensi dell'art. 16 della L. 31 dicembre 2009, n.196, da un Presidente, designato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, e da due membri di cui uno designato dal Ministero dell'Economia e delle finanze e l'altro dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, scelti fra gli iscritti al Registro dei revisori legali o tra persone in possesso di professionalità specifiche. È contemplata dalla legge anche l'elezione di un componente supplente, i membri restano in carica tre anni e possono essere riconfermati nell'incarico una sola volta. Ai componenti del Collegio dei Revisori si applica l'articolo 2399 del codice civile.

Comitato di consulenza scientifica

Il Comitato di consulenza scientifica viene nominato dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali con Decreto e nel rispetto del principio delle pari opportunità. Si compone di tre membri, dei quali uno interno viene eletto dai ricercatori e dai tecnologi dell’Istituto, mentre gli altri due sono scelti tra i professori universitari, i ricercatori e i tecnologi esperti, sia italiani che stranieri, che abbiano una comprovata qualificazione scientifica e le competenze specifiche che caratterizzano tutti i settori di ricerca dell’Istituto. Quella dei membri che compongono il Comitato di consulenza scientifica è una carica elettiva di durata quadriennale che può essere riconfermata una sola volta e che non comporta alcun aggravio in termini di compensi a carico del bilancio dell'INAPP.

Organismo indipendente di valutazione (OIV)

Comitato Partenariato sociale e istituzionale

Organi direttivi:

Direttore generale

Segreteria di direzione

Ufficio dirigenziale "Amministrazione e bilancio"

Ufficio dirigenziale "Affari generali e Personale"

Ufficio dirigenziale "Controllo di gestione e patrimonio"

Organizzazione: dipartimenti e strutture

Dipartimento "Mercato del lavoro e politiche sociali"

Struttura di supporto e coordinamento tecnico-scientifico

Struttura lavoro e professioni

Struttura inclusione sociale

Dipartimento "Sistemi formativi"

Struttura di supporto e coordinamento tecnico-scientifico

Struttura sistemi e servizi formativi

Struttura metodologie e strumenti per le competenze e transizioni

Servizi

Servizio programmazione e sviluppo

Servizio statistico

Servizio per la comunicazione e la divulgazione scientifica

Servizio sistemi informativi e automatizzati

Agenzia Erasmus+

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Analisi strategica delle politiche pubbliche

L'integrazione sociale e lavorativa dei migranti in Italia: aspetti analitici ed empirici

Collegamenti esterni