Alessandro Annoni (Mondovì, 14 settembre 1899Arnautowo, 11 aprile 1941) è stato un militare italiano.

Alessandro Annoni
NascitaMondovì Piazza, 14 settembre 1899
MorteDibra, 11 aprile 1941
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
CorpoAlpini
Anni di servizio1918-1941
GradoTenente colonnello
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Grecia
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Comandante diBattaglione alpini "Mondovi", 1º Reggimento alpini
Decorazionivedi qui
dati tratti da I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro[1]
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Biografia

Nacque a Mondovì Piazza (provincia di Cuneo), il 14 settembre 1899.[1] Dopo aver frequentato il Collegio militare di Roma, dove conseguì la maturità classica, fu inviato a prestare servizio presso il 5º Reggimento alpini, dove divenne sottotenente in servizio permanente effettivo nel corso del 1918.[2] Nell'ultimo anno del conflitto si distinse particolarmente in forza al II Gruppo alpino, tanto da venire decorato con una Medaglia di bronzo e la Croce di guerra al valor militare e promosso tenente.[2] Dopo il termine della guerra presta servizio per circa un anno in Albania con il Battaglione alpini "Dronero", rientrando in Patria nel corso del 1919.[2] Trasferito a domanda al XIX battaglione libico del Regio corpo truppe coloniali della Cirenaica, partecipa per circa tre anni alle operazioni di polizia coloniale. Ritorna in forza al 5º Reggimento alpini nel 1925, e poi parte per la Somalia, in forza al Regio corpo truppe di quella colonia.[2] Rientrato in Italia nel 1931, prende parte ad un corso per osservatore di aeroplano sull'aeroporto di Grottaglie, prestando poi servizio, a fasi alterne, presso i reparti di osservazione aerea della Regia Aeronautica.[2] In vista della guerra d'Etiopia ritorna in Somalia,[2] dove al comando di un sottogruppo di Dubat consegue la promozione a maggiore per meriti eccezionali, e due Medaglie di bronzo al valor militare nel 1937 e 1938, e una prima Medaglia d'argento nel 1938.[2] Nel 1939, dopo aver trascorso un periodo in forza al servizio di aerocooperazione del Corpo d'armata celere, e assegnato al 1º Reggimento alpini. Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipa alle operazioni sul fronte occidentale in forza al Battaglione alpini "Val Ellero".[2] Nel successivo mese di novembre assume il comando del Battaglione alpini "Mondovì", e poi parte per l'Albania, dove sbarca a Durazzo il 15 dicembre.[2] Durante le operazioni sul fronte greco viene decorato di una seconda Medaglia d'argento al valor militare. Denominato "l'Ufficiale Santo"[2] dai suoi soldati, cade in combattimento sul fronte di Dibra l'11 aprile 1941.[3] I suoi alpini ottennero che la sua salma entrasse nella città appena conquistata su una barella innanzi a tutti. promosso postumo al grado di tenente colonnello, fu decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]

Onorificenze

«Combattente di leggendario valore, soldato per tradizione e per temperamento, insuperabile comandante di battaglione alpino, in quattro mesi di dura guerra faceva delle sue compagnie un solido strumento bellico. Durante un’azione offensiva conduceva animosamente il suo battaglione oltre il confine; contrattaccato per l’alto, intuiva subito l’audace mossa nemica e la neutralizzava con efficace intervento. Mentre animava con l’esempio e la parola i suoi alpini cadeva colpito a morte. Negli ultimi istanti dell’agonia, sempre pensando alle sue responsabilità di comandante, di cui aveva fatto un apostolato, indicava ancora con la mano i movimenti da compiere, mentre le ultime fiere parole d’incitamento si spegnevano sul suo labbro. Maqellara-Dehar (Fronte greco), 9-11 aprile 1941

Note

Annotazioni


Fonti

Bibliografia

  • Andrea Bianchi, Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Andrea Bianchi, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.