Marco Di Stefano

politico italiano

Marco Di Stefano (Roma, 12 maggio 1964) è un politico italiano, deputato per il Partito Democratico.

Marco Di Stefano

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaXVII (Dall'8/08/2013)
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CoalizioneItalia. Bene Comune
CircoscrizioneLazio 1
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (Dal 2008)
In precedenza:
Centro Cristiano Democratico (Fino al 2002)
Unione di Centro (2002-2007)
Popolari UDEUR (2007-2008)
ProfessioneFunzionario di Polizia

Biografia

Attività politica

Nel 1989 si candida con la destra a un consiglio circoscrizionale di Roma come indipendente, nel 1997 diviene consigliere comunale di Roma per il Centro Cristiano Democratico. Nel marzo 2003 viene eletto segretario provinciale del neonato UDC.[1]

Consigliere regionale del Lazio

Alla vigilia delle elezioni regionali nel Lazio del 2005 lascia l'UDC e passa al centrosinistra, venendo eletto consigliere regionale per la Lista civica Piero Marrazzo[2] e nominato assessore a Risorse Umane, Demanio e Patrimonio.[3]

Nel marzo 2007 passa all'UDEUR, di cui viene nominato vicesegretario nazionale,[2] ma dopo un anno, nel febbraio 2008, in seguito alla caduta del Governo Prodi II e al passaggio dell'UDEUR nel centrodestra, Di Stefano lascia il partito per entrare nel Partito Democratico.[4]

Nel febbraio 2009 perde il posto in Giunta, sostituito dall'’ex presidente della Provincia di Frosinone Francesco Scalia, ma in seguito ad un nuovo rimpasto, ci rientra nel settembre dello stesso anno, diventando assessore all'Istruzione.[5]

Alle successive elezioni del 2010, vinte dal centrodestra, è confermato in consiglio regionale per il PD.[3]

Elezione a deputato

Conclusasi in anticipo la consiliatura, nel dicembre 2012 si è candidato alle primarie per la scelta dei candidati parlamentari del PD in vista delle elezioni del 2013, risultando il sedicesimo classificato a Roma città;[6] candidato quindi alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Lazio 1, risulta il primo dei non eletti, ma l'8 agosto 2013 viene proclamato deputato a seguito delle dimissioni di Marta Leonori, nominata Assessore comunale a Roma.

Il 9 gennaio 2018 abbandona il Partito Democratico e passa nel centro-destra, aderendo a Noi con L'Italia.

Inchieste giudiziarie

Nel mese di novembre 2009 la procura di Roma iscrive il deputato Di Stefano nel registro degli indagati in merito ad un'inchiesta su un giro di tangenti legate alla vendita di palazzi all'Ente previdenziale dei medici. Con le accuse di abuso d'ufficio, truffa e falsità ideologica è stato rinviato a giudizio nel mese di aprile del 2016.[7]

Note

  1. ^ Congresso Udc di Roma: eletto Marco Di Stefano nuovo segretario, in Corriere della Sera, 16 marzo 2003, p. 49. URL consultato il 2 ottobre 2013.
  2. ^ a b Giuseppe Pullara, Udeur, la mossa di Di Stefano, in Corriere della Sera, 17 marzo 2007, p. 2. URL consultato il 2 ottobre 2013.
  3. ^ a b Marco Di Stefano, Deputato Parlamento, su roma.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 2 ottobre 2013.
  4. ^ Anna Maria Liguori, Udeur, tutti nel Pd. Di Carlo: 'Di Stefano dica se è pentito', in la Repubblica, 16 febbraio 2008, p. 4 sez. Roma. URL consultato il 2 ottobre 2013.
  5. ^ Patricia Tagliaferri, Torna in giunta Di Stefano (Pd) l’assessore dei «pizzini», in Il Giornale, 19 settembre 2009. URL consultato il 2 ottobre 2013.
  6. ^ Alessandro Capponi, Primarie del Pd, exploit delle donne. Sorpresa Madia: «Dicevano che ero da listino», Corriere della Sera, 31 dicembre 2012. URL consultato il 2 ottobre 2013.
  7. ^ La Repubblica.it, Truffa all'Enpam, a processo a Roma il deputato Pd Di Stefano, la Repubblica, 15 aprile 2016. URL consultato il 15 aprile 2016.

Collegamenti esterni