Alessio Fasano

pediatra, gastroenterologo e ricercatore italiano

Alessio Fasano (Salerno, 9 luglio 1956) è un pediatra, gastroenterologo e ricercatore italiano. È a capo del reparto di Gastroenterologia Pediatrica e Nutrizione al Massachusetts General Hospital di Boston (MGHfC).[1] Dirige il Centro di Ricerca sulla Celiachia e il Mucosal Immunology and Biology Research Center (MIBRC)[2] al MassGeneral Hospital for Children della Harvard Medical School, [3] dov'è anche Professore di Pediatria. Dal 2012 è presidente della Fondazione EBRIS a Salerno[4].

Alessio Fasano

Ha contribuito notevolmente alla comprensione di malattie autoimmuni, in particolar modo della celiachia.

Biografia

Giovinezza e arrivo negli USA

Alessio Fasano nasce a Salerno il 9 luglio 1956. Durante l'adolescenza frequenta il liceo scientifico Severi di Salerno[5] per poi intraprendere il corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università Federico II di Napoli, dove si laurea con il massimo dei voti il 16 novembre 1981. Consegue la specializzazione in Pediatria, presso il medesimo Ateneo, il 18 febbraio 1986. Pochi anni dopo la laurea, nel 1993, si trasferisce negli Stati Uniti d'America e inizia la sua carriera lavorativa all'Università del Maryland (Baltimora), in cui diventerà Primario del reparto di Gastroenterologia pediatrica della facoltà di Medicina fino al 2009.[6]

Gli anni in America

Arrivato in America con lo scopo di trovare una cura alla diarrea infantile, intraprende in seguito una strada diversa che lo porta verso lo studio della celiachia:

«Arrivai negli Stati Uniti nel 1993, ero un gastroenterologo pediatrico e, come ricercatore, speravo di trovare una cura alla diarrea infantile, c'è un vecchio detto che dice "Se vuoi far ridere Dio raccontagli i tuoi progetti", nel mio caso, si è rivelato vero. [...] la serendipità mi ha portato ad intraprendere un percorso diverso.[7]»

Nel 1993 fonda il Center for Celiac Research all'University of Maryland[8]; vent'anni dopo, nel 2013, il Centro entra a far parte del MassGeneral Hospital for Children, presso il MIBRC di Boston. Dal gennaio 2013 ricopre la carica di Primario del reparto di gastroenterologia pediatrica e nutrizione al MassGeneral Hospital.[9]

Lavoro

 
Alessio Fasano e i suoi studenti ad Harvard.

Negli anni '90 la celiachia in America viene considerata una malattia molto rara, tanto che durante il suo primo anno di lavoro Fasano ha un solo paziente. Nel 1996 pubblica un articolo intitolato "Where Have All The American Celiac Gone?",[10] in cui sottolinea come la comunità medica americana ritenga la celiachia una malattia presente nel Nord Europa ma non diffusa negli States. In seguito dichiarerà:

«[...] All’epoca credevo che la ricetta della Celiachia prevedesse due ingredienti: i geni e l’ingestione di cereali contenenti glutine. Se le cose stavano così, a che cosa si doveva l'enorme discrepanza tra Europa e Stati Uniti nella presenza della malattia? [...] Avevamo gli stessi geni, mangiavamo gli stessi cereali.[11]»

A seguito di vari studi di screening sierologici multicentrici, dal 1998 al 2003, comprendenti più di 13.000 soggetti in 32 diversi Stati, è risultato che 1 su 133 americani erano affetti da celiachia e la percentuale risultava ancora più alta (1 su 22) per soggetti con legami familiari con pazienti celiaci.[12] Nel 2003 gli Archives of Internal Medicine pubblicano un articolo che tiene conto di questi dati, "Prevalence of Celiac disease in at-risk and not-at-risk groups in the United States": il tasso di prevalenza risulta uniforme con quello registrato in Europa (ad esempio in Germania 0,3% mentre in Finlandia 2,4%)[13] Canada, Nuova Zelanda e Australia.[14] Dal 2003, dunque, la celiachia entra a far parte del panorama medico americano.

 
Alessio Fasano nel suo Laboratorio Al MassGeneral Hospital for Children

Ad Alessio Fasano, e al suo team dell'università del Maryland School of Medicine, va anche il merito di aver scoperto, nel 2000, durante alcuni studi per lo sviluppo di un vaccino per il Colera, la Zonulina, una proteina correlata alle aptoglobine. La Zonulina è l'analoga dell'enterotossina zonula occludens (Zot) prodotta dal Vibrio cholerae (il batterio del Colera). Questa proteina è la responsabile della diminuzione della permeabilità intestinale. Dal 2015 viene stabilito il ruolo della Zonulina nella patogenesi della celiachia e del diabete mellito di tipo 1.[15]

Fin da i primi anni 2000 Fasano ha promosso attivamente l'etichettatura degli alimenti "senza glutine". Negli Stati Uniti, grazie all'attività dei membri della comunità dei celiaci, degli operatori sanitari e di alcuni leader del Congresso, come il senatore Ted Kennedy e la senatrice Nita Lowey, è stato redatto il Food Allergen Labeling and Consumer Protection Act (FALCPA).[16]Il FALCPA, diventato legge nel 2004, ha così reso più facile per le persone con allergie e sensibilità alimentari identificare potenziali allergeni nei diversi prodotti. Nell'ambito di FALCPA, nell'agosto 2013 la Food and Drug Administration (FDA) ha stabilito in modo definitivo, per i produttori alimentari, che la qualifica "senza glutine" è attribuibile esclusivamente ad alimenti con meno di 20 ppm (parti per milione).[17]

Dal 2012, Fasano, in collaborazione con il programma sulla celiachia presso la Harvard Medical School, coordina uno studio multi-centrico attivo al MassGeneral Hospital for Children: il CDGEMM (Celiac Disease Genomic Environmental Microbiome and Metabolomic Study). Lo studio consiste nel reclutare bambini con un parente affetto da celiachia, al fine di diagnosticare la malattia fin dall'infanzia. Nello studio CDGEMM, si considerano il maggior numero di fattori possibile e viene studiato come ognuno di essi contribuisca allo sviluppo della malattia.[18]

Nel novembre del 2017, una nuova ricerca pubblicata su Nutrients, riclassifica le patologie legate al glutine con una letteratura scientifica emergente a sostegno del concetto di Sensibilità al glutine non celiaca (NCGS). La nuova ricerca ha specificamente affrontato la prevalenza, i meccanismi immunitari, il riconoscimento di allergia al grano e la correlazione tra NCGS e i sintomi legati alla Sindrome dell'intestino irritabile (IBS). La sindrome dell'intestino irritabile (IBS) è un disturbo intestinale comune, che causa dolore addominale, gonfiore addominale, gas, diarrea e costipazione. La similitudine tra i sintomi dell' IBS e la NCGS nasconde una correlazione, infatti studi recenti supportano l'ipotesi che il glutine e altri componenti del grano, possano essere la causa scatenante dello sviluppo dell' IBS. [19]

Opere

Pubblicazioni principali [20]

Libri

  • Alessio Fasano, Riccardo Troncone, David Branski Frontiers in Celiac Disease, Karger Publisher, 2008 ISBN 9783805585279
  • Alessio Fasano, Geoffrey Holmes, Carlo Catassi, Fast Facts. Celiac Disease Health Press, Oxford 2009 ISBN 9781905832675
  • Alessio Fasano, A Clinical Guide to Gluten-Related Disorders, Lippincott Williams&Wilki, 2013 ISBN 9781469850467
  • Alessio Fasano, Susy Flaherty, Gluten Freedom: The Nation's Leading Expert Offers the Essential Guide to a Healthy, Gluten-Free Lifestyle, John Wiley & Sons, 2014 ISBN 9781681620510
  • Alessio Fasano, Senza glutine. La celiachia non si cura, si gestisce, Mondadori, 2017 ISBN 9788804681878

Premi

  • 2005 finalista per il NIH Director's Pioneer Award[21]
  • 2005 Innovator of the Year Award, per lo stato del Maryland
  • 2006 Best Academic/Industry Collaboration Award, per il Greater Baltimore Committee[22]
  • 2006 Entrepreneur of the Year Award, per la University of Maryland[23]
  • 2009 Researcher of the Year Award, per la University of Maryland[24]
  • 2010 Arnold Silverman, M.D. Lectureship in Pediatric GI, Hepatology, and Nutrition
  • 2011 Influential Marylander in Health Care Award
  • 2011 Student Council Faculty Preclinical Award
  • 2013 Linus Pauling Functional Medicine Award[25]

Note

  1. ^ Si veda il (EN) MassGeneral Hospital for Children, su massgeneral.org. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  2. ^ Si veda il (EN) MassGeneral Hospital for Children], su massgeneral.org. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  3. ^ Si veda il(EN) Harvard Medical School, su hms.harvard.edu. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  4. ^ Si veda il(EN) Fondazione EBRIS, su ebris.eu. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  5. ^ Si veda il La città di Salerno, su lacittadisalerno.it. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  6. ^ Si veda il(EN) ResearchGate, su researchgate.net. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  7. ^ Fasano "Senza Glutine, la celiachia non si cura, si gestisce" op. cit., pp.3
  8. ^ Si veda il(EN) ResearchGate, su researchgate.net. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  9. ^ Si veda il (EN) ResearchGate, su researchgate.net. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  10. ^ Fasano, "Where Have All The American Celiac Gone?" op. cit., pp.20-24
  11. ^ Fasano, "Senza glutine, la celiachia non si cura, si gestisce" op. cit., pp.25
  12. ^ Fasano, "Should We All Go Gluten-Free?" op. cit., pp.MM50
  13. ^ Fasano, "Celiac Disease" op. cit., pp.2419-2426
  14. ^ Fasano, "Prevalence of Celiac Disease in At-Risk and Not-At-Risk Groups in the United States" op. cit, pp.286-292
  15. ^ Fasano, "Zonula Occludens Toxin Structure-Function Analysis,identification of the fragment biologically active on tight junctions and of the zonulin receptor binding ___domain"
  16. ^ Si veda il(EN) FDA-Food Allergen Labeling And Consumer Protection Act of 2004, su fda.gov. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  17. ^ Si veda il(EN) Huffingtonpost, su huffingtonpost.com. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  18. ^ Si veda il (EN) Celiac Disease Genomic, Environmental, Microbiome, and Metabolomic (CDGEMM) Study Design, su ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 2018-01-07,op. cit., pp.9325–9336.
  19. ^ Si veda il (EN) The Overlapping Area of Non-Celiac Gluten Sensitivity (NCGS) and Wheat-Sensitive Irritable Bowel Syndrome (IBS)], su ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 2018-01-07, op. cit., pp.1268.
  20. ^ (EN) Pubblicazioni principali ordinate secondo numero di citazioni., su researchgate.net. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  21. ^ Si veda il(EN) The Gluten Summit, su theglutensummit.com. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  22. ^ Si veda il(EN) gbc, su gbc.org. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  23. ^ Si veda il (EN) Bizjournal, su bizjournals.com. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  24. ^ Si veda il(EN) Beyond Celiac, su beyondceliac.org. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  25. ^ Si veda il (EN) [Gluten Free Society, su glutenfreesociety.org. URL consultato il 7 gennaio 2018.

Bibliografia

  • Alessio Fasano e Susie Flaherty, Senza Glutine. La celiachia non si cura, si gestisce, Mondadori, 2017, ISBN 978-88-04-68187-8.

Voci correlate

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