Mad Magazine

periodico umoristico statunitense
Versione del 10 gen 2018 alle 18:39 di Idraulico liquido (discussione | contributi) (traduzione della versione inglese)

Mad Magazine, spesso abbreviata semplicemente in Mad, è una famosa rivista umoristiche periodica statunitense ideata da Harvey Kurtzman e William Gaines nel 1952 per la casa editrice EC Comics.[1][2][3] Successivamente è stata acquisita dalla DC Comics.

Mad Magazine
serie regolare a fumetti
Logo della rivista
Lingua orig.inglese
1ª edizione1952
Genereumoristico

La rivista è nota soprattutto per la satira e le parodie su tutti gli aspetti della vita e della cultura popolare, della politica, dell'intrattenimento e delle personalità pubbliche americane.[2][1] Famose sono le copertine nelle quali vengono proposte caricature di personaggi pubblici e politici americani come Barack Obama o Mark Zuckerberg[1] insieme alla mascotte della rivista, Alfred E. Neuman, il cui volto identifica la rivista e che a sua volta è stato citato, parodiato e omaggiato in molti altri media e contesti. Negli anni settanta ha raggiunto picchi di tirature di due milioni di copie, generando una pletora di imitatori e influenzando il panorama culturale americano del XX secolo[4]. Ha superato i 500 numeri pubblicati regolarmente dal 1952, oltre a centinaia di ristampe in varie edizioni. Rappresenta anche l'ultima pubblicazione in vita della EC Comics.

Storia editoriale

Il primo numero di Mad Magazine uscì nell'agosto del 1952, interamente scritto e disegnato da Harvey Kurtzman in collaborazione con Wally Wood, Will Elder, Jack Davis e John Severin. Dopo nove anni di uscite bimestrali, incominciò ad essere pubblicato mensilmente.

Alfred E. Neuman

 
Immagine del ragazzo "Me worry?", precursore di Alfred E. Neuman, probabilmente risalente agli anni '50 del Novecento

Alfred E. Neuman è la mascotte ed il personaggio-icona del Mad Magazine. Raramente rappresentato di profilo e quasi sempre frontalmente, i suoi tratti somatici sono quelli di un ragazzino, ma con la faccia rotonda, orecchie a sventola, lentiggini, capelli rossi, denti sporgenti con un incisivo mancante e un occhio leggermente più basso rispetto all'altro. Appare per la prima volta nel marzo del 1954 (in copertina al numero 21) e da allora compare puntualmente affiancato da una breve motto o slogan (spesso ironico) accreditato al personaggio stesso (tra cui il celebre: What, Me Worry?).

Ad oggi, solo una dozzina di numeri di Mad sono stati pubblicati senza Alfred E. Neuman raffigurato in copertina. L'origine del personaggio è stata sempre avvolta nel mistero mai rivelata del tutto anche se, molto probabilmente, l'ispirazione può essere ricercata in un personaggio del fumetto di inizio secolo, The Yellow Kid.

Impatto culturale

  • In una striscia del 1973 dei Peanuts, Charlie Brown, vede sorgere un sole con le sembianze di Alfred E. Neuman e con annessa scritta What, me worry?[5].
  • Nel film Platoon (1986) il personaggio interpretato da Mark Moses indossa un elmetto riportante Alfred E. Neuman, il personaggio-icona delle copertine di Mad Magazine, che pronuncia il suo celebre slogan What, me worry? (Preoccupato, io?).
  • Mad Magazine conta anche diverse apparizioni nella serie animata I Simpson; in The City Of New York Vs Homer Simpson (1997), ad esempio, Bart Simpson, in gita con l'intera famiglia a New York, va a visitare la redazione della rivista. Gli altri episodi sono: Treehouse of Horror VIII (1997), Team Homer (1996), Party Posse (2000), New Kids on the Blecch (2001), The Sweetest Apu (2002) e Bart of Darkness (1994).

Note

  1. ^ a b c Mark Zuckerberg su Mad Magazine - Il Post, in Il Post, 9 aprile 2011. URL consultato il 10 gennaio 2018.
  2. ^ a b Mad Magazine, su www.guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 10 gennaio 2018.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore newsa
  4. ^ Winn, Marie, What Became of Childhood Innocence?, in The New York Times, January 25, 1981. URL consultato il February 2, 2011.
  5. ^ 1973 Peanuts strip w/Alfred E. Neuman cameo

Voci correlate

Collegamenti esterni

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