WrestleMania X-Seven

diciasettesima edizione di WrestleMania

Template:Infobox evento wrestling WrestleMania X-Seven, nota anche come WrestleMania 17, è stata la diciassettesima edizione dell'annuale evento in pay-per-view di wrestling WrestleMania, prodotto dalla World Wrestling Federation (WWF).

L'evento si è svolto il 1º aprile 2001 al Reliant Astrodome di Houston, in Texas.[1] In occasione dell'evento si stabilì il record di presenze al Reliant Astrodome, grazie ai 67.925 biglietti venduti, per un ricavato pari a quasi 3 milioni e mezzo di dollari.[2] La tagline dell'evento fu Houston... We have a problem, mentre la theme-song fu My Way dei Limp Bizkit.

WrestleMania X-Seven è da molti considerato lo show di wrestling più bello di tutti i tempi.

Antefatto

 
Lo stage di WrestleMania X-Seven

La faida principale di WrestleMania X-Seven fu quella tra Stone Cold Steve Austin e The Rock per il WWF Championship.[3] The Rock e Stone Cold Steve Austin si erano già affrontati per il WWF Championship a WrestleMania XV e Backlash nel 1999. Stone Cold Steve Austin si era conquistato l'opportunità di competere per il WWF Championship a WrestleMania X-Seven dopo aver trionfato alla Royal Rumble 2001, mentre The Rock era diventato per la sesta volta campione mondiale dopo aver sconfitto Kurt Angle a No Way Out.[4][5]

La faida secondaria dell'evento contrappose The Undertaker e Triple H. Dopo aver sconfitto Stone Cold Steve Austin in un Three Stages of Hell match a No Way Out, Triple H rivendicò di meritare un posto nel main event di WrestleMania in quanto aveva sconfitto chiunque nella WWF, inclusi The Rock e Austin.[5][6] The Undertaker faceva eccezione e disse a Triple H che non era mai stato capace di batterlo.[6] Prima di WrestleMania X-Seven, i due lottatori non si erano mai affrontati in un match uno contro in un evento pay-per-view.[7]

Un altro feud importante fu quello tra il chairman della federazione Vince McMahon e suo figlio Shane McMahon. La rivalità ebbe inizio con l'acquisto da parte di Shane McMahon dell'ex-federazione rivale World Championship Wrestling (WCW) il 23 marzo 2001.[8] Vince non accettò di essere stato scavalcato dal figlio nella trattativa e, dopo numerosi screzi, i due decisero di scontarsi in uno Street Fight match con arbitro speciale Mick Foley.[9] Nella faida furono coinvolti anche la moglie di Vince Linda McMahon (che si schierò dalla parte di Shane), l'altra figlia Stephanie McMahon (che appoggiò invece il padre) e Trish Stratus (coinvolta in una breve relazione amorosa con Vince).

Evento

Altre personalità coinvolte[10]
Ruolo: Nome:
Commentatori Jim Ross
Bobby Heenan
(Gimmick battle royal)
Gene Okerlund
(Gimmick battle royal)
Carlos Cabrera (lingua spagnola)
Hugo Savinovich (lingua spagnola)
Intervistatori Jonathan Coachman
Michael Cole
Kevin Kelly
Annunciatori Howard Finkel
Arbitri Mike Chioda
Jack Doan
Earl Hebner
Theodore Long
Chad Patton
Mike Sparks
Tim White
 
La folla record di 67.925 spettatori paganti al Reliant Astrodome per WrestleMania X-Seven

Il primo match del pay-per-view vide Chris Jericho difendere l'Intercontinal Championship contro lo sfidante William Regal.[11]

Nel secondo match Tazz e The APA (Bradshaw e Faarooq) sconfissero i Right to Censor (The Goodfather, Val Venis e Bull Buchanan) al termine di un Six-man Tag Team match.[11]

Il terzo match fu un Triple Threat Hardcore match tra Raven, Kane e Big Show per il WWF Hardcore Championship. Durante l'incontro, i tre lottatori si diedero battaglia fuori dal ring, tra la folla e nel backstage. Il match terminò dopo che Kane gettò dallo stage d'ingresso Raven e Big Show, schienando quest'ultimo e diventando il nuovo Hardcore Champion.[11]

Il quarto match vide Eddie Guerrero difendere l'European Championship contro Test, grazie alle interferenze dei membri dei The Radicalz, Dean Malenko e Perry Saturn.[11]

Il quinto match contrappose Kurt Angle e Chris Benoit. Durante l'incontro, entrambi i lottatori tentarono di sottomettere il proprio avversario rubandogli la relativa mossa finale: Benoit usò l'Ankle Lock contro Angle, mentre Angle applicò la Crippler Crossface contro Benoit. Angle portò a casa il match dopo aver schienato Benoit con un roll-up, facendo scorrettamente leva sulle corde del ring.[11]

Il sesto match vide Chyna conquistare il Women's Championship ai danni della campionessa Ivory.[11]

Il settimo match fu lo Street Fight match tra Shane McMahon e Vince McMahon con arbitro speciale Mick Foley. Shane dominò il padre per buona parte dell'incontro, ma venne rallentato dalle interferenze di sua sorella Stephanie. Successivamente fece il suo ingresso anche Linda McMahon, spinta su una sedie a rotelle da Trish Stratus, che colpì il marito con un low blow, mentre Trish scatenò una rissa fuori dal ring con Stephanie. Shane ne approfittò per chiudere il match con un dropkick dalle corde dopo aver messo un bidone della spazzatura davanti alla faccia di Vince.[11]

L'ottavo match fu il cosiddetto "TLC II",[12] che vedeva i tre team Dudley Boyz, Hardy Boyz, e Edge e Christian nella rivincita di un Tables, Ladders, and Chairs match per il Tag Team Championship (dopo l'incontro di SummerSlam 2000 e il 3-Way Ladder match di WrestleMania 16). Durante il match, interferirono alleati diversi per ogni team: Spike Dudley per i Dudley Boyz, Rhyno per Edge e Christian, e Lita per gli Hardy Boyz. Come nei precedenti match che vedevano coinvolti i tre team, anche questo fu vinto da Edge e Christian.[11]

Il nono match fu dedicato alla Gimmick Battle Royal, una battaglia reale tra le gimmick più strane di tutti i tempi. L'incontro venne occasionalmente commentato dagli ex-annunciatori "Mean Gene" Okerlund e Bobby "The Brain" Heenan. The Iron Sheik vinse il match dopo aver eliminato Hillbilly Jim. Per vendicarsi della sua precedente eliminazione, Sgt. Slaughter rientrò nel ring a fine match e mise Iron Sheik nella Cobra Clutch.[11]

Il penultimo incontro fu quello tra Triple H e The Undertaker. Triple H entrò nello stadio con la sua theme song "The Game", per l'occasione cantata dal vivo dai Motörhead. Approfittando di un momentaneo stordimento dell'arbitro Mike Chioda, i due lottatori portarono il combattimento fuori dal ring, salendo su di un'impalcatura posta in mezzo alla folla, dalla quale Undertaker scaraventò Triple H con una Chokeslam. Tornati nel ring, con l'arbitro ancora incosciente, Triple H colpì Undertaker alla testa con uno sledgehammer durante un tentativo di Last Ride Powerbomb, ottenendo tuttavia solamente un conto di due. Il match si concluse con una Last Ride Powerbomb messa a segno da Undertaker, il quale migliorò ulteriormente il suo record di vittorie a WrestleMania.[11]

Il main event fu il match con il palio il WWF Championship tra il campione The Rock e lo sfidante Stone Cold Steve Austin, che venne sorprendentemente annunciato come No disqualification match poco prima dell'ingresso dei lottatori sul ring. Durante l'incontro, i due si picchiarono dentro e fuori dal ring, arrivando entrambi a sanguinare dopo essersi colpiti a vicenda con la campanella d'acciaio. Nel frattempo intervenne Vince McMahon per assistere al match da bordo ring. Quando The Rock tentò di battere Austin con il People's Elbow, McMahon salì sul quadrato per interrompere lo schienamento. Dopo aver inseguito McMahon sul ring, The Rock venne colpito da Austin con la sua stessa mossa finale, la Rock Bottom. Successivamente Austin colpì l'avversario con una Stone Cold Stunner, ma senza riuscire ad ottenere lo schienamento vincente. A quel punto McMahon chiese a McMahon di passargli una sedia d'acciaio per colpire The Rock, rivelando così il suo inaspettato turn heel. Dopo aver colpito The Rock con sedici sediate d'acciaio, Austin conquistò lo schienamento vincente e divenne il nuovo campione della federazione. A fine match, strinse la mano a McMahon e brindò con le birre insieme a lui.[11]

Postumi

 
Il turn heel di Stone Cold Steve Austin rappresentò uno dei colpi di scena più clamorosi dell'evento[13]

La notte seguente all'evento, Austin e The Rock si affrontarono con in palio il titolo in uno Steel cage match a Raw is War. L'incontro fu condizionato dalle continue interferenze di Triple H e Vince McMahon a favore di Austin, i quali diedero così vita alla stable dei The Power Trip.[14][15] Nell'ambito della storyline, The Rock venne temporaneamente sospeso dalla federazione. Ciò gli permise nella realtà di iniziare le riprese del film Il Re Scorpione.[16] The Rock e Austin si affronteranno di nuovo due anni più tardi a WrestleMania XIX, in quello che sarà l'ultimo match ufficiale disputato da Stone Cold.

Dopo la sospensione di The Rock, Triple H continuò la faida contro Undertaker con Austin dalla propria parte. Nella puntata di SmackDownǃ del 5 aprile 2001, Triple H sfidò Chris Jericho per l'Intercontinental Championship, riuscendo a conquistare la cintura grazie alle interferenze di William Regal e Stephanie McMahon.[17] Il feud con Undertaker venne momentaneamente messo da parte dopo che Triple H entrò in una breve rivalità con gli Hardy Boyz, che si concretizzò con la vittoria del titolo intercontinentale da parte di Jeff Hardy la settimana seguente, riconquistato tuttavia da Triple H il lunedì successivo a Raw.

Nella puntata di SmackDownǃ del 19 aprile 2001, The Brothers of Destruction (The Undertaker e Kane) sconfissero Edge e Christian per il World Tag Team Championship in un No disqualification match.[18] Austin e Triple H decisero di sfidare Undertaker e Kane con in palio le cinture di coppia, ma a causa di alcune lamentele di Linda McMahon, il match tra i due team fissato per Backlash si trasformò in un Winner Take All tag team match dove furono messi in palio anche il titolo mondiale (di Steve Austin) e il titolo intercontinentale (di Triple H). L'incontro fu vinto dai Power Trip, che divennero il secondo team nella storia della federazione a detenere contemporaneamente le cinture di coppia e i due maggiori titoli singolari.[19] La faida raggiunse il proprio culmine a Judgment Day quando Austin sconfisse Undertaker per mantenere il titolo mondiale, mentre Kane sconfisse Triple H per il titolo intercontinentale.[20] La notte seguente Austin e Triple H persero i titoli di coppia contro Chris Jericho e Chris Benoit; nel corso del match Triple H riportò la rottura del quadricipite sinistro, che lo costrinse a quasi un anno di stop forzato dal ring.[21] Austin concluse la rivalità da solo, mantenendo il titolo mondiale in un Triple threat match contro Benoit e Jericho a King of the Ring. Dieci anni più tardi, nel 2011, Undertaker e Triple H rinnoveranno loro rivalità, affrontandosi in un rematch a WrestleMania XXVII dove Undertaker sconfiggerà HHH per sottomissione. I due si riaffronteranno per una terza volta a WrestleMania XXVIII in un Hell in a Cell match con arbitro speciale Shawn Michaels, in cui a trionfare sarà nuovamente The Undertaker che porterà la sua striscia d'imbattibilità a WrestleMania sul Template:Sort.

In seguito all'acquisizione della WCW, la faida tra Vince e Shane McMahon si sviluppò in una storyline denominata The Invasion durante la seconda metà dell'anno. La storia prevedeva una vera e propria "guerra" tra le federazioni di wrestling più importanti degli Stati Uniti d'America per decretare quale fosse la migliore. Shane guidò i lottatori della WCW nell'invasione degli spettacoli televisivi della WWF nel tentativo di prendere il sopravvento sulla federazione del padre. Nella guerra fu coinvolta anche la Extreme Championship Wrestling (ECW) guidata da Stephanie McMahon, che darà vita insieme alla WCW del fratello Shane alla stable The Alliance.[22] Linda McMahon si ricongiungerà invece con il marito per difendere la WWF.[23][24]

Recensioni

L'evento venne accolto con critiche entusiastiche da parte dei fan e critici. Venne lodato in particolar modo l'inaspettato colpo di scena finale del turn heel compiuto da Stone Cold Steve Austin e la sua sbalorditiva alleanza con il nemico storico Vince McMahon.[13] Nel 2013 la WWE ha inserito Wrestlemania X-Seven al primo posto nella lista dei più grandi pay-per-view di sempre realizzati dalla federazione.[25]

Risultati

# Risultati Stipulazioni Durata[13]
Heat X-Factor (Justin Credible e X-Pac) (con Albert) hanno sconfitto Steve Blackman e Grand Master Sexay Tag Team match 02:46
1 Chris Jericho (c) ha sconfitto William Regal Single match per il WWF Intercontinental Championship 07:08
2 Tazz e The APA (Bradshaw e Faarooq) (con Jacqueline) hanno sconfitto Right to Censor (The Goodfather, Val Venis e Bull Buchanan) (con Steven Richards) Six-man Tag Team match 03:52
3 Kane ha sconfitto Raven (c) e Big Show Triple Threat Hardcore match per il WWF Hardcore Championship 09:17
4 Eddie Guerrero (con Perry Saturn) ha sconfitto Test (c) Single match per il WWF European Championship 08:30
5 Kurt Angle ha sconfitto Chris Benoit Single match 14:04
6 Chyna ha sconfitto Ivory (c) Single match per il WWF Women's Championship 02:39
7 Shane McMahon ha sconfitto Vince McMahon (con Stephanie McMahon-Helmsley) Street Fight match con Mick Foley come arbitro speciale 14:12
8 Edge e Christian hanno sconfitto The Dudley Boyz (Bubba Ray e D-Von Dudley) (c) e The Hardy Boyz (Matt e Jeff Hardy) Tables, Ladders and Chairs match per il WWF Tag Team Championship 15:47
9 The Iron Sheik ha vinto eliminando per ultimo Hillbilly Jim Gimmick Battle Royal 03:07
10 The Undertaker ha sconfitto Triple H Single match 18:19
11 Stone Cold Steve Austin ha sconfitto The Rock (c) No Disqualification match per il WWF Championship 28:08

Partecipanti alla Gimmick Battle Royal

 
The Iron Sheik, vincitore della Gimmick Battle Royal
# Wrestler Eliminato da
1 Repo Man Michael Hayes
2 Gobbledy Gooker Tugboat
3 Tugboat Earthquake
4 Earthquake Kamala
5 Kim Chee Kamala
6 Bushwhacker Luke Jim Cornette
7 Jim Cornette Hillbilly Jim
8 Duke Droese Doink the Clown
9 The Goon Bushwhacker Butch
10 Nikolai Volkoff Sgt. Slaughter
11 Bushwhacker Butch Doink the Clown
12 Doink the Clown Kamala
13 Michael Hayes One Man Gang
14 One Man Gang Kamala
15 Kamala Sgt. Slaughter
16 Brother Love Sgt. Slaughter
17 Sgt. Slaughter Hillbilly Jim
18 Hillbilly Jim The Iron Sheik
Vincitore The Iron Sheik

Note

  1. ^ (EN) WrestleMania X-Seven, su prowrestlinghistory.com, Pro Wrestling History. URL consultato il 6 febbraio 2008.
  2. ^ (EN) WrestleMania X-Seven Sets Revenue, Attendance Records, su corporate.wwe.com, WWE, 2 aprile 2001. URL consultato il 5 febbraio 2008.
  3. ^ (EN) WrestleMania X-Seven – Main Event, su wwe.com, WWE. URL consultato il 7 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2008).
  4. ^ (EN) John Powell, Royal Rumble 2001 results, su slam.canoe.ca, SLAM! Sports. URL consultato il 7 febbraio 2008.
  5. ^ a b (EN) John Powell, No Way Out 2001 results, su slam.canoe.ca, SLAM! Sports. URL consultato il 7 febbraio 2008.
  6. ^ a b (EN) SmackDown! recap – March 8, 2001, su lordsofpain.net, Lords of Pain. URL consultato il 22 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2008).
  7. ^ (EN) Two legends meet head-on, su wrestlemania.com, WWF. URL consultato il 22 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2001).
  8. ^ (EN) WWE Entertainment, Inc. Acquires WCW from Turner Broadcasting, su corporate.wwe.com, WWE, 23 marzo 2001. URL consultato il 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2005).
  9. ^ (EN) Christopher Zimmerman, Raw is War recap – March 26, 2001, su otherarena.com, The Other Arena. URL consultato il 22 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2008).
  10. ^ (EN) WrestleMania X-Seven results, su hoffco-inc.com, CompleteWWE.com. URL consultato il 6 febbraio 2008.
  11. ^ a b c d e f g h i j k (EN) John Powell, WrestleMania X-Seven report, su slam.canoe.ca, SLAM! Sports. URL consultato il 9 febbraio 2008.
  12. ^ (EN) Lennie DiFino, The trifecta of pain, su wwe.com, WWE, 21 luglio 2007. URL consultato il 22 febbraio 2008.
  13. ^ a b c (EN) John Powell, Austin turns heel at WM X-Seven, su slam.canoe.ca, Slam! Sports, 2 aprile 2011. URL consultato il 25 dicembre 2010.
  14. ^ (EN) Christopher Zimmerman, Raw is War recap – April 2, 2001, su otherarena.com, The Other Arena. URL consultato il 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2008).
  15. ^ (EN) Behind the steel, su wwe.com, WWE, 1º ottobre 2006. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  16. ^ (EN) Wrestling History, su pwi-online.com, Pro Wrestling Illustrated. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  17. ^ (EN) Christopher Zimmerman, SmackDown! recap – April 5, 2001, su otherarena.com, The Other Arena. URL consultato il 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2007).
  18. ^ (EN) SmackDown! recap – April 19, 2001, su pwwew.net.
  19. ^ (EN) John Powell, Backlash 2001 results, su slam.canoe.ca, SLAM! Sports. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  20. ^ (EN) John Powell, Judgment Day 2001 results, su slam.canoe.ca, SLAM! Sports. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  21. ^ (EN) Wrestler snapshot: Triple H, su findarticles.com, Wrestling Digest, agosto 2002. URL consultato il 20 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2007).
  22. ^ (EN) John Powell, Raw is War recap – July 9, 2001, su lordsofpain.net, Lords of Pain. URL consultato il 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2008).
  23. ^ (EN) Raw is War recap – April 9, 2001, su pwwew.net, pWw: Everything Wrestling. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  24. ^ (EN) Christopher Zimmerman, Raw is War recap – October 22, 2001, su otherarena.com. URL consultato il 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2008).
  25. ^ (EN) Clapp, John and Bobby Melok, The 15 best pay-per-views ever, su wwe.com, WWE, 11 settembre 2013. URL consultato il 23 gennaio 2014.

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Wrestling: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di wrestling