23º Gruppo
Il 23º Gruppo caccia intercettori è stato il reparto di volo del 5º Stormo caccia dell'Aeronautica Militare.
| 23º Gruppo "Veltri" | |
|---|---|
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| Descrizione generale | |
| Attiva | 20 giugno 1918 5 ottobre 2010[1] |
| Nazione | |
| Servizio | Regia Aeronautica |
| Tipo | Stormo |
| Compiti | Difesa aerea |
| Sedi | San Luca di Padernello (Paese) Cervia |
| Velivoli | F-16 ADF |
| Parte di | |
| 5º Stormo | |
| Squadriglie | |
| 78ª Squadriglia Caccia 79ª Squadriglia | |
| Comandanti | |
| Degni di nota | Capitano Antonio Bosio (generale) Maggiore Enrico Pezzi Tito Falconi Andrea Zotti |
| Voci su forze aeree presenti su Wikipedia | |
Storia
Costituito l'8 luglio 1918, il XXIII Gruppo (poi 23º Gruppo Aeroplani da caccia) a San Luca di Padernello (Paese) (Treviso), dal 29 agosto successivo è stato comandato dal capitano Antonio Bosio (generale) futuro Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare che aveva alle proprie dipendenze la 78ª Squadriglia Caccia Hanriot HD.1 del Capitano Antonio Riva e la 79ª Squadriglia Caccia Nieuport 27 del Capitano Mazzini. Nel conflitto ha svolto 881 voli di guerra, sostenendo 39 combattimenti aerei, 10 vittorie subendo 3 morti.
Nel mese di dicembre 1918 è a Fossalunga fino allo scioglimento del 1º agosto 1919.[2]
Il 7 maggio 1923 era composto dalla 71ª Squadriglia caccia e 91ª Squadriglia aeroplani da caccia di stanza a Cinisello Balsamo inquadrato nel 1º Stormo Caccia Terrestre della Regia Aeronautica e nell'autunno del 1924 era con la 70ª Squadriglia caccia, 74ª Squadriglia e 75ª Squadriglia caccia al Campo della Promessa di Lonate Pozzolo. Nel febbraio 1927 entra nel 2º Stormo. Il 1º giugno 1931 entra al comando del Maggiore Enrico Pezzi nel 3º Stormo dell'Aeroporto di Bresso con i Fiat C.R.20. Dal 3 giugno 1940 si schiera all'Aeroporto di Vergiate con i Fiat C.R.42 ed al comando di Tito Falconi alla fine del mese va sull'Aeroporto di Comiso (RG) dove, dal 9 luglio 1940, divenuto 23º Gruppo Autonomo C.T., cessa di dipendere dal 3º Stormo. Il 20 gennaio 1941 il Nucleo del 23º Gruppo Caccia Aeroplani si trasforma, con disposizione dello Stato Maggiore della Regia Aeronautica, in 156º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre.
Dopoguerra
Dal 2004 il reparto è stato dotato di velivoli F-16 "Falcon", scelti come mezzo di passaggio tra l'F-104 e l'Eurofighter, ciclo concluso dopo sei anni.[3] Gli F-16 ADF sono stati immessi in servizio in base ad un programma di Leasing denominato Peace Caesar F-16 program e sottoscritto dal governo italiano con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
L'era dei velivoli F-16 ADF era iniziata nel settembre del 2003, quando il primo di questi velivoli è atterrato a Cervia ed è continuata con il ritorno del 23º Gruppo alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale a partire dal 1º gennaio 2004. Nel corso di questi anni il reparto ha svolto oltre 14.400 ore di volo impiegando una trentina di piloti, quattro dei quali hanno raggiunto il traguardo delle mille ore, con circa 80 decolli a causa di allarmi per intercettare velivoli fuori rotta o non autorizzati al sorvolo del territorio nazionale. Il reparto ha assicurato la copertura aerea in occasione di importanti eventi, quali il vertice NATO di Pratica di Mare, i funerali di Giovanni Paolo II, le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 ed il G8 dell'Aquila. Un solo velivolo (MM.7238) è andato perduto, per cause tecniche, l'11 febbraio 2010, fortunatamente senza conseguenze per il pilota, magg. Luca Crovatti. Domenica 23 maggio 2010 ha svolto l'ultimo servizio di allarme per la sorveglianza dello spazio aereo nazionale.
Il 4 giugno 2010 gli ultimi F-16 hanno lasciato definitivamente la base romagnola, alla volta del 37º Stormo di Trapani. Al loro posto sono arrivati da Pratica di Mare gli elicotteri del 15º Stormo, specializzati nella Ricerca e Soccorso (in inglese: SAR - Search and Rescue)[4][5].
Note
- ^ A Cervia chiuso 5º Stormo, giunti HH-3F 15º Stormo, su aeronautica.difesa.it, www.aeronautica.difesa.it, 4 ottobre 2010. URL consultato il 6 ottobre 2010.
- ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pagg. 49-50
- ^ "Ultimo servizio di allarme" dal sito ufficiale dell'Aeronautica Militare, su aeronautica.difesa.it. URL consultato il 6 giugno 2010.
- ^ Dedalonews » “Con la Diana sul petto”: il 5º Stormo saluta.
- ^ Il 5º Stormo saluta i suoi F-16 - Notizia dal sito ufficiale A.M.
Bibliografia
- I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
- (EN) Alfredo Logoluso, Fiat CR.32 Aces of the Spanish Civil War, Oxford, Osprey Publishing, 2010, ISBN 978-1-84603-983-6.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Pagina del 5º Stormo sul sito web dell'Aeronautica Militare.
- Articolo con intervista al Comandante del 5º Stormo, pubblicato su Rivista Aeronautica, organo di stampa dell'A.M., su cencio4.wordpress.com (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).
