Tiziano Aspetti
Tiziano Aspetti (Padova, circa 1559 - Pisa, 1606) è stato - assieme a Girolamo Campagna - uno dei maggiori scultori attivi in Venezia nell'ultima parte del XVI secolo.
Era particolarmente versato nella lavorazione del bronzo. È noto soprattutto per i bronzi realizzati (1593) per la Basilica di Sant'Antonio di Padova.
Vita ed opere
Aspetti proveniva da una famiglia di insigni tradizioni artistiche: suo nonno Guido Minio, detto Lazzaro, era uno specialista della scultura per fusione, e suo zio Tiziano Minio era stuccatore e scultore a propria volta. È verosimile che Aspetti abbia ricevuto i primi rudimenti tecnici nel laboratorio di famiglia, ed è possibile che abbia collaborato con Campagna. Certamente in virtù dei contatti familiari, nel 1577 a Venezia Aspetti poté passare al servizio di Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia. Grimani era un celebre mecenate per gli artisti di quell'epoca, ed il suo palazzo ospitava la più nutrita e pregiata collezione di antichità, al di fuori di Roma. Aspetti lavorò per il patriarca per 16 anni, pertanto, a differenza di quanto usavano i suoi colleghi veneziani contemporanei, egli intraprese la carriera quasi in qualità di artista di corte. I Grimani (ceppo da cui provengono ben tre dogi) erano sostenitori del manierismo italiano, ed il loro palazzo di famiglia a Santa Maria Formosa conteneva stucchi di Giovanni da Udine, Federico Zuccaro e Francesco Salviati. La collezione di antichità dei Grimani era un centro di attrazione irresistibile per ogni turista che visitasse Venezia all'epoca, ed il fatto di aver trascorso la giovinezza in tale ricco ed elegante ambiente (operando anche come restauratore) si rifletterà nello splendore delle opere della maturità di Tiziano Aspetti.
Veneto, prima della metà del 1604
Le prime opere di Aspetti - i mediocri bassorilievi in pietra viva di San Marco e San Teodoro per il "nuovo" ponte di Rialto (1589-1590) ed il goffo Gigante in marmo sito in quel che oggi è l'ingresso della Libreria Marciana - non hanno punti di contatto con l'eleganza della sua produzione successiva. Un bassorilievo firmato, sopra al focolare nella Sala dell'Anticollegio del Palazzo Ducale risale al 1589 circa; gli Atlanti che reggono questo camino, già attribuiti ad Aspetti, sono in realtà di Campagna.
Le figure, a grandezza preter-naturale, della Giustizia e della Temperanza nella Cappella Grimani sita in San Francesco della Vigna (Venezia) [1] - le prime "prove d'autore" di Aspetti in fatto di bronzi - furono intraprese prima del 28 novembre 1592, data in cui (in una clausola testamentaria) il patriarca Grimani comandava all'artista di terminare dette opere [2].
Come già precisato in proemio di questa voce, Aspetti conquistò un posto di spicco nella storia dell'arte soprattutto con i suoi contributi alla Basilica del Santo in Padova: due basso rilievi che riproducono, rispettivamente, San Daniele trascinato da un cavallo e il Martirio di San Daniele [3]. Raggio ha suggerito che questi ultimi in origine decorassero l'altare di San Daniele nella cripta e che le fusioni di Padova ne abbiano preso il posto in qualche momento del XIX secolo. Aspetti manifestò le sue attitudini profondamente pittoriche, e dimostrò la sua vera vocazione per la scultura di bassorilievi. Come suo zio, era uno dei pochi scultori veneziani interessati alla tecnica fiorentina della scultura a basso-rilievo, e le figure andavano dal leggerissimo rilevo fino al quasi tutto tondo. (In effetti, l'artista avrebbe soddisfatto la committenza con il bassorilievo, ma i canonici del Santo apprezzarono così tanto gli sforzi di Aspetti che quasi ne raddoppiarono il compenso pattuito.) In queste scene, la ricchezza spaziale è raggiunta attraverso una varietà di emozioni, pose e trame. Queste ultime oscillano dallo sfondi architettonici composti da mattoni e pietre, a corazze, cuoio e carni nude. L'escursione emotiva, nel Martirio, va dal gretto carnefice che pianta chiodi nel nudo e patetico corpo di S. Daniele, agli indifferenti soldati sulla destra ed il ripido crescendo di costernazione degli uomini a sinistra.
Note
- ^ Per informazioni sul luogo, si veda Chiesa di S. Francesco della Vigna, che però non va confusa con la Cappella Grimani qui richiamata.
- ^ Sempre Grimani, come sarà discusso in seguito, ordinò che Aspetti eseguisse le statue di Mosè e di San Paolo per la facciata della medesima chiesa.
- ^ Esistono due serie di fusioni di dette opere, una ancora a Padova, Museo Diocesano di Arte Sacra, ed una a New York, Metropolitan Museum
Bibliografia
- Olga Raggio, Tiziano Aspetti's Reliefs with Scenes of the Martyrdom of St. Daniel of Padua, Metropolitan Museum Journal, Vol. 16, 1981 (1981), pp. 131-146
- Giuseppe Toffanin jr., Le strade di Padova, Newton & Compton, 1999, ISBN 88-828-9024-4
Collegamenti esterni
- (EN) J. Paul Getty Museum
- (EN) Artcyclopedia