4G in Italia

quarta generazione di tecnologie di telefonia mobile in Italia
Voce principale: 4G.

Nel 2010 l'Unione internazionale delle telecomunicazioni ha autorizzato l'utilizzo della denominazione 4G (quarta generazione) per tecnologie quali LTE e WiMAX.[1] Per lo sviluppo delle reti mobili italiane, si è scelto di utilizzare la tecnologia LTE.

Storia del 4G in Italia

Il 27 giugno 2011 viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale[2] il bando d'asta per l'assegnazione delle licenze agli operatori mobili interessati. Le frequenze oggetto d'asta sono[3]:

  • banda 800 MHz (dividendo digitale e ex-frequenze televisive), fino a 6 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 6;
  • banda 1800 MHz, fino a 3 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 3;
  • banda 2000 MHz, 1 lotto di frequenze TDD di ampiezza pari a 15 MHz, assegnabile su base nazionale, nominato lotto A;
  • banda 2600 MHz, fino a 12 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz, in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 3 a 14, e 2 lotti di frequenze TDD, ciascuno di ampiezza pari a 15 MHz, assegnabili su base nazionale, nominati lotto B e C, con esclusione delle frequenze 2500-2510 MHz e 2620-2630 MHz nei lotti FDD e delle frequenze 2600-2620 MHz nei lotti TDD.

Il 30 agosto è iniziata l'asta per l'assegnazione delle frequenze.[4] Come previsto gli operatori che vi hanno partecipato sono 4: TIM, Vodafone Italia, Wind Telecomunicazioni e 3 Italia.

L'asta si è conclusa con successo alla fine di settembre 2011, con le seguenti assegnazioni:

  • banda 800 MHz: si aggiudicano 2 blocchi a testa Vodafone Italia, TIM e Wind Telecomunicazioni;
  • banda 1800 MHz: si aggiudicano 1 blocco a testa Vodafone Italia, TIM, 3 Italia;
  • banda 2000 MHz: nessuna offerta da parte dei gestori partecipanti;
  • banda 2600 MHz: si aggiudicano 4 blocchi 3 Italia e Wind Telecomunicazioni; 3 blocchi a TIM e Vodafone Italia.

Le assegnazioni hanno fruttato allo Stato 3.945.295.100 euro[5] (1,260 miliardi da TIM, 1,259 da Vodafone, 1,119 da Wind, 305 milioni da 3 Italia[6]).

Tali frequenze sono da aggiungersi al pacchetto di frequenze già posseduto dai quattro operatori, ed utilizzato per il 2G (TIM, Vodafone e Wind) e per il 3G (TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia)

Con l'attivazione delle prime celle 4G su banda 1800, TIM, Vodafone e 3 Italia hanno destinato parte delle frequenze già possedute su tale banda, precedentemente destinate alla tecnologia di seconda generazione, alla nuova tecnologia, per migliorarne la velocità.

Approfondimento sulle frequenze

Le frequenze italiane sono così denominate:

Frequenza Tecnologia Numerazione della frequenza Attuale utilizzo (2018)
800 MHz FDD Banda 20 4G
900 MHz FDD Banda 8 2G/3G
1500 MHz SDL Banda 32 4G supplemental downlink
1800 MHz FDD Banda 3 2G/4G
2100 MHz FDD Banda 1 3G/4G (con Vodafone)
2600 MHz FDD Banda 7 4G
2600 MHz TDD Banda 38 (in test) 4G (in futuro)

 

Le varie frequenze sono contraddistinte da differenti particolarità:

  • Le frequenze più basse (800 MHz; 900 MHz) sono in grado di coprire distanze maggiori con più facilità rispetto alle frequenze più alte, inoltre sono le uniche a garantire una soddisfacente copertura in-door (quindi all'interno degli edifici), e per questo sono considerate maggiormente pregiate, poiché adatte sia alle zone urbane che a quelle rurali.
  • Le frequenze più alte, di contro, sono state meno dispendiose per le casse degli operatori, e risultano molto utilizzate in ambienti urbani, grazie alla possibilità di essere aggregate insieme alle frequenze più basse e caratterizzate da minori problematiche per quanto riguarda le interferenze.

A seconda dei MHz (suddivisi in blocchi da 5 MHz l'uno) assegnati ai singoli operatori, le velocità delle singole frequenze risultano essere differenti. In particolare:

TIM

Banda Frequenza portante MHz utilizzati per il 4G Velocità di download massima
20 800 MHz 10 MHz 75Mbit/s
32 1500 MHz 20 MHz 150Mbit/s
3 1800 MHz 10/15/20 MHz (a seconda delle città) 75/112,5/150Mbit/s
7 2600 MHz 15 MHz 112,5Mbit/s

Per quanto riguarda TIM, a seconda delle zone, vi è un differente utilizzo delle frequenze, soprattutto per ciò che riguarda la banda 3. Per quanto riguarda il 4G+, TIM sta espandendo la copertura. Inoltre offre l'aggregazione di tutte e 3 le frequenze per velocità fino ai 300Mbit/s (in 92 comuni).

Vodafone

Banda Frequenza portante Spettro utilizzato
(4G)
Velocità Max
(QAM64)
Velocità Max
(QAM256)
20 800 MHz 10 MHz 75 Mbit/s 100 Mbit/s
3 1800 MHz 10 / 15 / 20 MHz (a seconda delle città) 75 / 112,5 / 150 Mbit/s 100 / 150 / 200 Mbit/s
1 2100 MHz 5 / 10 MHz (a seconda dell'area) 37,5 / 75 Mbit/s 50 / 100 Mbit/s
7 2600 MHz 15 MHz 112,5 Mbit/s 150 Mbit/s

Anche con Vodafone vi è un differente utilizzo delle frequenze. Offre un'ampia copertura in LTE-Advanced, grazie all'aggregazione di 2 frequenze, per offrire velocità fino ai 225Mbit/s. In 20 comuni Vodafone fa uso dell'aggregazione di tutte e 3 le frequenze per velocità fino ai 340Mbit/s.

Wind Tre

Banda Frequenza portante MHz utilizzati per il 4G Velocità di download massima
20 800 MHz 10 MHz 75Mbit/s
3 1800 MHz 15 MHz 112,5Mbit/s
7 2600 MHz 20 MHz 150Mbit/s

Per quanto riguarda Wind Tre, vi è un ampio uso della banda 20, inoltre in un numero sempre maggiore di centri abitati, Wind sta diffondendo le bande 3 e 7. Inoltre Wind Tre dispone della tecnologia LTE Advanced, non ancora resa ufficiale.

LTE Advanced o 4G+

Il 4G+ si basa sulla possibilità da parte degli operatori di aggregare, per quanto riguarda il downlink, frequenze differenti, di modo da aumentare le velocità di picco, e gestire al meglio il traffico sempre crescente degli utenti, soprattutto nelle zone maggiormente affollate. Attualmente tale tecnologia è utilizzata da TIM, Vodafone e Wind Tre. Maggiori sono i MHz aggregati assieme, maggiori saranno le velocità di picco.

Situazione post fusione Wind-3 Italia

Con la fusione tra Wind e 3 Italia, l'utilizzo delle frequenze è destinato a cambiare. In particolare, l'operatore nato dalla fusione tra Wind e 3 Italia, disporrà di un numero maggiore di frequenze. Condizione necessaria alla fusione, richiesta dalla Commissione Europea, è stata quella di facilitare l'ingresso sul mercato italiano di un quarto operatore. Dopo aver raggiunto un accordo con l'operatore francese Iliad, esso acquisirà alcune delle frequenze liberate durante l'unificazione delle reti Wind e 3 Italia, nonché alcune delle torri, facendo così nascere il nuovo 4° operatore, proprietario di infrastrutture, sul mercato italiano, grazie al posto lasciato libero nel post fusione. Iliad dovrebbe lanciare la sua prima offerta commerciale sul mercato italiano nel corso del primo semestre del 2018.

 

Copertura del territorio

Operatore LTE (4G) LTE-Advanced (4G+) LTE-Advanced (4.5G) Aggiornamento
Single-Carrier
(100/150 Mbit/s)
Dual-Carrier
(225 Mbit/s)
Three-Carrier
(300/340 Mbit/s)
Three-Carrier 256-QAM
(500/550 Mbit/s)
Quad-Carrier 256-QAM
(700/800 Mbit/s)
Comuni % eNodeB Comuni Comuni Comuni Comuni
Vodafone 7.200 98% 19.800[7] 1.500 20 8 2 Febbraio 2018[8]
TIM 7.257 98% 14.512[9] 1.325 92 12 7 Febbraio 2018[10]
Wind Tre - 91,6% 9.966[11] - - - - Gennaio 2018[12]

La copertura 4G di Vodafone di tipo Three-Carrier è da considerarsi aggiornata al 05/01/2017.

Funzionalità tecnologiche

TIM Vodafone Wind Tre
Dual-Carrier
Three-Carrier
Quad-Carrier
QAM 256
MIMO 4x4
LAA
NB-IoT
VoLTE

Il 4G+ di tipo Dual-Carrier e Three-Carrier da parte di Wind Tre (che garantirebbe una velocità di portante massima a 225 o 300 Mbit) è di tipo sperimentale (individuato solo a Milano e in località minori), quindi non ancora reso ufficiale. Il MIMO 4x4 è stato rilevato su alcuni siti a Milano.

Distribuzione bande di frequenze italiane fino al 2016

senza cornice

Note

Voci correlate