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Žovkva
città
Жовква
Žovkva – Stemma
Žovkva – Bandiera
Žovkva – Veduta
Žovkva – Veduta
Localizzazione
StatoUcraina (bandiera) Ucraina
Oblast' Leopoli
DistrettoZhovkivskyi
Territorio
Coordinate50°04′N 23°58′E
Altitudine150 m s.l.m.
Superficie7,64 km²
Abitanti13 594 (2013)
Densità1 779,32 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale80300—80304
Prefisso+380 3252
Fuso orarioUTC+2
Codice KOATUU4622710100
Cartografia
Mappa di localizzazione: Ucraina
Žovkva
Žovkva
Sito istituzionale

Žovkva (Ucraino: Жовква) è un centro abitato dell'Ucraina, situato nell'oblast' di Leopoli.

Storia

Il luogo dove è edificata la città è stata abitata sin dal XIV secolo, venne fondata nel 1594 come una cittadella fortificata dal nobile Stanisław Żółkiewski, e come Zamość, venne costruita seguendo la progettazione della città ideale tipicamente rinascimentale. Grazie alla sua posizione strategica, all'intersezione di due importanti rotte commerciali, la città prosperò rapidamente[1]. Nel XVII secolo essa divenne la residenza reale di Giovanni III Sobieski, Re di Polonia, e divenne un importante centro di vita religiosa, artistica e commerciale. Sin dall'inizio la sua popolazione fu la risultanza del mescolamento di polacchi, ucraini e ebrei.
A partire dalla prima spartizione della Polonia, del 1772 la città (chiamata Żółkiew) entrò a far parte della monarchia asburgica, e divenne parte del distretto con lo stesso nome all'interno del Regno di Galizia e Lodomiria. La Repubblica Nazionale dell'Ucraina Occidentale stabilita il 1 novembre 1918, comprendeva il territorio dell'intero powiat di Zhovkva. Il destino di questo territorio fu oggetto di contesa tra Polonia e Russia fino alla pace di Riga del 1921, con l'attribuzione della Galizia al Seconda Repubblica di Polonia. Prima della Seconda guerra mondiale i 4.000 ebrei, che costituivano circa metà della popolazione complessiva, furono quasi tutti sterminati a causa dell'Olocausto. La Sinagoga venne fatta esplodere dai nazisti nel 1941, e sopravvissero solamente le mura esterne.
Nel 1939, a seguito dell'invasione sovietica della Polonia, la città, insieme al resto del Kresy polacco, venne annessa alla Russia sovietica, diventando parte della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina nel 1944. Nel 1955 la città venne rinominata Nesterov, in onore dell'aviatore della prima guerra mondiale Pyotr Nesterov. Il nome originario della città venne ripristinato nel 1992 dopo la dichiarazione d'indipendenza dell'Ucraina.

Monumenti storici

Tra i monumenti più rilevanti c'è la Collegiata di San Lorenzo, una chiesa a cupola del XVII secolo costruita da un gruppo di architetti italiani, trasformata in magazzino durante il dominio sovietico.

Note

  1. ^ Ruth Ellen Gruber, For a fortress town, a second renaissance, 12 gennaio 2009, in The New York Times

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF (EN144409910 · LCCN (ENn95073554 · GND (DE4355028-9 · J9U (ENHE987007554831805171
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