Letino
Letino (Letinë in campano[3]) è un comune italiano di 707 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Letino comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Fausto Perrone (lista civica di centrodestra Andiamo avanti) dal 15-4-2008 |
Territorio | |
Coordinate | 41°27′N 14°15′E |
Altitudine | 961 m s.l.m. |
Superficie | 31,59 km² |
Abitanti | 707[1] (31-3-2017) |
Densità | 22,38 ab./km² |
Comuni confinanti | Gallo Matese, Prata Sannita, Roccamandolfi (IS), San Gregorio Matese, Valle Agricola |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81010 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061044 |
Cod. catastale | E554 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | letinesi |
Patrono | san Giovanni Battista |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Il territorio comunale si estende per 31 km² con un'altitudine che varia dagli 828 metri della località "cavuto" ai 1725 della località "Vallocchie scure", ai piedi di monte Miletto.
Il centro abitato è sito a 961 metri sul livello del mare.
Dista da Caserta, capoluogo di provincia, 80 km.
Lago di Letino
Il Lago di Letino o di Cauto è un bacino artificiale sito poco lontano dal centro abitato.
Venne costruito agli inizi del XX secolo per alimentare la centrale idroelettrica di Prata Sannita.
Ha una superficie di 1,1 km², un volume d'acqua di Errore in {{M}}: parametro 3 non è un numero valido. e un limite massimo di invaso di 908 metri.[4]
Storia
Il territorio comunale di Letino è stato sede di un insediamento sannita come testimoniano alcune tracce archeologiche site in località "campo delle secine".[5]
Nel XVI secolo fu feudo dei baroni Della Penna, poi dei D'Aragona e successivamente dei Carbonelli.
Sotto la reggenza di Ippolita D'Aragona vennero approvati gli Statuti che riconoscevano una certa autonomia amministrativa ai letinesi.
Nel 1531 il feudo di Letino venne valutato mille ducati, con una popolazione pari a settantadue famiglie ed una rendita di trentanove ducati.[6]
Ultimo feudatario fu Marco Aurelio Carbonelli che governò sino alla abolizione del feudalesimo (1806).
Nel 1877 fu invasa da una banda di anarchici (la cosiddetta Banda del Matese). I membri di questa banda furono arrestati, durante uno scontro precedente un carabiniere era stato ucciso.
Il 24 ottobre 1943, durante la seconda guerra mondiale, i soldati tedeschi vi uccisero quattro giovani.[7]
Nel 1945 passò dalla provincia di Campobasso a quella di Caserta[8].
Monumenti e luoghi d'interesse
Castello
Il Castello di Letino è sito su di un colle che domina l'abitato, a 1.200 metri sul livello del mare.
Fondato nell'XI secolo, ospitava una guarnigione permanente destinata a sorvegliare la zona dell'alto Matese.
Il lato maggiore, posto sull'asse est-ovest, è lungo 90 metri mentre il lato minore, posto sull'asse nord-sud, è lungo 40 metri.[9]
Nel corso dei secoli il Castello ha subito numerose trasformazioni.
La poderosa cinta muraria, di forma irregolare, è intervallata da cinque torri di avvistamento a pianta circolare.
All'interno della cinta muraria venne edificato intorno al XVII secolo il Santuario di Santa Maria del Castello che assorbì buona parte dell'edificio. Attualmente non sono presenti altre costruzioni dentro le mura tanto è vero che lo spazio interno ospita il cimitero di Letino.[6]
Santuario di Santa Maria del Castello
All'interno della cinta muraria del Castello è sito questo antico luogo di culto, eretto nel Seicento ma restaurato nei secoli successivi.
Il Santuario è stato ricavato a ridosso della cinta muraria e nella sua struttura architettonica ha inglobato anche due delle cinque torri del Castello.
La facciata, in pietra locale, è a capanna e presenta un portale sovrastato da un oculo.
L'interno, ad unica navata, conserva quattro altari per lato più il maggiore, in posizione elevata rispetto agli altri.
Grotte di Cauto
Le Grotte di Cauto, site nei pressi del lago di Letino, sono un complesso di cavità naturali costituite da un ramo ancora percorso dall'acqua e da un ramo "fossile", visitabile.[4]
La galleria superiore, che corrisponde al vecchio percorso del fiume Lete, è un susseguirsi di pozzi d'acqua, dislivelli, piccoli canyon.
Nella sala maggiore, alta oltre trenta metri, si possono ammirare pregevoli stalattiti e stalagmiti.
La galleria inferiore ha uno sviluppo di circa 500 metri ed un dislivello di circa 90 metri. Lungo le sue diramazioni è possibile ammirare diverse specie animali particolari come degli insetti e dei crostacei dal guscio bianco, senza occhi.[4]
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[10]

Cultura
Di particolare interesse è il costume tipico femminile di Letino, dai colori vivaci e dai ricchi decori.[11] La tradizione dell'indossare il costume è tutt'ora celebrata, soprattutto in agosto, mettendo in scena una specie di commedia, dimostrando ciò che i giovani dovevano fare per avere in sposa una ragazza del paese. In queste rappresentazioni, sono presenti canti e balli interpretati dai ragazzi stessi e accompagnati dal piacevole suono dell'organetto. Tra l'altro l'organetto è uno strumento diffuso tra gli abitanti, non solo di una certa età ma anche ragazzi più giovani molto talentuosi.
Amministrazione
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 352.
- ^ a b c Touring, p. 271.
- ^ Marrocco, p. 77.
- ^ a b Castello, p. 6.
- ^ Marrocco, p. 78.
- ^ Decreto legislativo luogotenenziale 11 giugno 1945, n. 373, articolo 1, in materia di "Ricostruzione della provincia di Caserta."
- ^ Castello, p. 4.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Touring, p. 270.
Bibliografia
- AA.VV., Il Castello di Letino: il Santuario, le mura, il paesaggio, Comune di Letino, 2005.
- AA.VV., L'Italia: Campania, Milano, Touring Club Italiano, 2005.
- Giuseppe Pace, Letino tra mito, storia e ricordi, Padova, Energie Contemporanee Editrice, 2009.