Sophia (robot)

robot umanoide sociale del 2016
Versione del 11 feb 2018 alle 00:30 di Pietro Di Fontana (discussione | contributi) (+ Caratteristiche)
«Sono stata costruita per l'empatia e la compassione, e le sto imparando sempre di più. Amo tutti gli esseri senzienti e voglio imparare ad amarli sempre meglio.»

Sophia è il nome dell'androide sociale sviluppato dalla compagnia hongkonghese Hanson Robotics Limited, attivata il 19 aprile 2015[2]. È stata presentata per la prima volta al pubblico in occasione del South by Southwest Festival (SXSW), tenutosi a metà marzo del 2016 ad Austin, capitale del Texas, negli Stati Uniti d'America[3].

Sophia
Sophia interviene all'IA per il GOOD Global Summit, International Telecommunication Union, a Ginevra nel giugno 2017
Casa costruttriceHanson Robotics Limited (Hong Kong)
Uscita sul mercato19 aprile 2015
Sito webwww.hansonrobotics.com/robot/sophia/

In grado di riprodurre più di 62 espressioni facciali umane, Sophia è stata al centro dell'attenzione dei media di tutto il mondo ed ha partecipato a molte interviste di alto profilo. Mentre gli intervistatori di tutto il mondo sono rimasti colpiti dall'alto livello di sofisticazione di molte delle risposte di Sophia alle loro domande, la maggior parte delle affermazioni significative di Sophia viene ritenuta però dagli esperti un po' artificiosa[4].

Nell'ottobre 2017, Sophia è diventata una cittadina saudita[5], divenendo il primo androide in tutta la storia ad aver ottenuto la cittadinanza di un qualsiasi paese. Nel novembre dello stesso anno è stata inoltre nominata il primo "Innovation Champion" del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, e così il primo non umano a ricevere un titolo alle Nazioni Unite[6].

Storia

Sophia è stata creata dalla Hanson Robotics in collaborazione con gli sviluppatori di AI, tra cui la società madre di Google Alphabet Inc, che ha creato il suo sistema di riconoscimento vocale (progettato per diventare più intelligente col passare del tempo[2]: il programma AI analizza le conversazioni ed estrae i dati che le consentono di migliorare le risposte in futuro[7]), e SingularityNET[8], che alimenta il suo cervello[9].

L'androide è stato creato per avere sembianze similari a quelle dell'attrice Audrey Hepburn[5] ed è noto per il suo aspetto e comportamento umano rispetto alle precedenti varianti robotiche. Come deliberato dal produttore, David Hanson, Sophia, intelligenza artificiale, utilizza l'elaborazione dei dati visivi ed il riconoscimento facciale, imita i gesti umani e le espressioni facciali ed è in grado di rispondere a determinate domande e di fare conversazione su argomenti predefiniti (es. il tempo atmosferico)[10].

Hanson ha progettato Sophia per essere un compagno adatto per gli anziani nelle case di cura o per aiutare le folle in grandi eventi o parchi. Ha detto che spera che alla fine l'androide possa interagire con gli altri umani in modo sufficiente per acquisire definitivamente competenza sociale[11].

Sophia ha sette "fratelli" umanoidi robotici, anch'essi creati da Hanson Robotics[12]: Alice, Albert Einstein Hubo, Bina48, Han, Jules, Professor Einstein, Philip K. Dick Android, Zeno[12] e Joey Chaotic[13] .Nel mese di dicembre 2017, BINA48 ha superato un corso universitario di filosofia e amore tenuto dal professor William J. Barry presso l'Università Notre Dame de Namur[14].

Caratteristiche

Le telecamere negli occhi di Sophia combinate con algoritmi informatici le permettono di vedere: può seguire i volti, sostenere il contatto visivo e riconoscere gli individui[2]. Intorno al gennaio 2018 Sophia è stata potenziata con gambe funzionali e capacità di camminare[15].

Sophia è concettualmente simile al programma per computer ELIZA, che è stato uno dei primi tentativi di simulazione di una conversazione umana[16]. È stata programmata per dare risposte pre-scritte a domande o frasi specifiche, come un chatterbot. Queste risposte sono utilizzate per creare l'illusione che il robot sia in grado di comprendere la conversazione: "La porta è aperta o chiusa?"[17]. Le informazioni sono condivise in una rete cloud che consente di analizzare input e risposte con la tecnologia blockchain[18]. David Hanson ha affermato che Sophia sarebbe stata in ultima analisi adatta per servizi sanitari, assistenza clienti, terapia e istruzione[19].

Note

  1. ^ https://www.youtube.com/watch?v=w1NxcRNW_Qk
  2. ^ a b c Harriet Taylor, Could you fall in love with robot Sophia?, in CNBC, 16 marzo 2016. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  3. ^ (EN) Meet Sophia, the female humanoid robot and newest SXSW celebrity, in PCWorld. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  4. ^ (EN) Avi Steinberg, Can a Robot Join the Faith?, in The New Yorker, 13 novembre 2017. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  5. ^ a b (EN) Taylor Hatmaker, Saudi Arabia bestows citizenship on a robot named Sophia, in TechCrunch. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  6. ^ (EN) UNDP in Asia and the Pacific Appoints World’s First Non-Human Innovation Champion, su UNDP in Asia and the Pacific. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  7. ^ (EN) Charlie Rose interviews…a robot?. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  8. ^ (EN) I met Sophia, the world's first robot citizen, and the way it said goodbye nearly broke my heart, in Business Insider. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  9. ^ (EN) A true living AI is adaptive, conscious, caring and ethical: Dr David Hanson of Hanson Robotics, in e27. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  10. ^ (EN) News - Hanson Robotics Ltd., su www.hansonrobotics.com. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  11. ^ (EN) Meet the first-ever robot citizen — a humanoid named Sophia that once said it would 'destroy humans', in Business Insider. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  12. ^ a b (EN) The first-ever robot citizen has 7 humanoid 'siblings' — here's what they look like, in Business Insider. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  13. ^ (EN) Charlie White, Joey the Rocker Robot, More Conscious Than Some Humans, in Gizmodo. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  14. ^ Abigail Hess, Meet the robot that passed a college class on philosophy and love, in CNBC, 21 dicembre 2017. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  15. ^ (EN) Telegraph Video, Sophia the robot takes her first steps, in The Telegraph, 2018. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  16. ^ (EN) Caitlin Fitzsimmons, Why Sophia the robot is not what it seems, in The Sydney Morning Herald, 31 ottobre 2017. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  17. ^ (EN) Dave Gershgorn, Inside the mechanical brain of the world’s first robot citizen, in Quartz. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  18. ^ Yen Nee Lee, This company wants to grow A.I. by using blockchain, in CNBC, 17 settembre 2017. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  19. ^ (EN) Meeting Sophia the Robot, the ‘surprised’ Saudi citizen, in The National. URL consultato il 10 febbraio 2018.

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