Umberto Gnoli
Pietro Fortini (Siena, inizi del secolo XVI – Siena, 24 gennaio 1562) è stato un poeta e scrittore italiano, autore di novelle, imitatore del Boccaccio.

Biografia
Notizie della famiglia Di Fortino compaiono sin dal 1388 in alcuni documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Siena. Pietro nasce agli inizi del XVI secolo da Lorenzo di Fortino e Eufrasia Ballati, famiglia legata al Monte del Popolo, uno dei quartieri della Siena medievale[1]. I documenti datano al 15 settembre 1496 il matrimonio dei genitori e riferiscono dell'esistenza di altri quattro figli: Fortino, morto nel 1512; Niccolò e Francesco, morti nel 1523 e nel 1544, e Francesca. Secondo alcune fonti, Pietro ebbe due mogli: Amelia di Calisto Fungai, e Laura Nicolai de Sermonis sposata il 28 giugno 1556,ma non ebbe figli. Nel gennaio del 1561 il Fortini fece testamento e dispose che la moglie Laura fosse usufruttuaria dei suoi beni, piccole proprietà terriere, fino alla morte[2].
In realtà in archivio sono custoditi sette suoi testamenti, di cui tre olografi. Quello datato 1551 è l'unico che contiene accenni alla sua attività letteraria, vi si legge infatti l'espressa volontà di nominare erede di tutti i suoi scritti il concittadino Alfonso Capacci.
Altre lettere autografe documentano la sua vita privata e pubblica: tra il 1552 e il 1559 lavora come artigiano in una cartiera; nel 1552 viene nominato vicario di Batignano per un anno, incarico che gli consente di avere poteri giudiziari e militari, e di contribuire attivamente alla guerra di Siena.
Dopo la resa incondizionata di Siena nel 1558, il Fortini scrive a Cosimo I de' Medici, a cui anni prima aveva dedicato una commedia dal titolo Fortunio[3], e gli offre la possibilità di impadronirsi della fortezza di Montalcino, dove alcuni irriducibili senesi erano rimasti asserragliati. Non è ben chiaro se sia stato un vero e proprio tradimento o invece un tentativo di mediazione a favore degli assediati. Probabilmente la conseguenza di tale inopportuno gesto, malvisto dai suoi concittadini, è la causa del suo temporaneo allontanamento da Siena. Si ritira nei suoi possedimenti di Monaciano, presso la Certosa di Pontignano.
https://f.hypotheses.org/wp-content/blogs.dir/326/files/2016/02/Mauriello.pdf
Muore a Siena il 24 gennaio 1562 e viene sepolto nella chiesa di San Domenico.
Dai carteggi e documenti, si può solo supporre la sua appartenenza alla Congrega dei Rozzi.
Stile letterario
Pietro Fortini scrive in tutto 81 novelle, composte dal 1555 in poi, quasi tutte assai licenziose; i soggetti e le ambientazioni prevalenti riguardano la polemica antispagnola, la satira anticlericale e il mondo contadino.
Nel 1792 Gerolamo Tiraboschi, in una nota della sua monumentale opera Storia della letteratura italiana, scrive di lui:
Per motivi di decenza quindi il Tiraboschi esclude totalmente il Fortini dalla sua pubblicazione.
Nel 1794 un altro bibliotecario giunge più o meno alla stessa conclusione: il conte Anton Maria Borromeo, studioso di novelle e novellieri, collezionista di loro manoscritti, in una pubblicazione intitolata Notizia de' novellieri italiani, inserisce solo una novella del Fortini, quella che ha come protagonista Fiordespina Lauri[5], l'unica scevra delle caratteristiche boccaccesche tipiche delle altre novelle.
Opere
- La terza giornata delle novelle de' novizi di m. Pietro Fortini ora per la prima volta data alla luce, Siena, Per gli eredi di Francesco Quinza, 1811.
- Novelle di autori senesi, in Raccolta de' Novellieri italiani, vol. 14, Milano, Per Giovanni Silvestri, 22 febbraio 1815, pp. 179-340.
- Due novelle inedite di Pietro Fortini, Venezia, Antonio Clementi Tipografo, 1868.
- Tre novelle inedite di Pietro Fortini, senese, Padova, Tipografia alla Minerva dei frat. Salmin. Librai Editori, 1870.
- Tre novelle inedite di Pietro Fortini, senese, Bologna, Presso Gaetano Romagnoli, 1877.
Note
- ^ Nel medioevo Siena era politicamente divisa in monti: il Monte dei Gentiluomini, il Monte dei Riformatori e il Monte del Popolo, sempre in lotta fra loro per la supremazia nel Governo della Città. Cf.: Palio di Siena, su ilpalio.org. URL consultato il 13 febbraio 2018.
- ^ Carlo Milanesi, Notizie di Pietro Fortini e di Giacomo Pacchiarotto, in L'Eccitamento: giornale di filologia, di letteratura e di amenità, Bologna, 1858, p. 621.
- ^ Il manoscritto è conservato nella Biblioteca nazionale di Firenze (cl. VII 171)
- ^ Storia della letteratura italiana, vol. 7, Milano, 1824. URL consultato il 30 gennaio 2018.
- ^ Notizia de' novellieri italiani posseduti dal conte Anton Maria Borromeo, Bassano, 1794, p. 147. URL consultato il 30 gennaio 2018.
Bibliografia
- (FR) Françoise Glenisson-Delannée, Pietro Fortini, défenseur de la République de Sienne, in Bullettino senese di storia patria, XC, Siena, Accademia senese degli Intronati, 1983, pp. 95-125.
- (FR) Françoise Glenisson-Delannée, La société ludique de Pietro Fortini ou la représentation d'un idéal de convivialité, in Bullettino senese di storia patria, XCIII, Siena, Accademia senese degli Intronati, 1986, p. 160.
- (FR) Françoise Glenisson-Delannée, La Galatea de Pietro Fortini: les rapports ambigus d'un siennois avec le pouvoir florentin, in Bullettino senese di storia patria, XCV, Siena, Accademia senese degli Intronati, 1988, p. 130.
- Cristiana Binazzi, Le veglie prima delle «vegghie»: le Giornate e le Notti di Pietro Fortini, in Bullettino senese di storia patria, CV, Siena, Accademia senese degli Intronati, 1998, p. 63.
Collegamenti esterni
- http://www.studioiannetti.it/it/scheda-articoli.php?id=114
- Angela Asor Rosa, Umberto Gnoli, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 49, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997. URL consultato il 12 febbraio 2018.
Della storia e della ragione d'ogni poesia di Francesco Saverio Quadrio