Anima
La parola Anima parte dal greco ànemos (dove significa "vento" - e di questo significato si trova ancora traccia nel nostro anemometro - ma anche, nel linguaggio figurato, "passione" e "incostanza").
In latino anima indica propriamente ciò che spira, il soffio, il vento, e anche l'elemento aria. Da questo significato passa a quello di "respiro", nel senso dell'aria che si aspira, e per traslato indica la vitalità primordiale, animale, basata appunto sull'atto del respirare.
Difficile da definire sinteticamente, alla rappresentazione dell'oggetto-anima ci si può avvicinare meglio attraverso alcune delle contrapposizioni in cui è implicato:
- anima / corpo, dove rappresenta il principio vitale di natura immateriale che, finchè è presente, rende la materia altra da sè;
- anima / spirito, dove rappresenta il principio senziente contrapposto a quello raziocinante;
- anima / animo, dove rappresenta una sensibilità di tipo ricettivo contrapposta ad una di tipo attivo e appropriativo.
Filosofia
Secondo il dualismo platonico e gnostico, l'anima è per sua natura simbolo di purezza e spiritualità. Ha la sua origine nel soffio divino (da cui il significato stesso della parola, ossia vento, il soffio).
Secondo Platone, l'anima non ha un inizio, in quanto è ingenerata; inoltre, è considerata immortale e incorporea.
Secondo la contrapposizione gnostica tra Dio (Perfezione, bene) e Materia (imperfezione, male), l'anima sarebbe stata calata da Dio in un corpo materiale e sarebbe stata contaminata dall'intrinseca malvagità della materia stessa.
- Anima mundi
Concetto di origine orientale passato, attraverso Platone (per il quale il mondo è una sorta di grande animale, la cui vitalità generale è supportata da questa anima, infusagli dal Demiurgo) e il neoplatonismo, alla cultura rinascimentale. E' una nozione particolarmente cara al pensiero magico e mistico, che viene elaborata in occidente non oltre il periodo romantico (Schelling) - ma tende a riemergere in fasi culturali di incertezza e scarsa chiarezza razionale.