Bientina
Bientina (pronuncia: Bièntina; Blentina in Latino) è un comune italiano di 8 285 abitanti[3] della provincia di Pisa, situato nell'area di transizione tra la Piana di Lucca e il Valdarno inferiore, in Toscana.
Bientina comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Dario Carmassi (centrosinistra, lista civica Uniti per Bientina) dal 12-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 43°42′26″N 10°37′14″E |
Altitudine | 10 m s.l.m. |
Superficie | 29,48 km² |
Abitanti | 8 285[3] (31-03-2017) |
Densità | 281,04 ab./km² |
Frazioni | Caccialupi, Puntone, Quattro Strade, Santa Colomba[1] |
Comuni confinanti | Altopascio (LU), Buti, Calcinaia, Capannori (LU), Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte, Vicopisano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 56031 |
Prefisso | 0587 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 050001 |
Cod. catastale | A864 |
Targa | PI |
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona D, 1 856 GG[5] |
Nome abitanti | bientinese, bientinesi[2] |
Patrono | San Valentino Martire |
Giorno festivo | 5 giugno |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Territorio
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
Clima
- Classificazione climatica: zona D, 1856 GG
- Diffusività atmosferica: bassa, Ibimet CNR 2002
Storia
La prima menzione storica del paese di Bientina – dal latino "Bis antes", cioè "due siepi" per alcuni, dal gentilizio etrusco "Plitine" secondo altri – risale al 793 d.C., quando Saximondo di Gumberto, diacono, concesse a Giovanni, Vescovo di Lucca, una porzione di terreno nel Monastero di S. Andrea in luogo di Bientina.
Un documento del 1117 di dà notizia della vendita, da parte del Marchese di Toscana Robodone, del castello con il suo distretto e con la giurisdizione signorile a favore dell'Arcivescovo di Pisa.
Nel 1178 l'Arcivescovo Ubaldo, per riunire in un unico luogo tutti gli abitanti del territorio tra il Monte Pisano e la sponda sud ovest del Lago di Sesto ed evitare le ricorrenti liti con Lucca, obbligò i Bientinesi ad abitare in certo luogo a oriente del ponte sul fosso denominato Cilecchio.
Il 25 febbraio 1179 i consoli di Bientina con altri 120 Bientinesi giurarono di obbedire all'Arcivescovo e di andare ad abitare nel luogo assegnato.
Si fa risalire a questo periodo l'inizio della fondazione del castello con le torri in gran parte visibili ancor oggi, anche se studi più recenti fanno risalire ad epoca tardo- romana alcun tratti delle mura.
Nei secoli XIII e XIV fu alternativamente sotto il dominio di Lucca e Pisa, fino a che, nel 1402 si sottomise al dominio fiorentino.
Ebbe a sostenere l'ultimo assedio nel 1505, durante la cosiddetta guerra di Pisa, quando fu assediata dai Pisani, sostenuti da 1.500 fanti spagnoli, ma questi furono ricacciati dai difensori.
Il Senato fiorentino, in omaggio alla fedeltà dimostrata, concesse a Bientina privilegi di natura economica e fiscale, nonché l'appellativo di " Bientina Fiorentina".
Nel 1699, con una fastosa cerimonia ebbe inizio il culto di S.Valentino, il cui corpo proveniva dalle catacombe di S.Callisto sulla Via Appia Antica.
Questo santo, per i miracoli che iniziò a fare, si guadagnò subito clamorosa fama, tanto che nel 1717 lo stesso Gran Principe di Toscana Gian Gastone de' Medici venne a venerarne le spoglie.
Analogo omaggio fu reso al santo negli anni 1766 e 1768 dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Con la morte di Gian Gastone avvenuta nel 1737, si estinse la dinastia Medicea e la Toscana passò sotto quella dei Lorena.
Con Pietro Leopoldo ebbero inizio i primi lavori di bonifica e di regimazione della complessa idrografia della zona; tali lavori furono portati a compimento da Leopoldo II (1824-1859), sotto il governo del quale fu essiccato il Lago di Bientina, mediante il passaggio delle acque sotto l'alveo dell'Arno mercé la costruzione del Canale Emissario, opera di grande ingegneria idraulica.
Nell'occasione furono apportate alcune modifiche al corso dell'Arno, dando al maggior fiume della Toscana una regimazione definitiva.
Dopo la fine della dinastia Lorenese, Bientina entrò a far parte del Regno d'Italia e ne seguì le sorti fino al referendum istituzionale del 1946 quando i Bientinesi votarono a grandissima maggioranza per la Repubblica.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa di San Domenico (1621)
- Chiesa di Santa Maria Assunta (di origine medievale - ampliata e ristrutturata intorno alla metà del 1600)
- Chiesa della Madonna del Bosco a Santa Colomba
- Oratorio di San Girolamo (1640), sede del museo della storia antica di Bientina
- Oratorio di San Pietro e Rocco (sec. XVII)
- Oratorio di San Giusto, la prima chiesa di Bientina (sec. XII)
Architetture civili
- Palazzo Pancani
- Torre La Mora (XIII secolo)
- Torre Civica (o del Frantoio) sec. XIII - sede di attività culturali.
- Torre del Giglio (sec. XIII)
- Loggetta del Palazzo Comunale (sec. XVII)
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[6]

Cultura
Il sabato, domenica e lunedì di Pentecoste viene venerato a Bientina il Santo Patrono S.Valentino Martire le cui spoglie, trasportate nel 1699 dalle catacombe di S.Callisto sulla via Appia e conservate in un'urna dorata a oro zecchino, sono oggetto di pellegrinaggio da oltre tre secoli nella Chiesa di S. Maria Assunta dove ogni giorno, ancora oggi, molte persone vengono a venerare le spoglie di questo Santo taumaturgo. A Bientina vennero per venerarle sia Gian Gastone de' Medici (1717) che Pietro Leopoldo di Lorena (1766 e 1768) (da non confondere con San Valentino patrono degli innamorati patrono di Terni).
Eventi
Carnevale bientinese
La prima edizione del Carnevale avvenne nel 1939, poi con il sopraggiungere della guerra la manifestazione finì. È stata ripresa nel 1988 quando venne istituita "L'Intesa Bientinese per il Carnevale". Da quell'anno, nelle quattro domeniche pomeriggio e il martedì grasso che precede l'inizio della Quaresima, a Bientina ci sono i corsi mascherati con i due trenini ed i cinque grandi carri allegorici costruiti dai tecnici volontari del Carnevale. È una manifestazione che coinvolge tutti, grandi e piccini, con tante maschere. Ogni anno la piazza principale del paese cambia aspetto e diventa stracolma di gente proveniente da tutta la provincia di Pisa e anche da fuori. Il prossimo anno 2017 sarà la trentesima edizione del Carnevale Bientinese e quindi il martedì grasso al mattino carnevale per i bambini delle scuole, nel pomeriggio in piazza per i ragazzi e la sera ci sarà la grande mascherata notturna con la premiazione delle migliori maschere, l'estrazione della lotteria e il gran falò di Re Carnevale con fuochi d'artificio.
Palio di Bientina
Viene corso ogni terza domenica del mese di luglio, nella piazza Vittorio Emanuele II situata nel centro storico del paese. La storia di questo palio è relativamente recente, infatti sin dal 1983 se ne correva uno simile nel campo sportivo comunale, conosciuto come "Palio dei bar", in cui ogni bar bientinese si procurava cavallo e fantino per correre una corsa nel campo sportivo. Nel 1993 la svolta: il paese viene diviso in dieci contrade, ognuna con proprio colore e stemma. Da quell'anno fino ad oggi il palio di Bientina è cresciuto per bellezza ed importanza. Infatti dal 2001 il palio si è "trasferito" nella piazza Vittorio Emanuele II, che viene allestita da tanti volontari bientinesi.Ciò rende la manifestazione ancora più unica e suggestiva. Il secondo sabato di luglio, alla sera, c'è il corteo storico delle contrade, dove le stesse sfilano per le vie del paese con i propri colori rappresentando, in costumi antichi, avvenimenti storici riguardanti Bientina e la Toscana. Anticamente, già nell'800 venivano effettuate delle "Corse dei barrocci", piccoli calessi trainati da cavalli.
La corsa
Si devono effettuare tre giri di pista, con partenza al canapo data da un mossiere. L'ordine alla mossa è ad estrazione e senza contrade di rincorsa. Le contrade sono divise in due batterie: una di 5 e una di 4, passano le prime due classificate di ogni batteria. Alla contrada vittoriosa viene consegnato il "Cencio" (palio), dipinto dai ragazzi delle scuole medie.
Albo d'oro
Anno | Contrada | Fantino | Cavallo | Note |
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1993 | Contrada Guerrazzi | Claudio Naldi detto Imolino | Demen Red | |
1994 | Contrada Viarella | Maurizio Farnetani | La Fiorentina | |
1995 | Contrada Quattro Strade | Claudio Naldi detto Imolino | Defence Coll | |
1996 | Contrada Cilecchio | Massimo Coghe | Fellini | |
1997 | Contrada Cilecchio | Massimo Coghe | Mel Gaynor | |
1998 | Contrada Quattro Strade | Boris Pinna detto Pinturicchio | Pince Formicable | |
1999 | Contrada Santa Colomba | Massimo Coghe | Karahill Lad | |
2000 | Contrada Santa Colomba | Massimo Coghe | Millennium Bug | |
2001 | Contrada Forra | Gianluigi Mureddu | Afara | |
2002 | Contrada Viarella | Maurizio Farnetani | Michittu | |
2003 | Contrada Forra | Francesco Petrazzi detto Scintilla | Zet Sun | |
2004 | Contrada Puntone | Martin Ballesteros | Amoroso | |
2005 | Contrada Centro Storico | Alessandro Chiti | Diamante Grigio | |
2006 | Contrada Puntone | Martin Ballesteros | Full Metal | |
2007 | Contrada Puntone | Martin Ballesteros | Full Metal | |
2008 | Contrada Centro Storico | Antonio Siri | Fantastic Light | |
2009 | Contrada Viarella | Valter Pusceddu | Ilaria De Mores | |
2010 | Contrada Guerrazzi | Gianluca Mureddu detto Filuferru | Isopac | |
2011 | Contrada Cilecchio | Gianluca Mureddu detto Filuferru | Isopac | |
2012 | Contrada Centro Storico | Dino Pes | Ondina Prima | |
2013 | Contrada Viarella | Valter Pusceddu | Nadir De Mores | |
2014 | Contrada Guerrazzi | Antonio Siri | Plutarco de Bonorva | |
2015 | Contrada Forra | Valter Pusceddu | Miulan | |
2016 | Centro Storico | Dino Pes detto Velluto | Ondina Prima | |
2017 | Villaggio | Andrea Chessa detto Nappa II | Quattro Mori |
Geografia antropica
Frazioni
Il territorio comunale di Bientina comprende al suo interno quattro frazioni.[1]
- Caccialupi (20 m s.l.m., 14 abitanti)
- Puntone (8 m s.l.m., 213 abitanti)
- Quattro Strade (55 m s.l.m., 1 338 abitanti)
- Santa Colomba (61 m s.l.m., 433 abitanti)
Economia
Artigianato
È diffusa e rinomata l'antica arte del mobile grazie alla quale vengono realizzati oggetti spazianti dallo stile rinascimentale fino a quello moderno.[7]
Infrastrutture e trasporti
Strade
Bientina è attraversata dalla Strada regionale 439 Sarzanese Valdera e da alcune arterie provinciali, sulle quali sono svolti servizi pubblici con autocorse della società CTT Nord.
Ferrovie
Fino al 1944 la località disponeva inoltre di una stazione ferroviaria comune con Vicopisano lungo la ferrovia Lucca-Pontedera; il fabbricato di stazione, fatiscente, è tuttora visibile lungo la strada provinciale 25.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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12 giugno 1985 | 26 maggio 1990 | Agostino Bachini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [8] |
26 maggio 1990 | 7 febbraio 1991 | Armando Baldassari | Democrazia Cristiana | Sindaco | [8] |
7 febbraio 1991 | 22 aprile 1992 | Francesco Bandecca | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [8] |
22 aprile 1992 | 17 ottobre 1992 | Enrico Ricci | Comm. pref. | [8] | |
9 novembre 1992 | 17 novembre 1997 | Marco Braccini | - | Sindaco | [8] |
17 novembre 1997 | 28 maggio 2002 | Marco Braccini | L'Ulivo | Sindaco | [8] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Marco Braccini | L'Ulivo | Sindaco | [8] |
7 maggio 2012 | 12 giugno 2017 | Corrado Guidi | lista civica: Uniti per Bientina | Sindaco | [8] |
12 giugno 2017 | in carica | Dario Carmassi | lista civica: Uniti per Bientina | Sindaco |
Note
- ^ a b Statuto comunale di Bientina, Art. 6.
- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 53.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.
- ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
- Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 9–68.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bientina
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