Michele Prisco
Michele Prisco (Torre Annunziata, 18 gennaio 1920 – Napoli, 19 novembre 2003) è stato uno scrittore e giornalista italiano.

Biografia
Nato e cresciuto a Torre Annunziata in un ambiente borghese che poi costituirà lo sfondo dei suoi libri. Si laurea in giurisprudenza e supera anche gli esami di procuratore legale, ma alla carriera di avvocato preferisce quella di giornalista e scrittore.
Nel 1942 viene pubblicato sul mensile del Corriere della sera, La Lettura, il suo primo racconto, Gli alianti. Prima di partire militare collabora con la Gazzetta del Popolo di Torino e anche durante i lunghi mesi passati sul fronte prosegue il suo percorso di formazione grazie a commilitoni, in seguito divenuti amici di una vita, come gli scrittori Gino Montesanto, Mario Pomilio e il pittore Enrico Accatino. Alla fine del conflitto riprende l'attività giornalistica collaborando con varie testate, sia quotidiane che periodiche.
Nel 1949 pubblica il suo primo libro, La provincia addormentata, che gli vale la medaglia d'oro per l'opera prima al premio Strega di quell'anno. L'anno successivo Gli eredi del vento gli frutta il Premio Venezia per l'inedito.
Nel 1951 si sposa e si trasferisce a Napoli, città che ama e in cui vivrà fino alla morte.[1]
Negli anni sessanta è, con Mario Pomilio, Domenico Rea, Luigi Incoronato, Gianfranco Venè e Leone Pacini Savoj, tra gli animatori della rivista letteraria "Le ragioni narrative" di cui sarà anche direttore. Continuò anche il suo impegno giornalistico come critico cinematografico e letterario e per un decennio ricoprì la carica di vice segretario del Sindacato Nazionale Scrittori.
È stato uno scrittore molto prolifico e apprezzato sia dal pubblico che dalla critica che ne amò subito lo stile ricco e pastoso. E anche il cinema lo scoprì, dando vita a Una spirale di nebbia, fortunata versione cinematografica del suo romanzo omonimo.
Nei suoi primi libri (La provincia addormentata , Gli eredi del vento e soprattutto Figli difficili) Prisco descrisse la borghesia partenopea, con tutte le sue debolezze e i suoi limiti, fra cui l'incapacità di proporre per Napoli alternative concrete a una situazione di stagnazione sociale e economica che ne impediva lo sviluppo. Successivamente lo scrittore, pur continuando a sviscerare il mondo delle classi medie della sua città, cercherà di inglobare nella sua analisi anche i ceti più popolari, senza però mai introdurre nei suoi romanzi quelle connotazioni macchiettistiche e di folklore che saranno tipiche di gran parte della letteratura napoletana del dopoguerra.
Lo scrittore amava trascorrere le vacanze nella villetta di Vico Equense, da lui chiamata affettuosamente «la casarella».
Riconoscimenti e premi
- 1962 - Premio Napoli])
- 1977 - Premio Saint Vincent per il giornalismo (Il mattino di Napoli).
Opere (parziale)
- Romanzi e raccolte di racconti
- La provincia addormentata, 1949 (libro d'esordio; nuova edizione aggiornata Rizzoli, Milano 1969);
- Gli eredi del vento, 1950 Premio Venezia per l'inedito;
- Figli difficili, 1954;
- Fuochi a mare, 1957;
- La dama di piazza, 1962 ([https://web.archive.org/web/20140715002337/http://www.premionapoli.it/albo-doro/narrativa-2/ ;
- Punto franco, Rizzoli, Milano 1965;
- Una spirale di nebbia, Rizzoli, Milano 1966 (premio Strega);
- I cieli della sera, Rizzoli, Milano 1970 (Premio Napoli);
- Gli ermellini neri, Rizzoli, Milano 1975;
- Il colore del cristallo, 1977;
- Le parole del silenzio, Rizzoli, Milano 1981 Premio Mediterraneo;[3]
- Lo specchio cieco, 1984 (Premio letterario Giovanni Verga, premio Hemingway e premio Fiuggi, una vita per la cultura);
- I giorni della conchiglia, Rizzoli, Milano 1989 (premio Sirmione Catullo, premio Rosone d'oro Pescara);
- Terre basse, 1992 (premio Sila, premio Il Pane - Castiglione del Lago, premio Boccaccio, premio Frontino - Montefeltro, premio Selezione - Penne);
- Il cuore della vita, 1995;
- Il pellicano di pietra, 1996 (premio Fregene, Premio Selezione Campiello, Premio Cimitile[4], premio Viadana, premio Rhegium Julii, premio Gioi Cilento, premio Pirandello);
- Gli altri, 1999;
- La pietra bianca. Quattro racconti inediti, 2003, a cura di Nando Vitali.
- Saggistica [5]
- Sei autografi manzoniani - Casella, 1974;
- Inventario della memoria - Rizzoli, 1970, Edizioni paoline, 1988;
- Giambattista Basile - E. De Rosa, 1995;
- Il romanzo italiano contemporaneo - F. Cesati, 1983;
- La porta segreta - SEI, 1986;
- Traduzioni
- Lo scimmiottino, (Le Sagouin di François Mauriac), con Siepi dorate, Mondadori
Bibliografia
Studi
- La narrativa di Michele Prisco - Aurelio Benevento, De Luca, 1972;
- Invito alla lettura di Michele Prisco - Pompeo Giannantonio, Mursia, 1977;
- Michele Prisco - Giuseppe Amoroso, La nuova Italia, 1980;
- Narrativa e fortuna di Michele Prisco - Aurelio Benevento, Societa editrice napoletana, 1983;
- L'itinerario narrativo di Michele Prisco - Mario Pomilio, Centro d'arte e di cultura La scogliera, 1990;
- Michele Prisco - Aliberti, Carmelo Bastogi, 1993;
- Michele Prisco: narrativa come testimonianza - Aurelio Benevento, A. Guida, 2001;
- Incontro con l'autore Michele Prisco - Lorenza Rocco Carbone, Massa, 2000;
- Borghesia e letteratura: analisi semiosociologica dell'immaginario attraverso l'opera narrativa di Michele Prisco - Arnaldo Zambardi, Bulzoni, 2003;
- Appartenere alle parole. Michele Prisco uomo e scrittore, a cura di Simone Gambacorta, Galaad Edizioni, Giulianova (Teramo), 2017 (con interviste a Luca Desiato, Andrea Di Consoli, Giuseppe Lupo, Annella Prisco, Enzo Verrengia e Diego Zandel e con quattro scritti di Prisco sul suo mestiere di narratore).
Interventi su quotidiani e riviste letterarie:
- Giuseppe De Robertis, Tempo illustrato, 4 giugno 1949.
- Geno Pampaloni, Comunità, settembre 1949.
- Giorgio Petrocchi, Nuova Antologia, gennaio 1950.
- Mario Stefanile, Il Mattino, 5 marzo 1957.
- Carlo Bo, L'Europeo, 10 dicembre 1961.
- Carlo Salinari, Vie Nuove, 12 aprile 1962.
- Claudio Marabini, Il Resto del Carlino, 1º settembre 1965.
- Giacinto Spagnoletti, Il Messaggero, 16 dicembre 1969.
- Enrico Falqui, Il Tempo, 30 ottobre 1970.
- Luigi Baldacci, Epoca, 10 maggio 1961.
- Aldo Borlenghi, L'Approdo letterario, giugno 1972.
- Simone Gambacorta, A proposito di Michele Prisco. Un racconto di avvicinamento, Lottavo.it, 26 febbraio 2018.
Note
- ^ Queste notizie biografiche trovano riscontro, tra l'altro, nel profilo di Giacinto Spagnoletti: Michele Prisco, in Letteratura italiana, I Contemporanei, Milano, Marzorati, 1974, pp. 1045 - 1066.
- ^ Si veda l'annuncio al link https://www.premioteramo.it/index.php?id=2&itemid=24.
- ^ Tutte le fonti sono concordi nell'attribuire tale premio a Prisco, ma potrebbe trattarsi di un altro premio, visto che il suo nome non risulta nell'Albo d'Oro e che il premio francese Mediterraneo è stato fondato in data più recente.
- ^ Si veda l'Albo d'Oro: https://www.fondazionepremiocimitile.it/albo1
- ^ L'elenco non è esaustivo, non comprende tutte le prefazioni, postfazioni e presentazioni di testi di altri autori. Si veda in proposito il catalogo OPAC della Biblioteca Nazionale di Firenze.
Altri progetti
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