Monte Toc
Il Monte Toc (1.921 m) è una vetta dai fianchi dirupati situato in provincia di Pordenone tra la Val Gallina e la Val del Piave. È divenuto tristemente famoso per la frana caduta nella diga del Vajont che distrusse diverse frazioni di Erto e Casso e travolse Longarone.
Monte Toc | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Altezza | 1,921 m s.l.m. |
Catena | Dolomiti friulane (Alpi Carniche) |
Coordinate | 46°14′N 12°20′E |
Mappa di localizzazione | |
L'origine del nome
L'origine del nome proviene dalla parlata locale: la radice "Toc" in gran parte del triveneto significa "pezzo", ma in lingua friulana indica anche qualcosa di "guasto", "avariato", "sfatto", condividendo lo stesso etimo dell'aggettivo "Patoc" che peraltro significa "zuppo" o "marcio". Probabilmente pertanto venne così chiamato per la sua nota franosità, poiché tutto il versante sovrastante era di natura calanchiva.
Morfologia
La sua morfologia è prevalentemente di tipo dolomitico ed trova origine nell'era della glaciazione dove, successivamente,il torrente Vajont si scavò una profonda gola, sino a gettarsi nel Piave.
Storia
Le pendici del monte Toc erano più fertili rispetto al monte Salta, monte sul quale si trovano i paesi di Erto e Casso. I paesani infatti, attraversando i diversi ponti sul torrente Vajont, arrivavano a coltivare i propri campi, poi esporopriati e sommersi dalle acque. Alle pendici del versante del Toc, avevano luogo quattro mulattiere, tre ponti sul torrente Vajont e svariati sentieri oltre ad alcune località appartenenti al comune di Erto e Casso: Ceva, Liron, Prada e Spianada, evacuate durante l'erezione della Diga del Vajont. La Pineda e altre case appartenenti alle località sopracitate, furono successivamente spazzate via dallo smottamento stesso della montagna e dall'onda di piena che la frana provocò.