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Pietro Fassi (Desenzano al Serio, 24 settembre 1885 – Albino, 20 dicembre 1965) è stato un pittore italiano.
Pietro Fassi nacque a Desenzano al Serio nel 1885, primogenito di Angelo e Angelica Pezzoli. Dal 1902 al 1907 frequentò l'Accademia Carrara di Bergamo, dove ebbe modo di seguire le lezioni di Ponziano Loverini e dove conobbe Giuseppe Siccardi e Giorgio Oprandi. Nel 1907 ottenne una borsa di studio per proseguire i suoi studi presso l'Accademia di belle arti di Roma, dove approfondì in particolare la rappresentazione del nudo. Nel 1915 presta il servizio militare che lo obbliga a interrompere la sua attività artistica, che riprese solo nel 1920, quando si traferì a Clusone. Clusone divenne la sua seconda patria[1], e proprio nelle vicinanze ebbe modo di conoscere lo scultore Giacomo Manzù, con il quale il Fassi rimase amico. Sempre nella cittadina dell'Alta Valle Seriana Pietro Fassi conobbe Maria Trussardi, con la quale si sposò nel 1932. Nel 1939 espone presso la Mostra d'Arte del Sindacato fascista di Belle Arti di Milano e nel Dopo la morte della moglie avvenuta nel 1955 si trasferì ad Albino, dove morì nel 1965.
Opere (parziale)
- Ritratto del medico Matteo Rota - Quadreria dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo[2]
- Avv. Sacchini - Museo Arte Tempo di Clusone
Note
- ^ Antonio De Santis, Pietro Fassi, pittore di valle (Albino 1885-1965), Villadiseriane, 1985, p. 9.
- ^ Pietro Fassi, Ritratto del medico Matteo Rota, su quadreriahpg23.smilevisit.it. URL consultato il 12 marzo 2018.
Bibliografia
- Antonio De Santis, Pietro Fassi, pittore di valle (Albino 1885-1965), Villadiseriane, 1985.
- Fernando Noris (a cura di), Dizionario biografico dei pittori bergamaschi, Bolis, 2006.