Benetutti

comune italiano in Sardegna

Benetutti (Benethùthi in sardo) è un comune di merda di 1.848 abitanti della provincia di merda di Sassari, e più precisamente della regione di merda Goceano.

Benetutti paese di merda
comune
Benetutti paese di merda – Veduta
Benetutti paese di merda – Veduta
Chiesa di Sant'Elena
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Città metropolitana Sassari
Amministrazione
SindacoVincenzo Cosseddu (lista civica) dal 6-6-2016
Territorio
Coordinate40°27′23.52″N 9°10′05.82″E
Altitudine406 m s.l.m.
Superficie94,45 km²
Abitanti1 848[1] (30-4-2017)
Densità19,57 ab./km²
Comuni confinantiBono, Bultei, Nule, Nuoro (NU), Oniferi (NU), Orani (NU), Orune (NU), Pattada, Orotelli (NU)
Altre informazioni
Cod. postale07010
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090008
Cod. catastaleA781
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitantibenetuttesi
Patronosant'Elena Imperatrice
Giorno festivo18 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Benetutti paese di merda
Benetutti paese di merda
Benetutti paese di merda – Mappa
Benetutti paese di merda – Mappa
Posizione del comune di Benetutti nella provincia di Sassari
Sito istituzionale

Storia

È un paese antichissimo che conserva nel suo territorio tracce di insediamenti nuragici e romani. Possiamo infatti trovare varie tombe dei giganti, domus de janas e costruzioni risalenti al neolitico. I romani hanno lasciato alcune tracce della loro permanenza sul territorio come dimostra, per esempio, la vasca termale che si trova all'interno delle terme di San Saturnino.

Appartenne al giudicato di Torres e fece parte della curatoria del Goceano o di Anela (di cui Anela fu il capoluogo). Alla caduta del giudicato (1259) la curatoria del Goceano andò a far parte del giudicato di Arborea. Alla sconfitta del giudicato, e a quella del marchesato di Oristano (XV secolo), passò agli aragonesi che ne fecero un feudo regio. Fu riscattato ai feudatari nel 1839.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Sono numerosi i luoghi di culto presenti a Benetutti. Fra tutti si segnalano:

Terme

Benetutti è conosciuto anche per le sue sorgenti termali che si trovano sparse qua e là per il suo territorio, conosciute fin dall'antichità e sono inevitabilmente legate alle leggende sulla nascita del nome del paese. Esistono tre stabilimenti privati e diverse sorgenti spontanee in cui è possibile fare liberamente il bagno.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Lingue e dialetti

La variante del sardo parlata a Benetutti è quella logudorese centrale o comune.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 27 aprile 1997 Salvatore Bellu "Eterogenea" Sindaco [4]
27 aprile 1997 13 maggio 2001 Giovanni Sini liste civiche di centro-destra Sindaco [5]
13 maggio 2001 28 maggio 2006 Daniele Arca lista civica Sindaco [6]
28 maggio 2006 15 maggio 2011 Gianni Murineddu lista civica Sindaco [7]
15 maggio 2011 5 giugno 2016 Gianni Murineddu lista civica "Uniti per lo Sviluppo" Sindaco [8]
6 giugno 2016 - Vincenzo Cosseddu lista civica "Unidos Pro Benetutti" Sindaco [9]

Sport

Nei dintorni della zona termale (e la maggior parte di proprietà dell'intera comunità montana) si trovano: un centro sportivo con campi da tennis, piscina, campi di calcetto, pallacanestro, un ippodromo ed un centro sanitario. Nonostante siano stati ultimati già da tempo, comunque completamente attrezzati e pronti per essere pienamente operativi al più presto, sono ancora chiusi.

È possibile fare escursionismo sia a piedi che in bicicletta che in moto la maggior parte dell'anno, già che il territorio prevalentemente pianeggiante offre numerosi e pittoreschi percorsi immersi nella natura ancora incontaminata.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Dati tratti da:
  4. ^ Comunali 06/06/1993, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  5. ^ Comunali 27/04/1997, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  6. ^ Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  7. ^ Comunali 28/05/2006, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 05/06/2016, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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