Storia

Il nome "Rolleiflex" è comunemente usato per riferirsi alla linea di fotocamere reflex biottiche (Twin Lens Reflex - TLR) della Rollei. Per alcuni decenni fu in commercio anche una linea derivata destinata ai fotografi dilettanti, la Rolleicord. Tuttavia sono stati prodotti con il marchio Rolleiflex anche una varietà di TLR e SLR (Single Lens Reflex) in medio formato e messa a fuoco zonale, SLR da 35 mm, nonché apparecchi digitali. La serie Rolleiflex con rullino in formato 120 è stata commercializzata principalmente per fotografi professionisti. Le fotocamere Rolleiflex hanno utilizzato formati di pellicola 117 (Rolleiflex Original), 120 (Standard, Automat, Letter Models, Rollei-Magic e T model), e 127 (Baby Rolleiflex). Le fotocamere biottiche Rolleiflex si distinguono per la loro eccezionale qualità costruttiva, le dimensioni compatte, il peso modesto (rispetto alle ingombranti fotocamere dello stesso periodo), la qualità ottica superiore, la luminosità del mirino, la durata, la semplicità ed una meccanica affidabile. Erano popolari e ampiamente imitate: gli obiettivi di lunghezza focale di 7,5 cm di altissima qualità, prodotti da Zeiss e Schneider, permettevano di costruire una fotocamera più piccola, leggera e compatta rispetto ai loro imitatori. Gli apprezzati obiettivi Zeiss Planar f2.8 e Schneider Xenotar, entrambi con lunghezza focale di 80 mm e luminosi confronto alla concorrenza, sono entrambi ottiche allo stato dell'arte. Il meccanismo meccanico della manovella di caricamento della pellicola,unico per le Rolleiflex Automat e le fotocamere modello Letter, era robusto e intelligente, rendendo semiautomatico e veloce il caricamento della pellicola: questo meccanismo avviava automaticamente il contatore delle esposizioni, auto-spaziava le 12 o (nelle successive fotocamere modello F) 24 esposizioni e caricava l'otturatore; il tutto con meno di un giro completo del rullo di avanzamento della pellicola. Questo rendeva le fotocamere modello Rolleiflex Automat/Letter molto ricercate per le riprese di azioni veloci, come la fotografia di strada. Una vasta gamma di accessori ha trasformato questa fotocamera in un sistema fotografico completo: testa panoramica, paraluce, lenti per ripresa ravvicinata (close-up) con correzione di parallasse, filtri per la correzione del colore, il miglioramento del contrasto ed effetti speciali, montati sull'obiettivo con una baionetta a sgancio rapido, nonché un attacco del treppiede anch'esso a sgancio rapido. Alcuni fotografi professionisti, dilettanti e artistici continuano ad usare le fotocamere Rolleiflex biottiche con pellicole invertibili a colori e negativi a colori o in bianco e nero. I successivi modelli letter f2.8 e f3.5 (con obiettivi Planar o Xenotar) sono molto richiesti nel mercato dell'usato ed hanno il prezzo più alto.[2] Storicamente erano disponibili fotocamere con cinque lunghezze focali, che comprendevano la Rollei-Wide grandangolare da 5,5 cm, la Baby Rollei da 6,0 cm, 7,5 cm (f:3,5), 8,0 cm (f:2,8) e la Tele-Rolleiflex con un teleobiettivo 13,5 cm (uno Zeiss Sonnar f:4). Sebbene tutte queste fotocamere possano essere tuttora ottime fotocamere per un effettivo utilizzo da parte dei fotografi, per molti modelli Rolleiflex esiste anche un fiorente mercato come oggetti da collezione, e ciò fa salire (e di molto per alcuni modelli) il prezzo finale pagato, in particolare in Giappone. Le fotocamere Rolleiflex di medio formato hanno continuato a essere prodotte fino al 2014 da DHW Fototechnik, una società fondata da ex dipendenti di Franke & Heidecke. [3] DHW Fototechnik ha annunciato due nuove fotocamere Rolleiflex e un nuovo otturatore elettronico per la fiera di settore Photokina 2012. [4] La società ha presentato istanza di insolvenza nel 2014 ed è stata sciolta nell'aprile 2015, ponendo fine a qualsiasi ulteriore produzione: l'attrezzatura per la produzione in fabbrica e le rimanenti scorte di parti sono state messe all'asta a fine aprile 2015. Una piccola azienda è stata creata di nuovo con gli ex dipendenti di DHW Fototechnik nella stessa locazione, sotto il nome di DW Photo. [5] DW Photo si concentra sulla produzione di reflex medio formato Rolleiflex Hy6 mod2 (digitali ed a pellicola) e l’assistenza per le fotocamere esistenti, compresa la fornitura di aggiornamenti firmware e hardware. [6]

Tipo di modalità
trasmissiva
 Codifica di trama 
della modalità
trasmissiva (ms)
Configurazione
 della modalità
trasmissiva
 Tasso di 
Frammentazione
 Dimensione del 
pacchetto di rete
(bit)
 Velocità di trasmissione 
(bit/secondo)
 HF Fixed Frequency  112,5 1-6 1-3 168 - 1.368 1.493 - 4.053
 HF Fixed Frequency  112,5 8-18 1 160 - 1.080 1.422 - 9.600
 HF Frequency Hopping  112,5 1-4 1 96 - 240  
 UHF Fixed Frequency  48 1 1-3 608 - 1.824 12.667
 UHF Frequency Hopping  classificato 1-4 1 464 classificato

Network Cycle Structure (NCS) - ("Struttura del ciclo di rete")

La Network Cycle Structure (NCS) definisce il protocollo TDMA per ciascuna rete NILE. Il tempo è diviso in periodi di durata fissa chiamati minislot, la cui durata varia a seconda del tipo di modalità trasmissiva adottata.

I periodi di tempo chiamati timeslot sono un numero intero di minislot, che possono essere di dimensioni diverse entro limiti specifici. Un timeslot è assegnato a una specifica unità NILE o è un periodo di inserimento prioritario (PI). Un'unità può trasmettere solo nei timeslot a lei allocati o, per certi messaggi ad alta priorità, può trasmetterli anche in un timeslot di applicazione dell'inserimento prioritario. Ciò garantisce che ogni unità abbia l'opportunità di trasmettere almeno una volta in un determinato periodo di tempo, chiamato Network Cycle Time (NCT) ("Tempo di ciclo di rete").

L'NCT è il numero di minislot che formano il ciclo di rete (somma della lunghezza di tutti i timeslot). Ad esempio può essere di 40 minislot, tuttavia questo può variare fino a un massimo di 1024.

Quando una rete è operativa, l'NCS viene indicato come Operational NCS (ONCS) ("NCS operativo"). Il Link 22 ha la capacità di modificare l'ONC. Questa funzionalità è denominata Dynamic TDMA (DTDMA). La SNC può anche modificare l'ONC fornendone uno nuovo.

Un NCS può essere definito dai pianificatori nell'OLM. I pianificatori prendono in considerazione il numero di messaggi tattici al secondo che un'unità deve trasmettere ("Capacity Need"), compreso il traffico di rilancio ("relay") e quanto tempo può attendere tra le trasmissioni (Access Delay - "Ritardo di accesso"). Quando l'NCS è definito nell'OLM, il DLP inizializzerà la rete con l'NCS fornito, che diventerà quindi l'NCS operativo.

La SNC può anche calcolare un NCS, nel qual caso devono essere forniti il Capacity Need e l'Access Delay per ciascuna unità nella rete. La SNC utilizza anche altri due parametri (Tolerance and Efficiency - "Tolleranza ed Efficienza") nel suo calcolo, che consente la generazione di un NCS ottimizzato che non soddisfa tutte le richieste di capacità in ingresso e ritardo di accesso solo quando è fisicamente impossibile farlo.

I tipi di modalità trasmissive, le loro impostazioni e le percentuali di frammentazione influenzano tutti la dimensione dei timeslot in un NCS.

Inizializzazione

Ogni unità nella Link 22 Super Network utilizza gli stessi parametri fondamentali ("Fundamental Link 22 Parameters") per eseguire l'inizializzazione. Questi parametri sono specificati nell'OLM. Ciò riduce significativamente il volume dei dati di configurazione che devono essere distribuiti dal sistema. In effetti, il Link 22 può essere inizializzato e può trasmettere messaggi tattici su una rete NILE nel momento in cui la rete deve iniziare, senza necessità di comunicazioni preliminari sulla rete.

L'inizializzazione consiste delle seguenti due parti.

  • inizializzazione dell'unità NILE
  • inizializzazione di rete

I sottosistemi dell'unità Link 22 devono essere inizializzati per primi, prima che possa essere inizializzata qualsiasi rete. Le informazioni sulla configurazione dell'hardware devono essere fornite alla SNC dal DLP. Inoltre, il DLP deve fornire i parametri fondamentali del Link 22 in modo che la SNC possa inizializzare i propri dati interni.

Quando l'inizializzazione della SNC è completa, il DLP può iniziare ad inizializzare le singole reti NILE. L'OLM può specificare uno dei due tipi di inizializzazione;

  • l'inizializzazione rapida (nota come Short Network Initialization - "Inizializzazione di rete breve")
  • un'inizializzazione che richiede la verifica delle condizioni ambientali prima di consentire la generazione di traffico tattico (noto come Initialization with Probing - "inizializzazione con sondaggio").

L'Inizializzazione di rete breve può utilizzare un NCS definito nell'OLM o consentire al SNC di calcolare l'NCS in base ai parametri Capacity Need ed Access Delay descritti sopra.

Se l'unità ha mancato l'ora di avvio per l'inizializzazione della rete, dovrebbe collegarsi alla rete eseguendo il protocollo LNE (Late Network Entry). Questo fornisce all'unità i parametri correnti, che potrebbero essere cambiati da quando la rete è stata inizializzata.

Network Management - ("Gestione della rete")

Il Link 22 è stato progettato utilizzando quanto appreso dall'esperienza dell'utilizzo del Link 16, per operare con una gestione semplice e automatizzata. Il risultato è che è molto più semplice pianificare e operare rispetto al Link 11 o al Link 16.

Il Link 22 ha funzioni di gestione della rete automatizzate che richiedono un minimo di interazione con l'operatore, se non addirittura nessuna. Queste funzioni sono controllate dalla trasmissione dei messaggi di Network Management ("gestione della rete"). Ogni unità può definire se rispondere o meno automaticamente, e se eseguire o meno automaticamente, ciascuna delle funzioni di gestione della rete.

Il link 22 specifica due ruoli di gestione della rete. Per ogni ruolo, un'unità di standby assume automaticamente quel ruolo se l'unità che esegue o ha assegnato quel ruolo si guasta o non è più presente. La nuova unità di gestione nomina immediatamente una nuova unità di riserva. Il sistema continuerà quindi a funzionare senza la presenza delle unità originariamente nominate per svolgere questi ruoli di gestione e funzionerà anche se nessuna unità sta eseguendo i ruoli. Dopo l'avvio del sistema Link 22, la Super Network Management Unit (SNMU) ("Unità di gestione della super-rete") ha la responsabilità di gestione complessiva per l'intera Super Network. Le unità di gestione di rete (NMU) hanno la responsabilità di gestione solo per la loro particolare rete NILE. La SNMU può ordinare agli NMU di eseguire le loro funzioni di gestione della rete. La SNMU può essere la NMU per le reti su cui è attiva. Una NMU può essere la NMU di più di una rete.

L'SNMU e, in alcuni casi, la NMU, possono ordinare alcune modifiche di gestione al sistema Link 22, incluso quanto segue.

  • Avvio di una nuova rete NILE
  • Arresto di un'unità NILE
  • Arresto di una rete NILE
  • Arresto dell'intera Super rete
  • Ottimizzazione delle prestazioni della rete
  • Controllo dei ruoli di gestione
  • Partecipazione ad una rete
  • Gestione dello stato di silenzio radio
  • Gestione dello stato della chiave di crittografia

Altre funzioni di gestione non richiedono l'uso di un ordine, ma richiedono la trasmissione di un messaggio per avviare la modifica:

  • Gestione della potenza radio
  • Gestione della Directory della Super rete
  • Segnalazione dei dati di monitoraggio
  • Segnalazione di dati statistici

Inserimento in una rete

Un'unità che arriva dopo che la Super Network è stata avviata può ancora inserirsi attivando il protocollo LNE (Late Network Entry). Questo protocollo fornisce all'unità i parametri più recenti, necessari per unirsi alla rete. Il protocollo viene avviato dall'operatore e di solito è completamente automatico, con i progressi del protocollo resi disponibili all'operatore. Un'unità NILE può entrare in una rete in uno dei tre modi seguenti.

  • Inactive Join ("Inserimento da inattivo"): l'unità vuole entrare in una rete quando non è membro attivo di alcuna rete NILE
  • Active Join ("inserimento da attivo"): l'unità vuole entrare in una rete quando è già membro attivo di almeno un'altra rete NILE
  • Silent Join ("Inserimento silenzioso"): un'unità che non è un membro attivo di alcuna rete NILE e desidera ascoltare la rete senza effettuare alcuna trasmissione

Resilienza

Il sistema Link 22 è progettato per essere resiliente. Se si verificano errori, li gestisce e tenta di continuare a funzionare. Un'unità che partecipa a più reti NILE può avere un guasto su una rete mentre continua a operare sulle altre reti. Un'unità è in grado di gestire la chiusura o l'arresto di una rete e il riavvio della rete dopo che l'hardware è stato ripristinato, senza intaccare le altre reti. Quando la connettività cambia, probabilmente a causa della perdita di un'unità o del guasto delle apparecchiature, il rilanciatore prende automaticamente in considerazione questo evento e modifica il routing dei messaggi nel tentativo di mantenere la probabilità che arrivino ai loro destinatari.

Il Link 22 ritrasmette automaticamente i messaggi per garantire che la qualità del servizio richiesta (Reliability) venga raggiunta quando possibile. Ciò elimina la necessità per il DLP di eseguire trasmissioni ridondanti e riduce al minimo l'utilizzo della larghezza di banda. Le ritrasmissioni sono sempre collocate in diversi pacchetti sulla rete in modo che la perdita di un singolo pacchetto non possa causare la perdita di tutte le trasmissioni ripetute. La trasmissione sulle reti NILE è controllata dalla struttura TDMA, che è nota a ciascuna unità, quindi la perdita di qualsiasi unità non influisce sulla capacità delle unità rimanenti di continuare a funzionare. Praticamente tutte le funzioni (chiamate protocolli distribuiti) lavorano in questo modo, quindi non esiste un singolo punto di guasto. Alcune unità svolgono ruoli speciali, ma la perdita di queste unità non è disastrosa per il funzionamento del Link 22. Qualsiasi unità che stia eseguendo uno dei ruoli speciali deve assicurarsi di avere sempre un'unità di riserva disponibile per assumere il ruolo nel caso in cui la l'unità venga persa o il sistema Link 22 non funzioni. Un sistema di standby che rilevi un ruolo deve garantire che venga definito un nuovo standby. I messaggi vengono scambiati tra le unità e la perdita di ricezione da parte dell'unità di un certo ruolo farà in modo che la relativa unità di standby attivi il protocollo Role Takeover di acquisizione del ruolo mancante. Allo stesso modo, se l'unità di ruolo perde la ricezione dalla sua unità di standby, assegnerà il ruolo di standby ad un'altra unità.

La risoluzione dei problemi a livello di unità, rete o Super rete è abilitata dal riporto o il monitoraggio di dati statistici. La SNC di ogni unità convalida anche tutti i dati dei messaggi inviati ad esso dal DLP prima di elaborare il messaggio e segnala il successo o il fallimento di ciascun messaggio al DLP. Se la convalida fallisce, la SNC fornisce anche dettagli sul perché il messaggio ha fallito la convalida.

Gestione della congestione

La gestione della congestione viene eseguita automaticamente in vari modi. Il routing dei messaggi utilizzerà percorsi alternativi per ridurre al minimo la congestione. Quando il Dynamic TDMA (DTDMA) è abilitato, un'unità non congestionata può donare capacità di trasmissione di riserva a un'unità congestionata. Ciò influisce sull'assegnazione dei timeslot all'interno dell'ONC, ma non influisce sull'NCT. Tutto ciò si verifica automaticamente, senza necessità di azioni di operatore o DLP.

La NMU può modificare l'ONCS per ridistribuire la capacità. Questa funzione, denominata Network Reconfiguration ("riconfigurazione di rete"), causa un'interruzione della rete minima o nulla. La NMU fornisce o fa sì che la SNC generi un nuovo NCS, che può avere un NCT diverso. In caso di riconfigurazione corretta, l'NCS diventa il nuovo ONCS. I parametri delle modalità trasmisssive possono essere modificati dall'unità NMU nel tentativo di aumentare la capacità disponibile della rete. Ciò richiede che la rete sia temporaneamente messa in pausa e reinizializzata con nuovi parametri, il che provoca una piccola interruzione delle operazioni di rete. Questa procedura è chiamata Network Re-Initialization ("re-inizializzazione della rete").

La NMU può facoltativamente fornire o indurre la SNC a generare un nuovo NCS, che può avere un NCT diverso. In caso di re-inizializzazione riuscita, l'NCS diventa il nuovo ONCS. La congestione delle unità deriva da due fonti:

  • i messaggi che la DLP richiede di trasmettere
  • i messaggi ricevuti da altre unità che devono essere inoltrati per garantire che vengano ricevuti dai loro destinatari

Il DLP ha il pieno controllo sui messaggi che ha richiesto di essere trasmesso. Il DLP potrebbe eliminare le richieste selezionate per ridurre la congestione e potrebbe ridurre la velocità delle richieste di trasmissione. I messaggi tattici che vengono trasmessi normalmente non sono sotto il controllo del DLP. In caso di elevata congestione, tuttavia, il DLP può essere informato dei messaggi di inoltro e decidere se desidera eliminarli. Quest'ultima risorsa riduce la congestione, ma influisce anche sulla consegna dei messaggi. Questo processo decisionale si chiama Relay Flow Control ("controllo di flusso del rilancio").

Sezione C: Vantaggi

 
Un gruppo di unità navali della NATO, tipici utilizzatori del Link 22

Il Link 11 è un vecchio Data Link tattico che non offre più le capacità e le prestazioni richieste dalla comunità operativa odierna.

Il Link 16 è un Data Link tattico complesso e robusto che tenta di soddisfare i requisiti operativi attuali, ma è ancora basato su una tecnologia ragionevolmente superata: non offre concetti operativi derivati ​​di recente, richiede una pianificazione complessa ed è difficile da gestire.

Il Link 22 offre la tecnologia più recente e utilizza prodotti commerciali non dedicati (COTS). Fornisce una suite di funzioni sofisticate, semplice da utilizzare, che richiede una minima interazione da parte dell'operatore e che le consente di essere utilizzata sia come Data Link tattico stand-alone o in un ruolo complementare con il Link 16. Il Link 22 migliora in modo significativo la capacità di Data Link tattici della NATO e soddisfa la crescente necessità odierna di interoperabilità garantita all'interno delle operazioni congiunte alleate.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Link 11.

Il Link 11 esiste dalla metà degli anni '50. È stato concepito per supportare un numero limitato di unità che svolgono principalmente un ruolo Anti-Air Warfare (AAW) su una singola rete. Nell'uso normale (Roll Call) una rete Link 11 è controllata da una Net Control Station - NCS, che a sua volta esegue il polling di ciascuna unità per richiedere una trasmissione. Quando ciascuna unità viene interrogata, trasmette i suoi dati senza prioritizzarli, quindi nessuna unità può essere interrogata fino a quando l'unità trasmittente non completa le sue trasmissioni. Un'unità non può trasmettere finché non viene interrogata.

Il Link 22 è stato progettato principalmente come Data Link tattico marittimo per la guerra anti-superficie e subacquea, anche se, come il Link 16, supporta tutti gli ambienti di battaglia.

Segue un confronto tra le principali caratteristiche del Link 11 e del Link 22:    

Link 11 Link 22
Allocazione della trasmissione col metodo Roll Call ("chiamata rotante")
  • Aumento dei tempi di ciclo di rete a causa di un numero crescente di unità partecipanti (PU) e tracce.
  • Esteso ritardo di accesso
Usa la modulazione TDMA, che fornisce un accesso deterministico alla rete
  • La prioritizzazione dei messaggi garantisce che i più importanti vengano trasmessi prima dei meno importanti
Nessun modo di trasmettere informazioni urgenti L'uso di timeslot con Priority Injection ("inserimento prioritario") nella struttura TDMA può essere utilizzato per minimizzare i ritardi nella trasmissione di informazioni urgenti
Numero of partecipanti limitato (max. 62) Più unità possono collegarsi (max. 125)
Permette solo un'area di operazioni restrittiva, basata sulla portata radio delle singole piattaforme e, cosa più importante, sul suo metodo di segnalazione della propria posizione e di quello delle sue tracce, in base alla sua distanza da un Data Link Reference Point (DLRP) ("punto di riferimento del Data Link"). Questi fattori limitano l'utilizzo del Link 11 in aree estese di responsabilità ed impediscono anche le operazioni in zone polari. Usa il Worldwide Geodetic System (WGS-84) ("sistema geodetico mondiale"), come il Link 16, quindi non ha limitazioni. Ogni unità NILE può operare simultaneamente su 4 reti al massimo; una Super Network può essere composta da fino ad 8 reti. Questa flessibilità aumenta di molto l'area di operazioni
Tutte le unità devono essere in connettività radio (RF) con la Net Control Station - (NCS) ("stazione di controllo di rete"): ciò limita nuovamente l'area di operazioni L'uso dei protocolli di routing e relay ("rilancio") aumenta notevolmente l'area di operazioni, anche quando si utilizza il mezzo trasmissivo UHF in Line-of-Sight (LOS) ("linea di vista")
È relativamente facile da intercettare, a causa di punti deboli nella sicurezza del sistema È più difficile da intercettare e qualsiasi tentativo di intercettazione è più facile da rilevare, grazie a funzionalità come la crittografia basata sul tempo
È relativamente facile disturbare una singola rete HF o UHF a frequenza fissa Una singola rete HF o UHF a frequenza fissa può ancora essere disturbata; tuttavia, avendo più reti è più difficile disturbarle tutte contemporaneamente. L'uso di modalità trasmissive a salto di frequenza rende molto più difficile lo jamming
Il livello di crittografia non è sufficiente per difendersi dalla potenza di elaborazione dei computer moderni Utilizza lo stesso chip crittografico del Link 16. La tecnologia Crypto viene aggiornata per soddisfare i requisiti futuri
La perdita della Net Control Station (NCS) causa il collasso dell'intera rete Non usa una singola stazione di controllo di rete. È progettato senza un singolo punto di guasto
La precisione dei messaggi della Serie-M del Link 11 è inadeguata per le moderne esigenze di targeting ("fuoco sul bersaglio"). Gli elementi di dati sono progettati con intervalli e granularità migliorati utilizzando lo stesso dizionario di dati del Link 16
Le forme d'onda disponibili limitano le comunicazioni in cattive condizioni RF (come accade nelle regioni polari) Usa una varietà di forme d'onda più robuste. In cattive condizioni è possibile utilizzare una codifica avanzata per mantenere comunque la comunicazione, anche se a discapito della velocità effettiva
I messaggi della Serie-M sono difficili da tradurre, rendendo complesso l'inoltro dei dati tra diversi link Il Link 22 fa parte della famiglia di messaggi della Serie-J, utilizza lo stesso dizionario di dati del Link 16 e rende quindi la traduzione e l'inoltro relativamente facili rispetto al Link 11
Larghezza di banda limitata (1.800 bit/s per il link veloce e 1.090 bit/s per quello lento) Ha una gamma di larghezze di banda disponibili a seconda della codifica e del supporto, ad esempio per frequenza fissa: HF 1.493 - 4.053 bit/s oppure UHF 12.666 bit/s
  Lo stesso argomento in dettaglio: Link 16.

Sebbene supporti tutti i tipi di ambiente operativo, il Link 16 è principalmente un Data Link tattico per anti-air warfare - AAW ("lotta antiaerea"). Il Link 22 è principalmente un Data Link tattico marittimo, progettato per integrare le operazioni del Link 16.

  • Il Link 16 supporta una singola rete UHF. Dal momento che l'UHF è una banda solamente in Line-of-Sight - LOS ("linea di vista"), le unità Link 16 possono richiedere il supporto di un rlianciatore aereo. Il Link 22 funziona sia su HF che su HF / UHF con funzioni di rilancio automatico per ridurre la necessità di unità di rilancio aeroportate.
  • La caratteristica di salto di frequenza veloce del Link 16 neutralizzano gli effetti del jamming, rendendo estremamente difficile il suo disturbo. La rete a frequenza fissa Link 22 HF / UHF può essere disturbata. Tuttavia, le sue reti multiple potrebbero essere più difficili da bloccare contemporaneamente.
  • Nel Link 16, la gestione della rete può essere complessa e difficile da pianificare e operare. Nel Link 22, la gestione della rete è più automatizzata e include funzionalità come l'allocazione dinamica della larghezza di banda.
  • Sia Link 16 che Link 22 utilizzano lo standard dei messaggi della famiglia Serie-J
  • Sia Link 16 che Link 22 utilizzano la numerazione degli indirizzi delle unità partecipanti a 15 bit
  • Sia Link 16 che Link 22 utilizzano la numerazione delle tracce a 19 bit
  • Sia Link 16 che Link 22 utilizzano il sistema geodetico mondiale (WGS-84)
  • Per il Link 16, la velocità di trasferimento dei dati è compresa tra 26.8 kbit/s (26.880 bit/s) e 107.5 kbit/s (107.520 bit/s), a seconda della struttura di impacchettamento dei dati. Per il Link 22, la velocità di trasferimento dati in frequenza fissa UHF è 12.7 kbit/s (12.666 bit/s). Il Link 22 può utilizzare più reti per un flusso di dati per aumentare la velocità di trasferimento dei dati.

Confronto della velocità di trasferimento dei dati

Le velocità dati (massime) mostrate nelle figure sono quelle disponibili per la trasmissione dei dati tattici, dopo che sono stati presi in considerazione i costi generali di basso livello (Error Detection And Correction - EDAC "bit di rilevamento e correzione degli errori", bit di sincronizzazione, ecc.).

Link 11 Link 22 Link 16
Banda di frequenza HF / UHF HF UHF UHF
Intervallo di frequenza  [MHz]     1.5 – 30 225 – 400 960 – 1.215
Larghezza di banda  [KHz]   3 3 25 3.000
Salto di frequenza No No Si
Velocità di trasmissione  [bit/s] 1.364 o 2.250 640 – 9.600 12.667 26.880 * N = {1,2,4}

Il Link 22 completa il Link 16 fornendo un'ulteriore larghezza di banda in altri intervalli di frequenza e in particolare fornendo le funzionalità Beyond-Line-of-Sight BLOS ("oltre la linea di vista") ed il rilancio automatico.

Sezione D: Acquisizione

Dall'architettura del Link 22 si può vedere che è necessario acquisire i seguenti componenti per aggiungere la capacità di Link 22 ad una piattaforma.

  • Sistema di interfaccia operatore (TDS / DLP)
  • Hardware del processore System Network Controller - SNC (“Controllore del sistema di rete”). 
  • Link-Level COMSEC (LLC) ("sistema cifrante a livello di link")
  • Signal Processing Controller (SPC) ("Controllore di elaborazione del segnale")
  • Sistema radio
  • Hardware sorgente di Time-Of-Day (TOD) ("orologio di riferimento")
  • Cavi di connessione ed apparecchiature
  • Parti di ricambio

Ogni articolo elencato sarà discusso ulteriormente. Anche i pezzi di ricambio logistici devono essere acquisiti per fornire un livello adeguato di copertura in caso di guasto dell'unità.

Sistema di interfaccia operatore (TDS / DLP)

Il Data Link Processor (DLP) è collegato (o ne fa parte) al Tactical Data System (TDS) ("Sistema dei dati tattici") dell'unità NILE. Il DLP elabora i messaggi tattici ricevuti e genera messaggi tattici per la trasmissione, in conformità ai requisiti nazionali dell'unità. Se il Link 22 deve essere aggiunto ad un'interfaccia operatore esistente o TDS, potrebbe essere possibile incorporare le funzioni TDS / DLP del Link 22 all'interno del sistema esistente; in caso contrario, sarà necessario un nuovo processore per eseguire le funzioni. Tuttavia, se il sistema esistente dispone di interfacce di Data Link non utilizzate, potrebbe essere possibile collegare il Link 22 al sistema esistente utilizzando un'interfaccia di Data Link di riserva. In questo caso, è necessario acquistare un sistema gateway che converta dal formato link esistente a Link 22.

Hardware del processore SNC

Il software SNC richiede un computer per eseguire il codice. Questo di solito è un hardware di tipo Personal Computer (PC), che utilizza i sistemi operativi Windows o Linux. Il software SNC è scritto in Ada 95 ed è facilmente trasportabile su altre piattaforme, purché vi sia presente un compilatore compatibile con Ada 95. Il computer non richiede una significativa potenza del processore e qualsiasi processore tecnologico disponibile è sufficiente. Come guida, un processore da 1 GHz con un GByte di memoria è più che adeguato. Il processore deve supportare almeno una connessione Ethernet (preferibilmente 100 Mbit/s) ma, a seconda della configurazione, potrebbero esserne necessarie due. Il processore richiede un po 'di spazio per il sistema operativo, l'eseguibile SNC e il software di interfaccia TOD. Le possibili configurazioni includono una custodia per backplane VME con alimentatore e scheda processore VME o un PC industriale installabile su rack. 

Una singola LLC può gestire più reti a seconda del tipo di mezzo trasmissivo. Il sistema può utilizzare un massimo di quattro LLC (che sarebbero una LLC per rete), ma questa sarebbe una configurazione insolita.

Un sistema tipico impiegherà una LLC quando vengono distribuiti fino a quattro HF o due UHF o una UHF e tre reti HF. Se vengono implementate più di due reti UHF, sono necessarie due LLC. Associato alla LLC e al processo del suo caricamento con le chiavi di cifratura, dovrebbe essere acquisito dall'agenzia crittografica nazionale un Data Terminal Device - DTD ("apparato terminale dati"), che viene utilizzato per caricare le chiavi nella LLC.

A seconda del metodo di distribuzione delle chiavi utilizzato, potrebbe essere necessario un lettore di nastri di carta KOI-18. È possibile distribuire chiavi crittografate come file PC, nel qual caso sarà necessario un cavo seriale speciale per caricare il file da un PC nel DTD. L'attuale LLC è un'unità da 19" installabile su rack. Il produttore si riferisce alla LLC come KIV-21 / LLC.

Signal Processing Controller (SPC) ("Controllore di elaborazione del segnale")

È richiesto un SPC per ogni rete / mezzo trasmissivo su cui l'unità deve operare. Un singolo SPC può essere configurato per utilizzare supporti diversi. Un'unità hardware SPC può contenere più di un SPC[1].

I mezzi trasmissivi a salto di frequenza sono supportati anche in un SPC separato o integrati in una radio a salti di frequenza. Gli SPC HF e UHF a frequenza fissa erano disponibili in chassis rack da 19", con due di essi contenenti schede VME che potevano essere montate su un backplane VME opportunamente configurato. La frequenza radio e il controllo della potenza da parte dell'SPC sono facoltativi. Fare riferimento alle specifiche dei produttori SPC per determinare le opzioni disponibili con le radio supportate.    

Sistema radio

Per ciascuno dei tipi di mezzo trasmissivo che verranno utilizzati è richiesto un sistema radio appropriato, che si compone di quanto segue.

  • Radio
  • Amplificatore di potenza e alimentazione
  • Unità di sintonizzazione dell'antenna
  • Antenna
  • Hardware di montaggio dell'antenna e infrastruttura di cablaggio

La radio, l'amplificatore di potenza e l'alimentazione possono essere una singola unità a seconda della potenza di uscita richiesta. Maggiore è la potenza di uscita, più è probabile che saranno necessarie unità separate. Uno degli obiettivi del programma NILE era di poter riutilizzare le moderne apparecchiature radio e le antenne del Link 11. Se ve ne sono disponibili, ciò ridurrebbe l'attrezzatura che deve essere acquisita.    

Sorgente di Time-Of-Day - TOD ("Orologio di riferimento")

Il Link 22 deve essere fornito con il tempo universale coordinato (UTC) che, se non già disponibile sulla piattaforma, deve essere acquisito. Il TOD deve essere fornito a DLP, SNC, SPC e radiofrequenze, se in dotazione. L'input TOD consigliato per gli SPC è il formato Extended Have Quick definito nello STANAG 4430. L'SNC viene fornito con un'applicazione separata (Read TOD) che accetta in input un Brandywine serial 485 ed 1 impulso al secondo (pps), in conformità con lo STANAG 4430[2].

Il software Read TOD può essere personalizzato per fornire al SNC il tempo appropriato, come descritto nella sezione 3 del [NRS IDD]. Il TDS può anche richiedere un tempo preciso per garantire la sincronizzazione tra tutti i sottosistemi. Se non è disponibile una fonte più precisa, è possibile utilizzare il Global Positioning System (GPS). L'hardware TOD basato su GPS è normalmente costituito da quanto segue:

  • Antenna GPS e hardware di montaggio
  • Cablaggio dall'antenna GPS al ricevitore GPS
  • Ricevitore GPS e generatore di codici temporali
  • Link dei cavi per fornire il codice temporale al sistema
  • Schede del codice temporale per i computer SNC e DLP

Le apparecchiature devono essere alloggiate in appositi armadi, adatti all'ambiente in cui l'apparecchiatura deve essere installata. Se deve essere installato in uno o più contenitori dipenderà dal sito e dal modo in cui le apparecchiature di comunicazione sono solitamente configurate su tale piattaforma. Ogni set di apparecchiature richiede energia ed un appropriato sfogo per il raffreddamento.

I componenti dell'architettura Link 22 devono essere interconnessi tramite appropriati dispositivi di cablaggio e comunicazione. L'interfaccia DLP-to-SNC e l'interfaccia SNC-to-LLC utilizzano entrambi Transmission Control Protocol / Internet Protocol (TCP/IP). Se TCP/IP sta comunicando all'interno di un processore, non è richiesto alcun cablaggio per l'interfaccia, il che sarebbe il caso in cui DLP e SNC fossero in esecuzione sullo stesso processore. Quando si trova invece su apparecchiature o processori separati, TCP / IP può utilizzare molti tipi di interfacce di rete. L'interfaccia LLC utilizza Ethernet e quindi l'interfaccia SNC-to-LLC deve essere Ethernet. È possibile unire due porte Ethernet con un semplice cavo Ethernet cross-over (punto-punto) o unite tra loro tramite un hub o uno switch Ethernet. Si consiglia l'utilizzo di un hub Ethernet per consentire il monitoraggio dell'interfaccia. Se il processore host SNC ha solo una porta Ethernet, è possibile utilizzare un singolo hub sia per la DLP-to-SNC che per l'una o più interfacce SNC-to-LLC. La LLC è collegata all'SPC tramite cavo seriale RS-422. L'SPC è connesso alla sua radio tramite un'interfaccia specifica per i media ed è una responsabilità nazionale. Potrebbe anche essere implementato con l'SPC alloggiato all'interno della radio. Fare riferimento ai manuali dei produttori di SPC e radio per i dettagli esatti dell'interfaccia.

Parti di ricambio

Dovrebbero essere acquisiti anche i pezzi di ricambio logistici per fornire un livello adeguato di copertura in caso di guasto dell'unità. La quantità e il livello dei ricambi forniti sono di responsabilità nazionale e possono variare in base alla piattaforma, all'ubicazione e al numero di unità operative. 

Sulla base degli aspetti tecnici definiti in STANAG 5522 e sulla base delle procedure operative definite nel documento NATO, Allied Data Publication [ADatP-33] questo capitolo è inteso come una linea guida generica per pianificatori, operatori e tecnici che utilizza il link 22 in un unico o un ambiente con più collegamenti. Le procedure nazionali e specifiche della piattaforma e le azioni dell'operatore non sono trattate in questa guida.

Questo capitolo contiene i dettagli tecnici del Link 22, costituito da architettura, funzioni e protocolli. È principalmente destinato a integratori, ingegneri del software e tester. Si prevede che i lettori di questo capitolo abbiano conoscenza e comprensione dei capitoli precedenti, poiché questo capitolo spiegherà i dettagli senza reiterare le informazioni di livello superiore già fornite. Questo capitolo discuterà le caratteristiche, le funzioni, le interfacce e i messaggi di Link 22 non tattici. I messaggi tattici sono stati discussi nel capitolo 2, sezione D.    

Note

  1. ^ Al momento in cui questo libro è stato scritto, c'erano tre produttori di SPC, che supportavano tutti i mezzi trasmissivi a frequenza fissa HF e UHF. Nel 2015 un produttore di SPC ha interrotto il proprio prodotto, quindi sono rimasti due produttori di SPC
  2. ^ Per ulteriori dettagli, visitare il sito Brandywine

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni