Teatro Popolare Samonà

teatro a Sciacca (AG)
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Il Teatro popolare Samonà è un teatro situato a Sciacca, in provincia di Agrigento.

Teatro popolare Samonà
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàSciacca
Dati tecnici
Fossasi
Capienza1 500 posti
Realizzazione
Costruzione1973-2015
Inaugurazione23 maggio 2015
ArchitettoGiuseppe Samonà

Storia

Dopo la demolizione del neoclassico Teatro Politeama Mariano Rossi avvenuta nel 1951 pr la realizzazione del parcheggio della stazione degli autobus di Sciacca, nei primi anni 1970 si pensò di ricostruire un teatro per la città saccense.[1]

I primi studi per il teatro di Sciacca risalgono al 1973 quando insieme al Piano particolareggiato di Cammordino, Giuseppe e Alberto Samonà presentarono anche undici tavole e una relazione tecnica per il progetto di massima finalizzato alla realizzazione del nuovo teatro. L'inizio ufficiale dei lavori, coordinati dalla Regione Sicilia e affidati all'impresa Paralisti di Catania, risale al 1979. A soli tre anni dall'inizio, il cantiere si arrestò e, nonostante una ripresa nel 1988, il teatro rimase incompiuto per molti altri anni.[2]

Nel 2009 il regista tedesco Werner Herzog propose di allestire L'anello del Nibelungo di Richard Wagner nel Teatro Popolare, facendolo esplodere nel finale.[3]

Descrizione

Parallelepipedo, cono e piramide, solidi puri, sapientemente contrapposti, danno vita all'impianto formale del progetto. Il palcoscenico con i servizi per gli artisti e lo spettacolo si sviluppa nel parallelepipedo del corpo centrale al quale si uniscono il tronco di cono inclinato e la semipiramide, destinati rispettivamente alle sale da 980 e 230 spettatori. Il corpo del teatro è circondato dagli elementi funzionali (scale, pensiline, uscite) che, nell'idea dei progettisti, "agganciano" il teatro al tessuto urbano del territorio e ne arricchiscono la pura geometria.[2]

Interamente realizzate in calcestruzzo a vista, le superfici del teatro sarebbero state decorate in alcuni punti. Alberto Samonà con Giuseppe Bentivegna, artigiano di Sciacca, realizza le decorazioni in ferro raffiguranti l'occhio, l'orecchio e il bucranio collocate sui due lati corti del parallelepipedo rettangolare e sulla semipiramide.[2] A completamento della decorazione, al lato dell'ingresso della sala maggiore è prevista una stele denominata "unità delle arti" di marmo bianco lucido sulla quale è inciso il disegno delle "due mani che stringono" di Ben Shahn e dall'altro la pianta del teatro con la data di realizzazione.[2]

Note

  1. ^ Domenico Catagnano, Sciacca, il Teatro Popolare apre dopo quarant'anni solo per tre giorni, su TGCOM24, 201-05-27.
  2. ^ a b c d Sciacca (AG), zona di Cammordino, Teatro popolare a doppia sala per 1.210 spettatori, Alberto e Giuseppe Samonà, 1973-1980, su architetti.san.beniculturali.it, Sistema Archivistico Nazionale. URL consultato il 18 marzo 2018.
  3. ^ Paola Nicita, Il teatro fantasma che attira Herzog, in La Repubblica, 13 gennaio 2009.